Dedicato a tutti quelli che dicono “ha fatto anche cose buone”: 10 giugno, anniversario della guerra folle di Mussolini a Francia e Inghilterra – Risultato 472.000 morti!

 

 

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Dedicato a tutti quelli che dicono “ha fatto anche cose buone”: 10 giugno, anniversario della guerra folle di Mussolini a Francia e Inghilterra – Risultato 472.000 morti!

A coloro i quali, ancora oggi, vanno dietro al ‘mito’ del pettoruto Cesare di cartapesta bisognerebbe raccontare come sono andate veramente le cose. Mussolini sbagliò e portò l’Italia allo sbaraglio. Ed è incredibile che ci siano ancora persone – serie ma disinformate – che si ispirino a un politico che si lasciò convincere dalla propaganda del Fuhrer

Oggi è il 10 giugno. Per tutti, o quasi, un giorno come un altro. E invece no. Oggi ricorre il 77 anniversario della dichiarazione di guerra da parte di Mussolini a Francia e Inghilterra, le “democrazie plutocratiche”. Piazza Venezia, a Roma, 77 anni fa, traboccava di gente, di italiani che ascoltavano esaltati il discorso di un esaltato.

“Italiani …!”. Un’eco lontana giunge fino a noi, figli e nipoti di quella tragedia che ha segnato la nostra storia e definito per sempre la minorità politica del nostro Paese nei confronti degli antichi vincitori che usano il nostro Paese come una loro appendice militare.

Come è stato possibile, si chiedono storici e gente comune. Non solo è stato possibile, ma non è stato evitato benché si potesse evitare. L’Italia non era pronta alla guerra, e il primo a saperlo era chi la dichiarò. E sarebbe bene che quanti, troppi, hanno fatto visita, in occasione dell’anniversario della morte di Mussolini alla sua tomba almeno conoscessero la storia. Forse alcuni di loro arretrerebbero inorriditi, e già sarebbe qualcosa. I mentecatti e gli esaltati non li puoi convincere, devi solo sperare che si contentino di fare sceneggiate.

Eppure, il 25 agosto del 1939, quando Hitler aveva ormai deciso di invadere la Polonia, Mussolini, pur legato a doppio filo con il Fuhrer, si tirò indietro. Ecco che cosa scrisse al sua alleato:

“Se la Germania attaccherà la Polonia e gli alleati di questa nazione inizieranno un contrattacco verso la Germania, Vi informo d’anticipo che sarà opportuno per me non prendere l’iniziativa in operazioni militari, dato l’attuale stato della preparazione bellica italiana. Nondimeno il nostro intervento può aver luogo senza indugio se la Germania ci invierà immediatamente le forniture militari e le materie prime necessarie per resistere all’attacco che la Francia e la Gran Bretagna dirigerebbero principalmente contro di noi… Nei nostri incontri la guerra era stata prevista per il 1942 e per quell’epoca io sarei stato pronto in terra, in mare e in cielo…”.

Che cosa fece cambiare idea nel giro di soli nove mesi al nostro pettoruto Cesare di cartapesta?
Le travolgenti vittorie militari tedesche, ovviamente, che lo accecarono e perdettero Mussolini con una decisione scellerata, frutto di cinismo e di stupidità, il 25 maggio del 1939 affermò testualmente davanti a testimoni:

“Mi serve qualche migliaio di morti per sedermi al tavolo delle trattative” (di una pace che credette imminente).

Ebbene, nel nostro Paese c’è ancora gente tanto immorale e disonesta intellettualmente da spingere un branco di mentecatti e purtroppo un certo numero persone serie ma disinformate e disavvedute ad onorare questo miserabile e a votare per formazioni politiche che si ispirano ancora alla sua trista figura.

 

fonte: https://bandabassotti.myblog.it/2017/06/10/dedicato-a-berlusconi-ed-a-tutti-quelli-che-dicono-ha-fatto-anche-cose-buone-10-giugno-anniversario-della-guerra-folle-di-mussolini-a-francia-e-inghilterra-risultato-472-000-morti/

Boris Johnson un folle? No, solo un neoliberista… “Abituatevi a perdere i vostri cari” era rivolto ai poveri. I ricchi il modo di curarsi lo trovano…!

 

Boris Johnson

 

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Boris Johnson un folle? No, solo un neoliberista… “Abituatevi a perdere i vostri cari” era rivolto ai poveri. I ricchi il modo di curarsi lo trovano…!

Abituatevi a perdere i vostri cari” è una frase raggelante in sé.

Ma è il pronome sottinteso, quel voi in luogo del noi, a mettere ancora più angoscia.

I giornali britannici giudicano “solenne” benché “cupa” la frase con la quale il premier Boris Johnson ha annunciato il suo modello di intervento: lasciar correre il virus, pagare il dazio di una infezione fino al 60 per cento della popolazione e uscirne fuori, quando sarà, con la cosiddetta “immunità di gregge”.

Ha dunque annunciato il sacrificio di migliaia di suoi connazionali. Annunciandolo, con una irresponsabilità che sembra senza pari, ha già immaginato chi sarà buttato dalla rupe Tarpea: i più fragili e sfortunati… i più poveri, insomma!

Johnson col suo incredibile e raccapricciante messaggio alla nazione, ha consegnato al popolo inglese una sentenza senza appello. La classica sentenza neoliberista: si salveranno i più forti.

E per più forti, troppo spesso si intende i più ricchi.

Il ricco si può curare, magari in una clinica privata. Il ricco, vista la mala parata, può fuggire, magari in una villa di Nizza…

Il povero NO, deve combattere il virus con le proprie forze.

I poveri saranno costretti ad attendere la decimazione. Saranno costretti ad abituarsi a perdere i propri cari.

Cari miei questo è il neoliberismo…

 

 

 

Effetto Brexit: in Gran Bretagna disoccupazione al 4,6%. Mai così bassa dal 1975 – Per farvi capire come stanno le cose ricordiamo le parole di Mario Monti: “In Inghilterra troppa democrazia. Per fortuna gli italiani non possono votare”…! CAROGNE sulla nostra pelle…!!

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Effetto Brexit: in Gran Bretagna disoccupazione al 4,6%. Mai così bassa dal 1975 – Per farvi capire come stanno le cose ricordiamo le parole di Mario Monti: “In Inghilterra troppa democrazia. Per fortuna gli italiani non possono votare”…! CAROGNE sulla nostra pelle…!!

 

EFFETTO BREXIT: IN GRAN BRETAGNA DISOCCUPAZIONE AL 4,6%. MAI COSI’ BASSA DAL 1975

In Gran Bretagna, nonostante le previsioni nefaste di molti esperti e commentatori, pare che l’effetto Brexit faccia miracoli per l’occupazione: mercoledì l’Ufficio nazionale di statistica ha infatti reso noto che il tasso di disoccupazione nei tre mesi da febbraio ad aprile è sceso al 4,6% rispetto al 5% di un anno prima; si tratta del livello più basso mai raggiunto nel Regno Unito dal 1975.

Nel periodo preso in considerazione risultano essere 1,53 milioni i disoccupati, 145.000 in meno di un anno prima. L’Ufficio di statistica nazionale ha anche informato che in tale periodo le retribuzioni medie sono salite del 2,1% in termini nominali, un dato poco al di sotto della crescita dell’inflazione. Insomma, nonostante l’incertezza politica sembra che il distacco dall’Ue faccia bene all’economia.

E allora Vi vogliamo ricordare le parole di Mario Monti

“La decisione di Cameron distrugge la paziente opera di tessitura di una generazione di europei” – aveva detto Monti nei giorni scorsi a proposito del referendum – “Non sono d’accordo con chi dice che questo referendum è una splendida forma di espressione democratica. Le dico di più.

Sono contento che la nostra Costituzione, quella vigente e quella che forse verrà, non prevede la consultazione popolare per la ratica dei Trattati internazionali”.

Poi ancora: “Le conseguenze del voto, indipendentemente dall’esito, sono pesanti per l’Unione stessa. Non dobbiamo illuderci; se anche il Regno Unito votasse per restare, ormai c’è un precedente.

Cosa succederebbe se altri Stati decidessero di intraprendere un cammino simile a quello britannico? Un qualche Paese dell’Est o altri. Che si dice loro? Siete piccoli, non potete chiedere queste cose?”.

Carogne infami…

Guarda il video delle dichiarazioni di Monti QUI

 

 

 

Ricordate sempre che la Brexit doveva essere la catastrofe per il Regno Unito? Allora leggete quest’altra: l’Euro scaricato da 80 banche centrali di tutto il mondo, meglio la Sterlina!

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LONDRA – E’ passato quasi un anno da quando gli elettori britannici hanno deciso di uscire dalla UE e tale decisione, lungi dal danneggiare l’economica britannica, l’ha rafforzata enormemente visto che ha tassi di crescita che i paesi dell’eurozona possono solo sognare. La crescita del Pil del Regno Unito per il 2017 è prevista vicinissima al 2%, contro la migliore della zona euto, quella tedesca, che non ci arriverà neppure per sbaglio. Al massimo, la Germania segnerà un +1,7%. Per non dire dell’indice di crescita dei consumi, che è balzato a +3% con in testa il mercato automobilistico in crescita di quasi il 4%.

Ma se tutto questo non bastasse per spiegare che la Brexit è la chiave di volta di una crescita senza precedenti dell’economia e della società britannica, adesso un’altra notizia conferma la forza e la resilienza del Regno Unito. Una notizia che non farà piacere a chi “ama” l’euro.

Nei giorni scorsi il Financial Time ha pubblicato un sondaggio fatto dal colosso bancario multinazionale HSBC e dalla rivista delle banche centrali Central Banking il quale rivela che ben 80 banche centrali a livello mondiale stanno riducendo la loro esposizione in euro e aumentando quella in sterline.

I motivi dell’abbandono dell’euro sono da ricercarsi nei tassi d’interesse negativi legale alle politiche di quantitative easing della BCE, nella bassa crescita delle economie dell’eurozona e nell’instabilita’ politica della stessa.

Il fatto che il governo britannico abbia avviato le negoziazioni per uscire dalla UE non ha affatto influito sulle decisione dei banchieri centrali, i quali vedono nella Gran Bretagna una nazione e un mercato con ottime prospettive di lungo periodo e come alternativa migliore all’area euro.

Il 71% degli intervistati ha dichiarato che le sterlina e’ un investimento attraente nel lungo periodo e anzi per loro la Brexit significa avere un’opportunita’ in piu’ per diversificare i loro investimenti.

Questa rivelazione e’ importantissima visto che gli intervistati gestiscono qualcosa come l’equivalente di 6mila miliardi di euro di riserve e quindi la loro opinione molto negativa sull’euro dovrebbe far tacere tutti coloro che si ostinano a difendere la moneta unica nonostante i suoi fallimenti.

Tale sondaggio spiega il recente aumento della sterlina sull’euro che si e’ rivalutata del 2,63% e nei prossimi mesi non sono da escludere altre sorprese specie se la Grecia dichiarerà il default sui prestiti fatti dalla troika.

Questa notizia e’ stata riportata dal Financial Times, da Russia Today e da qualche altro blog finanziario ma e’ stata completamente censurata in Italia perche’ sarebbe parecchio scomoda per la nostra classe politica che vuole far credere agli italiani che l’euro sia stato un enorme successo.

Noi ovviamente non ci stiamo e abbiamo riportato questa notizia perche’ vogliamo che gli italiani sappiano la verita’.

fonti:

http://www.wallstreetitalia.com/euro-scaricato-da-80-banche-centrali-meglio-la-sterlina/

http://www.ilnord.it/c-5254_NOTIZIA_BOMBA_CENSURATA_IN_ITALIA_80_BANCHE_CENTRALI_DI_TUTTO_IL_MONDO_IN_FUGA_DALLEURO_SOSTITUITO_DALLA_STERLINA

Da Londra una lezione di civiltà: la banca fallisce? Il manager va in galera. Proprio come da noi…

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Da Londra una lezione di civiltà: la banca fallisce? Il manager va in galera. Proprio come da noi…

 

È entrata in vigore, in Gran Bretagna, la legge che prevede il carcere per i banchieri che provocano il fallimentodelle loro società con comportamenti scorretti. Fortemente voluta dal Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, la nuova legge vuole dimostrare che «il governo ha appreso la lezione del passato».

PER IL FALLIMENTO DELLA BANCA, MAXIMULTA A CARCERE FINO A 7 ANNI

 La legge, che riguarda i top manager di istituti di credito e banche di investimento, punisce tutte quelle condotte, come la sbagliata gestione del rischio, che anche “solo” per negligenza portano a perdite mettendo a rischio l’impresa e, soprattutto, i suoi clienti. Per i casi più gravi sono previste una pena fino a sette anni di carcere e multe senza limiti che potranno essere attinte anche dai bonus e dagli stipendi.

OSBORNE: «GIUSTO IL CARCERE PER IL TOP MANAGER COLPEVOLE»

Il conservatore Osborne ha parlato della nuova legge come dell’«ultima pietra miliare nel mio piano per garantire che il sistema delle banche britannico operi ai più alti standard possibili». «È assolutamente corretto che un senior manager che con le sue azioni provoca il fallimento della sua banca affronti il carcere», ha rivendicato il Cancelliere dello Scacchiere, che ormai tempo fa paragonò i manager che provocano il fallimento di una banca ai ladri. «È sbagliato che le persone che rubano in un negozio siano messe in galera e che ai cattivi banchieri, invece, non sia chiesto di pagare il conto», disse il Cancelliere, lanciando la campagna che poi avrebbe portato all’approvazione della legge.

Fonte: Secolo d’Italia