Medioevo a Rimini, si riuniscono a pregare in 400 contro il Gay Pride – Ma attenzione, non condividete questo post, altrimenti la furia di Dio si scatenerà contro di voi con una terribile peste bubbonica…

 

Gay Pride

 

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Medioevo a Rimini, si riuniscono a pregare in 400 contro il Gay Pride – Ma attenzione, non condividete questo post, altrimenti la furia di Dio si scatenerà contro di voi con una terribile peste bubbonica…

 

Medioevo a Rimini, si riuniscono a pregare in 400 contro il Gay Pride

Una vera e propria “processione di riparazione pubblica” guidata da sacerdoti che vengono dalla Fraternità ultra cattolica fondata da Marcel François Lefebvre

Medioevo, puro medioevo. Contro il Pride della comunità Lgbt è stata indetta una ‘Processione di riparazione pubblica’, del comitato cattolico tradizionalista ‘Beata Giovanna Scopelli’ di Reggio Emilia. A Rimini a pregare e sfilare per le vie della città romagnola sono state “circa 400 persone”. E’ quanto si legge sulla pagina Facebook ‘Rimini-Processione di riparazione’ che fa capo allo stesso comitato. “Circa 400 persone alla Processione di Riparazione a Rimini – si legge in un post pubblicato sulla pagina -. Fedeli che hanno sfidato il caldo, la censura e le ingiurie per riparare e pregare per la conversione di molte anime votate alla perdizione”.

A guidare la preghiera tre sacerdoti, due provenienti dalla Fraternità sacerdotale San Pio X, realtà apostolica tradizionalista cattolica, fondata dall’arcivescovo Marcel François Lefebvre e un parroco modenese, don Giorgio Bellei che, prima dell’avvio della processione, ha spiegato come quella indetta dal Comitato ‘Beata Giovanna Scopelli’, non vada considerata come “una manifestazione ma una preghiera di riparazione, con la forma liturgica della Processione” il cui “scopo primario non è sfilare in strada ma fare un’offerta pubblica a Dio in riparazione di uno scandalo, ugualmente pubblico”.

fonte: https://www.globalist.it/news/2018/07/28/medioevo-a-rimini-si-riuniscono-a-pregare-in-400-contro-il-gay-pride-2028647.html

Niente Gay Pride. Per il sindaco leghista Alessandro Canelli è una “INUTILE OSTENTAZIONE”… E lo ha dichiarato mentre, vestito da pagliaccio verde, con le corna di plastica in testa, con una mano sorseggiava l’acqua del Po e con l’altra si puliva il culo col Tricolore…!

 

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Niente Gay Pride. Per il sindaco leghista Alessandro Canelli è una “INUTILE OSTENTAZIONE”… E lo ha dichiarato mentre, vestito da pagliaccio verde, con le corna di plastica in testa, con una mano sorseggiava l’acqua del Po e con l’altra si puliva il culo col Tricolore…!

 

Nella foto: l'inutile ostentazione del gay pride... Scherziamo. Sono solo le immagini di una squallida pagliaciata, niente a che vedere con il gay pride.
Niente gay pride. Il sindaco leghista impedisce la sfilata

Alessandro Canelli dice no alla manifestazione (che è invece patrocinata dalla Regione Piemonte e dalla Provincia”. Per il primo cittadino sfilare per i diritti è ‘inutile ostentazione’

Niente Gay Pride. Al leghista non piace. Così il Comune di Novara, guidato da Alessandro Canelli, ha negato il patrocinio al ‘Novara pride’, la manifestazione in programma il 26 maggio che porterà in città l’orgoglio omosessuale. Per il primo cittadino si tratta infatti di una “inutile ostentazione”, come scritto in una lettera agli organizzatori. Il no dell’amministrazione comunale diventa un caso politico, con il Pd che parla di “una decisione anacronistica e discriminatoria”. “Il sindaco Canelli, che appena eletto si è affannato a dichiarare urbi et orbi che sarebbe stato il sindaco di tutti, alla prova dei fatti si dimostra essere prevedibile e scontato nel ruolo di moralizzatore – sostiene il Pd di Novara in una nota -: mentre la Regione Piemonte e la Provincia di Novara hanno dato il patrocinio e sosterranno l’iniziativa, il Comune di Novara sarà assente dando prova di non rappresentare realmente tutti i novaresi”.