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La mamma di uno degli stupratori di Viterbo già due anni fa aveva lanciato l’allarme: “CasaPound ritrovo di falliti e violenti che si cibano di luoghi comuni e scemenze varie”
La lettera della madre di uno degli stupratori di Viterbo: “Casapound un ritrovo di falliti, hanno rubato mio figlio”
La madre di Francesco Chiricozzi aveva scritto una lettera aperta contro Casapound due anni fa, quando il figlio era finito in carcere per aver picchiato un coetaneo.
Francesco Chiricozzi, consigliere comunale di Casapound da qualche giorno in carcere perché accusato di aver stuprato una 36enne, non è nuovo a grane con la giustizia: nel 2017, quando era ancora minorenne, Chiricozzi aveva picchiato un ragazzo perché su Facebook aveva pubblicato un meme contro Casapound. Ha ancora un processo in corso, presso il Tribunale dei Minori.
All’epoca, la madre di Chiricozzi fece una scleta molto coraggiosa, ossia quella di schierarsi contro il figlio e contro Casapound, pubblicando una lettera presso il quotidiano online Il Viterbese intitolata ‘La banalità del male’ e in cui affermava che Casapound è “un ritrovo di falliti e violenti, che mi hanno rubato mio figlio”.
Il fatto di avere un figlio sottrattomi in maniera subdola da quattro farneticanti di CasaPound, sia locale che provinciale, ritrovo di falliti e violenti che si cibano di luoghi comuni e scemenze varie, non esclude di farmi schierare dalla parte di Paolo (la vittima del pestaggio) e di sua madre che conosco personalmente e con cui mi scuso per ciò che ha dovuto subire” scriveva la signora.
“‘La banalità del male’ colpisce sempre e vedere come trasforma i propri figli, toglie il respiro. So per certo che questi quattro deficienti hanno bisogno di visibilità per esistere e per sentirsi appagati. Togliamogliela e isoliamoli il più possibile. Devono stare da soli e cibarsi le loro Acca Larentia, le ‘loro’ foibe, le spade di Thor, le loro cinghiamattanze, i loro falsi miti romani. Dico alle mamme di controllare i loro figli. So per certo che ci sono nuove prede attratte dal miele di questi quattro soggetti deliranti. Non li fate avvicinare a loro” continua la lettera.