Der Spiegel: “Ciao Amore” – Uno spaghetto come un cappio e l’attacco all’Italia “distrugge l’Europa” … MA STATE ZITTI…!

crucchi

 

 

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Der Spiegel: “Ciao Amore” – Uno spaghetto come un cappio e l’attacco all’Italia “distrugge l’Europa” … MA STATE ZITTI…!

 

Der Spiegel, l’ultima vergognosa copertina contro gli italiani: come ci vogliono vedere ammazzati

Uno spaghetto come un cappio e sotto il titolo “Ciao Amore”: questa la prima pagina del settimanale progressista tedesco Der Spiegel in edicola domani. “L’Italia si distrugge da sola e si trascina dietro l’Europa”, commenta la rivista. Ieri l’Economist aveva invece usato l’immagine di un gelato-bomba tricolore con le micce già accese e il titolo “Maneggiare con cura” per la sua prima pagina della versione europea…

Ma un popolo che ha una storia come quella tedesca, non farebbe bene A STARSENE ZITTO?

 

Der Spiegel: “Ciao Amore!” – Ancora una spregevole copertina provocatoria contro l’Italia… perchè i Tedeschi sanno sempre come rendersi simpatici e soprattutto come ricordare al mondo intero che un popolo che ha provocato 2 guerre mondiali, ha dato i natali ad Hitler e si è inventato campi di concentramento e camere a gas, forse è meglio che pensi ad estinguersi in silenzio…!

Der Spiegel

 

 

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Der Spiegel: “Ciao Amore!” – Ancora una spregevole copertina provocatoria contro l’Italia… perchè i Tedeschi sanno sempre come rendersi simpatici e soprattutto come ricordare al mondo intero che un popolo che ha provocato 2 guerre mondiali, ha dato i natali ad Hitler e si è inventato campi di concentramento e camere a gas, forse è meglio che pensi ad estinguersi in silenzio…!

Ancora i tedeschi, ancora Der Spiegel… perchè questi tedeschi sanno proprio come rendersi simpatici…

…Mah, gente che fino a ieri strappava i denti d’oro ai cadaveri nei campi di concentramento, chiama noi “Italiani scrocconi”…  

 

Leggiamo da Il Fatto quotidiano:
Der Spiegel ancora all’attacco dell’Italia: copertina con spaghetti a forma di cappio e la frase “Ciao amore”

Nel sottotitolo si legge: “Come l’Italia si autodistrugge e trascina l’Europa con sé”. Solo pochi giorni fa un altro attacco era partito contro l’Italia accusata di essere “scroccona” (schnorrer) ai danni degli altri membri dell’Unione europea.

L’hanno rifatto. A Der Spiegel piace mettere l’Italia in copertina con tanto di stereotipi. Dopo la famigerata prima pagina degli spaghetti su cui era appoggiata una pistola ecco che sul magazine, in edicola domani, appare una forchetta, degli spaghetti a forma di cappio e il titolo “Ciao amore!”. Nel sottotitolo si legge: “Come l’Italia si autodistrugge e trascina l’Europa con sé“. Solo pochi giorni fa un altro attacco era partito contro l’Italia accusata di essere “scroccona” (schnorrer) ai danni degli altri membri dell’Unione europea. Parole durissime in un articolo online anche contro il numero uno della Bce, Mario Draghi dopo giorni di trattative tra Lega e Cinque Stelle per la formazione del primo governo dichiaratamente euroscettico.

Tra le dimenticabili copertine anche quella con Fracesco Schettino, il comandante della Concordia condannato per il naufragio del Giglio, “italiano tipico” in un articolo del 2006. “Mano sul cuore: qualcuno si è forse meravigliato del fatto che il capitano della Costa Concordia fosse italiano? Ci si può immaginare che a compiere una simile manovra, inclusa la fuga successiva, potesse essere un tedesco oppure, diciamo anche, un capitano di marina britannico?” aveva scritto Jan Fleischhauer. Che la settimana scorsa nel suo intervento sugli scrocconi aveva sentenziato: “Io non ho nulla contro persone che vivono al di sopra delle loro possibilità. Per me l’Italia può continuare a praticare l’evasione fiscale come sport nazionale. Trovo però incomprensibile che si vogliano addossare i costi delle proprie decisioni politiche ad altri che hanno un’altra concezione della politica”.

da: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/01/der-spiegel-ancora-allattacco-dellitalia-copertina-con-spaghetti-forma-di-cappio-e-la-frase-ciao-amore/4398635/

Che altro dire?

solo che con tutto il cuore SCHIFO IL POPOLO TEDESCO…!

by Eles

Mattarella smentisce il Der Spiegel: i mendicanti Italiani hanno detto grazie alla “carità tedesca” – Niente Governo, un grande gesto di sottomissione al Padrone germanico!

 

governo

 

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Mattarella smentisce il Der Spiegel: i mendicanti Italiani hanno detto grazie alla “carità tedesca” – Niente Governo, un grande gesto di sottomissione al Padrone germanico!

 

Cari media, cari italiani, chiedetevi come mai la prospettiva di un governo italiano poco accondiscendente nei confronti della Germania possa far crollare le banche tedesche, come ha apocalitticamente ipotizzato Der Spiegel…

E perchè nessuno dice che accettare che la Germania decida se un ministro va bene o no significa mettere in discussione la nostra sovranità… e quindi il NOSTRO VOTO.

Quelli che NOI ITALIANI abbiamo democraticamente votato hanno espresso la volontà di avere come ministro Savona. La Germania ha posto il veto e Mattarella ha obbedito, mentre quelli del Pd e Forza Italia facevano la ola… Questo è tutto.

Spero che non lo dimenticate quando andrete a votare (se ce lo faranno fare).

By Eles

 

L’ironia e la rabbia del web in risposta all’articolo di Der Spiegel sugli Italiani scrocconi – “…Mah, gente che fino a ieri strappava i denti d’oro ai cadaveri nei campi di concentramento, chiama noi scrocconi”…

 

Der Spiegel

 

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L’ironia e la rabbia del web in risposta all’articolo di Der Spiegel sugli Italiani scrocconi – “…Mah, gente che fino a ieri strappava i denti d’oro ai cadaveri nei campi di concentramento, chiama noi scrocconi”…

 

Mattarella: “E mo’ come lo spiego a Salvini che il ministro dell’economia sono anni che lo sceglie la Germania?

Ma i tedeschi lo sanno che son tutti figli di bagnini italiani?

Dalla UE fanno sapere che per ogni ministro indicato da Salvini verranno uccisi 10 europarlamentari italiani.

ANSA: “Spread sfonda quota 200 punti. Al top da giugno 2017”. Quindi la domanda sorge spontanea: perchè a giugno del 2017 nessuno ha rotto i coglioni con questi titoloni isterici?

Cari media italiani, chiedetevi come mai la prospettiva di un governo italiano poco accondiscendente nei confronti della Germania faccia crollare le banche tedesche…

Gli aiuti di Stato alle banche (totale 2008-2015) Italia 20 miliardi Germania 1.754 miliardi Altro che Italia-Germania 4-3

Germania, Der Spiegel attacca l’Italia: «I mendicanti almeno dicono grazie». Ma nemmeno loro indossano i sandali coi calzini.

Andreotti disse che: “Il muro di Berlino sta bene dove sta.” La vecchia volpe aveva visto giusto. E dopo la caduta del muro di Berlino disse: “Amo talmente tanto la Germania che ne preferivo due.”

“La Germania… Per 3 volte l’Italia ha subito il fascino della cultura tedesca che ha condizionato la sua storia… con la Triplice Alleanza del 1882, il Patto d’Acciaio del 1939 e l’UE del 1992. È vero che ogni volta fu una nostra scelta. Non impariamo mai dagli errori?

Gesto di distensione di Savona verso la Germania. Ha indossato i sandali coi calzini.

Comunque anche la Germania è inefficiente: sono passati 3 mesi e ancora deve fare il governo Italiano.

Der Spiegel: “Italiani scrocconi: non ringraziano nemmeno per l’elemosina. Sono stati finanziati per il loro dolce far niente”. Trovo che sia un piacere stare nella UE con questi personaggi. Chissà perchè milioni di italiani si son messi in testa di mandarli affanculo?

A propositi di “scrocconi”, citati ieri da Der Spiegel, cari tedeschi che ne dite di restituirci i 125 miliardi del MES che l’Italia ha sborsato per salvare le vostre banche tedesche fallite? In caso contrario, l’aggettivo giusto per voi non sarebbe “scrocconi” ma PARASSITI.

Der Spiegel: “Italiani popolo di scrocconi aggressivi”. Che detto da chi ha scatenato due guerre mondiali, non è male.

Per il prossimo titolo di Der Spiegel ormai mi aspetto una cosa del tipo: “Italiani fancazzisti e senza palle. Chissà che ci avrà trovato mia moglie in quel bagnino riminese.”

Come si dice in tedesco “andate affanculo e pensate ai cazzi vostri crucchi”?

Caro Der Spiegel non so come si dica in tedesco quindi te lo dirò nel mio idioma locale: avete rotto er cazzo! Siete un popolo di ubriaconi, al 90% concepiti durante le vacanze in Romagna delle vostre madri e vi permettete di offendere noi Italiani?

Nervosi eh? Di fronte alla prospettiva di un ministro dell’Economia presto nelle librerie con un volume nel quale accusa, senza mezzi termini, la Germania di aver concretizzato con l’euro il piano di dominio che Adolf Hitler aveva fallito con i carri armati, vero?

Crucchi che non hanno imparato niente dalla storia. Anche la Shoah era cominciata così, con gli ebrei “parassiti”…

Der Spiegel, a proposito di fannulloni quando arrestate i criminali della Tissen che hanno ucciso 7 fancazzisti italiani?

Nessuna menzione di quando i loro nonni Dieter, Kurt & C. che razziavano le opere d’arte e le ricchezze degli ebrei in giro per l’Europa.

 

Io un po’ capisco i dubbi di Mattarella su Savona: uno di più di 80 anni che ha amministrato aziende pubbliche, lavorato per le banche e maneggiato milioni senza avere mai fatto reati pure a me fa paura.

 

Dal web

Per rinfrescare la memoria ai topi di fogna che scrivono su Der Spiegel: Quando il mondo intero ITALIA COMPRESA si accordò per annullare i debiti di guerra dei crucchi… ma quando uno stato è nazista non ci puoi fare niente, lo è nell’anima!

 

Der Spiegel

 

 

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Per rinfrescare la memoria ai topi di fogna che scrivono su Der Spiegel: Quando il mondo intero ITALIA COMPRESA si accordò per annullare i debiti di guerra dei crucchi… ma quando uno stato è nazista non ci puoi fare niente, lo è nell’anima!

 

da wikipedia:

L’accordo sui debiti esteri germanici, noto anche come accordo sul debito di Londra (in tedesco rispettivamente Abkommen über deutsche Auslandsschulden e Londoner Schuldenabkommen, in inglese Agreement on German External Debts e London Debt Agreement), è stato un trattato di parziale cancellazione del debito firmato a Londra il 27 febbraio 1953 tra la Repubblica Federale di Germania da una parte e Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia dall’altra.

 Termini dell’accordo

I negoziati durarono dal 27 febbraio all’8 agosto 1953. Il trattato, ratificato il 24 agosto 1953, impegnava il governo della Repubblica federale di Germania sotto il cancelliere Konrad Adenauer a rimborsare i debiti esterni contratti dal governo tedesco tra il 1919 e il 1945 ed era accoppiato al concordato sul rimborso parziale dei debiti di guerra alle tre potenze occidentali occupanti. Furono prese in considerazione le esigenze di 70 Stati, 21 dei quali provenienti direttamente dai partecipanti ai negoziati e firmatari del contratto; i Paesi del blocco orientale non vennero coinvolti e le loro richieste furono ignorate.

In fase di negoziazione, il totale ammontava a 16 miliardi di marchi di debiti degli anni 1920 inadempiuti negli anni 1930, ma che la Germania decise di rimborsare per ristabilire la sua reputazione. Questa somma di denaro venne pagata ai governi e alle banche private di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna. Altri 16 miliardi di marchi erano rappresentati da prestiti del dopoguerra dagli Stati Uniti. Sotto la negoziazione di Hermann Josef Abs, la delegazione tedesca raggiunse un elevato livello di riduzione del debito: con l’accordo di Londra infatti l’importo da rimborsare fu ridotto del 50% a circa 15 miliardi di marchi e dilazionato in più di 30 anni, il che, rispetto alla rapida crescita dell’economia tedesca, ha avuto un minore impatto[2].

Conseguenze economiche e politiche

L’accordo contribuì in modo significativo alla crescita del secondo dopoguerra dell’economia tedesca e al riemergere della Germania come potenza mondiale economica e permise alla Germania di entrare in istituzioni economiche internazionali come la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e l’Organizzazione Mondiale del Commercio.

L’accordo normava anche i debiti delle riparazioni della seconda guerra mondiale e questi furono messi in correlazione con la riunificazione tedesca (evento che nel 1953 sembrava lontano e non certo). Fu stabilito che i debiti sarebbero stati congelati fino alla riunificazione della Germania. Quando nel 1990 questo evento si verificò i suddetti debiti furono quasi del tutto cancellati, questo per permettere al nuovo stato di gestire una costosa e difficile riunificazione. Del totale rimasero operative solo delle obbligazioni per un valore di 239,4 milioni di marchi tedeschi che furono pagati a rate. Il 3 ottobre 2010 la Germania terminò di rimborsare i debiti imposti dal trattato con il pagamento dell’ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro.

Dopo la fine della guerra fredda, tra il 1991 e il 1998 furono firmati degli accordi bilaterali di compensazione – simili a quelli degli anni ’60 con i paesi occidentali – con la Polonia, la Russia, l’Ucraina, la Bielorussia, l’Estonia, la Lettonia e la Lituania.

Note

  1. ^ a b Osmańczyk, Edmund Jan; Anthony Mango (2003). Encyclopedia of the United Nations and International Agreements: G to M (2003 ed.). Taylor & Francis. ISBN 978-0-415-93922-5.
  2. ^ Timothy W. Guinnane, “Financial Vergangenheitsbewältigung: The 1953 London Debt Agreement” (Economic Growth Center, Yale University, 2004) pp 17. 20, 21, 27-8, 30 online
  3. ^ Quando fu la Grecia a chiedere il conto alla Germania, su ilsole24ore.com.
  4. ^ ‘Germany makes final payment for WWI rep… JPost – International
  5. ^ stern.de vom 3. Oktober 2010. Abgerufen am 15. Februar 2012.
  6. ^ Bilaterale Verträge und Kalter Krieg (1956–1974), Leistungen bis 2000, Webseite des Bundesarchivs

Bibliografia

  • Edmund Jan; Anthony Mango Osmańczyk, Encyclopedia of the United Nations and International Agreements: G to M, 2003ª ed., Taylor & Francis, 2003, ISBN 978-0-415-93922-5.
  • Timothy W. Guinnane, “Financial Vergangenheitsbewältigung: The 1953 London Debt Agreement” (Economic Growth Center, Yale University, 2004) online
fonte: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Accordo_sui_debiti_esteri_germanici

Giusto per rinfrescarvi la memoria – Il settimanale tedesco Der Spiegel: “Italia scroccona … I mendicanti almeno dicono grazie quando gli fai la carità” …Ma quand’è che mandiamo a cagare l’Europa, l’Euro e questi tronfi nazisti che si credono i padrini del mondo?

 

Der Spiegel

 

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Visto che a volte abbiamo la memoria corta e ci dimentichiamo con quali carogne abbiamo a che fare, vogliamo ricordarvi questo articolo di soli 4 mesi fa…

Il settimanale tedesco Der Spiegel: “Italia scroccona … I mendicanti almeno dicono grazie quando gli fai la carità” …Ma quand’è che mandiamo a cagare l’Europa, l’Euro e questi tronfi nazisti che si credono i padrini del mondo?

 

Niente da dire, i tedeschi sanno sempre come attirare simpatie…

Vorremmo solo ricordare agli spalatori di merda che chissà come scrivono su Der Spiegel che:

1) l’Italia è terzo contributore al Fondo salva Stati;

2) la Germania truffò Grecia per salvare proprie banche;

3) la produttività Italiana è stata uccisa dall’Euro, trucchetto dei crucchi per fare surplus violando le regole dellUnione Europea;

4) invece di scrivere puttanate, dovrebbero pensare a restituirci i 125 miliardi del MES che l’Italia ha sborsato per salvare le loro banche;

5) quando Giulio Cesare giunse in Germania non trovò altro che ordalie barbariche da civilizzare (e non gli è poi riuscito così bene).

6) i crucchi che non hanno imparato niente dalla storia. Anche la Shoah era cominciata così, con gli ebrei “parassiti”…!

 

da huffingtonpost.it:

Der Spiegel: “Italia scroccona, colpa di Draghi”

“I mendicanti almeno dicono grazie. Si procede verso il ricatto. Rispetto all’Italia la Grecia è una bazzecola”

Il settimanale tedesco Der Spiegel si occupa dell’Italia e nella sua edizione online accusa il paese di voler “scroccare” dal resto dei partner dell’Unione europea, in un durissimo articolo firmato da Jan Fleischauer. Non si tratta di un paese povero, scrive il giornalista nel suo commento al piano del futuro governo, e poi attacca: “Come si dovrebbe definire il comportamento di una nazione che prima chiede qualcosa per lasciarsi finanziare il suo proverbiale ‘dolce far niente’, e poi minaccia coloro che dovrebbero pagare se questi insistono sul regolamento dei debiti? Chiedere l’elemosina sarebbe un concetto sbagliato. I mendicanti almeno dicono grazie, quando gli si dà qualcosa. Scrocconi aggressivi si avvicina di più” alla condotta dell’Italia. “In effetti si procede verso il ricatto”, continua Spiegel, affermando che “rispetto all’Italia la Grecia è una bazzecola”.

“Se gli italiani decidono di non voler assolvere ai loro pagamenti, l’euro è alla fine e la Germania perderà tutti i soldi impegnati per salvarlo”, si legge anche. E l’uomo che “ha fornito l’arma” che l’Italia punta contro i suoi vicini “siede a Francoforte”, aggiunge il magazine, tirando in ballo Mario Draghi. Il “whatever it takes” pronunciato dal presidente della Bce nel momento più critico dell’eurocrisi, è la tesi, “è stato notato a Roma”. “E adesso alla Bce non resta altro che continuare la sua politica perché ogni rialzo dei tassi porterebbe lo Stato italiano all’incapacità di pagare”.

L’articolo si conclude con un’osservazione dal tono quasi personale: “Io non ho nulla contro persone che vivono al di sopra delle loro possibilità. Per me l’Italia può continuare a praticare l’evasione fiscale come sport nazionale. Trovo però incomprensibile che si vogliano addossare i costi delle proprie decisioni politiche ad altri che hanno un’altra concezione della politica. Questo difficilmente si concilia con il mio concetto di democrazia”. “Chi vorrebbe essere considerato uno scroccone? Gli italiani, così almeno pare, hanno superato questa forma di orgoglio nazionale”.