Qualcuno spieghi a queste bestie che lo sciopero della fame a staffetta, che in sostanza consiste nello scioperare tra l’ora di pranzo e l’ora di cena, tecnicamente è definito “presa per il culo”…!!

sciopero della fame

 

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Qualcuno spieghi a queste bestie che lo sciopero della fame a staffetta, che in sostanza consiste nello scioperare tra l’ora di pranzo e l’ora di cena, tecnicamente è definito “presa per il culo”…!!

Lo sciopero della fame per lo ius soli di Delrio comincia dalla Fiera del tartufo

Lo sciopero della fame “a staffetta” del Pd è solo l’ennesima pagliacciata per distrarre gli italiani dall’incapacità del governo di risolvere i problemi che affliggono questo Paese.

Per di più, sembra che si tratti più di un’operazione di marketing che una scelta sincera, anche perché, mentre scioperava, Delrio si trovava alla Fiera del tartufo di Alba, come spiega Libero:

“Lo sciopero della fame del Pd per lo Ius soli comincia nel peggiore dei modi: alla fiera del tartufo d’Alba, prelibatezza gastronomica non proprio per tutti. È lì che hanno beccato il ministro Graziano Delrio, che ha sottoscritto l’appello di Luigi Manconi per “sensibilizzare” il Parlamento sulla cittadinanza agli stranieri. L’iniziativa, di per sé abbastanza comica (i politici, ministri e parlamentari, avrebbero a disposizione ben altre armi per combattere le loro battaglia), non solo è una mezza farsa perché il digiuno è parziale (sono ammessi fino a tre cappuccini al giorno) ma è pure a staffetta, quindi nessun onorevole rischierà la pelle come fatto più volte in passato da Marco Pannella, uno che di digiuni e ricoveri se ne intendeva. E poi, come detto, si comincia nella fiera delle leccornie, tra funghi, olio tartutafo, foie gras e Barolo. O per Delrio c’è una punta di sadomasochismo oppure viene il dubbio che, scontata la propria staffetta, il ministro abbia potuto cedere alle tentazioni dei sensi.

Come ricorda Il Giornale, insieme a Delrio è stato avvistato in Piemonte anche un altro firmatario, il viceministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero. Insieme a loro, si sono già prenotati per la staffetta non-mangereccia l’ormai ex direttore dell’Unità Sergio Staino (nuovo vignettista di Avvenire) che digiunerà il 15 ottobre, il deputato Pd musulmano Khalid Chaouki Pd (per tre giorni di fila, dal 9 all’11 ottobre), l’altra islamica Sumaya Abdel Qader, consigliera comunale Pd a Milano (dopodomani, insieme a Rosy Bindi) mentre l’ex ministra Cecile Kyenge, eurodeputata, non toccherà cibo i quattro sabati di ottobre. Sorpresa: a digiunare tutto il mese sarà solo un firmatario: “Adolf Hitler”. Un fake, ovviamente, ma lo scherzo mai come stavolta suona piuttosto gustoso.”

tratto da: https://www.silenziefalsita.it/2017/10/08/lo-sciopero-della-fame-per-lo-ius-soli-di-delrio-comincia-dal-tartufo/

L’Anas assume Dirigente con il seguente curriculum: “compagno della segretaria di Delrio” …Ma Delrio non è dei Cinquestelle ed allora i Tg MUTI…!!!

 

Anas

 

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L’Anas assume Dirigente con il seguente curriculum: “compagno della segretaria di Delrio” …Ma Delrio non è dei Cinquestelle ed allora i Tg MUTI…!!!

 

Riesplodono i veleni in Anas. Una vecchia intervista rilasciata da Armani a La Repubblica subito dopo l’avvicendamento come presidente, nel 2015, suona ora ironica quando si scopre che Marco Bonamico, assunto come dirigente “di supporto” a 120 mila euro, è il compagno della segretaria particolare del ministro Delrio.

Tra novembre e dicembre 2015, mentre si avviava il processo di incorporazione della Quadrilatero Marche Umbria Spa in Anas, Armani avrebbe chiesto alla Quadrilatero di assumere un dirigente con la scusa di “supportare” il presidente del Cda Guido Perosino, proposto come Amministratore unico in vista della fusione.

Nulla di fatto. Un po’ perché il profilo del dirigente proposto c’entrava come i cavoli a merenda per quell’incarico e un po’ perché Perosino nemmeno lo voleva questo “assistente di supporto”. Intanto proprio a Perosino viene proposto un secondo incarico in Anas come responsabile dei rapporti con i ministeri e gli enti territoriali (ruolo che ricopre tuttora, oltre a quello di Amministratore unico della QMU).

Armani ci riprova. Gli propone nuovamente l’assunzione (a tempo determinato) del dirigente, giustificandola anche stavolta con la necessità di supportarlo, anche in virtù del suo nuovo incarico in Anas. Così alla fine la Quadrilatero Spa assume questa preziosa risorsa che altri non è che Marco Bonamico, ex Ad di Sogei, che dal 20 gennaio 2016 al 31 dicembre 2016 ha guadagnato 120mila euro lordi per assistere Perosino >>clicca qui<<.

Bonamico, 62 anni, è noto alle cronache per essere stato silurato nel 2011 dall’allora ministro Tremonti (nonostante fosse stato nominato Ad di Sogei proprio da lui) a seguito dello scandalo legato all’inchiesta sull’appalto assegnato all’imprenditore Angelo Proietti, che ristrutturò la casa di Marco Milanese dove abitava appunto l’ex ministro dell’Economia. >>leggi qui<<

Ciò che le cronache invece non riportano è che Bonamico è il compagno, con prole, di Antonella Appulo, segretaria particolare di nientepopodimeno che Graziano Delrio. Niente niente che il ministro abbia chiesto ad Armani di “piazzarlo”?

E lui ha ubbidito. Peccato però che stando a voci di corridoio (nel senso che Bonamico lo avrebbe più volte ripetuto nei corridoi) il ruolo di “assistente” di Perosino – seppur come dirigente a 120 mila euro l’anno – gli stia stretto. E poi, soprattutto, non è contento che il contratto sia a tempo determinato.

Così, quando nel marzo 2016, Anas tentenna di fronte alla fusione con la Quadrilatero e Perosino chiede di essere esonerato dall’incarico di amministratore unico e mantenere solo quello di responsabile dei rapporti con i ministeri e gli enti territoriali, la mente di Armani – per levarsi dalle mani questa patata bollente – è attraversata dal pensiero di piazzare proprio Bonamico sulla poltrona di Au della QMU.

Ma Bonamico – di nome e di fatto – vuole di più. Forte della sua “vicinanza” al ministro Delrio, vorrebbe una poltrona prestigiosa (tipo la Direzione Generale o la Presidenza della costituenda Holding delle partecipate o, perché no, dello Stretto di Messina Spa o, già che ci siamo, dell’universo e oltre). Nel frattempo, però,  si deve “accontentare” del rinnovo del contratto, scaduto lo scorso 31 dicembre 2016 e rinnovato per un altro anno: >>clicca qui<< il rinnovo porta la data del 15 dicembre, guarda caso tre giorni dopo l’insediamento di Gentiloni al Governo (e la conferma di Delrio al MIT).

Di fronte a questa situazione le parole dell’intervista rilasciata ad Armani il 24 ottobre 2015 a La Repubblica, cui si accennava prima, stridono come gesso sulla lavagna: “Lei ha ricevuto telefonate di parlamentari, raccomandazioni?” la domanda del giornalista. “Sì, ho ricevuto diverse telefonate. Ma ho la fortuna di essere stato messo qui in posizione di totale libertà. Questo mi ha detto il ministro Delrio e questo è il mandato ricevuto dalla presidenza del Consiglio e ne sono grato. Ma mantenere Anas nella Pa senza autonomia gestionale porta a telefonate e raccomandazioni”. Quella di Bonamico come la vogliamo chiamare?

Abbiamo interpellato Armani per avere un chiarimento sulla vicenda, ma ha preferito non commentare.

FONTE: http://www.lultimaribattuta.it/59505_anas-bonamico-delrio