Un grande, geniale, fantastico Maurizio Crozza imita la Fedeli: “Cosa sta succedendo nelle nostre università? E che ne so, chi c’è mai stata?”

 

Maurizio Crozza

 

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Un grande, geniale, fantastico Maurizio Crozza imita la Fedeli: “Cosa sta succedendo nelle nostre università? E che ne so, chi c’è mai stata?”

Nel corso della puntata di venerdì scorso di Fratelli di Crozza, il comico genovese si è cimentato anche nella ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli.

A fondo pagina potete vedere il video.

Di seguito la trascrizione:

Buonasera Ministro Fedeli, buonasera Ministro.

Riesco a dirle di chiamarmi Ministra? O le è troppo difficile?
Dunque io avevo due diplomi, uno da perito meccanico e uno da assistente cuoca. Poi nel ’90 è uscita una legge che si potevano equiparare una laurea in medicina vascolare ma io non ho fatto la domanda e questo è tutto. Passiamo ad altro.
Io mi sono assunta la responsabilità come donna, come femminista e anche come specializzanda in biologia molecolare. Si, perché una volta ho trovato della muffa nel formaggio e poi nel 1990, nel ’90 potevo equipararlo ad una laurea ma non l’ho fatto e me ne assumo la responsabilità.
Io sono una donna determinata. Non ho dato la colpa allo staff come fanno gli altri politici. Non è forse buona politica questa? Potevo dire che quelli dello staff sono una manica di stronzi, perché la colpa è loro, ma non l’ho fatto. Basta, la storia è chiusa. Andiamo avanti. Andiamo oltre.
Riesco a dirle di chiamarmi Ministra?

Ministra riusciamo a parlare della notizia di questi giorni, ci dice cosa sta succedendo nell’università italiana?

E chi c’è mai stata all’università.
Guardi io mi assumo la responsabilità, non do la colpa a nessuno, del mio staff perché sono tutti laureati, perché nel ’90 è uscita una legge che se studiavi ti laureavi. Ma io non ho mai fatto domanda. Basta, storia chiusa. Andiamo avanti. Riesco a dirle di chiamarmi Buona Politica?

Senta, tra i professori universitari coinvolti nello scandalo, c’è però anche un ex ministro, no?

Eh… Vede cosa succede ad avere ministri laureati. Io nel mio piccolo sono la dimostrazione vivente che si può essere una buona ministra anche con una semplice licenza media truccata.

No aspetti, ha truccato anche la licenza media?

Ma non do la colpa allo staff. Anche perché non erano ancora nati. Storia chiusa, andiamo avanti.

Senta Ministra, ma è vero che ha proposto di consentire l’uso degli smartphone in classe? E perché lo ha fatto?

B. Perché ai miei tempi, se avessi avuto lo smartphone in classe, magari avrei finito le elementari anche io. Purtroppo le ho fatte prima della legge del ’90 che equiparava l’asilo alle elementari e non ho fatto domanda, perché sono determinata cosi. Riesco a dirle di chiamarmi Equiparata?

Ma un anno in meno alle medie e al liceo, ad esempio, perché lo ha proposto?

Perché quello che si fa in 5 anni lo si può anche fare in 4. Io lo dico, ne ho fatti 20 in 1. Andiamo avanti, guardiamo oltre. Mi può chiamare 20 in 1?

Senta, ma tra 6 mesi cambierà il governo, cosa crede di fare dopo la sua esperienza da ministra?

Ah, grazie. Io il primo anno di materna ho fatto un volo dalle scale. Bé, siccome nel ’90 è uscita una legge che la equiparava ad un brevetto di volo, pensavo di fare il pilota di boing. Riesco a dirle di chiamarmi Comandante?”

Guarda il video:

Tanto per non farvelo dimenticare – Ecco il Geom. Andrea Reccia (Forza Italia): arrestato con 2 tonnellate di droga e dopo 2 settimane Consigliere Comunale con voto unanime di maggioranza ed opposizione. Ci vuole altro per spiegarvi perchè stiamo nella m..da?

Forza Italia

 

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Vi presentiamo il Geom. Andrea Reccia (Forza Italia): 2 settimane fa arrestato con 2 tonnellate di droga ed oggi Consigliere Comunale con voto unanime di maggioranza ed opposizione. Ci vuole altro per spiegarvi perchè stiamo nella merda?

RECANATI – Da ieri sera il geometra Andrea Reccia, arrestato qualche settimana fa nell’ambito dell’operazione della Finanza che ha portato al sequestro di 2.3 tonnellate di droga, è un consigliere comunale di Recanati in rappresentanza di Forza Italia che lo aveva avuto come capolista. Occorre dire che il voto del Consiglio è stato unanime: maggioranza ed opposizione concordi nel votare la surroga ed aprire le porte del consiglio al geometra Andrea Reccia. Una pagina inedita nella secolare vita amministrativa di Recanati che pure ha conosciuto pagine di ben altro spessore. Il Consiglio ieri sera era convocato per le 21.30 e non si è sgarrato di un minuto: tutti presenti e immediata trattazione del primo punto all’ordine del giorno.

La nomina del consigliere comunale di Forza Italia per effetto delle dimissioni di Galgano e della non accettazione della nomina da parte del primo dei non eletti Paciotti. Un atto dovuto quello del Consiglio: la procedura non prevede nessun’altra possibilità se non quella del voto dopo l’accertamento dei requisiti di eleggibilità che Reccia ha non avendo avuto sentenze irrevocabili di condanna. Ora dovranno andare a chiedere ad Andrea Reccia se vuole o meno entrare in Consiglio comunale.

Operazione non semplicissima visto che l’ex capolista di Forza Italia si trova in carcere da qualche tempo appunto per effetto del blitz della Finanza che ha portato al sequestro di due tonnellate di droga. Scenario imbarazzante. Difficile che Reccia rifiuti l’ingresso in Consiglio e dunque il Comune (e Forza Italia) si troverebbe ad essere rappresentato da una persona per così dire ingombrante. Quello che invece è possibile accada è che la Prefettura disponga la sospensione dalla carica per 18 mesi in presenza di gravi indizi, cosa contemplata dalla legge Severino.

 

fonte: http://www.corriereadriatico.it/macerata/recanati_andrea_reccia_arrestato_tonnellate_droga_consigliere_comunale-3270336.html

Le notizie che i Tg dimenticano di dare: il vergognoso caso degli studenti in “alternanza scuola-lavoro” usati come camerieri (GRATIS) alla festa Pd, in cambio di una manciata di “crediti formativi”…E l’ospite era il Ministro Fedeli…!!!

studenti

 

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Le notizie che i Tg dimenticano di dare: il vergognoso caso degli studenti in “alternanza scuola-lavoro” usati come camerieri (GRATIS) alla festa Pd, in cambio di una manciata di “crediti formativi”…E l’ospite era il Ministro Fedeli…!!!

 

‘Studenti in alternanza scuola-lavoro usati a festa Pd’. Scoppia il caso

Se non fosse un dramma diremmo che è una barzelletta.

Un gruppo di studenti è stato reclutato per un evento a cui avrebbe partecipato la ministra dell’Istruzione e che conferiva crediti formativi validi per il percorso dell’Alternanza Scuola-Lavoro ed un eventuale rimborso spese, ma poi è arrivata la sorpresa.

I giovani si sono ritrovati alla festa dell’Unità di Viterbo, dove uno dei temi discussi era “formazione e lavoro: la sfida dell’occupazione”.

L’episodio è stato denunciato dai Partigiani della scuola pubblica e raccontato da Valentina Santarpia sul Corriere della Sera:

“Scoppia un nuovo caso intorno all’alternanza scuola lavoro, obbligatoria per gli studenti dal terzo al quinto anno di scuole superiori. Gli stage, che dovrebbero servire a formare il curriculum dei ragazzi in vista della maturità, diventano spesso occasione di lavoro gratuito. A denunciarlo stavolta sono i Partigiani della scuola pubblica, che raccontano una vicenda che è avvenuta qualche giorno fa a Viterbo, quando un gruppo di studenti è stato cooptato per prestare servizio alla festa del Pd.

Tutto parte da un annuncio sul gruppo Facebook dell’Ipseoa di Caprarola, provincia di Viterbo: «Urgentissimo: mi servono 10 ragazzi disponibili e con la divisa completa di sala per una manifestazione importante a Viterbo con la presenza della ministra dell’Istruzione – scrive il prof. Riccardo Minciotti il 5 settembre scorso sul gruppo Facebook -. Ci sarò anch’io, la sera del 9 settembre, ricordatevi che passano come crediti formativi e potrebbe esserci anche un rimborso spese».

Dopo essere arrivati dal loro paese, i ragazzi scoprono che dovranno prestare servizio alla festa del Pd: nessuno lo sapeva, neanche le loro famiglie, ma non battono ciglio, incoraggiati anche dalla dirigente scolastica, che partecipa alla serata. Così servono, preparano, accolgono, si comportano a tutti gli effetti da «camerieri», dalle 17 alle 23.30 circa, a costo zero (il rimborso non si è mai visto), «in cambio di una mancetta di crediti formativi», rilevano i Partigiani della scuola pubblica, sotto gli occhi della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e della dirigente scolastica.

«Se pensiamo che la festa aveva tra i suoi temi anche “Formazione e lavoro: la sfida dell’occupazione”, perché allora il Partito “del lavoro” non si è rivolto ad un regolare catering, con regolari lavoratori, con regolari retribuzioni?», si chiedono i Partigiani. In realtà un caso simile era scoppiato alla fine di agosto, quando a Genova sempre studenti in alternanza erano stati chiamati a partecipare alla festa dell’Unità: «Studenti ai fornelli della festa», aveva denunciato Sinistra italiana. «Un progetto dal valore formativo», avevano replicato gli organizzatori. Ora la scena si ripete.”

 

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2017/09/29/studenti-in-alternanza-scuola-lavoro-usati-a-festa-pd-scoppia-il-caso/

La strana riforma della Giustizia di Renzi: il reato di “Falso” depenalizzato a Milano e equiparato all’omicidio a Roma!

Giustizia

 

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La strana riforma della Giustizia di Renzi: il reato di “Falso” depenalizzato a Milano e equiparato all’omicidio a Roma!

Questa chicca ci stava sfuggendo. Travaglio ce la ricorda nel suo editoriale del 29 settembre…

…Ieri, al presunto falso della Raggi, il Tg1 delle 13.30 ha dedicato un titolo di apertura e un servizio di 2 minuti e 24 secondi. Otto giorni fa, sul presunto falso di Sala, zero tituli, ma solo una notizietta da studio di 21 secondi. Eppure non risulta che il reato falso sia stato depenalizzato a Milano ed equiparato all’omicidio a Roma. Dunque, per i presunti falsi di Raggi e Sala bisogna attendere le sentenze. Per i falsi del Tg1, invece, basta accendere la tv. E vomitare.

La linea dura di Alfano: espulso ambasciatore del Nord Corea! …Ok, ora un cretino qualsiasi potrebbe non saperlo. Ma se il cretino in questione viene messo a fare il Ministro degli Esteri dovrebbe sapere che non abbiamo più un ambasciatore del Nord Corea!

Alfano

 

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La linea dura di Alfano: espulso ambasciatore del Nord Corea! …Ok, ora un cretino qualsiasi potrebbe non saperlo. Ma se il cretino in questione viene messo a fare il Ministro degli Esteri dovrebbe sapere che non abbiamo più un ambasciatore del Nord Corea!

 

L’ambasciatore di Kim verrà espulso”. L’Italia che tra molte polemiche ha rimandato in Egitto il suo ambasciatore ora espelle quello Nord Coreano. Ad annunciarlo è il ministro degli Esteri Angelino Alfano in un’intervista a Repubblica il cui pezzo forte è proprio il pugno di ferro contro il dittatore che coi suoi missili minaccia gli Usa e mezzo mondo. Alfano parla di “decisione forte”, spiegando che sono iniziate le procedure per l’interruzione dell’accreditamento del rappresentante della Corea del Nord in Italia. “L’ambasciatore dovrà lasciare l’Italia”, annuncia il leader di Ap, sottolineando come “il nostro Paese presieda il Comitato Sanzioni del Consiglio di Sicurezza, e chiede alla comunità internazionale di mantenere alta la pressione sul regime”.

L’esibizione muscolare del nostro Paese, va detto, segue in realtà quelle di altri che hanno messo da tempo alla porta gli ambasciatori di Kim: il Perù, la Malesia, il Kuwait, il Messico e in Europa il Portogallo e la Spagna, che ha appena dichiarato l’ambasciatore “persona non grata”. A dirla tutta, poi, non viene cacciato proprio nessuno per il semplice fatto che formalmente e ufficialmente oggi in Italia non c’è un ambasciatore nord coreano da cacciare: quello accreditato, Kim Chun-guk, è morto nel 2016 a Roma mentre era in servizio e le credenziali del suo successore Mung Jong-nam non sono state accolte dal Quirinale che le sta ancora esaminando.

 

tratto da: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/01/nord-corea-la-linea-dura-di-alfano-lambasciatore-di-kim-espulso-dallitalia-ma-non-e-stato-neppure-accreditato/3888198/

Fateci capire: Roma ha peggiorato gli indicatori di salute e quelli che stando al Governo negli ultimi anni 3 anni hanno TAGLIATO LA SANITÀ di 10 miliardi, dicono che è colpa della Raggi? Abbiamo capito bene, è così?

 

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Fateci capire: Roma ha peggiorato gli  indicatori di salute e quelli che stando al Governo negli ultimi anni 3 anni hanno TAGLIATO LA SANITÀ di 10 miliardi, dicono che è colpa della Raggi? Abbiamo capito bene, è così?

ANSA: Roma “è l’unica tra le 28 Capitali dell’Ue che ha peggiorato i suoi indicatori di salute negli ultimi anni. Tutti gli indicatori, da quello più solido che è l’aspettativa di vita e la mortalità infantile a quello per patologie tumorali, fanno riscontrare un peggioramento della situazione dei cittadini romani rispetto al resto di Italia”.

Siamo di fronte all’ennesima Fake News di Stato.

Non che i dati su Roma siano inventati. E’ il modo ed il sistema con cui sono stati resi pubblici che sottintendono una vergognosa truffa del Governo e dei media di regime.

I dati relativi a Roma sono stati mandati in pasto al pubblico in concomitanza di altri problemi di altro genere della Raggi, facendo intendere che della situazione sanitaria della Capitale fosse responsabile il Sindaco.

La truffa si concretizza nascondendo 2 dati che renderebbero chiara la situazione:

1 – il problema sanitario non è solo di Roma, ma di TUTTI i comuni italiani. Gli indicatori di salute sono peggiorati dappertutto, non solo a Roma. Anche a Napoli, Torino, Milano, Venezia. In tutta Italia.

2 – Il Governo, questo Governo, quello che vorrebbe far passare la situazione di Roma come la prova dell’inefficienza della Raggi, è il Governo che in 3 anni ha tagliato 10.000.000.000 alla Sanità pubblica!

Ricapitolate e rendetevi conto se non ci stanno prendendo, ancora una volta, per il culo!

Riflettete gente, riflettete…

By Eles

Guerra Mondiale: CENSURATO da tutti i media l’inquietante avviso di Putin – Non so più come comunicare con voi. I vostri media sono controllati, non vi fanno sapere nulla. Non avete la più pallida idea di quello che sta succedendo. Il mondo va in una direzione irreversibile.

Guerra Mondiale

 

 

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Guerra Mondiale: CENSURATO da tutti i media l’inquietante avviso di Putin – Non so più come comunicare con voi. I vostri media sono controllati, non vi fanno sapere nulla. Non avete la più pallida idea di quello che sta succedendo. Il mondo va in una direzione irreversibile.

Ecco l’avvertimento di Putin che è stato CENSURATO da tutti i media occidentali – agghiacciante!

Ecco “Il Grano”, la nuova moneta siciliana che fa paura alle banche.

 

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Ecco “Il Grano”, la nuova moneta siciliana che fa paura alle banche.

“Progetto sicilia” sta lavorando da anni ad una rivoluzione monetaria applicabile in tutta la regione, ma difficilmente ciò viene divulgato da una informazione che appoggia le banche.
Come ben sappiamo l’Euro ha tolto ai paesi che lo adottano la propria sovranità monetaria, cioè l’impossibilità di stampare una propria moneta nazionale, siamo infatti costretti a farcela prestare dalla BCE per poi restituirla con tanto di interessi.

Ma le regioni italiane a statuto speciale come la Sicilia hanno un vantaggio che “Progetto Sicilia” propone di sfruttare. Lo statuto speciale infatti permette l’erogazione di prestiti interni alla regione, e quindi può esserci la possibilità di pagare i tributi con una nuova moneta emessa dal popolo, in questo caso “il Grano”, il denaro proposto in questo progetto rivoluzionario.
Vi mostriamo un video di seguito che contiene tutte le informazioni a riguardo.

 

 

tratto da: http://www.stopeuro.news/il-grano-la-nuova-moneta-siciliana-che-fa-paura-alle-banche-ecco-di-cosa-si-tratta/

Franco Bechis spiega come lo Stato truffa i cittadini: con i soldi degli SMS ricostruita una scuola non danneggiata dal terremoto e già finanziata dallo Stato! Insomma ricapitoliamo: i soldi per il loro vitalizi ci sono, per le scuole no e si devono fottere quelli dei terremotati!

 

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Franco Bechis spiega come lo Stato truffa i cittadini: con i soldi degli SMS ricostruita una scuola non danneggiata dal terremoto e già finanziata dallo Stato! Insomma ricapitoliamo: i soldi per il loro vitalizi ci sono, per le scuole no e si devono fottere quelli dei terremotati!

Scrive Franco Bechis sul suo blog:

Bechis: ‘Con gli SMS del terremoto pagata una scuola già finanziata dallo Stato’

“Con i soldi degli sms versati dagli italiani dopo le scosse di terremoto del 24 agosto 2016 sono stati finanziati 16 interventi di ricostruzione, e uno di questi riguarda la scuola media statale di Collevecchio, paese del reatino non compreso nel cratere del terremoto. La scuola è succursale dalla Sandro Pertini di Magliano Sabina- che non ha avuto danni dal sisma- e fu effettivamente dichiarata inagibile dai vigili del fuoco dopo quella scossa, sia pure con la promessa di renderla agibile (così raccontano le cronache dell’epoca) dopo poche settimane di trasferimento nella sede centrale di Magliano Sabina.

La decisione di utilizzare i fondi degli sms per ricostruirla da zero è stata presa dal comitato dei garanti istituito dalla protezione civile il 17 luglio scorso. Ma esattamente 6 giorni prima, l’11 luglio 2016, con l’ordinanza n.33 il commissario per la ricostruzione Vasco Errani aveva ricompreso quella stessa scuola media statale di Collevecchio nell’elenco delle opere di ricostruzione per cui fare partire i cantieri a totale carico delle finanze pubbliche, attingendo in parte ai fondi stanziati dai primi decreti sul terremoto, e in parte dal fondo messo a disposizione dalla legge di Bilancio per il 2017. Non solo, ma circa due settimane dopo la scelta sulla finalizzazione dei fondi degli sms- il 31 luglio 2017- lo stesso Errani firmava l’ordinanza n.35 che correggeva parzialmente l’elenco delle opere a totale carico delle finanze pubbliche, mantenendo però nella tabella quella stessa identica scuola di Collevecchio.

Un caso che non sappiamo se piccolo o grande, visto che la trasparenza sull’utilizzo delle donazioni degli italiani è ridotta al lumicino (c’è l’elenco dei 16 interventi, ma non quello delle cifre stanziate per ciascun intervento), ma comunque indicativo della confusione con cui si stanno gestendo risorse pubbliche e private per la ricostruzione. Da ambienti dell’ufficio del commissario per la ricostruzione riceviamo come spiegazione del giallo della scuola media statale di Collevecchio che le donazioni degli italiani “possano essere integrative” ai fondi pubblici già stanziati per la stessa cosa. Questo però vorrebbe dire che quando si è finanziata con le risorse messe a disposizione dal Tesoro la ricostruzione della scuola media, si immaginava di farlo solo parzialmente: magari un muro sì, uno no, un’aula a metà, mezza lavagna, quattro banchi sì, quattro no e così sono state utilizzate per completare l’opera le donazioni degli italiani. Ma è altamente improbabile sia così.

Era stato il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, a lamentare quel tipo di utilizzo delle donazioni degli italiani per il terremoto, sottolineando come ad Amatrice non sia arrivato un euro e invece sia stato finanziato il progetto di una scuola a Collevecchio, che non era uno dei comuni ricompresi dal cratere del terremoto. Pirozzi ha ragione, e si è visto rispondere sia dal governo che dalla Regione Lazio (a parte polemiche che non nascevano dalle sue parole) che quel finanziamento fuori cratere era ammesso dalla legge e che ad Amatrice la ricostruzione delle scuole era già finanziata. Entrambe le cose sono vere, solo che la ricostruzione delle scuole di Amatrice era stata finanziata con le stesse ordinanze che comprendevano la scuola di Collevecchio: quindi se valeva per una l’integrazione con i fondi privati, poteva valere anche per l’altra.

Il sindaco di Amatrice ha sollevato una questione di sostanza: gli italiani avrebbero mai versato con tanta generosità attraverso sms e bonifici (quasi 33 milioni di euro) se avessero saputo che i loro soldi sarebbero stati utilizzati a capocchia per le scelte di un comitato di saggi in cui siede fra l’altro una ex parlamentare del pci? Avrebbero avuto quella generosità avessero saputo che fra le opere finanziate ci sarebbe stata anche la sede di un comune con tanto di autorimessa? O avrebbero pensato che a quelle cose sarebbero state naturalmente finanziate dalle finanze pubbliche, visto che se una scuola o un municipio non sono state costruite né poi ristrutturate seguendo norme antisismiche qualche responsabilità pubblica ci dovrà pure essere? A queste domande che riguardano il cuore della fiducia di un paese nelle proprie istituzioni si risponde con comunicati burocratici e da legulei, senza capire quanto delicata sia la questione.”

 

fonte: http://limbeccata.it/clamoroso/con-gli-sms-del-terremoto-pagata-una-scuola-gia-finanziata-dallo-stato/

Fanno ironia idiota su Di Maio ed i 5stelle, ma ecco quello che tutti pensavano solo qualche mese fa: “Impreparati, incompetenti, immaturi: non abbiamo mai avuto politici tanto ignoranti”…!

 

politici

 

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Fanno ironia idiota su Di Maio ed i 5stelle, ma ecco quello che tutti pensavano solo qualche mese fa: “Impreparati, incompetenti, immaturi: non abbiamo mai avuto politici tanto ignoranti”…!

Vi riproponiamo questo articolo pubblicato solo qualche mese fa…

Impreparati, incompetenti, immaturi: non abbiamo mai avuto politici tanto ignoranti!

Non si è mai visto un ceto politico così ignorante. Laureati compresi. Colpa della scuola? O di una selezione al contrario? La democrazia rischia di non funzionare se conferisce responsabilità di comando a persone palesemente impreparate.

Nel governo Gentiloni più di un ministero è presidiato da non laureati e non laureate: istruzione e salute, lavoro e giustizia. Se questa non è forse la “prevalenza del cretino” preconizzata da Fruttero e Lucentini, è di certo la prevalenza dell’ignorante.

Infatti la legislatura attuale ha una percentuale di laureati tra le più basse della storia: di poco sopra il 68 per cento, un dato che mette tristezza a confronto col 91 per cento del primo Parlamento repubblicano… Qualche settimana fa la Repubblica ha offerto lo sfondo a questo spettacolo, mostrando con tanto di tabelle che la riforma universitaria detta “del 3+2”, testardamente voluta nel 2000 dai non rimpianti ministri Berlinguer e Zecchino al grido di “l’Europa ce lo chiede!”, è stata un fiasco. I laureati sono pochi, non solo nel ceto politico ma nel paese, in calo perfino rispetto a quelli del 2000, ultimo anno prima della riforma. L’età media del laureato italiano è superiore ai 27 anni e la laurea triennale non serve (salvo che per gli infermieri) a nulla. I giovani che concludono il ciclo di 5 anni (il “3 + 2”) sono addirittura meno del totale di quelli che vent’anni fa si laureavano coi vecchi ordinamenti (durata degli studi 4, 5 o 6 anni). Per giunta, per completare la laurea triennale ci vogliono 4,9 anni, per quella quinquennale più di 7,4! Quindi, l’obiettivo principale della riforma, che era quello di aumentare il tasso di laureati, è mancato.

Le cause? Certamente non sono quelle che ha suggerito, nel suo intervento a Cernobbio agli inizi di settembre, la non laureata ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli: la colpa dei pochi laureati, ha suggerito (lei ex sindacalista!), è delle «famiglie a basso reddito», che non trovano più buoni motivi per spingere i figli a laurearsi. Non ha pensato, non avendolo frequentato, che invece è tutto il sistema universitario che andrebbe, come le case abusive, abbattuto e riprogettato. Quindi, se il paese è conciato così, come possiamo pretendere che il personale politico sia meglio?

Ma non è finita. Un altro guaio, più serio, sta nel fatto che il ceto politico attuale, e ancor più (si suppone) quello che gli subentrerà al prossimo turno, ha un record unico nella storia d’Italia, di quelli che fanno venire i brividi: i suoi componenti, avendo un’età media di 45,8 anni (nati dunque attorno al 1970), sono il primo campione in grandezza naturale di una fase speciale della nostra scuola, che solo ora comincia a mostrare davvero di cosa è capace. Perché dico che la scuola che hanno frequentato è speciale? Perché è quella in cui, per la prima volta, hanno convissuto due generazioni di persone preparate male o per niente: da una parte, gli insegnanti nati attorno al 1950, formati nella scassatissima scuola post-1968; dall’altra, quella degli alunni a cui dagli anni Ottanta i device digitali prima e poi gli smartphone hanno cotto il cervello sin dall’infanzia.

I primi sono cresciuti in una scuola costruita attorno al cadavere dell’autorità (culturale e di ogni altro tipo) e della disciplina e all’insofferenza verso gli studi seri e al fastidio verso il passato; i secondi sono nati in un mondo in cui lo studio e la cultura in genere (vocabolario italiano incluso) contano meno di un viaggio a Santorini o di una notte in discoteca.

Prodotta da una scuola come questa, era forse inevitabile che la classe politica che governa oggi il paese fosse non solo una delle più ignoranti e incompetenti della storia della Repubblica, ma anche delle più sorde a temi come la preparazione specifica, la lungimiranza, la ricerca e il pensiero astratto, per non parlare della mentalità scientifica. La loro ignoranza è diventata ormai un tema da spot e da imitazioni alla Crozza. I due fattori (scarsità di studi, provenienza da una scuola deteriorata), mescolati tra loro, producono la seguente sintesi: non si è mai visto un ceto politico così incompetente, ignorante e immaturo.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti, nelle parole, le opere e le omissioni. Si dirà, come al solito, che il grande Max Weber lo aveva profetizzato già nel famoso saggio sulla Politica come professione (1919): «lo Stato moderno, creato dalla Rivoluzione» spiega «mette il potere nelle mani di dilettanti assoluti […] e vorrebbe utilizzare i funzionari dotati di preparazione specialistica solo come braccia operative per compiti esecutivi». Ma il povero Max non poteva prevedere le novità cool dei nostri tempi: per dirne una, la rabbiosa spinta che il movimento di Beppe Grillo avrebbe dato alla prevalenza dell’incompetente.

tratto da: http://m.espresso.repubblica.it/palazzo/2017/09/27/news/impreparati-incompetenti-immaturi-il-ceto-politico-non-e-mai-stato-cosi-ignorante-1.310776?ref=RHRR-B