Salvini: “Coronavirus diffuso da Cina per colonizzare economie, serve inchiesta” …ovviamente è una stronzata. Il problema è che un Italiano su quattro queste stronzate se le beve!

 

Salvini

 

 

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Salvini: “Coronavirus diffuso da Cina per colonizzare economie, serve inchiesta” …ovviamente è una stronzata. Il problema è che un Italiano su quattro queste stronzate se le beve!

Leggevamo un titolo “Un Paese di ignoranti: meno della metà hanno risposto alla chiamata della Croce Rossa per i test sierologici”

L’articolo spiegava che l’indagine Istat sulla circolazione del coronavirus effettuata attraverso test sierologici a campione è destinata al fallimento. Sui 150mila preventivati, soltanto 70mila italiani hanno risposto alla chiamata della Croce Rossa per sottoporsi all’esame…

In questo contesto si inserisce la dichiarazione del solito Salvini: “Coronavirus diffuso da Cina per colonizzare economie, serve inchiesta”

Contro ogni logica (solo un leghista potrebbe essere tanto idiota da diffondere un virus per colonizzare l’economia… in casa sua), contro ogni evidenza scientifica, contro il buon senso, Salvini spara la sua.

“Mi sembra chiaro, non so se volontariamente o involontariamente, che la Cina abbia contagiato il resto del mondo per poi magari colonizzare economicamente e fare shopping di aziende, alberghi, proprietà”

“Ci aspettiamo da Conte una presa di posizione forte verso la Cina: su Hongkong, sul virus e sulle menzogne”

“L’Italia non chini la testa trattando con un regime comunista sanguinario”.

Insomma, la solita stronzata detta per attirare l’attenzione… Il problema è che un Italiano su quattro queste stronzate se le beve!

…Un Paese di ignoranti. Proprio così.

 

Per la serie “se questo è un uomo” – La “vendetta” di Salvini sul figlio 15enne di Selvaggia Lucarelli: lo dà in pasto alla Bestia e viene riempito di insulti…

Salvini

 

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Per la serie “se questo è un uomo” – La “vendetta” di Salvini sul figlio 15enne di Selvaggia Lucarelli: lo dà in pasto alla Bestia e viene riempito di insulti…

Salvini continua a mal digerire le contestazioni e non esita a mettere alla berlina chi osa criticarlo. Non importa se minorenni.

Non è tardata la vendetta della Bestia di Salvini contro il figlio di Selvaggia Lucarelli: con assoluto spregio della legge per la tutela dei minori, l’account Facebook della Lega ha postato il video – senza censure – della contestazione del 15enne fatta a Milano: “Volevo ringraziarla per il suo Governo omofobo e razzista”.

Ovviamente, il risultato era scontato: moltissimi commenti di odio, insulti al ragazzo e alla madre. Salvini continua a mal digerire le contestazioni e non esita a mettere alla berlina chi osa criticarlo. Non importa se minorenni. Possimo solo sperare che ci saranno conseguenze legali.

Vaccino per il cancro in tre anni, i Berlusconiani di Caldoro si scandalizzano: “Roba da farabutti, De Luca fa cabaret”… Farabutti? Cabaret? Sarà così, ma solo quando lo fanno gli altri – Berlusconi aveva annunciato che avrebbe sconfitto il cancro già 10 anni fa!

 

De Luca

 

 

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Vaccino per il cancro in tre anni, i Berlusconiani di Caldoro si scandalizzano: “Roba da farabutti, De Luca fa cabaret”… Farabutti? Cabaret? Sarà così, ma solo quando lo fanno gli altri – Berlusconi aveva annunciato che avrebbe sconfitto il cancro già 10 anni fa!

Bufera sul presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha parlato di “un vaccino per curare il cancro, da Napoli, entro 3-5 anni”. Il gruppo consiliare a Palazzo Santa Lucia “Caldoro Presidente” attacca: “Roba da farabutti, De Luca fa cabaret”.

Questi Berlusconiani hanno proprio la memoria corta. Tanto da dare del Farabutto al loro cavaliere.

Correva l’anno 2010 erano i tempi di scudi fiscali, leggi vergogna, leggi ad personam, lodo Alfano, legge ammazza processi, prescrizione breve, processo lungo, scandali a ripetizione ed il Berlusca annunciava solenne e in più occasioni “sconfiggeremo il cancro entro tre anni

Cabaret? Roba da farabutti? Forse sì, ma solo quando lo fanno gli altri

 

Problema – Meloni e Salvini, in piazza per “l’Italia che lavora”. Dato che loro hanno rispettivamente il 70% ed il 90% di assenze in Parlamento, calcoli il candidato quanto possono essere idioti quelli che li prendono sul serio…

 

l’Italia che lavora

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Problema – Meloni e Salvini, in piazza per “l’Italia che lavora”. Dato che loro hanno rispettivamente il 70% ed il 90% di assenze in Parlamento, calcoli il candidato quanto possono essere idioti quelli che li prendono sul serio…

Con rabbia e veemenza, Giorgia Meloni dalla manifestazione della Destra a Piazza del Popolo, ha dichiarato: “Noi siamo il popolo, per questo facciamo paura. Facciamo paura a chi il sudore fa schifo. Ma suda chi lavora, a noi il sudore non fa schifo”.

Giorgia Meloni e Matteo Salvini che è con lei hanno rispettivamente il 70% e il 90% di assenze in Parlamento. Non proprio un ottimo esempio per dire che sono l’Italia che lavora.

Nel corso del suo intervento, Meloni attacca duramente il governo, colpevole a suo dire di non aver fatto nulla per far ripartire il Paese: “Di andare a prendere il thè con i pasticcini con il presidente del Consiglio non ci interessa. Se Conte vuole parlarci deve mandarci il documento con le proposte concrete. Non permetteremo che le mascherine diventino un bavaglio”. Critica poi il decreto Rilancio che, a suo avviso, “è pieno di marchette” e non tralascia la questione migranti: “L’unica attività che si rimette in moto è quella degli scafisti. Ma non con noi, con noi si rispettano i confini e si fa il blocco navale”. Interviene infine anche sulla legge contro l’omotransfobia: “Metteranno in galera chi è contro l’utero in affitto”.

Il consigliere di FRATELLI D’ITALIA che posa in divisa da SS vicino alla foto di Hitler… E questa gente ha il 15% dei voti degli Italiani…

 

Fratelli d’Italia

 

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Il consigliere di FRATELLI D’ITALIA che posa in divisa da SS vicino alla foto di Hitler… E questa gente ha il 15% dei voti degli Italiani…

Da Fanpage:

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia che posa in divisa da SS vicino alla foto di Hitler

Una bandiera nazista e la foto di Adolf Hitler alle spalle: in primo piano Gabri Vaccarin, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Nimis (Friuli Venezia Giulia), nella divisa delle SS naziste. Questa è la foto che gira in rete da diverse settimane. Al momento, il coordinatore regionale di FdI e deputato, Walter Rizzetto, non ha rilasciato commenti.

Gabrio Vaccarin è un consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Nimis, un paese in provincia di Udine. Da diverse settimane ormai in rete gira una foto che lo ritrae in divisa da SS. Alle sue spalle, una bandiera nazista e una foto di Adolf Hitler. Secondo alcuni siti, ci sarebbero diverse altre foto dove il consigliere comunale di FdI, fedelissimo al segretario provinciale Gianni Candotto, poserebbe in divisa nazista. Nimis è un paese poco distante dal Comune di Tricesimo, in cui risiede il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, il deputato Walter Rizzetto.

In queste settimane Rizzetto è ampiamente presente nell’attenzione mediatica, considerando il suo ruolo di capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Lavoro, che si sta ora concentrando sugli emendamenti al decreto Rilancio. Dal deputato, tuttavia, nemmeno una dichiarazione in merito al consigliere comunale della sua Regione. Il sito “Il Trasparente” scrive: “Sono settimane che per i cellulari gira una fotografia del consigliere Vaccarin in divisa da S.S. con tanto di bandiera nazista e foto di Adolf Hitler alle sue spalle. A rovinare lo squallido scenario una borsa del supermercato Panorama ai bordi del tavolo. Oltre a questa immagine ve ne sono altre, sempre in posa con divise naziste e sguardo fiero”.

Giusto per rinfrescarvi la memoria, ricordiamo cosa ha fatto l’idolo di Gabri Vaccarin

Ebrei 6 milioni
Civili sovietici circa 7 milioni (inclusi 1,3 milioni di civili ebrei sovietici, anche inclusi nei 6 milioni di Ebrei)
Prigionieri di guerra sovietici circa 3 milioni (inclusi circa 50.000 soldati ebrei)
Civili polacchi, non-ebrei circa 1,8 milioni (inclusi tra i 50.000 e i 100.000 membri delle elites polacche)
Civili serbi (in Croazia, Bosnia, ed Erzegovina) 312.000
Persone disabili che vivevano in istituti fino a 250.000
Rom (Zingari) fino a 250.000
Testimoni di Geova circa 1.900
Criminali recidivi e individui definiti asociali almeno 70.000
Oppositori politici tedeschi e membri della Resistenza nei paesi dell’Asse numero indeterminato
Omosessuali centinaia, forse migliaia (inclusi i quasi 70.000 criminali recidivi e gli asociali elencati precedentemente)

Senza dimenticare che il predetto idolo ha voluto una guerra  che ha provocato tra 60 milioni ed i 70 milioni di morti.

Salvini torna a Mondragone, ma stavolta città è blindata per evitare le contestazioni… Qualcuno ci spiega quanto ci costa la becera propaganda elettorale di questo individuo? Perchè gli consentono di andare in giro a sparare cazzate e poi il conto lo dobbiamo pagare noi?

 

Mondragone

 

 

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Salvini torna a Mondragone, ma stavolta città è blindata per evitare le contestazioni… Qualcuno ci spiega quanto ci costa la becera propaganda elettorale di questo individuo? Perchè gli consentono di andare in giro a sparare cazzate e poi il conto lo dobbiamo pagare noi?

Il leader della Lega Matteo Salvini sta per tornare a Mondragone, in provincia di Caserta, nella zona rossa dei palazzi ex Cirio dove si è sviluppato un focolaio di Coronavirus. A distanza di pochi giorni, Salvini torna dopo le contestazioni: il 29 giugno, infatti, a causa dei manifestanti contro di lui, il leader della Lega fu costretto a rimandare il suo comizio.

C’è grande schieramento di forze dell’ordine, polizia e carabinieri, a Mondragone, nella provincia di Caserta, dove è atteso l’arrivo di Matteo Salvini. Il leader della Lega, a distanza di pochi giorni, torna dunque nella zona rossa dei palazzi ex Cirio, dove è stato individuato un focolaio di Coronavirus, con circa 70 contagi. Lo scorso 29 giugno, infatti, l’ex ministro dell’Interno era arrivato a Mondragone, ma era stato fortemente contestato e, a causa dei manifestanti contro di lui, era stato costretto a rimandare il suo comizio. “Tra pochissimo sarò a Mondragone per incontrare, tra gli altri, alcuni rappresentanti delle realtà produttive del territorio e in particolare allevatori, agricoltori, balneari, albergatori. La città non può essere ricordata solo per lotte tra bande” ha scritto Salvini su Twitter pochi minuti fa.

In attesa che il leader del Carroccio arrivi in città, è massiccio lo spiegamento delle forze dell’ordine, per evitare che si verifichino le tensioni che lo scorso 29 giugno avevano portato a scontri tra polizia e manifestanti, causando il ferimento di uno di loro. Il leader leghista incontrerà, tra gli altri, alcuni rappresentanti delle realtà produttive del territorio e in particolare allevatori, agricoltori, balneari, albergatori. Presente anche il segretario regionale della Lega in Campania, Nicola Molteni. Mondragone è blindata, oltre che bloccata: vietato l’accesso alle automobili su tutto il lungomare cittadino, mentre gli accessi ai pedoni sono contingentati.

Fonte: https://napoli.fanpage.it/salvini-torna-a-mondragone-dopo-le-contestazioni/
https://napoli.fanpage.it/

Vi spieghiamo cosa è il capitalismo: Coca-Cola e Pepsi guadagnano milioni negli Usa imbottigliando l’acqua di rubinetto. Se un americano non paga la bolletta gli tagliano l’acqua. Loro, invece, pagano quando e come vogliono!

 

capitalismo

 

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Vi spieghiamo cosa è il capitalismo: Coca-Cola e Pepsi guadagnano milioni negli Usa imbottigliando l’acqua di rubinetto. Se un americano non paga la bolletta gli tagliano l’acqua. Loro, invece, pagano quando e come vogliono!

Coca-Cola produce una serie di bevande negli Stati Uniti, tra cui l’acqua in bottiglia di Dasani che ha generato oltre 1 miliardo di dollari di vendite negli Stati Uniti nell’ultimo anno, secondo la società di ricerche di mercato IRI. Peccato, come rivela una lunga inchiesta (in inglese qui l’integrale) di Ryan Felton per Consumer Reports, che la maggior parte dell’acqua in bottiglia venduta negli Stati Uniti provenga dalle stesse fonti municipali che forniscono acqua di rubinetto, un fatto che potrebbe essere sconosciuto alla maggior parte dei consumatori. La Coca-Cola produce Dasani nello stabilimento di Detroit della società acquistando, trattando e imbottigliando l’acqua municipale prima di venderla con un significativo aumento dei costi per i consumatori. Pepsi imbottiglia il suo marchio di acqua Aquafina a Detroit allo stesso modo.

Il modello di business è estremamente redditizio. Il costo per acquistare quell’acqua municipale è estremamente basso e, una volta imbottigliato, il markup può essere circa 133 volte maggiore, secondo un’analisi dei rapporti dei consumatori sulla fatturazione e sui registri di utilizzo dell’azienda.

Da un punto di vista normativo, le aziende che vogliono mettere grandi quantità di acqua pubblica in bottiglie a scopo di lucro affrontano pochi ostacoli e costi accessori minimi, portando alcuni esperti a richiedere più tasse sugli imbottigliatori. E poiché l’approvvigionamento idrico, inclusi i processi e le infrastrutture su cui si basano gli imbottigliatori, è pagato dai contribuenti locali, le attività delle società sono sovvenzionate dal pubblico, sostengono i rappresentanti dei consumatori.

“Questi imbottigliatori ricevono acqua a basso costo sovvenzionata dai contribuenti e poi si voltano e lo vendono al pubblico con un significativo markup”, afferma Brian Ronholm, direttore della politica alimentare di Consumer reports.

Un ricarico enorme a spese del pubblico

Aquafina e Dasani continuano a incrementare le vendite rispettivamente per Pepsi e Coca-Cola. L’anno scorso, secondo i dati del settore, ogni azienda ha totalizzato 1 miliardo di dollari nelle vendite statunitensi dei propri marchi di acqua di rubinetto in bottiglia.

E i due big possono ringraziare la Food and Drug Administration e le autorità di regolamentazione statali, che insieme supervisionano l’acqua in bottiglia della nazione, per aver reso il processo di approvazione normativa un gioco da ragazzi.

Ad esempio, nel Michigan Coca-Cola e Pepsi hanno dovuto fornire la documentazione attestante che il Dipartimento di acqua e fognature di Detroit (DWSD) avesse certificato che la sua fonte di approvvigionamento di rubinetti è sicura. Hanno anche dovuto confermare che le loro strutture erano collegate al sistema di Detroit prima di pagare 25 dollari (avete capito bene) per un permesso di vendere un prodotto nello Stato.

Nulla di più facile, se si pensa che quando un’azienda vuole lanciare un marchio di acqua sorgiva, deve sottoporsi a un processo molto più complicato e costoso che include la ricerca di una fonte idrica sotterranea e la costruzione di macchinari per pompare l’acqua e l’infrastruttura per trasportarla in un impianto di lavorazione, oltre a superare gli ostacoli normativi per testare la sicurezza dell’acqua e approvarla.

Ai cittadini che non pagano le bollette sospendono l’acqua

Ma ciò che è buono per le imprese non è necessariamente buono per i consumatori, secondo Consumer Reports, che attraverso l’esame di centinaia di pagine di fatturazione e altri documenti ottenuti attraverso richieste di registri pubblici e interviste con esperti di diritto ambientale, consulenti del settore, residenti di Detroit e sostenitori dei consumatori, ha scoperto che imbottigliatori e  consumatori non sono sempre trattati come uguali dai servizi idrici. A Detroit, la cui politica prima della crisi del coronavirus prevedeva il distacco del servizio di acqua ai residenti se fossero rimasti indietro di 150 dollari nelle bollette dell’acqua, si stima che 2.800 case fossero senza acqua corrente all’inizio della pandemia.

Ma a Coca-cola e Pepsi no

Ma gli imbottigliatori di Detroit hanno anche accumulato decine di migliaia di dollari di bollette dell’acqua scadute che non sono state pagate per mesi. Non una volta il loro accesso all’acqua è stato chiuso durante il periodo che hanno esaminato i giornalisti della principale organizzazione di consumatori nordamericana. Alla domanda sul perché, la città ha citato la solida storia dei pagamenti delle società e la capacità di pagare le bollette. Tranne poi dichiarare che aveva commesso errori nella raccolta dei saldi scaduti.

Mentre l’amministrazione di Detroit sospendeva l’erogazione ai consumatori rei di  aver fatto passare 60 giorni con una bolletta non pagata da 150 dollari in su (pratica solo sospesa in tempi di lockdown), i registri mostrano che tra aprile e luglio 2017 la Coca-Cola ha avuto una bolletta di 77.600 che è rimasta non pagata per tre mesi. Da agosto a novembre di quell’anno, invece, aveva accumulato un debito di 287.250 prima di ripagarlo. Da dicembre 2017 a marzo 2018, la società è rimasta indietro di cifre che variavano tra $ 1.860 e $ 108.170 prima di ripagarle interamente.

Nel frattempo, da dicembre 2018 a febbraio 2019, Pepsi non era da meno con cifre tra $ 1.410 e $ 29.710 fino al suo pagamento. E la città non ha mai chiuso l’acqua delle aziende e l’imbottigliamento è continuato.

Coca-Cola e Pepsi non hanno risposto alle domande di CR sul perché sono passati mesi senza pagare le bollette.

Offese e insulti sessisti su Facebook alle ragazze che hanno contestato Salvini – Ragazze, andatene fiere: essere insultate da questa feccia è una medaglia al merito. Siete diverse da loro, e già questo deve riempirVi di orgoglio!

 

insulti sessisti

 

 

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Offese e insulti sessisti su Facebook alle ragazze che hanno contestato Salvini – Ragazze, andatene fiere: essere insultate da questa feccia è una medaglia al merito. Siete diverse da loro, e già questo deve riempirVi di orgoglio!

Offese e insulti sessisti su Facebook alle ragazze che hanno contestato Salvini a Codogno

Due ragazze sono state vittima di insulti e offese sui social dopo che sono scese in piazza per contestare Salvini la scorsa domenica a Codogno, nel Lodigiano, dove il leader della Lega si è recato. La foto che immortala le due giovani è stata condivisa da una senatrice della Lega su Facebook diventando oggetto in poche ore di offese e anche minacce.

Sono state invitate a prostituirsi, qualcuno le ha minacciate o esortate al suicidio, altri ancora, donne perlopiù, le hanno offese per il loro aspetto fisico. Ancora una volta la gogna mediatica diventa notizia e a farne le spese sono due ragazzine che “hanno la colpa” di aver deciso di esprimere le proprie idee politiche e di averlo fatto in maniera civile e rispettosa, salvo finire sui social ed essere insultate.

La foto postata da una senatrice leghista su Facebook
È accaduto a due ragazze che la scorsa domenica sono scese in piazza per contestare il leader della Lega Matteo Salvini giunto a Codogno per salutare i cittadini della città divenuta suo malgrado simbolo dell’emergenza Covid in Italia. Le due giovani manifestanti sono però state fotografate da alcuni giornalisti e la loro foto è stata condivisa in rete da una senatrice della Lega: “Foltissimo gruppo di contestatori a Salvini a Codogno”, si legge nella didascalia del post su Facebook. Post diventato in poche ore oggetto di numerosi commenti la maggior parte dei quali contenenti insulti nei confronti delle due ragazzine. A denunciare la vicenda è la madre delle due ragazze che ha fatto sapere di essersi già rivolta alle forze dell’ordine per sporgere denuncia.

La madre delle due ragazze: Mie figlie vittime di gogna mediatica
“Domenica, come sapete, Salvini è stato à Codogno. Non entro in un dibattito politico: sono convinta che ognuno abbia il diritto di votare e sostenere il partito che meglio lo rappresenta, ma credo anche che non si possa pretendere di zittire tutti coloro che la pensano diversamente – scrive la donna – le mie figlie con alcuni amici erano in piazza con alcuni cartelloni (non volgari, non offensivi) per far presente che Codogno non è solo Lega […] le mie figlie sono state attaccate duramente, insultate, derise. Ovviamente, essendo donne, hanno ricevuto insulti di tipo sessista, sono state invitate a prostituirsi, a mettersi a disposizione dei migranti sui barconi per prestazioni varie”.

Le associazioni in difesa delle donne chiedono risposte
“Molte persone che non conosciamo le hanno minacciate, esortate al suicidio. Padri di famiglia, nonni che sui loro profili postano le foto dei nipotini, si sono offerti di “sbatterle come tappeti”. E moltissime donne le hanno insultare per il loro aspetto, per i loro vestiti. Qualcuno ha scritto che sicuramente la loro madre (io) si prostituisce sulla Binasca e che il loro padre si sfonda di canne nei centri sociali”. Sono tante le associazioni in difesa della donne che hanno preso posizione rispetto a questa vicenda come l’associazione “Io per te” che ha scritto alla Commissione Pari Opportunità – Codogno affinché prenda una forte posizione in merito.

Noi a queste ragazze possiamo solo dire: andatene fiere, essere insultate da questa feccia è una medaglia al merito. Siete diverse da loro, e già questo deve riempirVi di orgoglio!

Per quanto riguarda le donne che votano bestie del genere… Beh, veramente nulla da dire. Forse a loro piace essere insultate e trattate come stracci…