L’economista Prof. Antonio Maria Rinaldi: “La Germania non ha mai dato una lira all’Italia, mentre gli italiani hanno sanato i buchi delle banche tedesche e francesi”

Rinaldi

 

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L’economista Prof. Antonio Maria Rinaldi: “La Germania non ha mai dato una lira all’Italia, mentre gli italiani hanno sanato i buchi delle banche tedesche e francesi”

“Posso fare un commento alla stampa tedesca? Io sarei molto più preoccupato non tanto come italiano, quanto come tedesco, della situazione ad esempio della Deutsche Bank ma perché lo dicono loro”.

Così l’economista Antonio Maria Rinaldi intervenendo ad “Agorà”, su Raitre, giovedì scorso.

“Poi vorrei anche sottolineare una cosa – ha proseguito – è stato detto, per l’ennesima volta, che i tedeschi hanno paura di perdere soldi per l’Italia, vorrei tranquillizzare gli amici tedeschi che la Germania, nell’ambito dell’Unione Europea, non ha mai speso e mai dato una sola lira all’Italia”.

“Hanno paura di perdere soldi per darli all’Italia, non hanno dato neanche una lira, lo posso garantire” ha ribadito l’economista.

“Il problema è un altro, perché i soldi nel caso li hanno dati gli italiani per sanare i buchi delle banche tedesche e francesi con i fondi ‘salva stati’ e questo è un dato di fatto e lo dice anche D’Alema giustamente” ha spiegato.

“Quindi nel caso, siamo preoccupati noi del loro sistema bancario, perché fino ad adesso chi ha tirato fuori i soldi siamo stati noi e quindi i tedeschi non hanno tirato fuori una lira, si sappia, si documenti” ha concluso.

Qui il video

 

 

 

Durissimo affondo dei Missionari Comboniani contro Salvini: “Ci RIPUGNA chi si permette di chiedere voti alla Madonna”

Missionari Comboniani

 

 

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Durissimo affondo dei Missionari Comboniani contro Salvini: “Ci RIPUGNA chi si permette di chiedere voti alla Madonna”

Noi Missionari Comboniani in Italia siamo schierati. Portiamo nel cuore il Vangelo che si fa strada con le Afriche della storia. Che non scende a compromessi e strategie di marketing. Né elettorali né di svendita becera dei piccoli in nome del denaro.

Ci indigna profondamente l’utilizzo strumentale del rosario, baciato sabato scorso in piazza Duomo a Milano dal ministro dell’Interno, chiedendo voti alla Madonna. Rosario che è segno della tenerezza di Dio, macchiato dal sangue dei migranti che ancora muoiono nel Mediterraneo: 60 la settimana scorsa, nel silenzio dell’indifferenza dei caini del mondo.

Ci rivolta dentro il richiamo ai papi del passato per farne strumento della strategia fascista dell’esclusione degli ultimi. Di chi bussa alle nostre porte chiedendo di aprire i porti. Come la nave Sea Watch di queste ore. Nave che accoglie chi scappa da mondi inquinati dai gas serra della nostra sete di materie prime per mantenere uno stile di vita sempre più insostenibile. Che pesa sulle spalle degli impoveriti.

Ci ripugna il richiamo alla vittoria elettorale in nome della madre di Gesù di Nazareth che cammina con gli “scarti” del mondo per innalzare gli umili. Sempre dalla parte dei perdenti della globalizzazione dei profitti. La carne di Cristo sulla terra. “Ero forestiero e mi avete accolto” (Mt 25,35).

Ci aggredisce l’arroganza d’invitare la gente a reagire durante le celebrazioni in chiesa di fronte ai preti che predicano “porti aperti”. Dettando legge in nome dei vescovi.

Ci dà coraggio e ci fa resistere, contro questa onda di disprezzo e disumanità, condividere il sogno di Dio: ridestare la speranza tra la gente che un mondo radicalmente altro, interculturale, aperto, inclusivo e solidale è urgente e dipende da ognuno di noi. Da chi non tace e, con la determinazione della nonviolenza del Vangelo, grida con la sua vita che non ci sta con il razzismo dilagante di chi vuole stravolgere l’immagine vera del Dio della vita.

I Missionari Comboniani ci sono. Alzano la voce. Scendono in strada, non fanno calcoli e stanno da una parte precisa. Quella degli oppressi da un’economia che uccide. Prima e sempre.

I Missionari Comboniani d’Italia

 

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Mannoia: la sinistra si scusi per averci traditi e costretti a sbagliare votando altri

 

Fiorella Mannoia

 

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Mannoia: la sinistra si scusi per averci traditi e costretti a sbagliare votando altri

La cantante: “certa sinistra saccente e intollerante si comporta peggio della peggior destra. Andiamo avanti così, facciamoci del male”

Solo ieri Fiorella Mannoia aveva annunciato il suo dietro-front dal M5s, invitando a votare la Sinistra di Nicola Fratoianni alle prossime europee e concendendo peraltro al Pd l’uso della sua canzone ‘il peso del coraggio’.
Ma, vista la solita valanga di commenti negativi sulla sua scelta di appoggiare il M5s, la cantante ha deciso di mettere in chiaro le cose: su Facebook, infatti, scrive: “Quando la mia sinistra, quella che ho sempre votato da quando ne ho diritto dai Pci, Pds, Ds, L’Ulivo, Pd e tutte quelle altre diavolerie di nomi che gli hanno affibbiato nel corso di questi decenni, chiederà scusa a me e una larga percentuale di gente che ha votato da un’altra parte perché si è sentita tradita, solo allora chiederò scusa anche io. Chiedetevi dove sono andati a finire tutti i voti persi e perché. A volte tanta gente di “sinistra” con la loro intolleranza e saccenza, si comporta come la peggiore destra. Ma sì, andiamo avanti così, facciamoci del male”

Il Pd convoca conferenza stampa contro Salvini e si presenta la Digos… Vi sembra una cosa normale?

 

 

Digos

 

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Il Pd convoca conferenza stampa contro Salvini e si presenta la Digos… Vi sembra una cosa normale?

Modena, Pd convoca conferenza stampa contro Salvini e si presenta la Digos

Durante una conferenza stampa convocata dai parlamentari del Pd Piero Fassino e Giuditta Pini, a Modena, in cui si annunciava la presentazione di un’interrogazione contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini, è arrivata nella sede del partito anche la Digos. Una presenza inconsueta, definita come un “brutto segnale”.

L’occasione è quella di una conferenza stampa, convocata da due parlamentari del Pd, per annunciare la presentazione di un’interrogazione al ministro dell’Interno, Matteo Salvini. La particolarità è che a partecipare a questa conferenza stampa, all’interno della sede del partito di Modena, è anche la Digos, arrivata senza essere ‘invitata’. La vicenda viene raccontata da Democratica, parlando della conferenza stampa convocata da Piero Fassino e Giuditta Pini. L’intenzione dei due era quella di chiedere conto a Salvini dei dati errati forniti sui reati relativi alla città di Modena, diffusi dal Viminale. Ma per la conferenza è arrivata anche la Digos, come riportano anche alcuni siti locali.

Democratica, organo d’informazione del Pd, parla di “presenza inconsueta, quella di poliziotti che entrano in una sede di partito e assistono a una conferenza stampa che ha per oggetto critiche al loro ministro. Non un bel segnale, sicuramente”. E sempre Democratica sottolinea ancora: “La vicenda, che a questo punto verrà chiarita dalla risposta ad un’altra interrogazione (se il ministro avrà la bontà di rispondere al termine di questo infinito tour elettorale), è solo l’ultima di una serie di episodi a metà tra l’intimidatorio e il muscolare”.

Gli episodi ricordati dal segretario provincia del Pd modenese, Davide Fava, sono vari: dal signore di oltre 70 anni di Carpi che è stato “fatto scendere da un tetto e ammanettato” perché protestava contro Salvini, ai giovani segnalati che contestavano a Modena e Sassuolo. I due parlamentari dem presenti a Modena, Fassino e Pini, spiegano ancora la loro interrogazione: “Il ministro Salvini avvelena ogni giorno il clima elettorale, usando l’aggressività come cifra della sua campagna elettorale, senza alcuna attenzione al merito delle questioni. I dati sui reati evocati da Salvini non hanno avuto riscontri nella realtà, anzi la stessa questura ha poi certificato che i reati nella città di Modena sono in calo costante da alcuni anni. Presenteremo una interrogazione perché il Viminale deve certificare i risultati veri. È inaccettabile questo modo di usare i dati per fare campagna elettorale”.

continua su: https://www.fanpage.it/modena-pd-convoca-conferenza-stampa-contro-salvini-e-si-presenta-la-digos/
http://www.fanpage.it/

Di Maio stoccata di fuoco a Salvini: “Se da Ministro dell’Interno vieni a sapere dello sbarco da un talk show, sei tu che ci devi delle spiegazioni”

 

 

Di Maio

 

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Di Maio stoccata di fuoco a Salvini: “Se da Ministro dell’Interno vieni a sapere dello sbarco da un talk show, sei tu che ci devi delle spiegazioni”

“Spieghi lui, è lui il ministro dell’Interno” continua Di Maio, che aggiunge: “noi siamo d’accordo con le politiche di migrazioni, ma Salvini non può accusarci”

Di Maio non resiste e lancia una frecciata a Salvini, che è stato umiliato in diretta da Massimo Giletti a Non è L’Arena, dato che è stato mentre era in collegamento con la trasmissione che il Ministro ha scoperto che i migranti della Sea Watch stavano sbarcando, nonostante il suo ‘porti chiusi’ ripetuto ossessivamente.
La rabbia del Ministro è stata subito evidente e ha cominciato a lanciare accuse, primi tra tutti verso i suoi alleati di governo. Ma Di Maio non ci sta: “Se il ministro dell’Interno viene a sapere che stanno sbarcando da una nave dei migranti mentre sta in un talk show è lui che deve spiegare non noi”.
“Spieghi lui, è lui il ministro dell’Interno. È lui che comanda le forze dell’ordine. È lui che porta avanti le politiche sull’immigrazione. Noi siamo d’accordo sulle politiche per l’immigrazione portate avanti finora. Quella del rigore sulla gestione dei porti e degli sbarchi è stata una politica che ha funzionato” spiega Di Maio.

Andrea Camilleri: “In Italia il potere è in mano agli ignoranti”

 

Andrea Camilleri

 

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Andrea Camilleri: “In Italia il potere è in mano agli ignoranti”

Nel video sotto, Andrea Camilleri, scrittore, sceneggiatore e regista italiano, ci spiega con parole comprensibii a tutti perchè in Italia il potere è in mano agli analfabeti.
Secondo Camilleri, infatti, sulla base di uno studio molto serio di qualche anno fa, in Italia ci sono due milioni di analfabeti totali, tredici milioni di semi-analfabeti, cioè gente che sa fare la propria firma ma non capisce ciò che legge, ed altri tredici milioni di analfabeti di riporto ossia quelli che hanno perso l’uso della scrittura e della lettura.

Se facciamo la somma ne deduciamo che metà degli italiani sono analfabeti. Ora la domanda sorge spontanea: queste persone quando si recano a votare su che cosa hanno basato le loro convinzioni? Su quanto hanno visto in televisione… (e quindi parliamo di Barbara D’Urso e del Grande Fratello)…

Credo proprio che siamo messi molto, ma molto male…
Ecco il video:

 

fonte: http://siamolagente2016.blogspot.it/2017/05/andrea-camilleri-in-italia-il-potere-e.html

Le dichiarazioni shock di Ferdinando Imposimato: “Ecco perchè furono uccisi prima Falcone e poi Borsellino”

 

Falcone

 

 

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Le dichiarazioni shock di Ferdinando Imposimato: “Ecco perchè furono uccisi prima Falcone e poi Borsellino”

Perchè furono uccisi Falcone e Borsellino? Chi li assassinò? Da dove partì l’ordine? Perchè optarono per l’attentato terroristico?
Nessuno meglio di Ferdinando Imposimato può darci queste risposte.

Ferdinando Imposimato è un magistrato, politico e avvocato italiano, nonché presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione.

Si è occupato della lotta a cosa nostra, alla camorra e al terrorismo in Italia: è stato infatti giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro del 1978, l’attentato al papa Giovanni Paolo II del 1981, l’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione.

Aveva un fratello, Franco Imposimato, ucciso dalla camorra nel 1983. Attualmente si occupa della difesa dei diritti umani, ed è impegnato nel sociale.

Chi meglio di dui può schiarirci le idee, a distanza di decenni, riguardo gli attentati che provocarono la morte di Falcone e Borsellino.

Le dichiarazioni del giudice Imposimato

Intervistato da Italia News rilascia delle dichiarazioni abbastanza “scottanti”.

Sia Falcone che Borsellino potevano tranquillamente essere uccisi individualmente senza ricorrere alle stragi di Capaci e di via D’Amelio – E’ arrivato un ordine dall’ alto affinchè le eliminazioni di Falcone e Borsellino non avvenissero con episodi di assassinio individuale ma creando il terrore. E’ stato quindi per la mafia necessario organizzare attentati di tipo stragista che hanno coinvolto anche persone che potevano restarne fuori.

Continua poi:

Questi attentati sono avvenuti con un esplosivo di tipo militare particolare che non era reperibile in commercio. – Dietro questi ordini c’è un governo mondiale invisibile che vuole gestire la dinamica democratica ed economica dei paesi occidentali.- Questo governo mondiale si serve di tante articolazioni tra cui cosa nostra, terroristi, politici corrotti e di una organizzazione chiamata Gladio.

Il dario di Falcone dedicava la maggior parte della sua attenzione al GOVERNO MONDIALE INVISIBILE e soprattutto a GLADIO (controllata dalla CIA= Rothschild); e collegava Gladio con gli omicidi Mattarella, Pio La Torre ed altri omicidi.

L’agenda rossa di Borsellino aveva scritto di Gladio, di quello che gli aveva detto Falcone; appunti che legavano Gladio con i vari delitti di cui loro si occupavano

Ed ecco che il “cerchio magico” sull’ uccisione di Falcone e Borsellino comincia a chiudersi….
Queste ed altre scottanti dichiarazioni nella intervista integrale al giudice Imposimato riportata nel video di seguito. ascoltate attentamente tutte le sue parole. Buona visione.

Carpi – Italia, 14 maggio 2019 – Anno II dell’era Salvini: Umberto, 71 anni “Denunciato e ammanettato per uno striscione”…!

 

striscione

 

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Carpi – Italia, 14 maggio 2019 – Anno II dell’era Salvini: Umberto, 71 anni “Denunciato e ammanettato per uno striscione”…!

Da Fanpage:
Umberto, 71 anni: “Denunciato e amanettato per uno striscione contro Salvini”

È successo a Carpi durante un comizio del vicepremier. “Mi hanno tenuto in manette per quasi 40 minuti, è un fatto molto grave” commenta il 71enne Umberto Fazzi, militante di un circolo di estrema sinistra. “La mia era una dichiarazione di dissenso civile”. Adesso rischia una sanzione pecuniaria ed è sottoposto ad indagini. L’accusa è di “grida e manifestazioni sediziose”

Ammanettato e poi denunciato dopo aver esposto un manifesto contro Matteo Salvini. È successo a Carpi, vicino Modena, dove il vicepremier si è recato nei giorni scorsi, per un comizio in piazza a sostegno di Federica Boccaletti, candidata del centrodestra alle prossima amministrative nel comune emiliano.

“Mi sono arrampicato su un tetto e sono stato lì almeno per quaranta minuti” racconta il protagonista Umberto Fazzi, 71enne pensionato, militante del Centro di Documentazione Iskra, circolo di estrema sinistra di Carpi. Il manifesto recitava “Canagliume fascista fuori dai coglioni” e altre parole che messe una dietro l’altra, ricorda Fazzi, rappresentano “l’essenza del fascismo monopolistico di Stato”. Oltre ad aver srotolato lo striscione, Fazzi ha utilizzato un megafono per leggere alcuni volantini “che avevamo già fatto precedentemente contro il razzismo”. E tanto è bastato per l’intervento delle forze dell’ordine.

“Mi hanno ammanettato lì sul tetto, anche con una certa violenza –continua-. Poi mi hanno stretto su, mi hanno un po’ chiuso la gola, visto che avevo il kefiah palestinese, e dopo hanno capito che non ero un diciottenne e si sono calmati. Ma resta il fatto grave di aver ammanettato una persona senza che ce ne fosse assolutamente bisogno”.

Preso di mira anche dagli insulti dei sostenitori della Lega, presenti in piazza a Carpi, Umberto Fazzi è rimasto per oltre mezz’ora con le manette lungo il portico pieno di gente (“Anche se hanno chiaramente cercato di nascondere le manette”), poi è stato condotto in questura, dov’è rimasto fino a mezzanotte. “Nel verbale il fatto delle manette non è stato neanche menzionato” sostiene ancora il pensionato anti-Salvini di Carpi.

“La mia era una manifestazione di dissenso rispetto a quello che viene avanti adesso” continua Fazzi, denunciato alla fine per “grida e manifestazioni sediziose”, come prevede l’articolo 654 del codice penale. Adesso rischia una sanzione pecuniaria ed è sottoposto ad indagini. Ha rifiutato l’avvocato d’ufficio e ne ha nominato uno di fiducia.

“Stiamo andando verso una china pericolosa, c’è un clima repressivo per cui chi ha ancora una coscienza democratica deve ribellasi, Salvini cavalca l’onda razzista” conclude il 71enne, che a proposito dei tanti striscioni che da settimane stanno campeggiando praticamente in tutta Italia, ad ogni comizio del leader leghista, conclude: “Può essere riduttivo attaccare uno striscione, ma è un sintomo da tenere in considerazione. Infatti gli sta dando molto fastidio”.

 

fonte: https://www.fanpage.it/umberto-71-anni-denunciato-e-amanettato-per-uno-striscione-contro-salvini/
http://www.fanpage.it/

…E neanche “Restiamo Umani” gli va bene. Salvini fa rimuovere pure lo striscione di Zorro…!

 

Salvini

 

 

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…E neanche “Restiamo Umani” gli va bene. Salvini fa rimuovere pure lo striscione di Zorro…!

Salvini ha paura di Zorro: la polizia rimuove lo striscione che recitava “restiamo umani”

Lo striscione ‘Restiamo Umani’ comparso in un balcone di Piazza Duomo è stato prontamente rimosso dalle Forze dell’Ordine.

È comparso un uomo vestito da Zorro, in palese riferimento al libro ‘Io sono Matteo Salvini’ di Chiara Giannini (che scrive nell’introduzione a proposito del vicepremier: “D’ingiustizie, nella vita, ne ha subite anche lui, sin da piccolo, quando racconta ironicamente che all’asilo gli rubarono il suo pupazzetto di Zorro”) al balcone di Piazza Duomo da cui era stato srotolato uno striscione con scritto ‘Restiamo Umani’.

L’uomo in questione è Riccardo Germani, storico attivista di sinistra e di Usb di Milano. Lo striscione è stato immediatamente rimosso dalle Forze dell’Ordine, che hanno interpretato l’appello alla solidarietà come una possibile provocazione per una piazza piena di odiatori sovranisti.

Berlusconi senza vergogna: “Abolite Spazza-Corrotti e Reddito di Cittadinanza”… Manca solo che proponga di legalizzare stupro e pedofilia… Vogliamo allora ricordare le parole di Stefano Rodotà: “se si dimentica chi è Silvio Berlusconi siamo alla deriva etica”…!

 

Stefano Rodotà

 

 

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Berlusconi senza vergogna: “Abolite Spazza-Corrotti e Reddito di Cittadinanza”… Manca solo che proponga di legalizzare stupro e pedofilia… Vogliamo allora ricordare le parole di Stefano Rodotà: “se si dimentica chi è Silvio Berlusconi siamo alla deriva etica”…!

“Berlusconi ridicolo!”.

Lo ha sostenuto il Movimento 5 Stelle in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, in riferimento a quanto affermato dall’ex premier nel corso del programma televisivo “Stasera Italia” in onda su Rete 4.

La conduttrice Barbara Palombelli, infatti gli ha chiesto se cancellerebbe lo “Spazza-Corrotti” e Berlusconi ha risposto: “Assolutamente”, infatti “è tutto da abrogare, anche il Reddito di Cittadinanza”.

I pentastellati, nel post, si sono chiesti “come può un condannato che possiede un patrimonio di oltre 6.6 miliardi di euro prendersela con padri di famiglia che non avevano neanche il pane per i loro figli e chiedere l’abolizione di una legge contro la corruzione che gli italiani aspettavano 30 anni?”.

“Mandiamo a casa definitivamente Berlusconi e i suoi fidi alleati del PD!” hanno concluso i 5 Stelle.

Ricordiamo cosa diceva Rodotà:

“Sento grandi inni al realismo da chi dice che l’incontro si doveva fare ma io sono sempre prudente di fronte agli eccessi di realismo e ai danni che ha provocato negli anni”, ricorda il costituzionalista. Il fatto è, osserva, che “non si può mettere tra parentesi chi fossero gli interlocutori, anzi, uno degli interlocutori”. “Per chi è cittadino del Paese – osserva ancora Rodotà – e ritiene che ci sia da ricostruire un’etica pubblica e civile, abbiamo perduto tutta la memoria se non ricordiamo che Silvio Berlusconi è stato condannato e che solo è stata dichiarato decaduto da senatore”.

Rodotà segnala che “uno solo tra i commentatori ha detto che Berlusconi a breve sarà o ai domiciliari o ai servizi sociali e allora c’è un’anomalia se abbiamo bisogno di rilegittimare chi si trova in questa condizione”. Anche perchè, pronostica, “quando finalmente quella decisione arriverà, immediatamente Berlusconi dirà ‘guardate, oggi che sono un padre della patria che modifica la Costituzione, come mi tratta questa giustizia. Per questo Rodotà avverte che “questa è la deriva che sta di fronte a noi. Dobbiamo esserne consapevoli ed anche questo è segno di quanto ancora fragile sia il nostro sistema”.

By Eles

 

 

fonti:

https://www.silenziefalsita.it/2019/05/16/berlusconi-abolite-spazza-corrotti-e-reddito-di-cittadinanza-m5s-senza-vergogna-mandiamolo-a-casa/?fbclid=IwAR0vOvJHWEin0vUrqs_mUM3WSLHL-ezW1Yc7sIE5iU_w9riWgaB6Fsr5uUQ

Berlusconi ribadisce il suo concetto: chi non vota per me è un coglione… Noi preferiamo ribadire quello di Stefano Rodotà: “se si dimentica chi è Silvio Berlusconi siamo alla deriva etica”…!