La gaffe di Salvini che ricorda De André con “All’ombra dell’ultimo sole si era assopito un pescatore”, dimenticando che quel pescatore “versò il vino e spezzò il pane per chi diceva ho sete e ho fame”

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La gaffe di Salvini che ricorda De André con “All’ombra dell’ultimo sole si era assopito un pescatore”, dimenticando che quel pescatore “versò il vino e spezzò il pane per chi diceva ho sete e ho fame”

E no, mio caro Matteo. Lo hai ricordato proprio con il verso sbagliato…

Il verso che il nostro vicepremier ha twittato è quello de “Il Pescatore”, “All’ombra dell’ultimo sole/S’era assopito un pescatore. Ciao Fabrizio, grazie poeta!”

Mai gaffe fu tanto evidente. Tutti sanno (forse tutti tranne Salvini) che quel pescatore non indugiò: “Non si guardò neppure intorno/Ma versò il vino spezzò il pane/Per chi diceva ho sete ho fame”…

Dai Matteo… dare pane e vino a chi ha fame ed ha sete non è proprio tra le tue abitudini…

E poi… Ma ve lo immaginate quante glie ne avrebbe cantate il “poeta degli ultimi” al cinico razzista di Salvini? Come può Salvini nominare De André, quello che ha dedicato la sua poesia alle minoranze, dai rom ai migranti, ai nativi americani, alle prostitute, ai tossicodipendenti.

“Fabrizio appartiene a tutti, ma sarebbe meglio ascoltarlo”, aveva consigliato la compagna Dori Gezzi in un’intervista HuffPost. Un consiglio che a Salvini forse è sfuggito proprio nel giorno del 20esimo anniversario dalla morte di De André.

By Eles

Testo
All’ombra dell’ultimo sole
S’era assopito un pescatore
E aveva un solco lungo il viso
Come una specie di sorriso
Venne alla spiaggia un assassino
Due occhi grandi da bambino
Due occhi enormi di paura
Eran gli specchi di un’avventura
E chiese al vecchio “dammi il pane
Ho poco tempo e troppa fame”
E chiese al vecchio “dammi il vino
Ho sete e sono un assassino”
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
Non si guardò neppure intorno
Ma versò il vino e spezzò il pane
Per chi diceva “ho sete, ho fame”
E fu il calore d’un momento
Poi via di nouvo verso il vento
Davanti agli occhi ancora il sole
Dietro alle spalle un pescatore
Dietro le spalle un pescatore
E la memoria è già dolore
È già il rimpianto d’un aprile
Giocato all’ombra di un cortile
Vennero in sella due gendarmi
Vennero in sella con le armi
Chiesero al vecchio se lì vicino
Fosse passato un assassino
Ma all’ombra dell’ultimo sole
S’era assopito il pescatore
E aveva un solco lungo il viso
Come una specie di sorriso
E aveva un solco lungo il viso
Come una specie di sorriso
La gaffe di Salvini che ricorda De André con “All’ombra dell’ultimo sole si era assopito un pescatore”, dimenticando che quel pescatore “versò il vino e spezzò il pane per chi diceva ho sete e ho fame”ultima modifica: 2019-01-11T20:44:13+01:00da eles-1966
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