Ma secondo voi uno che prende il 74% dei consensi ha bisogno di brogli o minacce? La verità che non ci vogliono dire è un’altra – Qualità della vita, salari, Pil e debito pubblico: così Putin ha reso grande la Russia!

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Ma secondo voi uno che prende il 74% dei consensi ha bisogno di brogli o minacce? La verità che non ci vogliono dire è un’altra – Qualità della vita, salari, Pil e debito pubblico: così Putin ha reso grande la Russia!

Vladimir Putin fu eletto presidente la prima volta nel 2000. In 18 anni, l’economia della Federazione Russa è drasticamente cambiata e in positivo. Lo dimostrano i dati pubblicati su Russia Today.

Qualità della vita
Prima dell’elezione di Putin, la Russia aveva un PIL pro capite di 9,889 dollari a parità di potere d’acquisto (PPP). La cifra era quasi triplicata entro il 2017 e ora ha raggiunto i 27,900 dollari. La Russia ha il più alto PIL pro capite di tutti i BRICS, con il secondo più alto, la Cina, ferma a 16,624 dollari. Il PPP tiene conto del costo della vita relativo e dei tassi di inflazione dei paesi al fine di confrontare gli standard di vita nelle diverse nazioni. Il salario mensile nominale medio è cresciuto di quasi 11 volte da 61 dollari a 652 dollari. La disoccupazione è diminuita dal 13% al 5,2%. Le pensioni sono cresciute di oltre il 1.000 percento nello stesso periodo da 20 dollari a 221 dollari.

Prestazioni economiche
La Russia è la sesta economia al mondo per Potere d’acquisto, con un PIL di 4 trilioni di dollari. PwC ha previsto che entro il 2050 il paese diventerà la più grande economia europea con questa misura, lasciandosi alle spalle Germania e Regno Unito.

Nel 1999, l’economia russa del PPP valeva solo 620 miliardi. Quindi, negli ultimi 18 anni, la produzione economica russa in questi termini è aumentata del 600%.

I tassi di inflazione sono diminuiti dal 36,5% al 2,5% entro la fine del 2017. Il valore totale delle attività del sistema bancario russo è aumentato da 24 volte a $ 1,43 trilioni. La capitalizzazione del mercato azionario russo è cresciuta di oltre 15 volte fino a 621 miliardi.

Debito pubblico e riserve estere
Quando Putin fu eletto nel 2000, la Russia aveva appena 12 miliardi di dollari di riserve, accompagnate da un debito pubblico – che era quasi uguale alla produzione economica del paese – al 92,1 per cento.

Le cose sono cambiate notevolmente in 18 anni, dal momento che il debito pubblico russo si è ridotto al 17,4% del PIL e le riserve sono aumentate a 356 miliardi di dollari. Il basso debito e le crescenti riserve hanno aiutato il paese a sopravvivere alla crisi economica del 2008 e alla recessione del 2014-2016, causata da una caduta dei prezzi del petrolio e delle sanzioni occidentali. Le riserve auree russe sono aumentate di oltre il 500% dal 2000. La banca centrale russa (CBR) ha aggiunto 9,3 tonnellate di oro alle sue riserve in dicembre, portando le aziende totali annue a un valore record di 1.838,211 tonnellate – del valore di oltre 76 miliardi di dollari in termini monetari .

fonte: http://www.oltrelalinea.news/2018/01/28/qualita-della-vita-salari-pil-e-debito-pubblico-cosi-putin-ha-reso-grande-la-russia/

 

Ecco i cinque motivi per cui Putin ha stravinto le elezioni presidenziali

Nel corso della notte, man mano che si scrutinano le schede in tutto il Paese, il vantaggio diVladimir Putin è costantemente aumentato. La rabbia dell’Unione europea, delle Nazioni Unite, della Nato, e soprattutto dei giornali “democratici”, aumenta in parallelo. Per anni hanno gettato fango e menzogne sulla Russia di Putin, questa delle spie è solo l’ultimo esempio, non rendendosi conto di una verità fondamentale: è la Russia che è Europa, non l’Africa, che invece lo sta diventando. E’ la Russia che da sempre è autenticamente occidentale, e non i musulmani alieni che stanno invadendo il nostro continente rifiutando di integrarsi, odiandoci, e facendo esplodere, oltre che le contraddizioni, anche le bombe. E’ la Russia che deve entrare in Europa e sono i musulmani a doverne uscire, come sempre più Stati, dalla Polonia all’Ungheria e presto anche l’Italia, stanno provvedendo a fare.

Per quanto riguarda i motivi che hanno condotto alla vittoria di Putin in libere elezioni, il primo motivo, contingente, è senza dubbio la recente aggressione contro Mosca guidata dal Regno Unito, ma a cui si sono uniti anche altri Paesi occidentali, Italia compresa con Gentiloni, per la vicenda dell’avvelenamento della spia russa che viveva in Inghilterra. Non ci vuole una raffinata sensibilità politica a capire che i servizi russi non c’entrano nulla, come ha detto ieri sera lo stesso presidente russo: è assurdo pensare che la Russia faccia un gesto del genere prima delle elezioni e prima dei Mondiali di Calcio. Le ritorsioni di Londra e verosimilmente anche di altri Paesi, Italia pecorona compresa, hanno spinto i russi a fare quadrato intorno al loro presidente.

Il secondo motivo è legato alla questione della Crimea, regione da sempre russa che per giunta si è espressa inequivocabilmente in un libero referendum per il rientro nella madre patria. Il tanto decantato principio di autodeterminazione dei popoli per la Crimea non vale, mentre vale peraltre situazioni, e l’Europa e l’Occidente hanno approfittato di questa situazione per varare le sanzioni economiche alla Russia. La storia insegna che le sanzioni rafforzano il popolo che le subisce, e in questo caso ha danneggiato solo i Paesi esportatori verso la Russia, come l’Italia, il cui governo di sinistra si è subito appecoronato al suo padrone Ue.

Il terzo motivo riguarda la tragedia siriana, dove Mosca ha subito preso posizione in favore del legittimo presidente siriano Bashar el Assad, che invece Onu, Ue e Nato vorrebbero vedere fare la fine di Saddam Hussein e di Muhammar Gheddafi. I media sono stati fondamentali per ingannare l’opinione pubblica mondiale, facendo passare Assad per un dittatore anziché per un presidente responsabile che ha represso un golpe islamico pagato e fomentato dall’estero, proprio da coloro che gli hanno dato addosso per sette anni. Ora Assad e Putin hanno represso il golpe armato e Ue e soci sbavano di rabbia.

Il quarto motivo è dovuto alla scelta univoca delle potenze occidentali di prendere parte per il corrotto regime ucraino anziché per la democrazia moscovita nella questione del Donbass, dove una minoranza filorussa è perseguitata dalla dittatura di Kiev. Tutte scelte inspiegabili, queste della comunità internazionale, votata a distruggere la Russia di Putin a ogni costo e invece destinata a sbatterci il muso, come sta avvenendo.

Il quinto motivo è legato a una questione interna: gli avversari di Putin erano tutti di uno spessore insignificante, pregiudicati, personaggi equivoci, eccentrici o relitti del passato. Secondo è arrivato un comunista populista (i nostalgici esistono anche in Russia), poi il buffo nazionalista Zhirinovsky, seguito da una specie di soubrette isterica che ha avuto il suo momento di notorietà. Le cosiddette opposizioni in Russia sono pagate da quelle forze che non vedono bene il fatto che Putin sia diventato protagonista sulla scena internazionale. Ma si devono fare una ragione anche di questo, perché oramai è così.

Concludendo, i russi hanno dato forza a Putin perché si sono sentiti ingiustamente attaccati, accerchiati e diffamati sistematicamente dall’Occidente che non ha più una stella polare ma si fa dirigere da lobbies economiche e subcultura politcally correct. Quello che può accadere ora, a meno che Donald Trump, una altro grande escluso dal pensiero omogeneo, non capisca che Putin può diventare il suo più grande alleato, è che la Russia si sposti sempre più verso la Cina di Xi Jinpin e verso l‘Iran degli ayatollah. dividendo nuovamente in mondo in due blocchi. Se ciò dovesse accadere, l’Occidente dovrà solo mangiarsi i gomiti perché sarà la principale causa del suo danno. La destra italiana, come hanno detto in queste ore Giorgia Meloni e Matteo Salvini, per non parlare di Silvio Berlusconi che di Putin è amico personale, simpatizza per lo zar, riconoscendone il buon governo e la saggezza in politica estera. Putin, insomma, come recitano i risultati, è l’esempio di come si governa un Paese sovrano. Il primo atto che ci aspettiamo dal nuovo governo italiano sarà quello di togliere le sanzioni alla Russia, anche a costo di scontentare i burocrati di Bruxelles.

 

fonte: http://www.secoloditalia.it/2018/03/ecco-i-cinque-motivi-per-cui-putin-ha-stravinto-le-elezioni-presidenziali/

Ma secondo voi uno che prende il 74% dei consensi ha bisogno di brogli o minacce? La verità che non ci vogliono dire è un’altra – Qualità della vita, salari, Pil e debito pubblico: così Putin ha reso grande la Russia!ultima modifica: 2018-03-19T21:50:53+01:00da eles-1966
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