È ufficiale: il ministro delle riforme sbagliate Boschi, che aveva dichiarato di lasciare la politica, ha mentito spudoratamente sul suo conflitto di interessi. Si è occupata attivamente di Banca Etruria del Padre, che ha truffato e rovinato la vita a migliaia di risparmiatori. Ma basta cazzeggiare. Avete visto che avevano ragione? Spelacchio è morto, mica vorrete affidare il Paese ai Grillini?

 

Boschi

 

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È ufficiale: il ministro delle riforme sbagliate Boschi, che aveva dichiarato di lasciare la politica, ha mentito spudoratamente sul suo conflitto di interessi. Si è occupata attivamente di Banca Etruria del Padre, che ha truffato e rovinato la vita a migliaia di risparmiatori. Ma basta cazzeggiare. Avete visto che avevano ragione? Spelacchio è morto, mica vorrete affidare il Paese ai Grillini?

 

Ghizzoni conferma che Boschi gli chiese di acquistare Etruria. E dice che ricevette una mail da Carrai (a che titolo?) sulla questione.

La Boschi ha mentito. Ha mentito spudoratamente, prendendo per i fondelli milioni di Italiani, tra cui tutti i truffati e ridotti in miseria da Banca Etruria della “persona perbene” alias Pier Luigi Boschi.

E parliamo di un ministro delle riforme che ogni volta che ha tentato di fare una riforma ha fatto una puttanata.

E parliamo del ministro che dichiarò pubblicamente cge se si perdeva il famoso referendum del 4 dicembre avrebbe abbandonato la politica… per poi attaccarsi con i denti alla poltrona.

Ma il problema è un altro.

Il problema è che “spelacchio” (l’albero di Natale di Roma della Raggi) è morto.

Come cazzo potete pensare di votare i grillini se non sono capèaci di fare un albero di Natale?

Ai posteri l’ardua sentenza, sperando che siano meno coglioni di noi!

 

By Eles

 

Lettera di un cittadino di Como al sindaco che ha VIETATO di distribuire latte caldo ai senza dimora che sono SOPRAVVISSUTI ad una gelida notte d’inverno.

 

Como

 

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Lettera di un cittadino di Como al sindaco che ha VIETATO di distribuire latte caldo ai senza dimora che sono SOPRAVVISSUTI ad una gelida notte d’inverno.

L’avete guardatela bene? Questa bella faccia sorridente è quella del sindaco di Como, Mario Landriscina, sostenuto da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, che ha VIETATO di DISTRIBUIRE LATTE CALDO ai SENZA DIMORA che SONO SOPRAVVISSUTI ad una GELIDA NOTTE D’INVERNO.

Loro dignità non ne hanno. Abbiatene voi quando andrete a votare!

Da Fanpage.it:

Lettera al sindaco di Como che ha vietato di distribuire latte caldo ai senza dimora

Caro sindaco, le ordinanze che vietano il latte caldo la mattina, a chi è sopravvissuto a una notte d’inverno, mi tolgono la voglia di comprare e un po’ anche quella di vivere. La sua ordinanza è la più grande mancanza di decoro per chi voglia, ancora oggi, provare a specchiarsi nell’umanità.

Caro sindaco di Como Mario Landriscina,
ho letto la sua ordinanza, con la quale ha multato chi chiedeva l’elemosina e sequestrato i ferri della loro disturbante attività: cappelli e cartoni. Me la immagino, la polizia municipale a redigere il verbale per il sequestro di un barattolo di latta, vuoto.

Pasolini ci avrebbe fatto un film, io le scrivo una lettera.

Ho saputo che con la sua ordinanza è stato impedito a un gruppo di volontari, il “Gruppo colazione” – che il pericolo si evince già dal nome – di distribuire latte caldo ai clochard. Ho saputo anche che i sovversivi del latte non si limitavano a quello, ma ogni tanto distribuivano ai barboni pure dei dolcetti.

L’ordinanza, lei ha detto, resterà in vigore solo durante il Natale e serve per la “tutela della vivibilità e il decoro del centro urbano”, che favorirebbe il commercio.

Onestamente, io non so se senza poveri in giro la gente compri più volentieri.
Io non so, ad esempio, se senza poveri aumenterebbe la mia voglia di pizza, oppure se i poveri mi tolgono la fame.
Io non so se senza poveri a giro mi convincerei più facilmente a cambiare auto, comprare una borsa nuova, investire in un paio di scarpe di marca.
Io non lo so, e onestamente non mi interessa.

Però di una cosa sono sicuro: le ordinanze che colpiscono i poveri, invece della povertà, mi aggrovigliano lo stomaco e rendono la digestione difficoltosa.
Io so che le ordinanze che vietano il latte caldo la mattina, a chi è sopravvissuto a una notte d’inverno, mi tolgono la voglia di comprare, e un po’ anche quella di vivere.
Io so che chi gioca con il potere, per compiacere altri poteri, è una mancanza di decoro peggiore di qualsiasi coperta di lana tirata sopra le gambe fredde, nel cuore della notte.

Io non so, caro sindaco, se la storia di Gesù bambino, della capannuccia e della stella cometa sia del tutto vera, se sia andata proprio in quella maniera. Ogni tanto me lo chiedo. Però sono abbastanza certo che famiglie di disperati costretti ai margini ci siano sempre state, e che la colpa sia sempre stata di qualche Erode, che continuava la persecuzione degli ultimi della fila anche una volta ricacciati sotto i ponti ed esiliati dentro le capannucce.

Caro sindaco, le auguro un pranzo di Natale sovversivo, fatto di latte caldo e occhi che le consentano di inciampare nella bellezza del mondo, riconoscendo innanzitutto la distinzione fra condizione e persona.

tratto da: https://www.fanpage.it/lettera-al-sindaco-di-como-che-ha-vietato-di-distribuire-latte-caldo-ai-senza-dimora/

…Fu complice della dittatura fascista, firmò la vergogna delle leggi razziali, bagnò di sangue il Paese con la guerra dei nazisti, per poi fuggire da vigliacco. Che le ceneri tornino pure in Italia, ma perchè a spese mie? …Perchè il volo di Stato…?

 

dittatura fascista

 

 

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…Fu complice della dittatura fascista, firmò la vergogna delle leggi razziali, bagnò di sangue il Paese con la guerra dei nazisti, per poi fuggire da vigliacco. Che le ceneri tornino pure in Italia, ma perchè a spese mie? …Perchè il volo di Stato…?

 

Vittorio Emanuele III, il “re soldato” o il “re sciaboletta” o il “re tascabile” ed alla fine anche il “re cotardo”…

…non si oppose all’ avvento della dittatura fascista, firmò la vergogna delle leggi razziali contro gli ebrei, portò il Paese al disastro della guerra al fianco dei nazisti e abbandonò vigliaccamente

Pietà per il mucchietto di ossa che resta va bene, ma non per la persona .
Questo essere vile è stato già condannato e sepolto dalla storia.

Con lui:
1) Permise l’ascesa del fascismo senza opporsi (eppure era il re!)
2) Non battè ciglio dopo il delitto Matteotti
3) Promulgò le leggi fasciste e liberticide.
4) Applaudì all’aggressione di pacifiche popolazioni dell’Africa perchè voleva gloriarsi vanitosamente del titolo di ” imperatore ”
5) Promulgò le leggi razziali in Italia accodandosi ad Hitler e al nazismo
6) Scappò dall’Italia appena le cose si misero male per il nostro paese lasciando l’esercito ed il paese nel caos.

 

Ok, lo vogliono riportare in Italia?

L’ho detto, pietà per il mucchietto di ossa che resta…

Ma dopo tutto quello che ha fatto agli Italiani, dobbiamo pagare pure per il suo ultimo viaggio?

 

Perché è stato usato un volo di Stato? Qualcuno ce lo deve spiegare…!

 

 

 

ATTENZIONE – ATTIMI DI TERRORE IN PARLAMENTO: un folle (tale Di Maio Luigi) semina il panico minacciando i presenti con parole agghiaccianti: “Banche, risarcite i risparmiatori tagliandovi lo stipendio parlamentare”

Di Maio

 

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ATTENZIONE – ATTIMI DI TERRORE IN PARLAMENTO: un folle (tale Di Maio Luigi) semina il panico minacciando i presenti con parole agghiaccianti: “Banche, risarcite i risparmiatori tagliandovi lo stipendio parlamentare”

Banche, Di Maio attacca: “Risarcite i risparmiatori tagliandovi lo stipendio parlamentare”

“Nessun parlamentare del Pd, di Forza Italia e della Lega può sentirsi innocente di fronte a questo disastro sociale ed economico”, scrive il candidato premier del MoVimento 5 Stelle sul blog di Grillo.

Non accenna a placarsi il polverone sollevato dall’audizione in Commissione Banche del presidente Consob Giuseppe Vegas, che ha confermato di aver più volte incontrato l’allora ministro per i Rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi per parlare anche delle crisi degli istituti di credito, fra cui Banca Etruria. Il MoVimento 5 Stelle, infatti, continua a chiedere le dimissioni dell’attuale sottosegretario del Governo Gentiloni e attacca ancora a tutto campo il Partito Democratico e la maggioranza per la gestione delle crisi bancarie degli ultimi anni.

È Luigi Di Maio ad alzare il tiro, con due lunghi post pubblicati sul blog di Beppe Grillo nei quali affronta la questione e spara a zero sul PD e non solo. “Il Pd ufficialmente sta difendendo la Boschi a spada tratta, a costo di disintegrarsi completamente”, spiega Di Maio, coinvolgendo anche il Presidente del Consiglio in carica e il segretario del PD: “Addirittura Gentiloni, anziché chiedere un passo indietro, è accorso in sua difesa. Pur di coprire lo scandalo, Renzi si è schierato contro il taglio delle pensioni d’oro, che lui stesso proponeva qualche anno fa. Questo è incomprensibile, non solo a me, ma anche a molti insospettabili del Pd che come leggiamo sui giornali si lasciano andare a sfoghi e perplessità”.

La lettura del candidato premier del M5s è chiara: ci sono responsabilità chiare e condivise delle varie forze politiche, ma non c’è ancora nessuno che si prenda la responsabilità di “raccontare la verità agli italiani”:

C’è un filo rosso che lega Etruria, la Boschi, le banche venete, Verdini, Berlusconi e il patto del nazareno che va avanti manifesto o occulto da quasi 4 anni e che si protrarrà nella prossima legislatura? Migliaia di risparmiatori truffati, conflitti d’interesse, opacità a non finire. Pd e Forza Italia in questa legislatura hanno fatto i loro comodi sulla pelle dei risparmiatori ed è quello che vogliono continuare a fare anche dopo il 4 marzo. Non siete stufi? Perchè non ci raccontano la verità e chi ha sbagliato paga?

Oggi voglio rivolgere un appello a tutti gli esponenti attuali e passati del Pd: se qualcuno di voi sa, allora parli! Chi dovrebbe curarsi della cosa pubblica passa il tempo a difendere indifendibili da evidenti conflitti d’interesse, questo non è più tollerabile. Parlate per favore! Tutti siamo pronti ad ascoltarvi. Parlate per favore! I cittadini hanno il diritto di sapere. Parlate per favore! Chi starà zitto pur sapendo, sarà ritenuto parte di questo scandalo.

tratto da: https://www.fanpage.it/banche-di-maio-attacca-risarcite-i-risparmiatori-tagliandovi-lo-stipendio-parlamentare/

In Italia più poveri che in Romania – Ecco il grande risultato di 20 anni di alternanza Berlusconi-Pd… Però gli incapaci (dicono loro in coro) sono i grillini…!

 

poveri

 

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In Italia più poveri che in Romania – Ecco il grande risultato di 20 anni di alternanza Berlusconi-Pd… Però gli incapaci (dicono loro in coro) sono i grillini…!

IN ITALIA PIU’ POVERI CHE IN ROMANIA (GRAZIE, SINISTRI AL GOVERNO)

Di  Federico Conti

L’Italia è il Paese che ha più poveri in Europa e rappresentano il 20% degli 80 milioni di quelli residenti nell’Unione Europea.

I dati Eurostat diffusi oggi e relativi al 2016 indicano il tasso di privazioni sociali che vedono l’Italia undicesima in questa graduatoria e segnalano la presenza di 10 milioni di persone che, da definizione , non si possono permettere almeno cinque cose necessarie per una vita dignitosa, come un pasto proteico ogni due giorni, abiti decorosi, due paia di scarpe, una settimana di vacanze all’anno e una connessione a internet.

La Penisola è undicesima tra i 28 Stati membri con un 17,2% di indigenti sul totale. Nemmeno i francesi se la passano bene, contando circa 8,4 milioni. Il poco invidiabile primato non stupisce se si pensa che, stando ai dati Istat, negli ultimi dieci anni i “poveri assoluti” – chi non è in grado di acquistare nemmeno beni e servizi essenziali – sono triplicati. Nel 2006 erano 1,66 milioni, l’anno scorso l’istituto di statistica ne ha contati 4,7 milioni. Tra cui 1,3 milioni di bambini.

Letti in quest’altro modo i numeri mostrano un’altra Europa, con l’Italia, sempre pronta a rivendicare la sua grandezze economica, a fare più fatica di tutti. Gli italiani soffrono anche più dei romeni (9,8 milioni) che pure in termini percentuali si trovano davanti a tutti quanto a privazioni.

di Federico Conti

da Oltre la Linea.

tramite: http://www.stopeuro.news/in-italia-piu-poveri-che-in-romania-grazie-sinistri-al-governo/

Afghanistan, Gino Strada: Siamo in guerra da anni e non se ne parla più. Non ci dicono che il nostro paese è in guerra. Non ci dicono cosa ci fanno in nostri militari in Afghanistan. Non ci dicono che i feriti sono aumentati del 160%. Qual è l’obiettivo?

 

Gino Strada

 

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Afghanistan, Gino Strada: Siamo in guerra da anni e non se ne parla più. Non ci dicono che il nostro paese è in guerra. Non ci dicono cosa ci fanno in nostri militari in Afghanistan. Non ci dicono che i feriti sono aumentati del 160%. Qual è l’obiettivo?

 

 

Gino Strada intervistato da Diego Bianchi a #propagandalive (La7): ‘Noi siamo in guerra in Afghanistan da anni e anni e non se ne parla più. Non si dice che il nostro paese è in guerra. Cosa ci fanno militari italiani a combattere e sparare in Afghanistan?’ Qual è l’obiettivo? 

Ma non è l’unico tema che tocca Gino strada:

Liberi e Uguali, Gino Strada: “Usino più persone quelle due parole. Europa? Meschina e gretta, non le importa destino migranti”

Liberi e Uguali? Queste due parole fanno parte della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Non c’è nessun copyright da parte di nessuno. Anzi, le usassero più persone, più organizzazioni, più istituzioni: se la ricordassero questa cosa di liberi e uguali in dignità e in diritti“. Sono le parole del fondatore di Emergency, Gino Strada, ospite di Propaganda Live, su La7. Il medico risponde a una domanda del conduttore Diego Bianchi circa la somiglianza del simbolo della coalizione di sinistra capeggiata da Pietro Grasso e la campagna di Emergency del 2012: “Non c’è nessun plagio. La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo è uno dei più alti punti del pensiero nella storia dell’umanità”. Sulla legge sul biotestamento, osserva: “Era ora. In Italia purtroppo siamo abituati a far passare per delle conquiste epocali delle cose che sono veramente il minimo indispensabile“. Inevitabile il tema dei migranti e delle Ong: “Ho trovato una uniformità di pensiero deprimente da parte di tutte le forze politiche. Riguardo alla politica del ministero dell’Interno, noi di Emergency l’abbiamo definita ‘un atto di guerra contro i migranti’, perché è davvero un atto di guerra. Poi ovviamente si costruiscono ulteriori bugie, come l’esprimere soddisfazione per i risultati straordinari raggiunti. E quale sarebbe il risultato straordinario? Il fatto che siano arrivati meno migranti”. E rincara: “Sarebbe questo il grande risultato? A prescindere dal fatto che queste persone stiano bene o siano state massacrate o stuprate o imprigionate? L’interesse di questa Europa gretta e meschina è che non arrivino più i migranti. L’interesse non è che muoiano o che soffrano, ma che non ci rompano più le palle. Noi, nella nostra grandissima intelligenza politica alla Minniti, pensiamo di poter fermare l’immigrazione. Ecco, direi di alzare il tiro: facciamo in modo che il sole non sorga più per due mesi. Questi sono pazzi”. Strada chiosa: “C’è stata una campagna diffamatoria contro le Ong, campagna in cui si vuole criminalizzare le organizzazioni semplicemente perché vogliono salvare qualcuno. Ma il criminale è chi non vuole salvare qualcuno”

Da Il Fatto Quotidiano

Travaglio vs Boschi: “Ha mentito – in un Paese serio la sua carriera politica finirebbe oggi!” …Ma a Travaglio sfugge un piccolo dettaglio: NON SIAMO IN UN PAESE SERIO…!

 

Travaglio

 

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Travaglio vs Boschi: “Ha mentito – in un Paese serio la sua carriera politica finirebbe oggi!” …Ma a Travaglio sfugge un piccolo dettaglio: NON SIAMO IN UN PAESE SERIO…!

Boschi vs Travaglio: “Lei mi odia”. “Ha mentito e in un Paese serio la sua carriera politica finirebbe oggi”

Polemica rovente a Otto e Mezzo (La7) tra la sottosegretaria Maria Elena Boschi e il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, in merito alla vicenda della Banca Etruria. Boschi accusa: “Il dottor Travaglio non contesta nel merito quello che faccio e non faccio per la mia attività politica, che a lui non piace. E’ noto, lo scrive sul suo giornale ogni due giorni e lo ha detto anche qui, dove spesso è ospite. Non può trasformare l’odio verso di me in una battaglia politica. Lui mi odia? Va bene, ma cerchi almeno di rispettare la verità dei fatti”. Gruber chiede a Travaglio se vuole chiarire i suoi “sentimenti” di antipatia, come ha denunciato Boschi. Travaglio ride e puntualizza: “Dei miei sentimenti non frega nulla a nessuno. Io faccio il giornalista, critico i politici quando penso che facciano male, li elogio quando penso che facciano bene. Era Berlusconi ad aver introdotto le categorie dell’amore e dell’odio in politica. A me dei politici non importa niente né in un senso, né nell’altro. Li giudico per quello che fanno”. Travaglio poi elenca i motivi per cui l’ex ministro Boschi ha mentito. E chiosa: “La Boschi sulla vicenda Etruria non avrebbe dovuto mettere becco. In un Paese serio la sua carriera politica finirebbe oggi

 

fonte: Il Fatto Quotidiano

Augias su Di Maio: “E’ un ragazzo molto simpatico, ma non gli affiderei nemmeno il mio condominio” …Ma fateci caso, tutti quelli che difendono il proprio vitalizio sono contro i grillini. (per farvi capire, Augias, vitalizio 2.200 euro al mese per 1 anno di mandato, a cui NON HA VOLUTO RINUNCIARE)

 

Augias

 

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Augias su Di Maio: “E’ un ragazzo molto simpatico, ma non gli affiderei nemmeno il mio condominio” …Ma fateci caso, tutti quelli che difendono il proprio vitalizio sono contro i grillini. (per farvi capire, Augias, vitalizio 2.200 euro al mese per 1 anno di mandato, a cui NON HA VOLUTO RINUNCIARE)

 

Sì, fateci caso… tutti quelli che difendono il proprio vitalizio dichiarano in tv che i grillini sono incapaci.

Augias sostiene che Di Maio “E’ un ragazzo molto simpatico, ma non gli affiderei nemmeno il mio condominio”…?

Sappiate che Augias prende un vitalizio 2.200 euro al mese per 1 anno di mandato nel 1994.

Vitalizio a cui NON ha mai voluto rinunciare…

Cominciate a capire…?

Io ho detto tutto…

by Eles

 

Il gas del TAP non servirà alla diversificare le fonti, ma servirà a scaldare le case di tedeschi, austriaci e olandesi! Qualcuno lo dica anche al nostro Ministro Calenda.

TAP

 

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Il gas del TAP non servirà alla diversificare le fonti, ma servirà a scaldare le case di tedeschi, austriaci e olandesi! Qualcuno lo dica anche al nostro Ministro Calenda.

Non vi fate prendere in Giro da Calenda che dichiara (perchè gli hanno ordinato di dire così o perchè è ignorante o perchè è cretino) che il gas del TAP servirà alla diversificare le fonti, ma andrà scaldare le case di tedeschi, austriaci e olandesi.

 

Il gas di TAP non andrà agli italiani ma a tedeschi, austriaci e olandesi. Ditelo a Calenda

NON DITE A CARLO CALENDA CHE IL GAS DI TAP (TRANS ADRIATIC PIPELINE) NON SERVIRÀ ALLA DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI MA A SCALDARE LE CASE DI TEDESCHI, AUSTRIACI E OLANDESI.

Dal 6 dicembre 2017 è una escalation continua. Dallo sciopero generale organizzato per dire no alla costruzione del gasdotto TAP da parte di commercianti, artigiani, operai e professionisti di Melendugno, Borgagne e paesi limitrofi, fino al 13 dicembre sono stati sette giorni di forti emozioni, gioia, dolore, rabbia, sconforto e poi sorpresa e incredulità. Tutto il panorama dell’arco dei sentimenti. Il movimento NoTAP ha ripercorso questa escalation in un suo messaggio su Facebook. Noi invece non ci soffermeremo su alcuni aspetti di questi ultimi giorni. Ieri in Austria c’è stato un incidente in una centrale de gas, causando una vittima e 18 feriti. Tutti a scagliarsi sulla insicurezza degli impianti che trattano questa pericolossima sostanza. E tutti in Italia a rassicurare invece sulla necessità di costruire il prima possibile il TAP (Trans Adriatic Pipeline), compreso il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che invece di preoccuparsi della potenziale pericolosità di installare un impianto del genere a casa propria si reca nella trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa e afferma che il gasdotto dev’essere costruito il prima possibile per diversificare le fonti di approviggionamento in Italia.

Noi vorremmo chiedere al Ministro Calenda se qualcuno lo ha informato che il gasdotto TAP in questione non serve affatto a diversificare le fonti come qualcuno, forse troppo interessato, lo ha imbeccato, ma serve a trasformare l’Italia in un mero hub del gas per l’Europa. Questo gasdotto, che sarà pagato dal contribuente italiano in bolletta grazie a Snam in quanto facente parte del consorzio TAP, non rifornirà le riserve strategiche nè verrà bruciato nelle nostre case italiane ma serve ai nostri amici europei, soprattutto tedeschi, austriaci e olandesi questo è quanto affermò Matteo Verda, ricercatore presso l’Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI) in un articolo pubblicato su L’Espresso il 25 settembre 2014.
«Quegli 8 miliardi di metri cubi provenienti dall’Azerbaijan sono esattamente la stessa quantità che il nostro governo prevede di esportare nel 2023 in Nord Europa».

tratto da: http://www.melendugno.net/2017/12/13/il-gas-di-tap-non-andra-agli-italiani-ma-a-tedeschi-austriaci-e-olandesi-ditelo-a-calenda/

Marcello Foa: bavaglio web, la Fake Democracy che stanno creando

 

Fake

 

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Marcello Foa: bavaglio web, la Fake Democracy che stanno creando

“Non è un caso, è un metodo. Con un pretesto, le “fake news”, e uno scopo finale: mettere a tacere le voci davvero libere”. Marcello Foa avverte: “stanno ingabbiando la libertà sul web”.

Negli Usa, dopo la vittoria di Trump, è partita una massiccia campagna ispirata dagli ambienti legati al partito democratico con l’entusiastico consenso di quello repubblicano, consapevoli che la prima, grande e inaspettata sconfitta dell’establishment non sarebbe avvenuta senza la spinta decisiva dell’informazione non mainstream.

A seguire, un coro: la Germania in primis, ma anche la Gran Bretagna del post-Brexit e, ovviamente, l’Italia del post-referendum. “Sia chiaro: il problema delle fake news esiste, soprattutto quando a diffonderle sono società o singoli a fini di lucro”, o quando le false notizie vengono usate dagli ‘haters’, gli odiatori, ovviamente senza mai esporsi in prima persona”. È un fatto: “Bisogna avere il coraggio di mettere la faccia”, l’anonimato non è democrazia. Ma le proposte finora avanzate, tutte su iniziativa del Pd, tendono invece a delegare il giudizio a organismi extragiudiziali, talvolta anche extraterritoriali, con “l’intenzione di colpire arbitrariamente le parole e dunque, facilmente, anche le idee”.

Ricordate il decreto Gentiloni sulla schedatura di massa degli utenti web e telefonici e la misura che autorizzava una censura di fatto? “La prima misura è da regime autoritario, senza precedenti in democrazia”, mentre la seconda “delega all’Agcom la facoltà di valutare se un sito viola il diritto di autore e, in caso affermativo, di oscurarlo”. In questo modo, scrive Foa sul ‘Giornale’, ci si appropria di funzioni che spettano normalmente alla magistratura. La proposta di legge contro le “fake news” annunciata da Renzi? Una fonte insospettabile, “Repubblica”, la teme: “Nel ddl elaborato dai senatori Zanda e Filippin – scrive Andrea Iannuzzi – si impone ai social network con oltre un milione di utenti, la rimozione di contenuti che configurano reati che vanno dalla diffamazione alla pedopornografia, dallo stalking al terrorismo. La valutazione dei reati viene demandata ai gestori delle piattaforme, che di fatto sostituiscono il giudice: la libertà di espressione potrebbe essere a rischio. Previste sanzioni pesanti per chi non rispetta una serie di adempimenti burocratici”.

Persino la “Repubblica”, cioè il giornale che ha amplificato le denunce di Renzi contro le “fake news”, non ha potuto esimersi dall’ammettere che così i giudici non servirebbero più, violando uno dei principi fondanti della nostra civiltà. Ammissione esplicita: la libertà di opinione è in pericolo. E non finisce qui. Marco Carrai, amico e consigliere di Renzi, in un’intervista al “Corriere della Sera” rivela: “Stiamo lavorando con uno scienziato di fama internazionale alla creazione di un “algoritmo verità”, che tramite “artificial intelligence” riesca a capire se una notizia è falsa”. L’altra idea, spiega Carrai, è quella di “creare una piattaforma di “natural language processing” che analizzi le fonti giornalistiche e gli articoli correlandoli e, attraverso un grafico, segnali le anomalie”. Traduzione: “Significa che un algoritmo e meccanismi di analisi semantica stabiliranno se un singolo articolo è vero o è una “fake news”.

Scusate, ma io rabbrividisco”, scrive Foa: “Queste sono tecniche da Grande Fratello, e non solo perché i criteri rimarranno inevitabilmente segreti (per impedire che vengano aggirati), ma soprattutto perché così si potranno discriminare le idee, i concetti, bannando quelli che un’autorità esterna (il gestore dei social!) riterrà inappropriati”.

D’altronde, continua Foa, sta già avvenendo su Facebook e su Twitter, dove opinionisti anche conosciuti si sono visti cancellare gli account da un amministratore che, nel migliore dei casi, si presenta con un nome di battesimo (Marco, Jeff o Bill) e che decide che si sono “violate le regole della comunità”.

“Oggi sono ancora incidenti episodici, ma domani – sotto la minaccia di sanzioni milionarie già ventilate da Renzi – i gestori sboscheranno con l’accetta. E basterà un’”esuberanza semantica”, ad esempio scrivere zingari anziché rom, o accusare un’istituzione di diffondere dati falsi o incompleti per sparire dalla faccia del web”. Perché per gente come Renzi, Carrai e Gentiloni, “tutti veri splendidi progressisti”, evidentemente “non può che esistere una sola Verità, quella Ufficiale, quella certificata da loro e difesa dagli implacabili gestori dei social media, novelli guardiani dell’ordine costituito”. Sono cose, conclude Foa, “che possono esistere solo in una Fake Democracy. Quella a cui ci vogliono portare”.

Fonte: http://www.libreidee.org/2017/12/foa-bavaglio-web-la-fake-democracy-che-stanno-creando/