SVEGLIA GENTE – I politici CAMPANO sulla vostra STUPIDITÀ…!

politici

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

SVEGLIA GENTE – I politici CAMPANO sulla vostra STUPIDITÀ…!

La stupidità ci circonda: “Contro la stupidità anche gli dèi sono impotenti. Ci vorrebbe il Signore. Ma dovrebbe scendere lui di persona, non mandare il Figlio. Non è il momento dei bambini”. John Maynard Keynes

Come diceva Napoleone in politica la stupidità non è un handicap. Anzi è una virtù, semmai è un handicap per un politico non essere stupido.

Il motivo è semplice. I politici devono piacere alla gente, che è in massima parte stupida: dunque, un politico non stupido è costretto a fingere di esserlo. E, spesso, ci riesce bene. La stupidità del politico si manifesta banalmente nel dire e nel fare cose stupide.

L’Italia è un Paese senza memoria. Puoi affermare tutto e il contrario di tutto. Tanto nessuno si ricorderà mai cosa hanno detto, solo due mesi prima, i politici.

Questo avviene perché la passione politica è un fatto congenito, che sabota il funzionamento dei nostri cervelli. La conoscenza, le informazioni corrette, non hanno quasi alcun peso sulle nostre convinzioni. Una volta scelta la nostra verità preferita, le restiamo dogmaticamente attaccati, a scapito di qualunque cosa.

Già si sapeva che i politici sono disonesti. Ora sappiamo che sono anche stupidi perché lo devono essere. Insomma il politico è la razza peggiore. Invece chi lo vota? È stupido o intelligente?

 

TRATTO DA: http://uomoqualunque.net/2017/05/i-politici-sono-stupidi-2/

I media di regime lo hanno nascosto, ma le accuse dell’Unione Europea smascherano il governo Renzi: mentre tartassava gli Italiani, tasse giù del 50% alle multinazionali!

tasse

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

I media di regime lo hanno nascosto, ma le accuse dell’Unione Europea smascherano il governo Renzi: mentre tartassava gli Italiani, tasse giù del 50% alle multinazionali!

 

Tasse giù del 50% alle multinazionali: le accuse della UE al governo Renzi

Un’inchiesta europea pone sotto accusa l’Italia per la riforma fiscale del 2015 quando era a capo del governo Matteo Renzi

Un favore alle multinazionali, rappresentato del taglio delle tasse nella misura del 50%. Questa è l’accusa nei confronti dell’ex Premier, Matteo Renzi, formulata all’interno di una inchiesta che è stata aperta da parte dell’Unione Europea. Sarebbero state fatte inoltre pressioni nei confronti del governo presieduto da Paolo Gentiloni da parte dell’UE in modo da ottenere una sostanziale modifica della normativa oppure la sua completa abolizione.

L’inchiesta è stata avviata da una commissione, il Gruppo del codice di condotta, che in sede europea si occupa di analizzare nel dettaglio le riforme fiscali emesse dai vari Paesi componenti dell’Unione Europea, in modo da verificare l’adesione a quelle che sono sue stesse direttive. L’inchiesta, iniziata segretamente, solo ora è venuta a conoscenza di tutti. Già nello scorso mese di aprile il Governo italiano era intervenuto sulla normativa per le necessarie modifiche, senza che ciò fosse portato a conoscenza dell’opinione pubblica. In sostanza, secondo quanto emerso nel corso dell’inchiesta, da parte del governo Renzi erano stati concessi ad alcune società multinazionalidei benefici fiscali non solo eccessivi, ma anche ingiustificati.

Nelle sue direttive l’Ocse permette che i singoli stati aderenti alla UE agevolino le società riguardo ai loro brevetti ed alle loro innovazioni, ma questo può avvenire solo se le spese sono direttamente collegate alle attività di ricerca effettuate dalle società. Dopo aver analizzato la legge italiana che il governo Renzi aveva varato nel 2015, la commissione ha invece accertato che per alcune società era previsto uno sconto fiscale pari al 50%, e che questo sconto avrebbe avuto la durata di 5 anni, con la possibilità di prolungarlo sino a 10 anni.

I nomi delle società beneficiarie di questo sconto fiscale sono rimasti sconosciuti, anche se alcuni mesi fa da parte dell’Europa c’è stata una richiesta precisa al Governo italiano per renderli noti. Il problema degli sconti verso le multinazionali non riguarda solo il nostro Paese, in quanto da parte della commissione UE sono partite accuse anche per due altri stati, Francia e Spagna; anche per loro si tratta di “eccessiva generosità” che l’Unione Europea vuole combattere, in modo da mettere tutte le aziende sullo stesso piano nei confronti del fisco.

 

 

fonte: http://www.breaknotizie.com/tasse-giu-del-50-alle-multinazionali-le-accuse-della-ue-al-governo-renzi/

Vergognoso – Tanto “Gentiloni” coi consulenti. La legislatura sta per finire, ma a Palazzo Chigi ancora si “imbarcano” collaboratori… Amici loro che non servono a niente, non faranno niente, ma che paghiamo NOI!

Palazzo Chigi

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

Vergognoso – Tanto “Gentiloni” coi consulenti. La legislatura sta per finire, ma a Palazzo Chigi ancora si “imbarcano” collaboratori… Amici loro che non servono a niente, non faranno niente, ma che paghiamo NOI!

Tanto Gentiloni coi consulenti. La legislatura sta finendo ma a Palazzo Chigi si imbarcano collaboratori

Mancano quattro mesi o poco più alla fine della legislatura. Ormai secondo molti resta da giocare soltanto la partita della Legge di Stabilità, dopodiché partiti e movimenti saranno tutti presi dalla corsa elettorale per cui i tanti provvedimenti rimasti in stand-by potranno dire addio ad una loro approvazione in questi ultimi scampoli di legislatura. Les jeux sont faits, dunque. Ma non per consulenti e collaboratori. Qui il capitolo resta  aperto. Esattamente come lo sono le porte di Palazzo Chigi. A scorrere l’ultimo aggiornamento del personale e dei dirigenti pubblicato in questi giorni dal Governo, infatti, ecco che ci si accorge di come il numero di consulenti sia cresciuto.  Per dire: i collaboratori che lavorano fianco a fianco di Paolo Gentiloni sono aumentati di tre unità, passando dai 12 che si contavano nell’aggiornamento precedente (maggio) agli attuali 15. I nomi, come spesso accade, non sono casuali. E così, accanto all’incarico di “esperto-consiglirere per le politiche industriali” affidato a titolo gratuito all’ex amministratore delegato di Poste, Francesco Caio, è curiosa la nomina di Andrea Lezzi ad “assistente del  capo dell’ufficio”. Cosa faceva Lezzi prima di approdare a Palazzo Chigi? Ce lo dice il suo profilo Linkedin: “produzione contenuti web e articoli presso Basta un Sì”. La campagna referendaria del Pd. C’è da sorprendersi? No, considerando che tra i tanti che hanno lavorato nel comitato Basta un Sì troviamo anche Rudy Francesco Calvo, oggi capo ufficio stampa della ministra per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, con una retribuzione, tra le varie indennità, di 80mila euro.

Ovviamente, però, ministri senza portafoglio e sottosegretari non sono da meno al premier. E così, ad esempio, il sottosegretario alle Politiche europee, Sandro Gozi, conta oggi cinque collaboratori in più rispetto al precedente aggiornamento di maggio (da 12 a 17). Ad accrescere il numero di suoi consulenti, poi, anche la sottosegretaria per i rapporti col Parlamento, Sesa Amici: nell’ultimo aggiornamento spunta il nome di Caterina Conti che oggi svolge “attività di supporto”. Bene, il nome della Conti è tra i venti millenials che Matteo Renzi ha scelto per la direzione del Pd. Ma d’altronde anche qui non è l’unico caso: stessa sorte è capitata anche ad un altro millenialDavide Ragone, che oggi lavora nel dipartimento di Maria Elena Boschi. Alla faccia di chi diceva che quella dei giovani in direzione fosse solo una mossa “strategica” di Renzi.

Esercito aureo – Infine il capitolo dirigenti. Anche qui l’ultimo aggiornamento regala sorprese. Sono i numeri a disegnare il quadro: appena insediato l’esecutivo diretto da Gentiloni, Palazzo Chigi contava 236 dirigenti; l’ultimo aggiornamento ne conta 259, con un “saldo” attivo di 23 unità. E qui non parliamo di stipendi di poco conto considerando che, nella maggior parte dei casi tra parte fissa, retribuzione di posizione e di risultato, i compensi sfiorano  (e a volta superano) i 100mila euro cadauno.

 

fonte: http://www.lanotiziagiornale.it/tanto-gentiloni-coi-consulenti-la-legislatura-sta-finendo-ma-a-palazzo-chigi-si-imbarcano-collaboratori-e-dirigenti/

L’accusa di CODACONS: commissione banche è presa per i fondelli – Non porterà ad alcun risultato se non affossare le responsabilità!

commissione banche

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

L’accusa di CODACONS: commissione banche è presa per i fondelli – Non porterà ad alcun risultato se non affossare le responsabilità!

BANCHE: COMMISSIONE E’ PRESA PER I FONDELLI
CODACONS ACCUSA: NON PORTERA’ AD ALCUN RISULTATO E RISCHIA DI AFFOSSARE LE RESPONSABILITA’ DEI DISASTRI BANCARI

Nient’altro che una presa per i fondelli. Così il Codacons giudica la commissione bicamerale d’inchiesta sul sistema bancario, dopo la decisione di consentire al presidente Pier Ferdinando Casini di mettere il veto sull’ammissibilità delle domande da porre ai testimoni.
“Fin dall’inizio avevamo forti dubbi sulla reale utilità di tale commissione – spiega il presidente Carlo Rienzi – Ora abbiamo la certezza che si tratta di una presa in giro, l’ennesima sul fronte delle banche, che non porterà ad alcun risultato concreto nell’interesse della collettività”.
“Ma addirittura il regolamento della commissione, così come studiato, rischia di avere l’effetto contrario, ossia di creare confusione e insabbiare le responsabilità dei disastri bancari che si sono succeduti negli ultimi anni, coinvolgendo migliaia e migliaia di piccoli risparmiatori – prosegue Rienzi – Riteniamo una mera operazione di facciata l’istituzione di tale commissione, e ribadiamo che l’unica strada da seguire sia quella della giustizia ordinaria, con la pena del carcere per chi ha mandato il fumo i risparmi degli italiani”.

fonte: https://codacons.it/banche-commissione-presa-fondelli/

 

Ricapitoliamo: i dati sulla salute di Roma sbandierati contro la Raggi da Lorenzin, Governo, Istat, Ansa, Stampa e Tg si riferiscono a quando la Raggi non c’era. Però “loro” sono preoccupati delle Fake News della rete… Tipo sputtanare menzogne come questa…!!

Raggi

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

Ricapitoliamo: i dati sulla salute di Roma sbandierati contro la Raggi da Lorenzin, Governo, Istat, Ansa, Stampa e Tg si riferiscono a quando la Raggi non c’era. Però “loro” sono preoccupati delle Fake News della rete… Tipo sputtanare menzogne come questa…!!

 

Giornaloni – Le statistiche e i numeri sulla “salute malata” attribuiti alla giunta M5S da “Messaggero” e altre testate.

Più si avvicina la campagna elettorale, più aumentano gli scontri sui dati: Pil, occupati, sanità, con titoli di giornale e dichiarazioni indignate. Il caso del presunto degrado sanitario della Capitale è un utile esempio di quello che ci attende: “Caso salute, Roma, peggiora”, era il titolo di apertura del Messaggero di ieri, quotidiano sempre ostile alla giunta M5s di Virginia Raggi.

Il lettore subito pensa a un recente tracollo. Tutto parte da un convegno che si è tenuto proprio a Roma venerdì: “Crescita vs Crisi”. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin (Ncd) ha chiesto a Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto superiore di sanità di elaborare una sintesi della situazione sanitaria della capitale. Tra i dati che Ricciardi cita ce n’è uno molto ripreso dai giornali, attinto da un monitoraggio dell’associazione di medici di famiglia Simg, Health Search 2016: nelle Asl romane si registra un tasso di diabete pari al 6-7% della popolazione residente, “mentre a livello nazionale, secondo i dati Istat, si attesta al 5,3%”.

Nelle 7 slide proiettate da Ricciardi si legge quello che gli italiani, anche i non residenti nel Lazio, sanno bene: a Roma la sanità funziona poco e male. La percentuale di persone soddisfatte del servizio sanitario nazionale si attesta tra l’8 e il 10% a seconda delle Asl, in molte province del Veneto e dell’Emilia Romagna il dato è sopra il 30. Tutti gli altri dati di Ricciardi sono presi dal rapporto Istat 2015 oppure da Urbes, un altro progetto sempre dell’Istat sulle principali città. Tra questi i dati sull’aspettativa di vita, più bassa nella Capitale che in altre grandi città. Anche se, osserva il direttore del dipartimento di Oncologia medica dell’ospedale Regina Elena Francesco Cognetti sul Messaggero, sono numeri da maneggiare con cautela perché “gli ospedali ospitano il 40%o dei pazienti che arrivano da altre Regioni”.

A Roma il Movimento Cinque stelle governa dal giugno 2016, tutta la fotografia della situazione sanitaria della città si basa su dati più vecchi (come inevitabile per tutte queste analisi quantitative che non sono mai in tempo reale). Gli esponenti locali M5s vivono la presentazione dei numeri come un attacco del ministro Lorenzin per il tramite del professor Ricciardi: “La sanità è di competenza regionale”, ricorda un comunicato del M5s Roma, e le statistiche riguardano “le amministrazioni precedenti di centrodestra e centrosinistra”. Se proprio bisogna criticare qualcuno, dicono i Cinque stelle, il bersaglio è Nicola Zingaretti, Pd, governatore del Lazio. Per esempio: nel 2015 il consiglio regionale ha approvato la proposta di matrice M5s di istituire un registro tumori, utile a monitorare meglio le malattie più gravi e i rischi per la salute, ma due anni dopo ancora non è partito.

Tratto da il Fatto Quotidiano del 03/10/2017.

 

Un grande, geniale, fantastico Maurizio Crozza imita la Fedeli: “Cosa sta succedendo nelle nostre università? E che ne so, chi c’è mai stata?”

 

Maurizio Crozza

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

Un grande, geniale, fantastico Maurizio Crozza imita la Fedeli: “Cosa sta succedendo nelle nostre università? E che ne so, chi c’è mai stata?”

Nel corso della puntata di venerdì scorso di Fratelli di Crozza, il comico genovese si è cimentato anche nella ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli.

A fondo pagina potete vedere il video.

Di seguito la trascrizione:

Buonasera Ministro Fedeli, buonasera Ministro.

Riesco a dirle di chiamarmi Ministra? O le è troppo difficile?
Dunque io avevo due diplomi, uno da perito meccanico e uno da assistente cuoca. Poi nel ’90 è uscita una legge che si potevano equiparare una laurea in medicina vascolare ma io non ho fatto la domanda e questo è tutto. Passiamo ad altro.
Io mi sono assunta la responsabilità come donna, come femminista e anche come specializzanda in biologia molecolare. Si, perché una volta ho trovato della muffa nel formaggio e poi nel 1990, nel ’90 potevo equipararlo ad una laurea ma non l’ho fatto e me ne assumo la responsabilità.
Io sono una donna determinata. Non ho dato la colpa allo staff come fanno gli altri politici. Non è forse buona politica questa? Potevo dire che quelli dello staff sono una manica di stronzi, perché la colpa è loro, ma non l’ho fatto. Basta, la storia è chiusa. Andiamo avanti. Andiamo oltre.
Riesco a dirle di chiamarmi Ministra?

Ministra riusciamo a parlare della notizia di questi giorni, ci dice cosa sta succedendo nell’università italiana?

E chi c’è mai stata all’università.
Guardi io mi assumo la responsabilità, non do la colpa a nessuno, del mio staff perché sono tutti laureati, perché nel ’90 è uscita una legge che se studiavi ti laureavi. Ma io non ho mai fatto domanda. Basta, storia chiusa. Andiamo avanti. Riesco a dirle di chiamarmi Buona Politica?

Senta, tra i professori universitari coinvolti nello scandalo, c’è però anche un ex ministro, no?

Eh… Vede cosa succede ad avere ministri laureati. Io nel mio piccolo sono la dimostrazione vivente che si può essere una buona ministra anche con una semplice licenza media truccata.

No aspetti, ha truccato anche la licenza media?

Ma non do la colpa allo staff. Anche perché non erano ancora nati. Storia chiusa, andiamo avanti.

Senta Ministra, ma è vero che ha proposto di consentire l’uso degli smartphone in classe? E perché lo ha fatto?

B. Perché ai miei tempi, se avessi avuto lo smartphone in classe, magari avrei finito le elementari anche io. Purtroppo le ho fatte prima della legge del ’90 che equiparava l’asilo alle elementari e non ho fatto domanda, perché sono determinata cosi. Riesco a dirle di chiamarmi Equiparata?

Ma un anno in meno alle medie e al liceo, ad esempio, perché lo ha proposto?

Perché quello che si fa in 5 anni lo si può anche fare in 4. Io lo dico, ne ho fatti 20 in 1. Andiamo avanti, guardiamo oltre. Mi può chiamare 20 in 1?

Senta, ma tra 6 mesi cambierà il governo, cosa crede di fare dopo la sua esperienza da ministra?

Ah, grazie. Io il primo anno di materna ho fatto un volo dalle scale. Bé, siccome nel ’90 è uscita una legge che la equiparava ad un brevetto di volo, pensavo di fare il pilota di boing. Riesco a dirle di chiamarmi Comandante?”

Guarda il video:

Tanto per non farvelo dimenticare – Ecco il Geom. Andrea Reccia (Forza Italia): arrestato con 2 tonnellate di droga e dopo 2 settimane Consigliere Comunale con voto unanime di maggioranza ed opposizione. Ci vuole altro per spiegarvi perchè stiamo nella m..da?

Forza Italia

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

Vi presentiamo il Geom. Andrea Reccia (Forza Italia): 2 settimane fa arrestato con 2 tonnellate di droga ed oggi Consigliere Comunale con voto unanime di maggioranza ed opposizione. Ci vuole altro per spiegarvi perchè stiamo nella merda?

RECANATI – Da ieri sera il geometra Andrea Reccia, arrestato qualche settimana fa nell’ambito dell’operazione della Finanza che ha portato al sequestro di 2.3 tonnellate di droga, è un consigliere comunale di Recanati in rappresentanza di Forza Italia che lo aveva avuto come capolista. Occorre dire che il voto del Consiglio è stato unanime: maggioranza ed opposizione concordi nel votare la surroga ed aprire le porte del consiglio al geometra Andrea Reccia. Una pagina inedita nella secolare vita amministrativa di Recanati che pure ha conosciuto pagine di ben altro spessore. Il Consiglio ieri sera era convocato per le 21.30 e non si è sgarrato di un minuto: tutti presenti e immediata trattazione del primo punto all’ordine del giorno.

La nomina del consigliere comunale di Forza Italia per effetto delle dimissioni di Galgano e della non accettazione della nomina da parte del primo dei non eletti Paciotti. Un atto dovuto quello del Consiglio: la procedura non prevede nessun’altra possibilità se non quella del voto dopo l’accertamento dei requisiti di eleggibilità che Reccia ha non avendo avuto sentenze irrevocabili di condanna. Ora dovranno andare a chiedere ad Andrea Reccia se vuole o meno entrare in Consiglio comunale.

Operazione non semplicissima visto che l’ex capolista di Forza Italia si trova in carcere da qualche tempo appunto per effetto del blitz della Finanza che ha portato al sequestro di due tonnellate di droga. Scenario imbarazzante. Difficile che Reccia rifiuti l’ingresso in Consiglio e dunque il Comune (e Forza Italia) si troverebbe ad essere rappresentato da una persona per così dire ingombrante. Quello che invece è possibile accada è che la Prefettura disponga la sospensione dalla carica per 18 mesi in presenza di gravi indizi, cosa contemplata dalla legge Severino.

 

fonte: http://www.corriereadriatico.it/macerata/recanati_andrea_reccia_arrestato_tonnellate_droga_consigliere_comunale-3270336.html

Le notizie che i Tg dimenticano di dare: il vergognoso caso degli studenti in “alternanza scuola-lavoro” usati come camerieri (GRATIS) alla festa Pd, in cambio di una manciata di “crediti formativi”…E l’ospite era il Ministro Fedeli…!!!

studenti

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

Le notizie che i Tg dimenticano di dare: il vergognoso caso degli studenti in “alternanza scuola-lavoro” usati come camerieri (GRATIS) alla festa Pd, in cambio di una manciata di “crediti formativi”…E l’ospite era il Ministro Fedeli…!!!

 

‘Studenti in alternanza scuola-lavoro usati a festa Pd’. Scoppia il caso

Se non fosse un dramma diremmo che è una barzelletta.

Un gruppo di studenti è stato reclutato per un evento a cui avrebbe partecipato la ministra dell’Istruzione e che conferiva crediti formativi validi per il percorso dell’Alternanza Scuola-Lavoro ed un eventuale rimborso spese, ma poi è arrivata la sorpresa.

I giovani si sono ritrovati alla festa dell’Unità di Viterbo, dove uno dei temi discussi era “formazione e lavoro: la sfida dell’occupazione”.

L’episodio è stato denunciato dai Partigiani della scuola pubblica e raccontato da Valentina Santarpia sul Corriere della Sera:

“Scoppia un nuovo caso intorno all’alternanza scuola lavoro, obbligatoria per gli studenti dal terzo al quinto anno di scuole superiori. Gli stage, che dovrebbero servire a formare il curriculum dei ragazzi in vista della maturità, diventano spesso occasione di lavoro gratuito. A denunciarlo stavolta sono i Partigiani della scuola pubblica, che raccontano una vicenda che è avvenuta qualche giorno fa a Viterbo, quando un gruppo di studenti è stato cooptato per prestare servizio alla festa del Pd.

Tutto parte da un annuncio sul gruppo Facebook dell’Ipseoa di Caprarola, provincia di Viterbo: «Urgentissimo: mi servono 10 ragazzi disponibili e con la divisa completa di sala per una manifestazione importante a Viterbo con la presenza della ministra dell’Istruzione – scrive il prof. Riccardo Minciotti il 5 settembre scorso sul gruppo Facebook -. Ci sarò anch’io, la sera del 9 settembre, ricordatevi che passano come crediti formativi e potrebbe esserci anche un rimborso spese».

Dopo essere arrivati dal loro paese, i ragazzi scoprono che dovranno prestare servizio alla festa del Pd: nessuno lo sapeva, neanche le loro famiglie, ma non battono ciglio, incoraggiati anche dalla dirigente scolastica, che partecipa alla serata. Così servono, preparano, accolgono, si comportano a tutti gli effetti da «camerieri», dalle 17 alle 23.30 circa, a costo zero (il rimborso non si è mai visto), «in cambio di una mancetta di crediti formativi», rilevano i Partigiani della scuola pubblica, sotto gli occhi della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e della dirigente scolastica.

«Se pensiamo che la festa aveva tra i suoi temi anche “Formazione e lavoro: la sfida dell’occupazione”, perché allora il Partito “del lavoro” non si è rivolto ad un regolare catering, con regolari lavoratori, con regolari retribuzioni?», si chiedono i Partigiani. In realtà un caso simile era scoppiato alla fine di agosto, quando a Genova sempre studenti in alternanza erano stati chiamati a partecipare alla festa dell’Unità: «Studenti ai fornelli della festa», aveva denunciato Sinistra italiana. «Un progetto dal valore formativo», avevano replicato gli organizzatori. Ora la scena si ripete.”

 

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2017/09/29/studenti-in-alternanza-scuola-lavoro-usati-a-festa-pd-scoppia-il-caso/

La strana riforma della Giustizia di Renzi: il reato di “Falso” depenalizzato a Milano e equiparato all’omicidio a Roma!

Giustizia

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

 

La strana riforma della Giustizia di Renzi: il reato di “Falso” depenalizzato a Milano e equiparato all’omicidio a Roma!

Questa chicca ci stava sfuggendo. Travaglio ce la ricorda nel suo editoriale del 29 settembre…

…Ieri, al presunto falso della Raggi, il Tg1 delle 13.30 ha dedicato un titolo di apertura e un servizio di 2 minuti e 24 secondi. Otto giorni fa, sul presunto falso di Sala, zero tituli, ma solo una notizietta da studio di 21 secondi. Eppure non risulta che il reato falso sia stato depenalizzato a Milano ed equiparato all’omicidio a Roma. Dunque, per i presunti falsi di Raggi e Sala bisogna attendere le sentenze. Per i falsi del Tg1, invece, basta accendere la tv. E vomitare.

La linea dura di Alfano: espulso ambasciatore del Nord Corea! …Ok, ora un cretino qualsiasi potrebbe non saperlo. Ma se il cretino in questione viene messo a fare il Ministro degli Esteri dovrebbe sapere che non abbiamo più un ambasciatore del Nord Corea!

Alfano

 

.

SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK Banda Bassotti

.

.

La linea dura di Alfano: espulso ambasciatore del Nord Corea! …Ok, ora un cretino qualsiasi potrebbe non saperlo. Ma se il cretino in questione viene messo a fare il Ministro degli Esteri dovrebbe sapere che non abbiamo più un ambasciatore del Nord Corea!

 

L’ambasciatore di Kim verrà espulso”. L’Italia che tra molte polemiche ha rimandato in Egitto il suo ambasciatore ora espelle quello Nord Coreano. Ad annunciarlo è il ministro degli Esteri Angelino Alfano in un’intervista a Repubblica il cui pezzo forte è proprio il pugno di ferro contro il dittatore che coi suoi missili minaccia gli Usa e mezzo mondo. Alfano parla di “decisione forte”, spiegando che sono iniziate le procedure per l’interruzione dell’accreditamento del rappresentante della Corea del Nord in Italia. “L’ambasciatore dovrà lasciare l’Italia”, annuncia il leader di Ap, sottolineando come “il nostro Paese presieda il Comitato Sanzioni del Consiglio di Sicurezza, e chiede alla comunità internazionale di mantenere alta la pressione sul regime”.

L’esibizione muscolare del nostro Paese, va detto, segue in realtà quelle di altri che hanno messo da tempo alla porta gli ambasciatori di Kim: il Perù, la Malesia, il Kuwait, il Messico e in Europa il Portogallo e la Spagna, che ha appena dichiarato l’ambasciatore “persona non grata”. A dirla tutta, poi, non viene cacciato proprio nessuno per il semplice fatto che formalmente e ufficialmente oggi in Italia non c’è un ambasciatore nord coreano da cacciare: quello accreditato, Kim Chun-guk, è morto nel 2016 a Roma mentre era in servizio e le credenziali del suo successore Mung Jong-nam non sono state accolte dal Quirinale che le sta ancora esaminando.

 

tratto da: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/01/nord-corea-la-linea-dura-di-alfano-lambasciatore-di-kim-espulso-dallitalia-ma-non-e-stato-neppure-accreditato/3888198/