Vaccini obbligatori ma non per i figli dei ricchi

 

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Vaccini obbligatori ma non per i figli dei ricchi

Spunta una falla nella legge: basta pagare una multa per farla franca

(di Stefano Sansonetti – lanotiziagiornale.it) – La polemica sui vaccini nelle scuole non accenna a ridimensionarsi. E non deve ingannare la marcia indietro innestata ieri dalla Ragione Veneto, guidata dal leghista Luca Zaia, che ha annunciato il ritiro della moratoria precedentemente imposta al decreto Lorenzin. Moratoria che avrebbe fatto slittare al 2019 gli obblighi imposti dal provvedimento governativo. Detto questo il Veneto, con il suo momentaneo passo indietro, non ha minimamente deposto le armi. Adesso infatti dovrà pronunciarsi il Consiglio di Stato. Mentre rimane tutto da giocare il ricorso alla Corte costituzionale. Semmai bisognerebbe concentrarsi sulle falle che ancora oggi rendono fragile il decreto vaccini. Buchi normativi che, secondo i legali che stanno assistendo la Regione, hanno del clamoroso. Uno su tutti: a quanto pare se i genitori pagano la multa, conseguente alla mancata vaccinazione dei figli, di fatto si vedono estinto l’obbligo di vaccinazione, con la possibilità di mantenere i figli stessi a scuola. Per carità, la questione esige precise distinzioni. Ma come è possibile un esito del genere?

I dettagli – Basta leggere con attenzione il combinato disposto del decreto vaccini (dl  73 del 2017, coordinato con la legge di conversione 119 del 2017) e la circolare del ministero della salute del 16 agosto. Diciamo subito che il comma 1 dell’articolo 1 del decreto premette seccamente che al fine di assicurare la tutela della salute pubblica “per i minori di età compresa tra zero e sedici anni sono obbligatorie e gratuite” le ormai famose 10 vaccinazioni di cui si parla da mesi. Il successivo comma 4 stabilisce che in caso di mancata osservanza dell’obbligo di vaccinazione “ai genitori è comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 100 a euro 500”. Per Luca Antonini, ordinario di diritto costituzionale a Padova e uno dei legali della Regione Veneto, questo significa che “il pagamento della multa estingue l’obbligo di immunizzazione”. Da qui la sua provocazione: “E’ ridicolo che la Lorenzin abbia sostenuto che il Veneto vuole diffondere epidemie, visto che secondo la sua legge basta pagare la multa e i bambini possono andare a scuola. Allora anche i ricchi sarebbero responsabili di epidemie?”. La provocazione tende anche a riflettere la tensione di questi giorni, ma i tecnici della Regione sono convinti di poterla argomentare nel dettaglio. Per fare il passaggio successivo bisogna andarsi a leggere la circolare ministeriale del 16 agosto.

Il richiamo – Qui c’è espressamente scritto che “la sanzione estingue l’obbligo di vaccinazione, ma non permette comunque la frequenza, da parte del minore, dei servizi educativi dell’infanzia”. La prima parte della disposizione sembrerebbe dare ragione ai legali del Veneto, anche se poi si dice chiaro e tondo che al minore senza vaccino, seppur con multa pagata dai genitori, è comunque preclusa la frequenza. Ma è proprio qui che Antonini e i suoi colleghi rilanciano. E citano il comma 3 dell’articolo 3 del decreto, il quale dice che la documentazione che comprova la vaccinazione costituisce “requisito d’accesso” per i servizi educativi dell’infanzia e per le scuole d’infanzia. Ma la stessa documentazione, prosegue il comma 3, “non costituisce requisito di accesso alla scuola” per gli altri gradi di istruzione. Insomma, gli avvocati della Regione ne deducono che per gli alunni più grandi, pagata la multa ed estinto l’obbligo della vaccinazione, le porte della scuola sono spalancate. Per carità, è chiaro che la battaglia legale si gioca sulla frasi, sulle parole e sulle singole virgole. Ma forse qualche bella falla nella legge targata Beatrice Lorenzin e Valeria Fedelic’è. E non è affatto da escludere che la tregua firmata ieri, grazie al passo indietro del Veneto, sia solo un modo per rinviare le sorprese a un secondo momento.

tratto da: https://infosannio.wordpress.com/2017/09/08/vaccini-obbligatori-ma-non-per-i-figli-dei-ricchi/

Ferdinando Imposimato senza peli sulla lingua sui vaccini obbligatori: riforma che mira solo al profitto delle industrie farmaceutiche a scapito della salute dei bambini, violando la Costituzione e la Convenzione sui Diritti dell’Uomo

 

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Ferdinando Imposimato senza peli sulla lingua sui vaccini obbligatori: riforma che mira solo al profitto delle industrie farmaceutiche a scapito della salute dei bambini, violando la Costituzione e la Convenzione sui Diritti dell’Uomo

Imposimato sui vaccini obbligatori: ecco le violazioni del Governo della Convenzione di Oviedo dei Diritti dell’Uomo
Lettera di Ferdinando Imposimato (Maddaloni9 aprile 1936): è un magistratopolitico e avvocato italiano, nonché presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione.

“Cari amici,
anzitutto esprimo, pur nel rispetto della carica, la mia indignazione per l’indifferenza mostrata dal Presidente della Repubblica di fronte alle molteplici violazioni della Costituzione da parte del Governo nella emanazione del decreto sui vaccini obbligatori, imposto da un Governo illegittimo espresso da un Parlamento Illegittimo, secondo la sentenza n 1 del 2014 della Consulta.

Violazioni che emergono implicitamente dalle decisioni della Consulta e della Corte Europea Diritti dell’Uomo, anche alla luce del reperimento dell’ordinamento italiano della Convenzione di Oviedo.
Il Parlamento, con una minoranza divenuta illegittima maggioranza, non poteva fare una riforma di questa portata , che mira al profitto delle industrie farmaceutiche a scapito della salute dei bambini e dei ragazzi fino a 16 anni, contro la volontà della stragrande maggioranza degli italiani.

Inoltre, contro le decisioni della Consulta, nessuna informazione è stata data dal Governo sui rischi alla salute e sui danni economici alle famiglie in caso di possibili reazioni avverse. Sono stati imposti medicinali e sieri che ancora oggi possiamo definire sperimentali e possono incidere negativamente sui bambini dal punto di vista organico , come è accaduto in migliaia di casi.

Ciò emerge dalla sentenza della Corte Costituzionale n 307 1990, relatore Aldo Corasaniti, secondo cui la legge impositiva di trattamento sanitario dà luogo al risarcimento del danno ex art 2043 cc se sia carente <<la comunicazione alla persona che vi è assoggettata o alle persone che siano tenute a prendere decisioni per essa, di adeguate notizie circa i rischi di lesione nonché delle particolari precauzioni che, allo stato della conoscenze scientifiche , siano rispettivamente verificabili e adottabili>>.

Al 31 dicembre 2016 le segnalazioni di reazioni avverse relative solo ai vaccini, con insorgenza nel 2014, sono state 8.873. Per quanto riguarda l’età, si possono considerare riferibili ad infra-sedicenni il 90% delle reazioni avverse. In generale, i dati relativi ai decessi e ai casi gravi, valutati sulla base della tipologia del vaccino, evidenziano 946 casi di reazioni avverse gravi relative ai vaccini indicati nel decreto.

Non basta: la tutela della salute rientra tra le materie di legislazione concorrente; lo stesso art 117 afferma che nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per determinare i principi fondamentali, riservati allo Stato; di conseguenza, sono le Regioni a dovere decidere la politica sanitaria.

In ciò condivido la decisione della Regione Veneta di impugnare il decreto sui vaccini davanti alla Consulta Laddove la competenza legislativa è stata demandata alle singole regioni (o a regioni e Stato), lo Stato non poteva arrogarsi il diritto di decidere in una materia concorrente non rispettando il potere legislativo concesso con la riforma del Titolo V alle regioni.

Meno che mai la politica sanitaria concorrente dello Stato consente il ricorso alla decretazione d’urgenza: la Corte Costituzionale si è espressa con la sentenza n. 22 del 2012, che sul punto è giurisprudenza tassativa e non derogabile.

La decretazione di urgenza significa violazione della Costituzione, salvo che esista uno stato di necessità. Ma la vaccinazione è un trattamento preventivo per persone sane, in quest’ambito non si configura lo stato di necessità, per il quale non occorre il consenso del paziente o del suo rappresentante legale.

La legge 29 luglio 2017 va contro la Convenzione di Oviedo adottata a Nizza, recepita in Italia con legge n. 145/2001. Essa ha stabilito il fondamentale principio dell’autodeterminazione in materia di salute.

E sancisce che il consenso libero e informato del paziente deve essere considerato prima di tutto come un fondamentale diritto del cittadino europeo , che riguarda il fondamentale diritto alla integrità della persona.

La convenzione afferma all’art 5 che <<un trattamento sanitario può essere praticato solo se la persona interessata abbia prestato il proprio consenso libero e informato. Tale persona riceve preliminarmente informazioni adeguate sulle finalità e sulla natura del trattamento nonché sulle sue conseguenze e i suoi rischi. La persona interessata può in qualsiasi momento revocare liberamente il proprio consenso >>.

Ed invece sui vaccini , fino ad oggi in Italia è mancata la informazione preventiva sui rischi cui va incontro il bambino o ragazzo, spesso di mali irreversibili. La stessa convenzione prevede all’art 28 che ciascuno stato firmatario , tra cui l’Italia, si impegna affinché siano oggetto di dibattito pubblico appropriato alla luce delle implicazioni mediche , sociali , economiche , etiche e giuridiche pertinenti di consultazioni appropriate>>.

Ma, come ha giustamente rilevato l’avvocato Michele Bonetti, vi è disparità di trattamento tra la scuola dell’infanzia e la scuola dell’obbligo sul versante della presentazione di idonea documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie imposte dall’art 1. Nel primo caso l’esibizione della documentazione è requisito di accesso , nel secondo caso, invece, no.

E così la mancata presentazione di idonea documentazione comporterà la sanzione della non iscrizione del bimbo o della bimba alla scuola della infanzia, mentre non comporterà il rifiuto , da parte del dirigente scolastico, dell’ammissione per l’alunno/a agli “altri gradi di istruzione “ scolastica, ovvero della scuola dell’obbligo, che come stabilisce l’art 34 Costituzione , è “ impartita per almeno otto anni” ed è “obbligatoria e gratuita”.

Infine il 9 luglio 2002, la Corte Europea dei diritti dell’uomo ha precisato, in una decisione su un cittadino italiano, che <<la vaccinazione obbligatoria, essendo un trattamento medico non volontario , costituisce una ingerenza nel diritto al rispetto della vita privata e familiare garantita dall’articolo 8 della Convenzione Europea>> ( affare Salvetti).

La Costituzione afferma che <<la potestà legislativa ( e quindi il decreto del Governo Gentiloni) è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali>>. Ed invece il Governo Gentiloni , votato da un Parlamento illegittimo ha disatteso anche l’art 117 della CostituzioneNoi ci batteremo per la difesa della Costituzione e della Convenzione di Oviedo (Europea dei diritti dell’Uomo). “

 

tratto da: http://www.radical-bio.com/2017/08/07/imposimato-sui-vaccini-obbligatori-ecco-le-violazioni-del-governo-della-convenzione-di-oviedo/

…Se ne sono accorti pure in Svezia:“Vaccini obbligatori? Il governo italiano viola le leggi internazionali. Questo accade quando i governi lavorano fianco a fianco con le lobby dei farmaci, come la Glaxo”…!!!

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…Se ne sono accorti pure in Svezia:“Vaccini obbligatori? Il governo italiano viola le leggi internazionali. Questo accade quando i governi lavorano fianco a fianco con le lobby dei farmaci, come la Glaxo”…!!!

 

Da I Nuovi Vestri

Diktat vaccini: cresce la protesta in Sicilia. E dalla Svezia una pesante denuncia contro l’Italia

“Abbiamo accettato le violenze sull’ambiente, i veleni nel cibo, ma non consentiremo ai politici del nostro Paese di mettere a rischio la salute dei nostri figli per il loro tornaconto”. Nella nostra regione si annuncia battaglia contro il decreto vaccini. E, intanto,  la National Health Fundation Svezia minaccia azioni legali contro l’Italia…

Cresce anche in Sicilia la mobilitazione contro il decreto che introduce l’obbligatorietà di 10 vaccini e che ha già ottenuto il sì del Senato. Tante le famiglie pronte a dare battaglia non contro i vaccini in sé, ma contro questo specifico provvedimento sia per il numero di vaccini che prevede, sia per la tipologia degli stessi: “Abbiamo accettato mugugnando le violenze sull’ambiente, i veleni nel cibo, ma non consentiremo ai politici del nostro Paese di mettere a rischio la salute dei nostri figli per il loro tornaconto. C’è un grande risveglio di coscienze su questa tema”, dice una mamma palermitana. Che aggiunge: “I genitori devono essere liberi di scegliere, insieme col pediatra, caso per caso”. 

Famiglie che si stanno organizzando in veri e propri movimenti che stanno sorgendo come funghi: c’è il Movimento consapevole Palermo, Genitori No obbligo Sicilia, Libertà di scelta Messina, Movimento Palermo Libera Scelta Vaccinale, Movimento per la libera scelta vaccinale Sicilia, Vaccini: Genitori per la libertà di scelta Sicilia, Vaccipiano Sicilia. E sono solo alcuni.

Si definiscono movimenti free-vax a differenza di chi con la definizione ‘no-vax’ vorrebbe farli passare come ciechi oppositori della vaccinazione in sé.

Peggio della riforma della scuola o del referendum costituzionale, questo diktat rischia di costare carissimo al Governo nazionale e ai partiti che lo appoggiano. Nessun genitore, infatti, è disposto a dare in pasto ai politici il proprio figlio. Si sta scherzando col fuoco.

I dubbi sono tantissimi e sono stati espressi anche in Aula al Senato, dove, comunque, alla fine, con 171 sì (63 no e 19 astenuti) è arrivato il via libera. 

Dubbi pesantissimi.

Bartolomeo Pepe del gruppo GAL ha parlato di “metodo nazista del Governo“.

Vincenzo D’Anna, del gruppo ALA, ha puntato il dito contro le “fetenzie contenute nei vaccini” e si è chiesto perché c’è  questa fretta di approvare il provvedimento, parlando anche di allarmismo ingiustificato da parte del Ministero della Salute.

Stesse considerazioni dalla Lega Nord e dal M5S:

“Non sussiste nessuna emergenza nazionale come ha ricordato lo stesso Gentiloni, nessuna epidemia. Eppure il Governo agisce come un elefante in una cristalleria” ha detto il senatore pentastellato, Sergio Endrizzi. Potete ascoltarli qui. 

In alcuni casi solo parole, perché alla fine, le ragioni della loro politica, evidentemente, prevalgono sulla sicurezza dei bambini: oltre alla maggioranza, tra gli altri hanno votato a favore anche Forza Italia, Scelta civica-Ala e Mdp, seppur riconoscendo la “piena libertà” ai propri senatori di “votare in dissenso contro il decreto”. ll provvedimento passa ora all’esame della Camera, che dovrà approvarlo in tempi rapidi e senza modifiche, per evitare un nuovo passaggio al Senato che ne metterebbe a rischio la conversione in legge, visto che il decreto scade il 6 agosto.

Una gran fretta e in piena estate su un affare che è di quelli grossi: si stima che le case farmaceutiche, con 12 vaccini obbligatori, riceverebbero 1 miliardo di euro l’anno. 10 o 12, la differenza è poca.

Contro il decreto si è schierato anche il Codacons che non è contro i vaccini:

“La nostra battaglia è per poterli avere disponibili singoli in commercio e per avere dei vaccini sicuri”. Il Codacons ha dovuto denunciare l’ente agenzia italiana del farmaco  e ha dovuto aspettare 2 anni per avere i dati richiesti. Che sono questi:

“In sostanza AIFA evidenzia, negli anni 2014, 2015, 2016:

– un totale di 21.658 reazioni avverse (8182, 7892, 5584)
– di cui 3.351 solo da esavalente (infanrix hexa) (1857, 992, 702)
– di cui 454 gravi (danni neurologici)
– di cui 5 decessi (neonati prematuri vaccinati a 2 mesi e mezzo/3 con infanrix e prevnar, due dei quali anche rotavirus) due in Piemonte, 1 in Lombardia, 1 in Sicilia, 1 Basilicata. Dal 2005 al 2015 + 40% aumento di bambini con deficit del neurosviluppo in Italia”.

“L’alluminio contenuto nei vaccini è neurotossico e facendo più vaccini insieme ravvicinati si supera la soglia facilmente (i 5 morti hanno subito vaccini in simultanea). I dati sono comunque sottostimati (si rifanno solo alle segnalazioni) e c’è da pensare che l’AIFA stia occultando documentazioni in merito alla farmacovigilanza (dichiarazioni on. Zaccagnini)”.

“La ministra Lorenzin è stata denunciata alla Procura della Repubblica in quanto, PUR ESSENDO A CONOSCENZA DI QUESTI DATI dal 10 maggio, non li ha resi noti al Parlamento, ed ha comunque emesso il decreto il 19 maggio IGNORANDO I DATI di portata di gran lunga superiore al famoso “1 su un milione”.

E contro la Ministra, contro tutto il Governo e il Parlamento italiano, si scaglia anche la NHF, National Health Fundation Svezia, una organizzazione che si occupa di diritti, specialmente riguardo alla salute:

“Il governo italiano violerà leggi internazionali se questo decretò passerà”. 

“Siamo organizzazioni di cittadini di molti Paesi: ci siamo uniti per contrastare per via legale ogni governo dell’Unione europea che tenti di far passare leggi del genere, leggi totalmente anticostituzionali. In Svezia abbiamo lottato duramente contro decreti che cercavano di imporre vaccinazioni obbligatorie. In Svezia non abbiamo vaccini obbligatori. Questa ‘agenda vaccinale’ è la semplice causa del fatto che i governi lavorano fianco a fianco con le multinazionali farmaceutiche come la GSK, GlaxoSmithKline”.

Potete ascoltare in questo VIDEO la denuncia che arriva dalla Svezia. E’ in inglese con i sottotitoli in italiano. Continueremo a tenervi informati con altri ‘dettagli’ che sui ‘giornaloni’ non trovano spazio adeguato…

 

FONTE: http://www.inuovivespri.it/2017/07/21/diktat-vaccini-cresce-la-protesta-in-sicilia-e-dalla-svezia-una-pesante-denuncia-contro-litalia/

 

Tagli alla Sanità: 60 malati di tumore non possono essere operati. Manca la sala operatoria! Ma la Lorenzin, poverina, è tanto preoccupata della nostra salute da imporre 10 vaccini obbligatori!!

 

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Tagli alla Sanità: 60 malati di tumore non possono essere operati. Manca la sala operatoria! Ma la Lorenzin, poverina, è tanto preoccupata della nostra salute da imporre 10 vaccini obbligatori!!

Poverina la Lorenzin. E’ così preoccupata della salute degli Italiana da essere costretta ad imporre ben 10 vaccini obbligatori (12 se non avessero scoperto che dice solo puttanate…)

Ma c’è gente che non può essere operata di tumore perchè grazie ai suoi tagli non sono disponibili le sale operatorie.

Ma queste merdacce se ne possono pure andare a fare in culo e crepare per i cazzi loro. Mica portano soldi agli amici della Glaxxo…!

60 malati di tumore non possono essere operati. Manca sala operatoria

Ragusa – Non funzionavano 8 ascensori su 10, l’impianto di condizionamento, al massimo del regime di funzionamento, erogava la metà dei parametri richiesti dalla normativa. Ed ancora. La “camera bianca” si rivelata non a norma. E’ quell’ambiente dove si preparano giornalmente le terapie antitumorali personalizzate destinate ai malati oncologici.

Emergerebbero le prime pesanti indiscrezioni dal lavoro intenso che i periti della Procura stanno compiendo nell’accidentato campo del nuovo Ospedale ragusano, oggetto di una indagine che ha portato al rinvio della sua inaugurazione. Gli incaricati della Magistratura avrebbero riscontrato nella “camera bianca” la non osservanza dei criteri di sicurezza previsti dalla normativa vigente.

La manipolazione dei farmaci, infatti, la cui peculiarità è quella di garantire la qualità del prodotto finito e la sicurezza operativa in tutti i momenti dell’attività di preparazione, deve seguire criteri di massimo scrupolo, in ambiente chiuso, protetto, circoscritto. Ed ancora, sotto la lente d’ingrandimento dei periti alcuni servizi resi nel nuovo ospedale da ditte senza alcuna copertura di contratto di appalto.

In questi giorni il primo piano di Piazza Igea sembra un inferno di cristallo. Impossibile schivare la grana che ha colpito la triade aziendale. Gli incontri per riorganizzare i servizi vengono disertati dai tre Direttori, Maurizio Aricò, Pino Drago e Elvira Amata. Come avvenuto ieri, quando è emerso che i nosocomi di Vittoria e Modica non possono più assorbire interventi di emergenza provenienti da Ragusa.

La chiusura del blocco operatorio a Ragusa ha acuito tale emergenza. La situazione è tutt’altro che semplice. Circa 60 malati di tumore attendono di essere operati, tra interventi di urologia e di chirurgia generale. Ma non c’è dove operarli. D’altra parte, si sa che in questo delicato campo, una ritardata diagnosi o una ritardata terapia, possono provocare danni inquantificabili.

E intanto oggi saranno a Ragusa i tre ispettori nominati da Gucciardi per fugare le responsabilità della Regione. Chi sono ? Un avvocato , un ingenere dello Spresal (servizio prevenzione e sicurezza nei posti di lavoro) ed un amministrativo. Altre indagini. Ormai ogni oltre ragionevolezza.

Gabriele Giannone
fonte: http://www.ragusanews.com/2017/07/05/sanita/malati-tumore-possono-essere-operati-manca-sala-operatoria/80063

Problema: Dato che in Europa un Paese ha 4 vaccini obbligatori, due Paesi hanno 3 vaccini obbligatori, un pasese ha 1 vaccino obbligatorio e tutti gli altri NIENTE, si calcoli il grado di corruzione dei politici di un Paese che ne rende obbligatori 12.

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Problema: Dato che in Europa un Paese ha 4 vaccini obbligatori, due Paesi hanno 3 vaccini obbligatori, un pasese ha 1 vaccino obbligatorio e tutti gli altri NIENTE, si calcoli il grado di corruzione dei politici di un Paese che ne rende obbligatori 12.

Dai, Susy, tu che sei sempre stata così brava a risolvere problemi ed arcani, risolvi un po’ questo, Se non ci riesci, alla fine dell’articolo ti diamo un suggerimento…

Allora, in Francia i vaccini obbligatori sono 4. In Grecia e Portogallo sono 3. In Belgio ne è uno soltanto. E tutti gli altri Paesi Europei? Niente, nessuno , zero assoluto.

Era quindi è tanto necessario renderne obbligatori ben 12?
Forse ce lo chiede l’Europa? Abbiamo visto che la risposta è NO
E allora chi ce lo chiede, ovvero chi lo chiede alla nostra classe politica? Chi ci lucra, che domande…

D’altra parte, una classe politica che se ne infischia altamente dei bambini che muoiono di tumore in Terra dei Fuochi, tutto ad un tratto diventa sensibile alla salute dei più piccini?

Fatemi il piacere. I bambini di Terra dei Fuochi possono crepare. Quelli senza vaccino NO, darebbero un grande, grandissimo dolore a quelle anime nobili delle Lobby dei Farmaci. E questo i nostri politici proprio non lo possono permettere!

La Storia insegna, ma noi siamo cattivi alunni. Forse avete già dimenticato che la vaccinazione contro l’epatite b è stata resa obbligatoria nel 1991 e questo perchè l’allora ministro della Sanità, Francesco De Lorenzo che, insieme al responsabile del settore farmaceutico del ministero, Duilio Poggiolini, intascò ben 600 milioni di lire di TANGENTE dall’azienda Glaxo-SmithKline, unica produttrice del vaccino Engerix B.

Un consiglio per la Susy di cui sopra: ricapitalizza 600 milioni di lire del 1991 ad oggi e moltiplica per 12…
By Eles