Aboubakar Soumahoro, il sindacalista nero che urla cose scomode – “Noi migranti uguali a voi italiani: sfruttati dai padroni…!”

 

 

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Aboubakar Soumahoro, il sindacalista nero che urla cose scomode – “Noi migranti uguali a voi italiani: sfruttati dai padroni…!”

Aboubakar Soumahoro: noi migranti uguali a voi italiani sfruttati dai padroni

Forse la Puglia ha trovato un altro Giuseppe Di Vittorio. Ed è nero. E sa ricordare i morti di oggi e quelli di ieri, a Marcinelle. Sa dedicare la protesta a Paola Clemente, uccisa in quei campi dalla fatica.

Aboubakar Soumahoro, sindacalista della Usb, ha la voce ferma quando chiama i braccianti di Puglia a scioperare. Nella piazza di San Severo chiede un minuto di silenzio per ricordare i 16 “compagni, i fratelli morti”. Fratelli uccisi in due differenti incidenti che aprono uno squarcio sulle condizioni inaccettabili dei braccianti in Italia, a nord come a sud.

Aboubakar Soumahoro urla in un megafono e per prima cosa ricorda le vittime di Marcinelle, i minatori italiani uccisi in Belgio. “Siete stati emigranti anche voi. Eravamo sfruttati ieri, siamo sfruttati oggi”. E’ un discorso forte, potente, vibrante. Quando Aboubakar dice che lo sciopero di oggi in Puglia è in memoria di Paola Clemente, la bracciante uccisa dalla fatica, si alza un applauso. “Perché il suo sacrifico è il nostro, perché la sua fatica è la nostra, tutti i giorni sui campi a spaccarci la schiena. Prendiamo un euro l’ora. I pomodori che trovate nei supermercati li abbiamo colti noi, ma la grande distribuzione ci schiaccia, i padroni ci sfruttano. Non date la colpa agli autisti che guidavano i pullmini, andate a cercare in alto, più sopra di noi”.

Aboubakar Soumahoro urla: stesso lavoro, stessa paga, e i migranti africani, i lavoratori della terra urlano con lui. Poi si rivolge al ministro Di Maio. Dice: “Lei parla di dignità ma si metta gli stivali e venga nei campi con noi. Non chiuda i centri di occupazione ma semmai le agenzie interinali. Sono anche loro i caporali, quelli che sfruttano, ci sfruttano”. E infine manda un messaggio a Salvini: “Chi lavora, come lavoriamo noi migranti, va regolarizzato. Noi produciamo per voi”

Forse la Puglia ha trovato un altro Giuseppe Di Vittorio, il sindacalista dalla parte degli invisibili, dei contadini, degli sfruttati. E’ un Giuseppe Di Vittorio nero che non ha paura di chiamare le cose con il loro nome, di ricordare all’Italia che non accoglie ma che sfrutta che la strada dei diritti è uguale per tutti.

fonte: https://www.globalist.it/news/2018/08/08/aboubakar-soumahoro-noi-migranti-uguali-a-voi-italiani-sfruttati-dai-padroni-2029171.html

Bari, si laurea a 37 anni e diventa subito dirigente dell’azienda di trasporti. Ma non ci pensate, non è una merdaccia come voi, è la figlia del sindacalista…!

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Bari, si laurea a 37 anni e diventa subito dirigente dell’azienda di trasporti. Ma non ci pensate, non è una merdaccia come voi, è la figlia del sindacalista…!

L’azienda di trasporto ha una nuova dirigente: appena laureata, a 37 anni, e figlia di un sindacalista di spicco nella stessa azienda. È diventata presto un caso, come spiega Leggo, la vicenda di Barbara Santeramo, nominata direttore amministrativo della Stp, azienda di trasporto pubblico locale partecipata dal Comune di Trani e dalla Città Metropolitana di Bari, solo 9 giorni dopo il conseguimento del prestigioso titolo di studio, con tanto di 110 e lode. La Santeramo lavora in azienda da oltre 10 anni e per la promozione non era necessario alcun concorso, tranne che la laurea magistrale. A far chiacchierare è il fatto che la neo-dirigente sia la figlia di Michele Santeramo, segretario provinciale Ugl e capo delle relazioni industriali dell’azienda. Il sindacalista però si difende: “Io non ne sapevo nulla, non tutti i sindacati erano stati avvertiti, ma in ogni caso non c’entro niente con questa nomina”. Anche l’Ugl difende la signora: “Solo strumentalizzazioni, Barbara è una ragazza brillantissima che ha già ricoperto il ruolo di responsabile delle risorse umane. Si è liberata una posizione organizzativa a tempo determinato e l’azienda ha fatto la nuova nomina. La competenza è stata premiata da una società che, è bene ricordarlo, non è tenuta a fare concorsi pubblici”.

fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12425641/bari-stp-azienda-trasporti-barbara-santeramo-figlia-sindacalista-ugl-nomina-direttore-dopo-laurea-senza-concorso-.html