Canadair – Uno dei più grandi scandali della storia Italiana di cui non si può e non si deve parlare! …E ci meravigliamo che ci sia gente che salta di gioia ad ogni nuovo incendio…!!!

 

Canadair

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Canadair – Uno dei più grandi scandali della storia Italiana di cui non si può e non si deve parlare! …E ci meravigliamo che ci sia gente che salta di gioia ad ogni nuovo incendio…!!!

 

Che fine faranno gli aerei Canadair in Italia? un altro scandalo di cui non si può / non si deve parlare

L’aereo Canadair tecnicamente e operativamente è una buona macchina e i piloti che lo fanno volare sono seri professionisti, ma la “gestione” fatta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento ProCiv. – è stata ed è scandalosa: non è più accettabile.

Comperati, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile – con soldi pubblici ma dati da gestire dal 1997 fino al 21 Ottobre 2010 (giorno del suo arresto) al Sig. Spadaccini, società Sorem, una società privata che non aveva mai fatto quel mestiere. Quando ha preso l’appalto a trattativa privata, non aveva nemmeno un pilota, non aveva tecnici e la Presidenza Consiglio dei Ministri per potergli affidare l’incarico nel 1997 dovette addirittura modificare il Bando di Gara (già depositato in Comunità Europea) perché, nel precedente Bando di Gara era richiesto il possesso della Licenza da almeno tre anni.

Dal 1997 dieci Governi di centro-destra e/o di centro-sinistra, hanno voluto e tollerato che questo scandalo cominciasse e continuasse ancora oggi: hanno creato e “ingrassato” un monopolista “privato”, pagandolo più di 30/40 milioni €/Euro ogni anno, “solo” per far volare quegli aerei.
Spadaccini, gestore privato, tramite la sua società Sorem per oltre 13 anni di quegli “aerei di Stato” grazie agli “strani” appalti del Dipartimento ProCiv., ha nascosto in un paradiso fiscale 90 milioni €/Euro. E’ stato scoperto, arrestato (la sua prima dichiarazione è stata: “… pagavo il faccendiere Lavitola per garantirmi gli appalti del Dipartimento ProCiv…”) indagato e ora è sotto processo per frode fiscale, ma nessuno ne deve parlare! Il processo al Sig. Spadaccini è cominciato a Pescara il 9 luglio 2013, ma nessuno ne parla; nessuno racconta della truffa di 90 milioni di €/euro a danno dei cittadini italiani permessa e tollerata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

E’ stata la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento ProCiv. – a metterglieli in tasca tutti quei milioni di €/euro per gestire quegli aerei. Il Dipartimento ProCiv. non sapeva e non sa quanto costa gestire una “compagnia aerea”! Non l’ha mai fatto! Non ha mai avuto i piloti, non ha mai avuto i tecnici e non ha mai avuto nemmeno la licenza per far volare degli aerei ! In base a cosa hanno deciso che il Bando di Gara doveva essere di 50 milioni €/Euro ogni anno e non di 30 milioni oppure di 70 milioni? Ma perché li hanno comperati quegli aerei se poi, per farli volare hanno dovuto far nascere e dipendere da un “monopolista privato” che ha dovuto imparare un mestiere che nemmeno lui aveva mai fatto, utilizzando tra l’altro “aerei di Stato”? La Corte dei Conti non ha nulla da dire in proposito?
Nel 2011, dopo l’arresto del sig. Spadaccini (avvenuto il 21 Ottobre 2010 ) e la rescissione del contratto con la società Sorem, la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento PropCiv. – (in “panico istituzionale”: aveva gli aerei ma non poteva farli volare! Se fosse successo nel mese di Luglio invece che ad Ottobre?) ha ricreato la stessa identica situazione precedente: per farli volare hanno affidato gli aerei “statali” Canadair ad una nuova società privata.

Martedì 3 Luglio 2012 il Capo Dipartimento della Protezione Civile (Prefetto Gabrielli) dichiara: “…l’anno prossimo se non si troveranno nuovi fondi, i Canadair dovranno restare a terra…“ poche settimane dopo precisa ulteriormente: “… abbiamo la più grande flotta aerea di Canadair al mondo ma io mi domando: ce li possiamo permettere? Io non lo so …”. Lo Stato deve comperare altri aerei per darli ad una ditta privata per farli volare?

Visto che soldi non ce ne sono più, il Governo Monti ha deciso e il Governo Letta ha reso esecutivo che quegli aerei siano “tolti” alla Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento ProCiv.- e “dati” al Ministero dell’Interno (VV.FF.), ma qualcosa di strano da quel momento ha avvolto il “capitolo di spesa Canadair”! Forse in qualche sottoscala del Ministero dell’Interno si sta organizzando qualche operazione sui velivoli Canadair che è meglio tenere riservata? Operazioni magari tenute segrete che, con assurde motivazioni di “sicurezza nazionale”, vengono gestite in modo sospetto, anomalo e/o in deroga alla legge? Non sarebbe la prima volta !

Vedere su Internet:

Appalti al Viminale, tutto da archiviare. Silenzio su gare segretate per 600 milioni

Per quale motivo i 20 aerei Canadair, già di proprietà Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Protezione- Civile sono stati ceduti, volturati, intestati al Ministero dell’Interno – Vigili del Fuoco? Perché si fanno questi “strani” passaggi di proprietà?
Ci hanno detto che il Dipartimento della Protezione Civile non ha più soldi per far volare questi aerei, quindi diamoli ai Vigili del Fuoco -Ministero dell’Interno ma, i Vigili del Fuoco pare che non abbiano nemmeno i soldi per pagare eventuali infortuni al proprio personale.
Vedere su internet alcune Interrogazioni Parlamentari a proposito delle scarse risorse finanziarie dei VV.FF.:

Vigili del fuoco senza copertura assicurativa per malattie e infortuni

Interrogazione On. Rosato la Uil PA Vigili del Fuoco inerente la mancanza di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni

Pompieri umiliati, intervenga Alfano

Come faranno i Vigili del Fuoco a pagare la ditta privata che dovrà far volare i Canadair?
Se i soldi li troveranno per i VV.FF., tanto valeva darli al Dipartimento ProCiv. visto che comunque gli uni e/o gli altri per far volare quegli aerei “statali” debbono pagare una ditta privata.
Cosa si vuole nascondere, cosa si sta preparando : un nuovo “schiaffo” ai cittadini italiani?
Si sta organizzando un altra “svendita” come la grande operazione Alitalia voluta da Berlusconi e i suoi capitani coraggiosi?

L’ex Governo Monti prima e l’attuale Governo Letta pensano forse di “svendere” quegli aerei antincendio a qualche “amico” del momento, magari ad un nuovo Colaninno o forse Toto, a qualche nuovo “capitano coraggioso” , o magari a qualche operatore finanziario pronto per “ i saldi”, garantendogli “contratti sicuri” per i prossimi 10/15 anni come già avvenuto con Mr. Spadaccini , contratti talmente “grassi” da non poter rifiutare?
Visto che il Governo/Ministero della Difesa ha deciso di comperare gli aerei F35, cercheranno una ditta privata per far volare anche quelli, come hanno fatto e stanno facendo per far volare gli aerei Canadair ? Perché i Vigili del Fuoco non danno anche i loro automezzi ad una ditta privata per farli circolare ? Perché la GdF, i Carabinieri, la Polizia, i Vigili del Fuoco, il CfS non danno i loro elicotteri a qualche ditta privata per farli volare?
Perché la Marina Militare non da le sue navi a qualche armatore privato per farle navigare?

Vedere su Internet, quello che ha combinato un “monopolista privato” (forse amico di qualche “pezzo grosso” nelle stanze del Potere ? ) nel gestire degli aerei di Stato:

Arrestati Giuseppe Spadaccini, il notaio D’Ambrosio ed ex manager Delverde, Valenti, per maxievasione

Spadaccini: evasione fiscale da 90 milioni di Euro

Abruzzo/Maxievasione da 90mln: Spadaccini rinviato a giudizio, notaio D’Ambrosio assolto

Eppure nel Dipartimento della Protezione Civile, sono anni, che succedono cose strane e/o perlomeno da chiarire, ma rimaste sempre senza risposte.

Fin dal 1996 Guido Bertolaso, già Capo Dipartimento Protezione Civile., dopo pochi giorni in quegli uffici, con una ufficiale lettera di dimissioni denunciò : “…mai mi ero trovato in una situazione così imbarazzante sotto il profilo Istituzionale… esiste un Dipartimento Ombra a fianco di quello ufficiale, che opera in disprezzo delle regole fondamentali della Pubblica Amministrazione …”
firmato Guido Bertolaso -CapoDipart.ProCiv. 18 Settembre 1996

Pochi anni dopo, nell’anno 2001 un altro Capo Dipartimento (Prefetto Anna Maria D’Ascenzo) sostituto di Franco Barberi (n.b.: cacciato per lo scandalo Arcobaleno!) concludendo la sua breve esperienza nello stesso ufficio, in una intervista al settimanale Panorama chiude l’intervista dichiarando : “… d’altra parte, un’inchiesta sull’ attività di questo Dipartimento e sui miliardi spesi è assolutamente necessaria.”
settimanale Panorama 27/09/2001 pag.106 Oggi : 2012 , dopo dieci anni del Dipartimento ProCiv. dei “Grandi Eventi” , dei “Grandi Scandali”, del “Grande Spreco” di denaro pubblico, il nuovo Capo Dipartimento ( Prefetto Gabrielli ) in una intervista al Corriere della Sera dichiara: “… se l’anno prossimo non si troveranno nuovi soldi i Canadair dovranno restare a terra !… Abbiamo la più grande flotta di aerei Canadair al mondo ma io mi domando: ce li possiamo permettere ? Io non lo so ! … … “
Io, lo sapevo fin dal 1993 che il Dipartimento non poteva permetterseli; per quindici anni l’ho detto e spiegato al Dipart. ProCiv. quello che stavano rischiando ma, facevano finta di non capire!
Visto che il Dipartimento ProCiv. non ha più soldi per pagare chi fa volare i Canadair e siccome la Corte dei Conti aveva suggerito e consigliato di dare tutte le competenze anti/incendi boschivi in capo ad un unico Ente ( C.f.S ? ), il Governo Monti ha deciso ed il Governo Letta rende esecutivo che gli aerei Canadair vengano tolti al Dipartimento ProCiv. e siano “dati”, non al CfS ( come raccomandato dalla Corte dei Conti ), ma aiVV.FF. (Ministero dell’Interno) che, come fatto dal Dipartimento ProCiv. nei precedenti 16 anni, li darà nuovamente da gestire ad una società privata! Lo scandalo continua ma : nessuno ne può parlare! Nessuno deve sapere! Perché?

Io ho frequentato ( per mia disgrazia ) quei palazzi / uffici di via Ulpiano (sede Dipartimento della Protezione Civile) fin prima del 1993, quando l’allora Governo Ciampi ordinò l’acquisto dei primi 4 aerei Canadair CL415 e ho frequentato quegli uffici per i quindici anni successivi, vedendo e documentando “tante cose” sulla strana gestione dei mezzi aerei antincendio (tutti, non solo i Canadair), da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile – e i Super-elicotteri del CfS (altro scandalo gigantesco).

La Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile, mi ha già “ucciso civilmente” facendo fallire la mia azienda nel 2004 (n.b.: oggi 2013 mi debbono ancora pagare il lavoro regolarmente fatto nel 1999 ) e, nonostante la Presidenza del Consiglio dei Ministri sia stata condannata dalla Corte di Appello di Torino a pagare il dovuto, non pagano!

Oggi ci sentiamo dire che le aziende falliscono perché la Pubblica Amministrazione paga in ritardo: io l’ho vissuto sulla mia pelle ma, dire “ la Pubblica Amministrazione” è troppo generico. Chi non mi ha pagato e mi ha fatto fallire è statala Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ho tenuto il diario di tutti quegli incontri in via Ulpiano e nei vari Ministeri competenti (con date, ore e nominativi) e ora, visto che le Istituzioni mi hanno fatto diventare un “cittadino inutile”, ho deciso di rendere pubblico come le Istituzioni (Presidenza Consiglio dei Ministri) hanno operato, perché è ora che gli italiani sappiano come stanno veramente le cose nel merito della “scandalosa gestione” dei mezzi aerei anti/incendio e, capiscano perché da anni l’unica razza in via di estinzione nel nostro Paese è : la razza imprenditoriale.
In questo nostro Paese tutti, troppi parlano (senza aver mai provato a farlo) di come creare nuovi posti di lavoro, ma gli unici che creano “veri” posti di lavoro da sempre sono gli imprenditori (piccolissimi artigiani, piccoli o grandi imprenditori), ma nel nostro Paese fare l’imprenditore è diventato impossibile.
Io ho provato, lo facevamo bene, avremmo creato oltre un centinaio di nuovi posti di lavoro facendo risparmiare molte risorse finanziarie ma non solo, allo Stato. Ma le Istituzioni me lo hanno impedito.

Carlo Gaiero 

Fonte italiachebrucia.wordpress.com

via NincoNanco

Accadde Oggi – Il 15 maggio di 13 anni fa Giorgio Napolitano inizia il mandato come 11° Presidente della Repubblica Italiana – Sì Napolitano, quello che lanciava moniti e firmava qualunque porcata e che ora non molla i suoi privilegi: 880.000 Euro l’anno solo di pensione!!

 

Giorgio Napolitano

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Accadde Oggi – Il 15 maggio di 13 anni fa Giorgio Napolitano inizia il mandato come 11° Presidente della Repubblica Italiana – Sì Napolitano, quello che lanciava moniti e firmava qualunque porcata e che ora non molla i suoi privilegi: 880.000 Euro l’anno solo di pensione!

16 maggio 2016 – L’inizio del mandato di Giorgio Napolitano come 11° Presidente della Repubblica Italiana. Tra moniti e firme di leggi improbabili, ha fatto la storia del Paese… In negativo.

Da Il Fatto Quotidiano:

Napolitano, pensione dorata: chauffeur, maggiordomo. E ufficio da 100 mq

Nonostante i tagli annunciati nel 2007, per i presidenti emeriti della Repubblica rimane una lunga lista di benefit: una segreteria di almeno una decina di persone, un assistente “alla persona”, una serie di linee telefoniche dedicate. Ridurre i privilegi? Il suo ufficio stampa: “Ha avuto impegni tali da non consentirgli di deliberare sulla materia”

Avrà di che consolarsi con il trattamento straordinario che lo aspetta: segreteria, guardarobiere, scorta. Con le dimissioni e l’uscita anticipata dal Quirinale, Giorgio Napolitano perderà la suprema carica, con un annuncio in arrivo probabilmente il 14 gennaio, ma non certo i servizi e i confort che hanno scandito la sua vita quirinalizia. Per lui, come da regolamenti in vigore, non si lesineranno mezzi e benefit, a cominciare dai telefoni satellitari, i collegamenti televisivi e telematici, lo staff nutritissimo e persino l’«addetto alla persona», sì, avete capito bene, proprio l’assistente-inserviente che alla corte inglese di Buckingam Palace più prosaicamente definirebbero “maggiordomo”. Insomma, un trattamento da vero monarca repubblicano al quale è riservato pure il diritto ad utilizzare un’auto con autista, privilegio che spetta anche alle vedove o ai primogeniti degli ex presidenti. Davvero niente male. E se ne era accorto lo stesso Napolitano che, nel 2007, tra le polemiche per le spese quirinalizie e le rivelazioni dei giornali sul trattamento degli ex annunciò tagli solenni. Ma, come Ilfattoquotidiano.it ha potuto verificare, quelle sforbiciate non sono mai arrivate e anche lui potrà dunque tranquillamente continuare a godere di sorprendenti agi e privilegi tra le compassate stanze di Palazzo Madama.

BENTORNATO, PRESIDENTE – Lasciato il Quirinale, Napolitano assumerà infatti le vesti di senatore a vita, carica che ha già ricoperto per pochi mesi dal 23 settembre 2005, quando fu nominato dal suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi, fino alla sua elezione al Colle il 15 maggio 2006. Al Senato, dove insieme allo stesso Ciampi formerà la gloriosa coppia degli ex capi di Stato, Napolitano si sistemerà in una location diversa da quella che lo aveva ospitato per poco più di sette mesi prima di trasferirsi al Quirinale. Il suo vecchio ufficio, infatti, è stato nel frattempo assegnato ad un altro senatore a vita: quel Mario Monti da lui stesso nominato poco tempo prima di diventare presidente del Consiglio. Così, per Napolitano si sono dovuti tirare a lucido gli oltre cento metri quadrati degli uffici di Palazzo Giustiniani con vista su San Ivo a suo tempo occupati da un altro ex illustre inquilino del Colle, il defunto Oscar Luigi Scalfaro.

BENEFIT A VITA – Un “buen retiro” dorato che, allo stipendio dovuto ai comuni senatori eletti, circa 15mila euro mensili netti, tra indennità, rimborsi e ammennicoli vari, sommerà anche una lunga serie di benefit a carico del bilancio della presidenza della Repubblica. Documenti alla mano, si scopre infatti che in forza di un vecchio decreto del 1998 a ciascun presidente emerito spetta innanzitutto il diritto ad utilizzare un dipendente della carriera di concetto o esecutiva del segretariato generale del Quirinale con funzioni di segretario distaccato nel suo nuovo staff. Altri due dipendenti del Colle possono invece essere trasferiti presso la sua abitazione privata romana di via dei Serpenti, con mansioni l’uno di guardarobiere e l’altro di addetto alla persona. Poi ci sono le cosidette “risorse strumentali”: un telefono cellulare o satellitare, un fax e un’altra connessione urbana ultraprotetta, una linea dedicata per il collegamento con il centralino del Quirinale, un’altra per quello con la batteria del Viminale e un allacciamento diretto con gli uffici dei servizi di sicurezza del ministero degli Interni, predisposti in duplicato presso lo studio e l’appartamento privato dell’ex presidente; quindi, collegamenti telematici (anche in questo caso doppi), consultazione delle agenzie di stampa e banche dati, oltre a connessioni televisive a bassa frequenza per la trasmissione dei lavori di Camera e Senato; per ultima, non poteva mancare, ecco l’auto con telefono e chauffeur riservata, vai a capire perché, pure alla vedova o al primogenito dell’ex capo di Stato. E non è finita.

PAGA IL SENATO – Una volta traslocato dal colle del Quirinale agli uffici del Senato, a Napolitano, come a tutti i presidenti emeriti della Repubblica, spettano altre cospicue dotazioni. Ci sono quelle della presidenza del Consiglio, mobilitata per l’utilizzo di treni, navi e aerei; ma ci sono soprattutto le altre poste a carico di Palazzo Madama. Si tratta di una munitissima segreteria composta da una decina di unità: un capo ufficio, tre funzionari, due addetti ai lavori esecutivi, altri due a quelle ausiliari e, a scelta, addirittura un consigliere diplomatico o militare. Una pletora di persone alla quale obbligatoriamente si aggiungono gli agenti di pubblica sicurezza e i carabinieri addetti alla scorta e alle postazioni previste presso le abitazioni private del presidente. A conti fatti, una trentina di persone che forniranno i loro servizi nell’arco delle 24 ore. Non spetta, invece, agli ex inquilini del Colle alcuna liquidazione, assimilabile al Tfr dei comuni lavoratori o all’assegno previsto per i parlamentari non rieletti. Interpellato dal ilFattoquotidiano.it, l’ufficio stampa del Quirinale spiega che «al momento della cessazione dell’incarico di presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano non riceverà alcuna indennità di fine mandato». L’attuale capo dello Stato, aggiungono dal Colle, «ha maturato 38 anni di contributi ma non ha mai beneficiato né beneficerà del vitalizio previsto per gli ex parlamentari in quanto incompatibile dapprima con l’assegno percepito in qualità di eurodeputato (Napolitano lo è stato dal 1999 al 2004, ndr), poi con quello di presidente della Repubblica e, infine, anche con quello di senatore a vita, carica che tornerà a rivestire una volta lasciato il Quirinale».

CHI SPENDING DI PIU’ – Quanto ai tagli ai privilegi degli ex capi di Stato annunciati qualche anno fa, i comunicatori del Colle spiegano a ilfattoquotidiano.it che «il mandato di Napolitano è stato finora caratterizzato da impegni tali da non consentirgli di deliberare sulla materia, ma qualora dovesse decidere di farlo prima della cessazione del suo incarico non intende fare della sua determinazione oggetto di campagna promozionale». Anche per ragioni di opportunità rispetto all’operato dei suoi predecessori. E, in ogni caso, «non è detto che, una volta esaurito il mandato, Napolitano si avvarrà indiscriminatamente delle prerogative previste per gli ex presidenti della Repubblica».
Insomma, prerogative rinunciabili ma solo se l’avente diritto vorrà.

 

Ricordate l’aggressione all’inviato Rai da parte del mafioso Spada? Beh, c’è un altro caso molto simile di cui i Tg non hanno alcuna intenzione di parlare: aggredita un’inviata di Fanpage al comizio di De Luca…!

 

Fanpage

 

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Ve ne avevamo parlato solo ieri…

“La nostra quota è del 15%”: il figlio del “signore delle fritture” De Luca affonda nello scandalo appalti rifiuti. Ma per i Tg la notizia è che una decina di grillini non RESTITUISCONO, parte del LORO stipendio…

 

Ricordate l’aggressione all’inviato Rai da parte del mafioso Spada? Beh, c’è un altro caso molto simile di cui i Tg non hanno alcuna intenzione di parlare: aggredita un’inviata di Fanpage al comizio di De Luca…!

COMIZIO DE LUCA, SCHIAFFI ALLA GIORNALISTA DI FANPAGE.IT: “SIETE MONNEZZA!”

Gaia Bozza, cronista di Fanpage, è stata malamente allontanata dall’evento del Pd tenutosi oggi a Salerno, dove erano presenti il governatore campano, “il signore delle fritture”, Vincenzo De Luca e i suoi due figli, Piero (candidato Pd alle elezioni) e Roberto. Quest’ultimo è stato costretto a dimettersi dal suo incarico di assessore al comune di Salerno dopo il coinvolgimento in un’inchiesta sulla corruzione nel settore dei rifiuti, nata proprio da uno scoop di Fanpage.

La giornalista ha rivolto domande a Roberto De Luca ma lui l’ha deliberatamente ignorata. Alcuni presenti sono intervenuti dicendo a alta voce: “Domande qui non se ne fanno. Te ne devi andare”.

Si sente chiaramente la voce di una donna che grida: “Ma tu chi cazzo sei?”. Una delle persone in sala sembra trattenere la cronista, che reagisce dicendo: “Non è questo il modo di trattare i giornalisti”. In un post su Facebook Ciro Pellegrino, caposervizio di Fanpage, ha definito l’episodio un'”aggressione” e l’ha bollato come cosa “particolarmente  infame”.

Il comunicato di Fanpage:

Durante la presentazione della candidatura di Piero De Luca alla Camera dei Deputati, nelle fila del Partito Democratico, una nostra giornalista è stata presa a schiaffi, spintonata e insultata mentre cercava di porre alcune domande a Roberto De Luca, appena dimessosi da assessore al Bilancio del Comune di Salerno, in seguito all’inchiesta “Bloody Money” di Fanpage.it, il tutto alla presenza del Governatore Vincenzo De Luca.

QUI il video

 

 

“La nostra quota è del 15%”: il figlio del “signore delle fritture” De Luca affonda nello scandalo appalti rifiuti. Ma per i Tg la notizia è che una decina di grillini non RESTITUISCONO, parte del LORO stipendio…

 

De Luca

 

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“La nostra quota è del 15%”: il figlio del “signore delle fritture” De Luca affonda nello scandalo appalti rifiuti. Ma per i Tg la notizia è che una decina di grillini non RESTITUISCONO, parte del LORO stipendio…

“La nostra quota è del 15%”: il figlio di Vincenzo de Luca nello scandalo appalti rifiuti
Nunzio Perrella, ex boss della Camorra, per anni ha gestito il traffico dei rifiuti in tutta Italia. Dopo 21 anni passati agli arresti domiciliari, è tornato ad essere un cittadino libero, e ha proposto allo Stato di infiltrarsi di nuovo nell’ambiente, scegliendo poi Fanpage.it per mostrare il diffuso sistema delle mazzette ai politici negli appalti per la gestione dell’immondizia e mettendo a rischio la sua incolumità e quella dei suoi familiari.

Ecco le immagini raccolte per sei lunghi mesi di indagine sul ciclo dei rifiuti, da cui è scaturita l’inchiesta della Procura di Napoli che vede iscritti nel registro degli indagati, tra gli altri, Luciano Passariello,  consigliere regionale e candidato alla Camera per Fratelli d’Italia, e Roberto De Luca, secondogenito di Vicenzo, governatore della Regione Campania, oltre che assessore al Bilancio al Comune di Salerno.

Nella seconda puntata l’incontro con il figlio della governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, Roberto, attualmente assessore al bilancio al comune di Salerno che si siede con il nostro intermediario a parlare dello smaltimento delle ecoballe della regione.

 

QUI il video integrale

…ovviamente non ci perderemo le prossime puntate…

tratto da: https://youmedia.fanpage.it/video/aa/Wofx8uSwwSUBUYIW

 

Uno scandalo di cui i Tg non ci parlano: le pensioni d’oro dei sindacalisti gonfiate con un trucchetto. Boeri vorrebbe bloccarle ma Poletti non fa partire la circolare…!

scandalo

 

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Uno scandalo di cui i Tg non ci parlano: le pensioni d’oro dei sindacalisti gonfiate con un trucchetto. Boeri vorrebbe bloccarle ma Poletti non fa partire la circolare…!

 

Più la poltrona dal presidente dell’Inps traballa e più Tito Boeri rincara la dose dei suoi attacchi. L’ultimo bersaglio colpito è stato il mondo blindato dei sindacati e quella grande vergogna delle pensioni d’oro riservate ai lavoratori in aspettativa sindacale. Da tempo Boeri avrebbe redatto il testo di una circolare – che dovrebbe diffondere il ministero del Lavoro – con la quale bloccare per sempre i privilegi che gonfiano gli assegni dei sindacalisti diretti alla pensione. Con non poca stizza, il ministro Giuliano Poletti gli ha risposto che quella circolare è al vaglio dell’ufficio legislativo.

Per Boeri l’attacco ai sindacati potrebbe diventare letale. Già sulla sua testa da tempo pende la riforma della governance dell’istituto di previdenza, dopo la quale i suoi detrattori sono sicuri che sarà costretto a fare i bagagli. Il problema delle pensioni d’oro tra quelli che una volta difendevano i lavoratori è ben noto a tutti. Per prassi, riporta il Giorno, le organizzazioni sindacali versano contributi aggiuntivi, rispetto a quelli figurativi, a favore di chi è in aspettativa o sono in distacco sindacale e hanno finito la loro carriera. In questo modo l’importo della pensione si gonfia più o meno del 27% in più rispetto a qualsiasi altro normale lavoratore.

Boeri nello stesso giorno si è preso anche la briga di attaccare il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, e la deputata del Pd maria LuisaGnecchi, colpevoli di aver preteso trasparenza nei dati, per esempio sulle stime che non corrispondono alla realtà per la salvaguardia degli esodati. Secondo Boeri però è tutta una macchinazione per “volta sistematicamente a gettare discredito sull’Istituto che gestisce la protezione sociale in Italia e sulle statistiche che produce. Se così fgosse sarebbe un gioco pericoloso”. Vero, ma nell’immediato chi sembra più a rischio di perdere il posto sembra proprio Boerl.

Con fonte Libero Quotidiano

J-AX: Salvini dice che i Rom rubano? Ma quanti campi Rom ci vogliono per rubare 40 milioni di Euro come ha fatto la Lega di Belsito e Bossi?

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J-AX


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Correva l’anno 2015 e pubblicavamo questo… Qualcosa è cambiato? SI! In peggio (peraltro poi si è saputo che i milioni rubati dalla lega non sono 40, ma 49…, ma questo è solo un dettaglio)

GRANDE J-AX: Salvini dice che i Rom rubano? Ma quanti campi Rom ci vogliono per rubare 40 milioni di Euro come ha fatto la Lega di Belsito e Bossi?

GRANDE J-AX: Salvini dice che i Rom rubano? Ma quanti campi Rom ci vogliono per rubare 40 milioni di Euro come ha fatto la Lega di Belsito e Bossi? (per la verità i milioni sono 49 – ndr)

Un breve monologo che parte dai disordini del primo maggio a Milano per arrivare alle “ipocrisie” della politica nostrana, in particolare quella della Lega Nord di Matteo Salvini, la cui carriere sarebbe “il crimine peggiore dei rom”. La trasmissione di La7, Piazza Pulita ospita questo intervento del rapper J-Ax, che chiede “quanti campi rom ci vogliono per arrivare ai 40 milioni di euro rubati dalla Lega di Bossi e Belsito“. J-Ax parla di strumentalizzazione attuata nei confronti dei No Expo dopo i fatti di Milano, “perché non si può incolpare tutto un movimento” per le azioni di chi ha scelto la violenza. E se qualcuno dovesse vedere una contraddizione tra le sue opinioni e il suo reddito, lui mette le mani avanti: “Con la metà dei soldi che guadagno pago i vostri stipendi, quelli dei vostri autisti, e anche quelli dei vostri social media manager che ridono delle foto di bambini annegati nel Mediterraneo”

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