La nostra Polizia finalmente sarà dotata di Taser. Peccato che sin da 2007 per l’Onu è un’arma di tortura e che nel frattempo Amnesty ha denunciato centinaia di morti solo negli Stati Uniti…!

 

Taser

 

 

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La nostra Polizia finalmente sarà dotata di Taser. Peccato che sin da 2007 per l’Onu è un’arma di tortura e che nel frattempo Amnesty ha denunciato centinaia di morti solo negli Stati Uniti…!

 

Da Salvini via libera al Taser per la polizia, ma dal 2007 è arma di tortura

Il Ministro: “non è un’arma letale ed è un ottimo deterrente”. Ma per l’Onu è un’arma di tortura e Amnesty denuncia centinaia di morti negli Stati Uniti

È ufficiale: è stato firmato il decreto che dà il via alla sperimentazione del Taser, la pistola elettrica che sarà in dotazione delle forze dell’ordine. Le città che fungeranno da laboratorio per la nuova arma saranno Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi.

“È un’arma di dissuasione non letale” ha detto Salvini, “ed il suo utilizzo è un importante deterrente soprattutto per gli operatori della sicurezza che pattugliano le strade e possono trovarsi in situazioni border line”.

Il Viminale ha informato che la sperimentazione sarà affidata alla Polizia di Stato, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza. A quella sperimentale, seguirà una fase disciplinare, sulla base della quale le forze dell’ordine saranno addestrate per l’utilizzo.

“Il Taser “può risultare più efficace e soprattutto può ridurre i rischi per l’incolumità personale degli agenti. Credo che la pistola elettrica sia un valido supporto, come dimostra l’esperienza di molti paesi avanzati, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, la Francia e la Svizzera”. Il Taser è in dotazione alle forze di polizia di circa 107 Paesi, tra cui Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e in Europa in Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito”.

Ma quello che Salvini non dice è che l’Onu considera il Taser un’arma di tortura dal 2007 e che Amnesty International denuncia da anni centinaia di morti negli Stati Uniti a causa del Taser, come quella di avvenuta a Miami nell’agosto del 2013, quando un ragazzo che stava facendo dei graffiti sul muro è stato colpito da una pistola taser sparata da un poliziotto ed è morto qualche tempo dopo, proprio a causa delle conseguenza che la carica ad alta tensione della pistola ha avuto sul suo corpo.

Il Taser paralizza i muscoli grazie a una scossa elettrica e non è affatto scevra da conseguenze: usata in maniera indiscriminata dalla polizia, senza sapere ad esempio se la vittima ha problemi cardiaci, potrebbe portare alla morte.

 

fonte: https://www.globalist.it/news/2018/07/04/da-salvini-via-libera-al-taser-per-la-polizia-ma-dal-2007-e-arma-di-tortura-2027365.html

ONU: approvato il Trattato per la messa al bando armi nucleari. Ma voi provate un po’ a indovinare chi ha disertato il voto…

armi nucleari

 

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ONU: approvato il Trattato per la messa al bando armi nucleari. Ma voi provate un po’ a indovinare chi ha disertato il voto…

ONU: approvato Trattato messa al bando armi nucleari. Italia diserta voto.

Approvato all’ONU il Trattato di messa al bando delle armi nucleari, che entrerà in vigore dopo la ratifica da parte di almeno 50 Paesi. L’Italia non partecipa ai negoziati e al voto, perché custodisce nelle basi americane di Aviano e Ghedi 40 bombe atomiche.

Approvato all’ONU, il 7 luglio scorso, il Trattato di messa al bando delle armi nucleari, strumento internazionale legalmente vincolante, che entrerà in vigore dopo la ratifica da parte di almeno 50 Paesi. I voti a favore sono stati 122, con 1 contrario (Paesi Bassi) e 1 astensione.

L’articolo 1 del Trattato vieta di “sviluppare, testare, produrre, oppure acquisire, possedere o possedere riserve di armi nucleario altri dispositivi esplosivi nucleari. Trasferire a qualsiasi destinatario qualunque arma nucleare o altri dispositivi esplosivi nucleari o il controllo su tali armi o dispositivi esplosivi, direttamente o indirettamente. Ricevere il trasferimento o il controllo delle armi nucleari o di altri dispositivi esplosivi nucleari, direttamente o indirettamente. Utilizzare o minacciare l’uso di armi nucleari o di altri dispositivi esplosivi nucleari. Assistere, incoraggiare o indurre, in qualsiasi modo, qualcuno ad impegnarsi in una qualsiasi attività che sia vietata a uno Stato Parte del presente Trattato. Ricercare o ricevere assistenza, in qualsiasi modo, da chiunque per commettere qualsiasi attività che sia vietata a uno Stato Parte del presente Trattato. – ed infine – Consentire qualsiasi dislocazione, installazione o diffusione diarmi nucleari o di altri dispositivi esplosivi nucleari sul proprio territorio o in qualsiasi luogo sotto la propria giurisdizione o controllo”.

L’Italia è tra quesi Paesi che custodisce bombe atomiche, 20 nella base militare statunitense di Aviano e 20 in quella diGhedi. Le bombe di Aviano sono a chiave singola, saranno cioè lanciate in caso di conflitto da aerei americani, mentre quelle diGhedi sono a chiave doppia, vale a dire in caso di conflitto saranno lanciate da aerei del Paese ospitante, l’Italia. Non stupisce, ma ugualmente indigna, che l’Italia quindi non abbia preso parte nè ai negoziati del Trattato né al voto.
“Non possiamo condividere la scelta dell’Italia di non partecipare a questo percorso, e di non essere presente al voto” denuncia infatti Francesco Vignarca della Rete Italiana per il Disarmo, che chiede quindi al governo “il coraggio di aderire al Trattato e di mettersi dal lato giusto della storia”.

Il Trattato di messa al bando delle armi nucleari, inoltre, garantisce (articolo 6) “assistenza alle vittime” colpite “dall’uso o dalla sperimentazione di armi nucleari” e obbliga al Paese che lo ratificherà di adottare tutte quelle “misure necessarie e appropriate per la bonifica ambientale” di zone “contaminate a seguito di attività relative alla sperimentazione o all’utilizzo di armi nucleari o di altri dispositivi esplosivi nucleari”. Infine, ciascuno Stato che metterà al bando le armi nucleari dovrà incoraggiare “gli Stati che non sono parte del presente Trattato a firmare, ratificare, accettare, approvare o aderire” allo stesso “con l’obiettivo dell’adesione universale al presente Trattato da parte di tutti gli Stati”, come stabilito all’articolo 12.

“Questo storico Trattato è stato adottato in una forma che riflette pienamente le voci della società civile e segna una tappa fondamentale nell’impegno per liberare l’umanità e il nostro pianeta dalla minaccia costituita dalle armi nucleari. Adesso che abbiamo questo meraviglioso strumento continueremo a impegnarci come rappresentati della società civile affinché tutti gli Stati, a partire dall’Italia, ratifichino il Trattato, convinti che un cambiamento rivoluzionario nella coscienza dei singoli, diffondendosi in tutto il mondo, costituisca l’unica forza sufficientemente profonda e radicale in grado di porre fine all’era nucleare” precisa Daniele Santi, segretario generale di Senzatomica.

Sante Mapelli Morro
fonte: http://www.mainfatti.it/armi-nucleari/ONU-approvato-Trattato-messa-al-bando-armi-nucleari-Italia-diserta-voto_0226425033.htm