Ora Gentiloni (…e magari anche la Pinotti) ci spieghi perché l’Italia, nel silenzio più assoluto, schiera i missili in difesa della Turchia…!

 

Gentiloni

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Ora Gentiloni (…e magari anche la Pinotti) ci spieghi perché l’Italia, nel silenzio più assoluto, schiera i missili in difesa della Turchia…!

 

Gentiloni ci spieghi perché l’Italia schiera i missili in difesa della Turchia

Il governo uscente deve ancora spiegare agli italiani perché manteniamo una missione in Turchia per difendere Ankara da non si sa quale pericolo. Pochi in Italia sanno infatti che da oltre un anno manteniamo in Turchia una batteria missilistica puntata sulla Siria. Con noi ci sono gli spagnoli con i loro patriot, mentre gli italiani hanno i missili Samp/T, gli Aster 30. Siamo schierati sulla frontiera nella missione Active Fence, Barriera attiva. È assolutamente inspiegabile, come abbiamo già ribadito in passato, perché noi dobbiamo difendere uno dei più forti eserciti del mondo, quello turco, che è il più forte della Nato dopo quello statunitense. Soprattutto perché adesso dalla Siria non vengono minacce per i turchi, semmai il contrario, visto che la Turchia ha invaso la Siria, Stato sovrano, per sterminare i curdi. Il tutto nel silenzio di Nato, Ue e Onu. Erdogan in visita a Roma, un paio di mesi fa, chiese – meglio. ordinò – di rimanere. Il governo del Pd ha sempre tenuto nascosta questa operazione, perché si sa che occhio non vede cuore non duole. L’unità missilistica italiana, schierata nella città turca di Kahramanmaras e inserita nell’ambito del sistema di difesa aerea integrata della Nato contro un’eventuale minaccia missilistica proveniente dalla vicina Siria, è stato infatti uno dei temi in cima all’agenda dei colloqui a Roma tra il leader turco Recep Tayyip Erdogan, il capo di Stato Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Lo ha sostenuto lo stesso Erdogan parlando poi con i giornalisti turchi che lo hanno accompagnato durante la missione in Italia. Erdogan, scrive il giornale Hurriyet, ha riferito di una richiesta di Ankara per una proroga del mandato fino al settembre 2018. “È stato prolungato. Per noi è molto importante”, si è vantato Erdogan.

fonte: http://www.secoloditalia.it/2018/04/gentiloni-ci-spieghi-perche-litalia-schiera-i-missili-in-difesa-della-turchia/

La missione militare in Niger? Per il Governo Nigerino se la sarebbero “inventata” Alfano e la Pinotti: mai saputo niente, notizia appresa solo dai media, mai contatti con Roma, “inconcepibile” la presenza di militari Italiani sul nostro territorio…!!

 

Niger

 

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La missione militare in Niger? Per il Governo Nigerino se la sarebbero “inventata” Alfano e la Pinotti: mai saputo niente, notizia appresa solo dai media, mai contatti con Roma, “inconcepibile” la presenza di militari Italiani sul nostro territorio…!!

 

Missioni militari, Niger blocca intervento italiano. Possibile: “Vicenda grottesca”

Il ministro degli Interni del Niger ha detto che una missione italiana nel Paese africano sarebbe “inconcepibile”. I deputati uscenti di Possibile, Pippo Civati e Andrea Maestri, annunciano un’interrogazione parlamentare.

“La missione in Niger dell’Italia sta assumendo toni grotteschi. Se non si trattasse di una questione di grande rilievo, sembrerebbe qualcosa di comico. Il governo nigerino ha fatto sapere di non volere militari italiani sul territorio, ma in concreto non è ancora chiara la natura dell’accordo stipulato lo scorso settembre. A giudicare dall’evoluzione degli eventi l’intesa era abbastanza nebulosa, avvalorando la nostra tesi di un’iniziativa scriteriata. In mezzo a questa scarsa chiarezza finisce anche il Fondo per l’Africa: come sono stati impiegati i 200 milioni annunciati in pompa magna?”. Questo il contenuto di una nota dei deputati uscenti di Possibile, Pippo Civati e Andrea Maestri, candidati di Liberi e Uguali che non entreranno in Parlamento, annunciando un’interrogazione parlamentare.

Il ministro degli Interni del Paese africano Mohamed Bazoum, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, ha detto di non essere mai stato informato della missione, che ha lo scopo di combattere il terrorismo e il traffico di esseri umani, e di essere contrario la presenza di soldati italiani sul proprio territorio. Bazoum ha giudicato “inconcepibile” la missione, e ribadisce di aver appreso dell’intervento italiano solo dai media, spiegando che “non ci sono mai stati contatti in merito tra Roma e Niamey”. Ma la ministra della Difesa uscente, Roberta Pinotti ha detto di possedere due lettere di richiesta firmate dal suo omologo, datate 1 novembre 2017 e 15 gennaio 2018, con le quali il Niger ha chiesto all’Italia “cooperazione per l’addestramento per il controllo dei confini”. Ma per il momento il Niger ha bloccato l’operazione, che consiste nell’invio di 470 militari, 130 mezzi terrestri, due velivoli C130, per una spesa totale di 130 milioni di euro. Al massimo, chiarisce il titolare nigerino agli Interni, potrà essere autorizzata una “missione di esperti”, senza ruoli operativi.

“Il ministero degli Esteri, Angelino Alfano, e la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, devono chiarire – hanno aggiunto i due esponenti di Possibile – se intendono proseguire in Niger con la politica di esternalizzazione dei confini che già nel caso della Libia ha comportato, e sta comportando, il sacrificio dei diritti umani di richiedenti asilo e di persone vulnerabili. La fine della legislatura e il quadro politico incerto non possono far passare in secondo piano questioni politiche di primaria importanza”.

fonte: https://www.fanpage.it/missioni-militari-niger-blocca-intervento-italiano-possibile-vicenda-grottesca/

Bambini morti! Vi danno fastidio queste immagini? Eppure li hanno ammazzati le armi che NOI Italiani vendiamo all’Arabia grazie al Ministro Pinotti, a Renzi ed a Gentiloni…!!!

 

Bambini morti

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Bambini morti! Vi danno fastidio queste immagini? Eppure li hanno ammazzati le armi che NOI Italiani vendiamo all’Arabia grazie al Ministro Pinotti, a Renzi ed a Gentiloni…!!!

 

La guerra in Yemen nel silenzio dei media: 16.200 morti in due anni 

L’attenzione mediatica sui conflitti in corso nel mondo non è mai casuale: è sempre pilotata per dirigere l’indignazione dove più conviene. E dirigere l’indignazione sullo Yemen non conviene a nessuno. Secondo l’ONU, tra marzo 2015 e aprile 2016 fra 7.400 e 16.200 persone sono morte in Yemen. La guerra coinvolge gli yemeniti Huthi fedeli all’ex presidente Saleh, e le forze leali al governo attuale, quello di Hadi.

Le forze degli Huthi conquistano la capitale San’a nel marzo del 2015 e costringono alla fuga gli avversari, e quindi lanciano un’offensiva per estendere il loro controllo nelle province meridionali. Hadi si rifugia in Arabia Saudita, e qui entra in gioco proprio quest’ultimo stato, che secondo l’ONU ha causato da solo più morti civili degli scontri fra le due fazioni.

A non convenire l’attenzione mediatica sul conflitto è soprattutto il NOSTRO Governo che con queste stragi ci lucra.

L’Arabia Saudita (A CUI NOI VENDIAMO LA NOSTRE ARMI) attacca per rovesciare gli Huthi e per ristabilire al governo Hai. Da un anno, l’Arabia Saudita con l’appoggio statunitense bombarda la popolazione yemenita, senza distinguere fra civili e non.

Anche lo Stato Islamico, che si è introdotto nella guerra per conquistare diverse porzioni dello Yemen, si schiera sostanzialmente a fianco dell’Arabia Saudita e degli USA, incitando i suoi a combattere contro i ribelli Huthi e quindi creando un fronte unico assieme ad USA ed Arabia Saudita. Ma dove sono le bombe statunitensi e saudite a cadere (ve lo ricordo, Made in Italy) , il massacro dei bambini non importa per nessuno. A gennaio 2017, la guerra in Yemen ha ucciso più di 1400 bambini. Invisibili, agli occhi del mondo.

Ma forse la pagina più vergognosa della storia yemenita avviene a giugno del 2016, quando l’ONUpubblicando il rapporto annuale su bambini e conflitti armati, esclude che l’Arabia Saudita possa aver causato quelle morti con i suoi bombardamenti a tappeto.
O meglio, il nome dell’Arabia Saudita, inizialmente presente nel rapportosparisce nell’arco della notte fra il 6 ed il 7 giugno. Merito delle pressioni politiche saudite. Per i sauditi, questa è una ‘irreversibile vittoria morale’. Per i bambini ed i civili yemeniti, solo l’attesa della prossima bomba.

leggi anche:

Il ministro della Difesa Pinotti: “La vendita delle nostre armi in Medio Oriente è legale” …Ok, qualcuno ora chieda a quest’idiota se essere complici di un massacro del genere è “Legale” nonchè “Morale” !!