Il Pd che fa finta di essere ancora vivo – Piazza del Popolo, dicono 70.000, poi scendono a 50.000. Repubblica ribadisce 70.000, ma si smentisce con i suoi stessi video. Erano da 10 a 20.000… Ricordiamo che Berlinguer 40 anni fa portò in piazza 500.000. Come siamo caduti tanto in basso?

 

Piazza del Popolo

 

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Il Pd che fa finta di essere ancora vivo – Piazza del Popolo, dicono 70.000, poi scendono a 50.000. Repubblica ribadisce 70.000, ma si smentisce con i suoi stessi video. Erano da 10 a 20.000… Ricordiamo che Berlinguer 40 anni fa portò in piazza 500.000. Come siamo caduti tanto in basso?

 

 

Innanzitutto quanti erano a Piazza del Popolo per la manivestazione del Pd?

L’organizzazione prima sbandiera un fin troppo fantasioso 70.000 persone. Siccome questa è grossa pure per loro, si sono poi “ridimensionati” a 50.000 (anche se qualche voce interna balbetta un eretico 25.000).

Tanto per fare numeri, ricordiamo che Piazza del Popolo è 17.100 mq e quindi avrebbe una capienza massima e teorica di 68.400 persone (4 persone a metro quadro), cioè quei 70 mila che il Pd favoleggia.

E infatti Repubblica inneggia con enfasi ai fantomatici 70.000, smentendosi però con i suoi stessi video (GUARDA QUI) dove, nonostante le inquadrature fatte ad arte, è chiaro che la piazza è piena per un quaro, forse un quinto…

Vogliamo essere buoni, hanno portato in piazza da 10 a 20.000 mersone…

Signori, questo è il Pd… Questo partito, quando c’era Lui (e per Lui intendo proprio Lui, Enrico Berlinguer) in piazza ne venivano mezzo milione!

Leggete un po’ questo:

Era il Settembre del 1977 – 40 anni fa – e per Berlinguer che chiudeva Festa dell’Unità 500.000 persone (per capirci, il doppio rispetto al mega-concerto di Vasco) …Ma come cazzo siamo caduti tanto in basso fino a Matteo Renzi?
18 settembre 1977: al parco Ferrari in mezzo milione per Berlinguer, il doppio rispetto a Vasco

Era il 18 settembre del 1977, Enrico Berlinguer, il capo del Partito comunista italiano, chiudeva a Modena – sul palco dell’ex Autodromo (oggi parco Ferrari) la Festa nazionale dell’Unità. ‘Duecentomila metri quadrati del prato non sono bastati ad accogliere i compagni, i simpatizzanti, gli elettori del Pci che da ogni dove sono venuti ad ascoltare il segretario generale del Pci che chiude il Festival. Quanti sono? Ogni calcolo perde qualsiasi senso di fronte all’impressionante spettacolo di questa folla gigantesca che ha invaso e colmato tutti gli enormi spazi dell’autodromo in cui dal nulla era sorta la città-festival‘. Così L’Unità di allora descriveva l’evento. Si stimarono oltre mezzo milione di persone. Il doppio rispetto al mega-concerto di Vasco Rossi.

Nel recuperare quei giornali, nel leggere gli articoli di un’epoca che non c’è più, resta un’amarezza profonda. La consapevolezza di quanto oggi sia stato tradito del Credo di allora. Resta l’invidia per un tempo in cui si poteva dire – citando Gaber – senza timore di essere smentiti che ‘Berlinguer era una brava persona e Andreotti non lo era, una brava persona’.

Come siamo caduti così in basso?

Martina attacca Di Maio e Salvini: “taglia del 10 per cento il fondo per i disabili” …Ma il taglio risale al governo Gentiloni. Tecnicamente si chiama “figura di merda storica”…!

 

Martina

 

 

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Martina attacca Di Maio e Salvini: “taglia del 10 per cento il fondo per i disabili” …Ma il taglio risale al governo Gentiloni. Tecnicamente si chiama “figura di merda storica”…!

“Il segretario Pd Martina attacca Matteo Salvini dicendo che il nostro governo ha tagliato un fondo per i disabili. In realtà a tagliare quei fondi è stato il governo Gentiloni, di cui Martina era ministro”.

Lo ha scritto su Facebook il ministro per la famiglia e le disabilità Lorenzo Fontana, il quale ha sottolineato che il governo Conte questi fondi vuole incrementarli. “Ormai non sanno più cosa inventarsi,” ha commentato, riferendosi al Partito Democratico.

Martina ha eliminato il post (pubblicato sul social network giovedì scorso), ma Fontana aveva già ottenuto lo screenshot, nel quale si legge:

“Salvini si è riempito la bocca con la creazione del ministero della Disabilità. Ora che fa col suo complice Di Maio? Taglia del 10% il fondo per i disabili stanziato con il ‘Dopo di noi’. Ignobile. Il governo provveda subito al ripristino dei 10 milioni tagliati senza dare spiegazioni”.

Sulla questione non è intervenuto soltanto Martina, ma anche altri esponenti dem.

L’ex deputata Pd Ileana Argentin, prima firmataria della legge sul ‘Dopo di noi’, con cui è stato stanziato il fondo per i disabili, ha dichiarato:

“È una vergogna. Dopo anni di lotte e battaglie per garantire il ‘lusso’ di morire ai genitori dei disabili gravi, oggi senza spiegazioni e con una passata di spugna si abbandonano i più deboli. Questo comportamento è ignobile e i giallo-verdi sono senza coscienza, altro che ministero della Disabilità”.

E Pietro Barbieri, responsabile Welfare e Terzo settore del Pd, ha affermato che quella del governo gialloverde è “una decisione che dopo anni di lotte, riporta indietro il Paese, lasciando di nuovo le famiglie di fronte all’istituzionalizzazione del proprio figlio”.

“Quelle persone – ha aggiunto Barbieri – che a parole, ma solo a parole, il governo dice di voler aiutare. Questo è il primo atto sulla disabilità del Governo che ha istituito un ministero ad hoc”.

Care donne, non fatevi prendere per i fondelli da questi ignobili cacciatori di consensi… Martina, Pd: “contro femminicidio azioni forti: arresto per gli stalker… Bello vero? Ma solo perchè non ricordate che proprio il Pd ha depenalizzato il reato, punendo lo stalking con una semplice multa!!

 

femminicidio

 

 

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Care donne, non fatevi prendere per i fondelli da questi ignobili cacciatori di consensi… Martina, Pd: “contro femminicidio azioni forti: arresto per gli stalker… Bello vero? Ma solo perchè non ricordate che proprio il Pd ha depenalizzato il reato, punendo lo stalking con una semplice multa!!

 

Idiota o in malafede?

Maurizio Martina: “In Italia viene uccisa una donna ogni 60 ore. È una strage continua. Dobbiamo reagire tutti subito. Occorrono azioni forti, a partire anche dall’introduzione dell’arresto obbligatorio per chi maltratta e per gli stalker”

Rinfrescatevi la memoria:

Da La Stampa del 26.06.2017

“Lo stalking si potrà risarcire con una multa”. Polemica sul ddl penale. Il Pd: allarme infondato

La denuncia dei sindacati: «Donne tradite dallo Stato due volte»

«Lo Stato non può tradire le donne due volte, prima esortandole a denunciare e poi archiviando le denunce, o peggio, a depenalizzare il reato di stalking». La denuncia arriva da Loredana Taddei, responsabile nazionale delle Politiche di Genere di Cgil, Liliana Ocmin, responsabile del coordinamento nazionale donne Cisl e da Alessandra Menelao, responsabile nazionale dei centri di ascolto della Uil: l e tre sindacaliste segnalano di avere scoperto che «nella legge di riforma del codice penale, approvata il 14 giugno 2017, si prevede l’introduzione di un nuovo articolo: il 162 ter, che prevede l’estinzione dei reati a seguito di condotte riparatorie. Uno di questi reati è lo stalking. Senza il consenso della vittima l’imputato potrà estinguere il reato pagando una somma se il giudice la riterrà congrua, versandola anche a rate». 

Il Pd: “Allarme infondato”

Ma la presidente della commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti (Pd), bolla come «terrorismo psicologico», l’allarme delle sindacaliste. «Sono dichiarazioni da irresponsabili, senza alcun fondamento». Ferranti spiega: «La riforma del processo penale che prevede la possibilità che il giudice estingua il reato nel caso di riparazione del danno si applica solamente – spiega – ai reati procedibili a querela remissibile. E non è certo il caso del delitto di stalkingche si realizza attraverso minacce gravi e reiterate, casi per i quali la legge sul femminicidio nel 2013 ha espressamente sancito l’irrevocabilità della querela». «La notizia che circola in queste ore è una fake news: l’importanza del reato di stalking e la necessità che le donne denuncino sono principi imprescindibili», sottolinea la deputata del Pd Vanna Iori, responsabile nazionale del partito per l’infanzia e l’adolescenza.

fonte QUI