A proposito di “Puttane e sciacalli”… Raggi assolta: dove sono le scuse dei giornali che l’hanno infangata?

 

Raggi

 

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A proposito di “Puttane e sciacalli”… Raggi assolta: dove sono le scuse dei giornali che l’hanno infangata?

“Per mesi l’hanno chiamata Oca del Campidoglio, Bambolina, Marchesa del Grillo. Da innocente, l’hanno condannata mediatamente, ricoperta di false accuse e insulti imbarazzanti. Oggi, dopo l’assoluzione, dove sono le scuse di quei giornali che invece di occuparsi dei dettagli del processo, hanno provato a influenzare negativamente l’opinione pubblica? Invece di raccontare i fatti, hanno fatto per due anni e senza mai una tregua pressioni, sfornato articoli con retroscena raccapriccianti, ridicoli e falsi. E questa la chiamano informazione? Questa è squallore, menzogna!”

Lo scrive in un post sul proprio blog ufficiale il M5S, che riporta alcuni “vergognosi esempi”:

«“La fatina e la menzogna”, “mesto déjà vu di una stagione lontana, quella della Milano di Mani Pulite”, “la Raggi è inseguita dallo schianto dell’ennesimo, miserabile segreto, custodito dai ‘quattro amici al bar’: una polizza sulla vita”, “Romeo ha un legame privato, privatissimo con la Raggi, in pieno conflitto d’interesse”, “Quelle polizze potrebbero avere un’origine non privata, ma politica… una ‘fiche’ puntata su una delle anime del M5S romano, quella ‘nero fumo’”, “il rebus della provenienza dei fondi”, “Soldi di chi? Per garantirsi quale ritorno?”, “tesoretti segreti e ricatti” per “garantire un serbatoio di voti a destra” (Repubblica, 3.2.2017).»

“Vergognatevi. Vergognatevi. Rivergognatevi,” commentano i 5Stelle, che aggiungono:

“Diciamolo chiaramente: oltre alla deontologia professionale che gli impone di essere sempre super partes, i giornali hanno preso e prendono anche soldi pubblici, soldi degli italiani. E per tale motivo hanno l’obbligo di raccontare sempre, e solo, la verità dei fatti e non fare politica per i loro partiti di riferimento che nel corso degli anni hanno elargito fior di quattrini ai loro editori!”

“I giornali” prosegue il post “non devono fare propaganda, ma devono informare. Da troppo tempo i giornali, invece, fanno politica e provano a influenzare i cittadini. Una cosa è certa: troppi editori sono in chiaro conflitto di interesse.
Per questo motivo aboliremo i finanziamenti pubblici all’editoria. Perché questi soldi (degli italiani!) sono finiti nelle tasche dei giornali di “regime” che invece di svolgere correttamente il proprio lavoro hanno dato linfa ad una raccapricciante propaganda politica. Con il MoVimento questo scempio finirà!”.

“Ps. Virginia vai avanti e non mollare mai. Tutto il MoVimento è con te,” conclude il M5S.

 

“Lega e M5s insieme solo per occupare poltrone” …lo ha detto Maria Elena Boschi, quella che pur non scollare il culo da una poltrona d’oro si è fatta eleggere in un collegio super-blindato di Bolzano…!

 

Maria Elena Boschi

 

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“Lega e M5s insieme solo per occupare poltrone” …lo ha detto Maria Elena Boschi, quella che pur non scollare il culo da una poltrona d’oro si è fatta eleggere in un collegio super-blindato di Bolzano…!

Dopo la decisione del governo di rimuovere Roberto Battiston dalla guida dell’Agenzia spaziale italiana, l’ex ministro Maria Elena Boschi attacca l’esecutivo: “Il Governo del cambiamento colpisce ancora. Lega e M5S sono tenuti insieme solo dalla voracità con cui occupano poltrone. Basta un incarico in più e la pillola va giù”.

Davvero simpatica questa Boschi, peccato che pur di non staccare il culo dalla poltrona si sia fatta eleggere, anziché dai suoi conterranei toscani, dagli Austriaci…

Per rinfrescarvi la memoria, ecco una serie di batture che all’epoca inperversavano sul web…

“Boschi candidata a Bolzano. Lunghe file alle banche locali per prelevare i risparmi, prima del suo arrivo” (Babylon boss).
“Renzi candida la Boschi a Bolzano: le intenzioni erano buone, bastava solo un altro piccolo sforzo, candidarla 300 km più a nord e risolvevamo il problema” (Il Serpe Loco).
“Nemmeno a #Bolzano vogliono la #Boschi. D’altronde per avere qualche probabile di farla eleggere senza proteste avrebbero dovuto candidarla su Marte (Antonio Bordin).
“Nell’universo tutto si sta allontanando da tutto a velocità crescente tranne la Boschi dalla poltrona” (Kid Stardust).
“La Boschi candidata a Bolzano. Panico tra i risparmiatori” (Zeno Cataway).
“Ogni donna vorrebbe essere protetta come Renzi fa con Boschi” (Auri)
“La Boschi si candiderà nel collegio di Bolzano. È cosi amata dagli italiani che proverà a farsi eleggere dagli austriaci”. (Tarquinio il Superbo‏).

 

By Eles

Fanno sul serio – Legge di Bilancio, taglio dell’80% dei fondi alle Regioni che non tagliano i vitalizi d’oro…!

 

vitalizi

 

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Fanno sul serio – Legge di Bilancio, taglio dell’80% dei fondi alle Regioni che non tagliano i vitalizi d’oro…!

Legge di Bilancio, taglio dell’80% dei fondi alle Regioni che non riducono i vitalizi

L’ultima versione della legge di Bilancio prevede un taglio dell’80% dei trasferimenti alle Regioni nel caso in cui non provvedano a ridurre il vitalizio degli ex presidenti, consiglieri e assessori. Le Regioni avranno quattro mesi per adeguarsi dal momento dell’entrata in vigore della legge di Bilancio.

L’aveva annunciato il vicepresidente del Consiglio e capo politico del MoVimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, nel giorno in cui il Senato ha approvato il taglio dei vitalizi: l’obiettivo è quello di ritoccare anche l’assegno degli ex consiglieri regionali. E per farlo il governo targato M5s-Lega ha pensato a un sistema da inserire nella legge di bilancio. L’ultima versione della legge di Bilancio, inviata oggi al Quirinale, prevede un taglio dei trasferimenti alle Regioni nel caso in cui non taglino i vitalizi del presidente e dei consiglieri regionali. La norma è inserita all’articolo 76 della legge di Bilancio, una norma dal titolo “Riduzione dei costi della politica nelle regioni a statuto speciale, ordinario e nelle province autonome”. In realtà, si specifica che la misura è in attesa di valutazione politica.

Il governo vuole quindi tagliare l’80% dei trasferimenti, dando alle Regioni quattro mesi “dalla data di entrata in vigore” della manovra per tagliare i vitalizi dei presidenti di Regione, dei consiglieri e degli assessori. “Ai fini del coordinamento della finanza pubblica e per il contenimento della spesa pubblica – si legge nel testo – a decorrere dall’anno 2019 una quota pari all’80% dei trasferimenti erariali a favore delle regioni e province autonome, diversi da quelli destinati al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, delle politiche sociali e per le non autosufficienze e del trasporto pubblico locale, è erogata a condizione che, ove non vi abbiano già provveduto, le regioni a statuto speciale, ordinario e le province autonome, con le modalità previste dal proprio ordinamento, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ovvero sei mesi qualora occorra procedere a modifiche statutarie, provvedano a rideterminare, ai sensi del comma 2, la disciplina dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi già in essere in favore di coloro che abbiano ricoperto la carica di Presidente della regione, di consigliere regionale o di assessore regionale”.

Vengono quindi esclusi dal taglio i fondi per il Servizio sanitario e per le politiche sociali, oltre che per il trasporto pubblico. Per quanto riguarda i vitalizi, il governo chiede di definire il taglio entro il 31 marzo 2019 seguendo il principio del metodo di calcolo contributivo, così come avvenuto alla Camera e al Senato. Gli enti interessati da questa norma dovranno documentare “il rispetto delle condizioni mediante comunicazione da inviare alla presidenza del Consiglio dei ministri entro il quindicesimo giorno successivo all’adempimento”. A quel punto, il dipartimento per gli Affari regionali avrà 15 giorni per comunicare al ministero dell’Economia se l’adempimento è stato compiuto o, in caso contrario, l’eventuale riduzione dei trasferimenti. Nel caso di mancato adempimento, le regioni e le province hanno altri sessanta giorni per mettersi in regola.

tratto da: https://www.fanpage.it/legge-di-bilancio-taglio-dell80-dei-fondi-alle-regioni-che-non-riducono-i-vitalizi/

M5S contro Berlusconi “imbarazzante: prima ci copia, poi ci attacca”

 

Berlusconi

 

 

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M5S contro Berlusconi “imbarazzante: prima ci copia, poi ci attacca”

 

“Oggi, come sempre, semplicemente imbarazzante.”

Così il Movimento 5 stelle in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook con riferimento alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi sul reddito di cittadinanza.

“Questo individuo non si smentisce mai, – prosegue il post – prima prova a copiarci il Reddito di Cittadinanza e, ora che finalmente grazie al MoVimento 5 Stelle diventerà realtà, cambia improvvisamente idea e annuncia l’imminente ESPLOSIONE del bilancio dello Stato.”

“Adesso è ancora più chiaro che la sua non era altro che l’ennesima presa in giro elettorale. Solo a noi Berlusconi sembra sempre più imbarazzante?” si domandano i pentastellati.

Nel 2017, il leader di Forza Italia, ai microfoni di Radio101 aveva presentato il “reddito di dignità” ovvero una “misura drastica sul modello dell’imposta negativa sul reddito del premio Nobel Milton Friedman” che permette a chi è sotto una certa soglia di non pagare le tasse e “lo Stato dovrà versargli la somma necessaria per arrivare ai livelli di dignità garantita da Istat”.
Berlusconi individua la “soglia di dignità” in 1.000 euro mensili, ma può variare a seconda della zona del Paese in cui il cittadino vive e in base al numero di figli a carico.

Luigi Di Maio, contestualmente aveva dichiarato: “Quando saremo al governo ci ricorderemo questa dichiarazione. Lo chiama reddito di dignità per nascondere che ci copia.”

Recentemente l’ex Cavaliere, alla convention di Forza Italia ha criticato fortemente la manovra economica proposta dall’esecutivo giallo-verde, affermando: “Il reddito di cittadinanza è una barzelletta, una bufala, una presa in giro per gli italiani.” E ha continuato: “I miliardi di sforamento, attribuiti al reddito di cittadinanza, sono nove”, perché dal suo punto di vista l’assegno da 780 euro al mese potrà andare “al massimo a un milione di persone”. “Eppure – ha ribattuto – l’hanno venduta come la fine della povertà”.

E ha sottolineato che a suo avviso: “Non ci sono misure per fare ripartire il Paese.”

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2018/10/06/m5s-berlusconi-imbarazzante-prima-ci-copia-poi-ci-attacca/

La guerra Italiana nell’Europarlamento: il M5s cerca di introdurre emendamenti a favore del Made in Italy, ma il Pd li affossa…!

 

Made in Italy

 

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La guerra Italiana nell’Europarlamento: il M5s cerca di introdurre emendamenti a favore del Made in Italy, ma il Pd li affossa…!

 

M5S: ‘Il Pd ha contribuito ad affossare gli emendamenti per il Made in Italy’

“Il Pd in Commissione ha fatto orecchie da mercante e ha contribuito ad affossare gli emendamenti per il Made in Italy“.

Lo scrive l’eurodeputato del M5S Marco Zullo in un post pubblicato sul Blog delle Stelle.

“In Europa – spiega Zullo – ci battiamo per introdurre l’obbligo d’indicazione geografica tipica delle eccellenze del nostro Paese: calzaturiero, tessile, ceramiche, legno, arredi e gioielli. Vogliamo il Made in Italy! Perché un’etichetta è in grado di rimettere ordine nel complicato mondo della globalizzazione”.

“Il made in Italy – prosegue – è una garanzia sul mondo in cui un prodotto è costruito e tutelerebbe imprese, occupazione e consumatori. Il Made In deve essere una priorità per l’Europa ed è una priorità per il gruppo Efdd – Movimento 5 Stelle che ha presentato emendamenti importanti qui al Parlamento europeo”.

“Purtroppo – fa sapere Zullo – con una decisione assurda la Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo ha censurato i nostri emendamenti sul Made in, sul Paese d’origine e i requisiti della tracciabilità dei prodotti”.

“C’è tanta amarezza – continua – per l’ennesimo autogol della maggioranza del Parlamento europeo formata da PPE e S&D che ha negato persino il voto su provvedimenti utili al settore produttivo e ai consumatori”.

E aggiunge: “Difendere il Made in Italy significa valorizzare eccellenze e tutelare la sicurezza dei cittadini. Aspetti che in questa Europa vengono messe continuamente a rischio. Il Pd in Commissione ha fatto orecchie da mercante e ha contribuito ad affossare gli emendamenti per il Made in Italy. Adesso tutti sanno chi difende davvero e non solo a parole le eccellenze del nostro Paese”.

“Il Made in Italy è una misura a costo zero e serve a sostenere la nostra economia. È arrivato il momento di fare sul serio. Noi non ci arrendiamo,” assicura Zullo.

QUI il video

 

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2018/09/05/m5s-il-pd-ha-contribuito-ad-affossare-gli-emendamenti-per-il-made-in-italy/

Ennesima figura di m… della Morani: attacca il M5S sul Decreto Dignità “ci fa perdere 1690 posti di lavoro al giorno” …Ma i dati risalgono a Giugno, prima del decreto, e quindi relativi agli effetti del governo Pd…!

 

Morani

 

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Ennesima figura di m… della Morani: attacca il M5S sul Decreto Dignità “ci fa perdere 1690 posti di lavoro al giorno” …Ma i dati risalgono a Giugno, prima del decreto, e quindi relativi agli effetti del governo Pd…!

 

Decreto Dignità, Morani (Pd): ‘Il governo perde 1690 posti di lavoro al giorno’. M5S: ‘Fake news Pd!’

“Vorrei un commento del ministro per la disoccupazione Luigi Di Maio sul disastro che sta avvenendo grazie al suo decreto dignità”.

Lo ha scritto su Twitter la deputata del Pd Alessia Morani, secondo la quale in Italia il governo del Cambiamento “sta perdendo 1690 posti di lavoro al giorno,” mentre “i governi del Pd ne creavano 739 al giorno”. E ha concluso: “Dov’è la dignità Di Maio?”.

La replica dei 5Stelle è arrivata per bocca del deputato Gianluca Castaldi, che su Facebook ha condiviso lo screenshot del tweet di Morani e commentato:

“FAKE NEWS PD!
Il Pd usa dati di giugno 2018 – governo Conte appena insediato – per fare propaganda contro il decreto Dignità (datato 12 luglio, convertito in legge il 9 agosto). Lo stesso partito che poi dice di aver perso le elezioni per colpa delle fake news. Senza parole”.

Non pochi utenti sui social hanno fatto notare alla deputata del Pd l’errore. Ecco alcuni commenti al suo tweet:

“6/2018 non era ancora approvato il decreto dignità 

Dal M5S durissimo attacco ad Autostrade ed ai Benetton: “Hanno superato il limite della vergogna”

M5S

 

 

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Dal M5S durissimo attacco ad Autostrade ed ai Benetton: “Hanno superato il limite della vergogna”

Duro attacco da parte del M5S alla società Autostrade di proprietà della famiglia Benetton.

Sul proprio blog ufficiale i pentastellati scrivono:

“Un ponte crolla e fa 43 vittime. Intere famiglie distrutte, vite spezzate e sogni infranti. Tanti genovesi che non hanno più una casa. Centinaia di imprese in ginocchio. Un dolore enorme che ha unito un’intera nazione nel cordoglio per una tragedia che non doveva capitare”.

E aggiungono: “Oggi (ieri, ndr) il cda di Autostrade per l’Italia, a poche settimane da quel giorno, si è riunito per un aggiornamento sul crollo del Ponte Morandi e ha ‘confermato di aver adempiuto in modo puntuale agli obblighi concessori’”.

I vertici di Autostrade – continuano i 5Stelle – “hanno superato il limite della vergogna”.

E spiegano che “l’articolo 3 della Convenzione con Aspi vincola il Concessionario a provvedere alla gestione tecnica delle infrastrutture, al mantenimento della funzionalità attraverso la manutenzione e la riparazione TEMPESTIVA delle stesse”.

Sulla tragedia di Genova invece – aggiungono – “di tempestivo abbiamo visto soltanto Pd, Forza Italia e gran parte della stampa italiana correre in soccorso dei Benetton per provare a salvare loro la faccia”.

Il M5S ricorda quindi che Atlantia, la società di proprietà dei Benetton che controlla Autostra, “ha fatto introiti miliardari grazie al sostegno politico dei Governi di centrodestra e centrosinistra mentre gli italiani, che pagano pedaggi carissimi, sono costretti ad avere paura ogniqualvolta attraversano un ponte sulla rete autostradale costruita dai nostri padri e dai nostri nonni con i soldi pubblici”.

Poi l’affondo:

“Accordi surreali, desecretati solo grazie a questo Governo dopo 10 anni di silenzio, la manutenzione delle nostre strade ridotta all’osso e questi signori si permettono di affermare che hanno adempiuto ai loro obblighi? Nemmeno davanti a 43 MORTI mostrano un minimo di rispetto”.

“La loro indecenza non sorprende: sono anni che combattiamo questo sistema e rimetteremo le cose a posto. Cambieremo tutto: non lasceremo che le vittime del Ponte Morandi muoiano due volte,” conclude la nota dei 5Stelle.

 

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2018/09/01/il-m5s-contro-autostrade-e-i-benetton-hanno-superato-il-limite-della-vergogna/

Dopo il caso Mura, M5S all’attacco: “Gli altri partiti facciano come noi cacciando i parlamentari assenteisti”

 

M5S

 

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Dopo il caso Mura, M5S all’attacco: “Gli altri partiti facciano come noi cacciando i parlamentari assenteisti”

l M5S attacca: “I partiti facciano come noi, puniscano i parlamentari assenteisti”

“Chiediamo a Pd, Forza Italia, Fratelli d’Italia e LeU di espellere dai propri gruppi i parlamentari che hanno disertato Camera e Senato!”. Questo scrive il Movimento 5 Stelle in risposta al caso di assenteismo del deputato-velista del M5S Andrea Mura. Nel post vengono elencati i dieci parlamentari meno presenti alle votazioni.

“Deputati e senatori sono stati eletti dai cittadini per lavorare in Parlamento. Andrea Mura (96,38% di assenze) non ha rispettato le regole e il MoVimento l’ha espulso. Adesso chiediamo che la stessa cosa venga fatta anche dalle vecchie forze politiche!”. Con un post pubblicato sul Blog delle Stelle, il Movimento 5 Stelle prova a contrattaccare, dopo le polemiche suscitate la scorsa settimana dal deputato Andrea Mura, che aveva dichiarato di andare alla Camera “una volta alla settimana, per la commissione Trasporti”, motivando così la sua condotta: “il mio ruolo, più che quello di parlamentare, sarebbe stato quello di testimonial a difesa degli oceani” come velista. In base all’articolo 48 del regolamento della Camera dei deputati e all’articolo 1 comma 2 di quello del Senato, deputati e senatori hanno però il dovere di partecipare alle sedute dell’Aula.

da: https://www.fanpage.it/il-m5s-attacca-i-partiti-facciano-come-noi-puniscano-i-parlamentari-assenteisti/

 

“Facciamo Scuola”, finalmente dopo tanti, ma proprio tanti, anni di tagli, qualcuno fa qualcosa per la scuola: il M5S destina 1 milione di euro all’iniziativa!

 

Facciamo scuola

 

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“Facciamo Scuola”, finalmente dopo tanti, ma proprio tanti, anni di tagli, qualcuno fa qualcosa per la scuola: il M5S destina 1 milione di euro all’iniziativa!

 

‘Facciamo Scuola’, il M5S destina 1 milione di euro all’iniziativa

“Finalmente l’iniziativa ‘Facciamo scuola‘ sta per diventare realtà”.

Lo annunciano tramite il proprio blog i 5Stelle, che hanno messo a disposizione 1 milione di euro dei 12 restituiti dai propri consiglieri regionali per finanziare i progetti presentati dagli istituti scolastici nei mesi scorsi.

Ciascuna scuola potrà ricevere un contributo massimo di 10.000 euro per singolo progetto.

Tutti gli iscritti certificati al MoVimento 5 Stelle delle Regioni interessate voteranno sulla piattaforma Rousseau le oltre 350 proposte che studenti e insegnanti hanno inviato al M5S in risposta all’iniziativa.

“Questi fondi – spiegano i pentastellati – aiuteranno decine di scuole in tutta Italia a realizzare idee-progetto che le stesse hanno presentato”.

“La finalità delle idee-progetto – proseguono – è di rendere più moderni e funzionali gli edifici scolastici e le loro attività attraverso, ad esempio, iniziative di riduzione dell’impronta ecologica con opere di risparmio energetico, riduzione dei rifiuti, riciclo e riuso di materie e di suolo”.

Il M5S ha anche ricevuto numerose proposte per contrastare la dispersione scolastica attraverso percorsi di orientamento, formazione e supporto individuali per giovani studenti.

Ecco alcune regioni interessate:

– Campania con un importo erogabile di 255.000,00 € e 162 progetti presentati;
– Liguria con un importo erogabile di 100.000,00 € e 19 progetti presentati;
– Marche con un importo erogabile di 100.000,00 € e 56 progetti presentati;
– Molise con un importo erogabile di 140.000,00 € e 16 progetti presentati;
– Piemonte con un importo erogabile di 80.000,00 € e 15 progetti presentati;
– Puglia con un importo erogabile di 255.000,00 € e 59 progetti presentati;
– Toscana con un importo erogabile di 40.000,00 € e 12 progetti presentati;
– Umbria con un importo erogabile di 20.000,00 € e 1 progetto presentato;
– Veneto con un importo erogabile di 50.000,00 € e 20 progetti presentati;

Il M5S ha sottolineato che “nel rispetto delle leggi vigenti, nessuna scuola sarà chiamata a partecipare ad eventi di natura politica, né saranno richieste forme di pubblicizzazione dell’iniziativa da parte delle stesse”.

 

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2018/07/25/facciamo-scuola-il-m5s-destina-1-milione-di-euro-alliniziativa/

M5S – Taglio dei Vitalizi? – Non finisce qui, ecco il “Nuovo Regolamento contro i privilegi della Politica”

M5S

 

 

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M5S – Taglio dei Vitalizi? – Non finisce qui, ecco il “Nuovo Regolamento contro i privilegi della Politica”

Il M5S introduce un nuovo Regolamento contro i privilegi della Politica.

Lo hanno fatto sapere i pentastellati con un post pubblicato sul proprio blog ufficiale.

“Nella scorsa legislatura – si legge sul Blog delle Stelle – i parlamentari del MoVimento 5 Stelle hanno restituito oltre 23 milioni di euro finanziando il Fondo per il Microcredito alle imprese e contribuendo a creare più di 16.000 posti di lavoro”.

Nella legislatura 2018-2023 i 5Stelle intendono “fare ancora meglio” e hanno quindi ed è per questo che creato un nuovo Regolamento per il trattamento economico dei portavoce eletti nel Parlamento italiano, nel Parlamento europeo e nei consigli regionali.

Questo regolamento è approvato stato Comitato di Garanzia del MoVimento.

E questo, ha sottolineato il M5S, è solo l’inizio in quanto l’intenzione è quella di estendere la nuova disciplina economica a tutti i politici di tutti i partiti facendola diventare obbligo di legge: questo, scrivono i portavoce 5Stelle, “finalmente gli odiosi privilegi della politica”.

“L’obiettivo – prosegue il post – è lo stesso di sempre, cioè garantire il corretto utilizzo dei soldi pubblici nel rispetto dei contribuenti, ma il nuovo Regolamento ci aiuterà a raggiungerlo con ancora maggiore efficienza”.

Il Movimento 5 Stelle ha anche elencato alcuni punti chiave del Regolamento contro i privilegi della Politica.

Li riportiamo di seguito:

– Taglio delle indennità e dell’assegno di fine mandato
– Rinnovato impegno a superare il privilegio dei vitalizi
– Rinuncia a qualsiasi doppie indennità o rimborsi per altre cariche istituzionali ricoperte
– Trasparente e regolare rendicontazione delle indennità, dei rimborsi e delle spese sostenute per l’organizzazione di eventi M5S e delle spese di mandato per collaboratori, consulenze, altri eventi e convegni.

La cifra che i parlamentari dovranno restituire si aggira attorno ai 2mila euro al mese.

I parlamentari, hanno precisato, potranno trattenere un importo forfettario di 3.000 euro mensili, (2.000 per chi risiede in Provincia di Roma) per le spese di soggiorno, vitto, trasporti e telefoniche.