I leghisti hanno ragione: mentre il Paese affonda è vergognoso suonare in una manifestazione a favore dei ragazzi disabili. Molto, molto meglio andare ad ubriacarsi al Papeete e sbavare dietro le cubiste…

 

leghisti

 

 

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I leghisti hanno ragione: mentre il Paese affonda è vergognoso suonare in una manifestazione a favore dei ragazzi disabili. Molto, molto meglio andare ad ubriacarsi al Papeete e sbavare dietro le cubiste…

 

La Bestia ridicolizza Conte per aver suonato insieme a dei ragazzi autistici, Fiorella Mannoia: “Miserabili”

Al concerto improvvisato hanno preso parte Giuseppe Conte, il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova.

La Bestia di Salvini sta raggiungendo livelli di bassezza mai visti prima: è riuscita a far passare la partecipazione del Governo a una manifestazione sotto Montecitorio insieme a PizzAut, l’associazione nella quale sono impegnati ragazzi autistici, per una ‘buffonata anti-italiana’. E i fan di Salvini ci hanno pure creduto.

Bene dice Fiorella Mannoia: “Fin dove può arrivare la bassezza umana. Questa era una manifestazione a favore della disabilita. Quando si dice miserabili” scrive la cantante, citando il video.

Al concerto improvvisato hanno preso parte Giuseppe Conte, il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova. PizzAut, infatti, aveva fatto tappa a Montecitorio per sensibilizzare la classe politica sul tema dell’integrazione sociale e lavorativa dei diversamente abili e degli autistici. Durante l’incontro i ragazzi hanno presentato al premier la “pizza DPCM” che Giuseppe Conte ha gradito definendola: “Il migliore DPCM mai fatto prima”.

I tamburi erano della Banda Rulli Frulli un “Progetto di musica, integrazione e riutilizzo creativo dei materiali di recupero presso la Fondazione Scuola di Musica C. & G. Andreoli (MO) in convenzione con il servizio di Neuropsichiatria infantile dell’azienda USL di Mirandola” come si legge sul loro sito ufficiale.

Ma la Bestia è riuscita a trasformare questa iniziativa in un video patetico montato con le scene di Titanic e la didascalia: “Mentre l’Italia affonda loro suonano i tamburi”.

 

fonte: https://www.globalist.it/culture/2020/08/02/la-bestia-ridicolizza-conte-per-aver-suonato-insieme-a-dei-ragazzi-autistici-fiorella-mannoia-miserabili-2062727.html

L’ultima idiozia di Salvini per adescare gli idioti che lo stanno a sentire… Ma TU quanti italiani in difficoltà ospiti a casa TUA? Nessuno? E allora stai zitto, imbecille!

 

idiozia di Salvini

 

 

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L’ultima idiozia di Salvini per adescare gli idioti che lo stanno a sentire… Ma TU quanti italiani in difficoltà ospiti a casa TUA? Nessuno? E allora stai zitto, imbecille!

Cari Comunisti, quanti migranti ospitate a casa vostra?

E gli ebeti se la bevono. Una massa di scimmie senza cervello che abboccano ad ogni idiozia che dice il loro capitano…

Perchè gli andrebbe risposto, lui che predica il “prima gli italiani”, ma quanti italiani in difficoltà ha ospitato a casa sua?

Nessuno? E allora che stesse zitto.

N.b. Per gli idioti che proprio non ci arrivano, io non ospito migranti in casa mia per lo stesso motivo per cui la mattina non vada a spazzare le strade o a ripianare le buche in autostrada… Per questo pago le tasse… E le pago anche affinché il mio Paese sia un Paese civile e non un Paese barbaro, cinico e assassino, come qualcuno vorrebbe.

By Eles

 

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Questa roba fa schifo.

Fa schifo come il picciotto della mafia che va dal negoziante a chiedere il pizzo dicendogli “io ti proteggo, lo Stato no”, perché come quel picciotto mina le più banali regole di convivenza di un Paese civile.

Fa schifo perché gioca sull’ignoranza di quelle persone che non sanno che le nostre tasse servono anche ad aiutare chi è in difficoltà, che nasca in Italia o in altri Paesi.

Fa schifo perché in un Paese civile lo Stato non lascia indietro nessuno, neanche i semi analfabeti che malgrado la scuola pubblica non sanno scrivere in italiano.

Fa schifo perché incita all’odio e alla violenza.

Fa schifo perché è pubblicato sul profilo Twitter di un nullafacente che di fatto “ospitiamo ogni mese a casa nostra”, quando lo Stato Italiano gli eroga un bonifico senza che abbia lavorato mezza giornata.

Fa schifo perché il soggetto in questione è il capo di un partito che deve al popolo italiano almeno 49 milioni di euro.

 

da: https://www.facebook.com/SalamidaFabio/photos/a.1597638687204308/2380589588909210/

Coronavirus, “I cinesi mangiano topi vivi e non si lavano” – Zaia: “mi scuso se ho offeso qualcuno” …Nooo, coglione, mica “qualcuno”, solo un miliardo e mezzo di persone…!

 

Zaia

 

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Coronavirus, “I cinesi mangiano topi vivi e non si lavano” – Zaia: “mi scuso se ho offeso qualcuno” …Nooo, coglione, mica “qualcuno”, solo un miliardo e mezzo di persone…!

 

Coronavirus, Zaia: “I cinesi mangiano topi vivi e non si lavano” …La domanda dovrebbe nascere spontanea: ma davvero si può essere tanto idioti al punto di votare uno così?

 

“Sono stato massacrato per una frase uscita male”.

Così Luca Zaia cerca di tornare sui suoi passi, dopo aver detto in una intervista di aver visto dei video nei quali cittadini cinesi mangiavano topi vivi e evidenziando la mancanza di igiene di quel popolo.

“Se qualcuno si è sentito offeso mi scuso”, aggiunge il governatore del Veneto, dopo le pesanti critiche dall’ambasciata cinese, che definisce le frasi di Zaia calunnie e offese gratuite.

Ma è quel “qualcuno” su cui ci dovremmo soffermare: non è “qualcuno” un miliardo e mezzo di persone. Non è qualcuno l’economia più forte del mondo. Non è qualcuno il popolo con uno dei QI più alto del mondo  (secondo solo a Singapore). Non è qualcuno gente che vanta una cilviltà millenaria…

“Quella frase mi è uscita male, d’accordo. Se qualcuno si sente offeso, mi scuso. Non era mia intenzione fare il qualunquista e tanto meno generalizzare”, ribadisce Zaia che, al Corriere della Sera, aggiunge: “Intendevo fare una riflessione più compiuta. Volevo parlare delle fake news e dei video che hanno girato prima che l’epidemia arrivasse da noi. Hanno preparato la culla per il neonato. Qui non è arrivato il virus, ma il virus della Cina”.

E, sull’igiene e le abitudini del popolo cinese, Zaia precisa: “Volevo solo dire che le certificazioni sul fronte della sicurezza alimentare e sanitaria variano da Paese a Paese. Era una riflessione a 360 gradi su un Paese che ha metropoli moderne e altre zone che sono il loro esatto opposto.

Signori, che dire, Zaia tra i leghisti è considerato “quello intelligente”…

Coronavirus, Zaia: “I cinesi mangiano topi vivi e non si lavano” …La domanda dovrebbe nascere spontanea: ma davvero si può essere tanto idioti al punto di votare uno così?

 

Zaia

 

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Coronavirus, Zaia: “I cinesi mangiano topi vivi e non si lavano” …La domanda dovrebbe nascere spontanea: ma davvero si può essere tanto idioti al punto di votare uno così?

Coronavirus, Zaia tocca l’apice del razzismo: “I cinesi mangiano topi vivi e non si lavano”

Parlando a una trasmissione del Triveneto, Zaia ha affermato che il Coronavirus attecchisce di più in Cina perché i cinesi non si lavano quanto gli italiani e mangiano topi vivi…

I leghisti possono essere persone a modo per un delimitato periodo di tempo. Poi scatta qualcosa, devono dire una fesseria, se infarcita di razzismo e xenofobia ancora meglio. Luca Zaia, governatore del Veneto, aveva stupito tutti con la sua calma e la ferrea organizzazione in questi giorni di emergenza, ma dobbiamo ricrederci: chi nasce tondo non può morire quadrato, e chi è leghista è leghista per sempre.

“Diciamoci la verità” dice Zaia ad Antenna Tre, Tv del Triveneto, “abbiamo visto tutti i cinesi mangiare topi vivi”. Ecco qui: ora la colpa del Coronavirus è dei cinesi e di quello che mangiano. Zaia insomma dimostra di ragionare come un ubriaco arrabbiato al bar. E rincara la dose: “Io penso che sa perché noi abbiamo solo 28 in ospedale? Perché l’igiene che ha il nostro popolo, i veneti, gli italiani, e la nostra formazione culturale prevede di farci la doccia, di lavarsi, di lavarsi spesso le mani, di un regime di pulizia personale che è particolare. Anche l’alimentazione, la pulizia, le norme igieniche, il frigorifero, le scadenze degli alimenti… Lei dice: cosa c’entra? C’entra che è un fatto culturale. Io penso che la Cina abbia pagato un grande conto di questa epidemia che ha avuto perché comunque li abbiamo visti tutti mangiare topi vivi e altre robe del genere. È anche un fatto di corredo, perché il virus non deve trovare un ambiente che diventa un substrato. Il virus deve trovare pulizia, quasi un ospedale. Noi siamo un po’ maniaci per questo, infatti diciamo sempre che i bambini ormai non mangiano più qualsiasi roba che cade per terra”.

Non solo mangiano topi vivi, ma addirittura non si lavano. Un’ottima pubblicità per l’Italia all’estero.

Ficarra e Picone smascherano Naomo Lodi, il vicesindaco leghista che minacciava “Quando governeremo vi faremo un c**o così”: vive in una casa popolare nonostante un reddito netto di 3.400 € al mese. Ha il contrassegno per disabili, ma corre, va in bici e solleva pesi. Questi sono i leghisti…!

 

Naomo Lodi

 

 

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Ficarra e Picone smascherano Naomo Lodi, il vicesindaco leghista che minacciava “Quando governeremo vi faremo un c**o così”: vive in una casa popolare nonostante un reddito netto di 3.400 € al mese. Ha il contrassegno per disabili, ma corre, va in bici e solleva pesi. Questi sono i leghisti…!

I due comici rilanciano una polemica dei mesi scorsi sul vicesindaco leghista di Ferrara. Anche sul pass per disabili di cui gode sebbene corra e vada in bici

Ficarra e Picone contro “Naomo” Lodi. Il duo comico siciliano attacca in un tweet il vicesindaco leghista di Ferrara, quello che aveva minacciato alla vigilia delle elezioni regionali “vi faremo un c… così” (salvo poi eclissarsi dopo la sconfitta elettorale): “Il vicesindaco leghista di Ferrara Naomo Lodi – scrivono i due attori – vive in una casa popolare nonostante un reddito netto di 3.400 euro al mese. Ha un contrassegno disabili tuttavia corre, va in bici e solleva pesi. Ma, purtroppo per noi, non è tunisino”.

La circostanza era già stata denunciata dal deputato Luigi Marattin di Italia Viva due mesi fa e l’ex barbiere Nicola Lodi si era difeso: tecnicamente può attendere più di un anno prima di traslocare perché le entrate del 2019 saranno dichiarate nell’Isee del 2021 e fino ad allora Naomo non può temere nulla.

Quanto al pass per disabili, vicenda rievocata da un servizio di Piazzapulita su La7 giovedì sera nel quale Lodi ha evitato di rispondere all’inviato, il vicesindaco si era già giustificato confermando il proprio diritto a mantenere il permesso a seguito di un incidente che gli ha provocato uno schiacciamento delle vertebre e aveva mostrato ai cronisti un certificato medico che indicava una invalidità del 46%. L’ex responsabile dell’Ufficio Benessere Ambientale del Comune di Ferrara, Fausto Bertoncelli, sostiene invece che quel contrassegno vrebbe già dovuto essere restituito: “Quando la tua deambulazione torna normale lo devi restituire, invece ce l’ha ancora. Quel certificato non dà titolo ad avere il pass per disabili” ha dichiarato a La7.

“Se tutto questo fosse vero, immagino che le dimissioni sarebbero in giornata. O no?”. Lo scrive su Twitter Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera

tratto da: https://bologna.repubblica.it/cronaca/2020/01/31/news/ficarra_e_picone_contro_naomo_lodi_viva_in_una_casa_popolare_nonostante_3_400_euro_di_stipendio_-247262376/

“Prima i tos-ca-ni”? No, prima la grammatica, bestie ignoranti e leghiste!

 

ignoranti

 

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“Prima i tos-ca-ni”? No, prima la grammatica, bestie ignoranti e leghiste!

I consiglieri della Lega nel Consiglio Regionale toscano si sono presentati indossando delle maglie con il logo del proprio partito e una scritta che composta era “Prima i toscani”. rivisitazione del famoso slogan “prima gli italiani”.

Non c’era però bisogno di mettere anche il logo sulle magliette. La firma già c’era: l’errore imperdonabile anche per un bambino di terza elementare…

Un errore madornale per i leghisti che hanno fatto una divisione in sillabe errata, dividendo l’ultima parola in modo errato. Infatti non è “Tos”, “ca”, “ni”, bensì la versione corretta sarebbe “to”, “sca”, “ni” (lo spieghiamo ai leghisti che ci leggono, i bambini di terza elementare sono già a terra a sbellicarsi dalle risate).

Nella foto i conigliere:  Marco Casucci, Roberto Biasci, Roberto Salvini, Luciana Bartolini, Susanna Ceccardi e Jacopo Alberti…

“Prima i tos-ca-ni”… No, forse sarebbe meglio passare prima a scuola.

By Eles

Il Canton Ticino chiude le dogane: “Stop ai ladri che vengono dall’Italia”. La fantastica risposta della Lega: “Non ha senso: non si ottiene sicurezza blindando i confini” …Tu chiamala, se vuoi, Coerenza…!

 

Canton Ticino

 

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Il Canton Ticino chiude le dogane: “Stop ai ladri che vengono dall’Italia”. La fantastica risposta della Lega: “Non ha senso: non si ottiene sicurezza blindando i confini” …Tu chiamala, se vuoi, Coerenza…!

Questo è uno stralcio di un articolo che avevamo pubblicato giusto 2 anni fa, nell’aprile 2017:

Svizzera, il Canton Ticino chiude le dogane. “Stop ai ladri dall’Italia”

Gli effetti concreti saranno alla fine marginali, ma da da fine marzo e per sei mesi la Svizzera chiuderà ogni notte dalle 23 alle 5 tre valichi minori al confine con l’Italia: due in provincia di Como (Pedrinate-Colverde e Novazzano-Ronago) e uno in provincia di Varese (Ponte Cremenaga).

La decisione, autorizzata da Berna per un periodo limitato, era stata chiesta dalla Lega dei Ticinesi per “combattere la criminalità frontaliera” che entrerebbe in Svizzera dall’Italia.

“Non è sicuramente la soluzione a tutti i mali – ha spiegato la consigliera nazionale della Lega dei Ticinesi Roberta Pantani – ma rappresenta un importante tassello per una maggiore sicurezza nel nostro Cantone”.

Perplessi gli amministratori italiani di confine, come il sindaco di Colverde, il leghista Cristian Tolettini: “Ufficialmente la Svizzera non ci ha comunicato nulla e trovo incredibile un comportamento del genere. Ribadisco che si tratta di una decisione anacronistica e che non tiene conto di quanto fatto in questi anni per migliorare la sicurezza a ridosso del confine” – “Non ha senso: non si ottiene sicurezza blindando i confini”

Due anni dopo:

…E due anni dopo la Lega è al governo e blinda i confini… Tu chiamala, se vuoi, Coerenza…!

 

…E finalmente Salvini smentisce Paolo Villaggio che gli diceva: “sui migranti non avete la personalità dei nazisti…”

 

Paolo Villaggio

 

 

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…E finalmente Salvini smentisce Paolo Villaggio che gli diceva: “sui migranti non avete la personalità dei nazisti…”

In una trasmissione del 2011 Paolo Villaggio con l’arma dei paradosso replicava al razzismo di Borghezio e di uno sbarbato Salvini, ridicolizzandoli…

Ecco alcuni passaggi di una trasmissione de La7, Tetris, del 2011 nella quale Paolo Villaggio si confrontava con Borghezio e un giovane Salvini proprio sui temi dell’immigrazione.
Già allora i leghisti (ancora padani) martellavano sugli stranieri.
E Villaggio aveva usato l’arma dell’ironia e del paradosso per controbattere alla solita retorica leghista. Parlando della necessità di buttare fuori gli immigrati l’autore di Fantozzi aveva detto: “allora liberiamoci di dare di tutto quello che dà fastidio. Gli anziani si potrebbero eliminare facilmente, i mutilati, i ciechi, gli storpi, i malati di mente, tutto quello che dà fastidio alla nostra cultura”.
E aveva aggiunto: “Il timore che abbiamo noi Fantozzi è che voi leghisti non avete la personalità che avevano una volta i nazisti. E quindi sarebbe il caso di appaltare l’eliminazione degli extracomunitari (…) a un’associazione tedesca. Vi do un’indicazione: ci sono i pronipoti di quelli di Auschwitz e Belsen. Quelli sono bravi a eliminare il problema”.

Razzisti, xenofobi, ignoranti, opportunisti, ladri, ipocriti… Ma si permettono di proporre la “messa al bando dell’ideologia comunista”… Cari leghisti, ve lo dico con tutto il cuore: andate a cagare…!

 

leghisti

 

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Razzisti, xenofobi, ignoranti, opportunisti, ladri, ipocriti… Ma si permettono di proporre la “messa al bando dell’ideologia comunista”… Cari leghisti, ve lo dico con tutto il cuore: andate a cagare…!

 

La Lega ci riprova. Mozione anticomunista a Padova tra ignoranza storica e opportunismo politico

Dopo Soragna la Lega ci riprova. Una mozione per la messa al bando dell’ideologia comunista è stata avanzata e depositata al Comune di Padova da Alain Luciani, consigliere comunale della Lega Nord. 

Nel testo della mozione, dopo aver tentato di farla passare ipocritamente per un atto che si inserisce nelle «iniziative per la Pace, la Democrazia e la condanna di tutti gli Estremismi», l’estensore si spaccia per “storico” e sputa la solita sentenza: «il Partito Comunista ha cagionato la morte di oltre cento milioni di persone sotto il simbolo Falce e Martello».  

L’accusa è semplicemente ridicola, ma purtroppo – come diceva Goebbels – una bugia ripetuta più e più volte, diventa una verità. Ribadiamo che questa accusa – che tra l’altro contrasta con gli impetuosi incrementi demografici che hanno caratterizzato tutti i paesi socialisti, in primis l’URSS dall’epoca della sua fondazione fino al suo scioglimento – non è mai stata provata ed è stata avanzata da un testo di assai dubbia validità dal punto di vista della documentazione. Due soli esempi. Si dice che il comunismo in URSS ha provocato 20 milioni di morti. Facciamo presente che, mentre i 20/25 milioni di morti provocati dall’invasione nazista del 1941-45, sono ben documentati dalle tabelle demografiche, così come i milioni di morti provocati dalla prima guerra mondiale, nelle stesse tabelle non si ha traccia di questi fantomatici milioni, che avrebbero dovuto invece lasciare un segno molto profondo. La carestia russa del periodo del 1921-23 viene inoltre attribuita al “comunismo” e non alla guerra di aggressione imperialista che la Russia rivoluzionaria dovette subire. L’elenco dovrebbe continuare, smantellando uno ad uno tutte le volgari imposture di questo ignobile testo, ma non è questa la sede. 

Mancano stranamente invece elencati i crimini dovuti al crollo del comunismo. Per quanto la storia finale dell’URSS non abbia brillato per tensione rivoluzionaria e i sintomi della corruzione interna del sistema fossero presenti, il tenore di vita del cittadino sovietico andò sempre aumentando, anche durante il periodo brezneviano, che in modo poco scientifico è stato definito il periodo della “stagnazione”. Invece il tracollo degli indici della produzione sovietica e il tenore di vita della maggior parte dei cittadini iniziarono con le “riforme” di Gorbacev e poi con la dissoluzione dell’URSS. In particolare la vita media si abbassò rapidamente di circa dieci anni, proprio perché le persone più deboli (anziani, malati, lavoratori a basso reddito) non avevano di che sfamarsi e di che curarsi, a causa della distruzione della sanità pubblica, il crollo dei salari e delle pensioni, la privatizzazione selvaggia di tutti i servizi. 

Tornando alla mozione leghista, si prosegue ancora dicendo che «… ancora oggi il Partito Comunista in molti paesi del Mondo è sinonimo di feroci dittature o deboli democrazie, tra le più note: Corea del Nord e Venezuela». Che dire? Il Venezuela non è una “dittatura”, si vota ogni anno (se questa è la cartina di tornasole) e talvolta il partito socialista al governo (il partito comunista non è nemmeno al governo) è andato sotto. In ogni caso, prova della scarsa coerenza della mozione è il termine «deboli democrazie», che ci chiediamo cosa ciò possa significare? Un paese in cui le votazioni sono condizionate dal ricatto e dalla corruzione diffusa, dall’intromissione e dalla costante manipolazione di agenzie nazionali ed estere? Che paese viene in mente a queste parole?

Quanto alla Repubblica Popolare Democratica di Corea, possiamo solo invitare i lettori che ne hanno la possibilità a fare un viaggio in quel paese per rendersi conto della realtà, se è il regno del terrore o un sistema che vuole e persegue testardamente la pace e la prosperità. Vari report di viaggiatori indipendenti riportano una realtà ben diversa da quella favoleggiata nella mozione. Certo è indiscutibile però che la Corea del Nord oggi è un paese in sviluppo e moderatamente prospero, e non è ridotto ad un cumulo di macerie fumanti come la Libia o la Siria, grazie alla politica di autodifesa messa in atto da sempre dai suoi dirigenti contro le aggressioni dell’imperialismo USA e dei suoi alleati. I recenti colloqui diretti tra i rappresentanti delle due parti della nazione fanno ben sperare. 

Nel commento alla sua iniziativa il rappresentante leghista commette lo scivolone tipico anche di molti storici, nominando il cosiddetto “totalitarismo”, cappello sotto cui si annovera tutto ciò che non è il sistema liberalista. Per cui i regimi fascisti e nazisti, che sottomettevano l’economia agli interessi dei monopoli nazionali, distruggendo col terrorismo le organizzazioni operaie, macchiandosi dei peggiori crimini razzisti e infine gettandosi nella peggiore guerra di aggressione imperialista … vengono assimilati a sistemi politici socialisti, basati sull’esproprio dei monopoli privati e lo sviluppo culturale e politico dei lavoratori; che si sono difesi dall’aggressione imperialista e ne hanno costituito un argine invalicabile (e ci siamo resi conto di quanto fosse importante l’azione antimperialista dei paesi socialisti, quando essa è cessata!); che hanno costituito nei propri confini oasi di pace e fratellanza per tutte le etnie (si pensi al ruolo estremamente attivo che hanno sempre avuto gli ebrei in Unione sovietica, nel campo politico, artistico e culturale in generale; si pensi alla soluzione del problema delle etnie Rom in Ungheria o in Romania, problemi riesplosi solo dopo il crollo del socialismo, ecc.); che hanno salvato l’umanità dal mostro nazista, fascista e dal militarismo giapponese… 

Ma probabilmente non è il terreno storico che interessa, quanto la politica odierna. Oggi viene classificato come “totalitarista” qualunque sistema che non sia la dittatura del capitalismo monopolistico internazionale, in particolare filoamericano. In quel paese le agenzie di sovversione internazionale possono scorrazzare impunemente? NO? Regime totalitarista. La banca centrale è sottomessa ai diktat della finanza internazionale? NO? Regime totalitarista. E così via. 

Questo nuovo tentativo, impregnato di ignoranza storica, mostra anche l’opportunismo politico di un partito reazionario come la Lega che al di là delle parole della campagna elettorale, criminalizzando ogni idea alternativa al capitalismo e attaccando le forze politiche che si battono dalla parte dei lavoratori, si propone nei fatti per un nuovo governo al servizio del grande capitale dimostrando il profondo legame tra anticomunismo e imposizione di misure e leggi antipopolari in continuità col PD. Per tutte queste ragioni la risposta del Partito Comunista nel Veneto non si è fatta attendere con un comunicato in cui si rivendica che «l’ideologia comunista e il PCI in Italia hanno fatto avanzare e di molto le rivendicazioni della classe operaia». Ricordando tutte le «conquiste che senza l’indispensabile apporto dei comunisti non si sarebbero mai potute ottenere» e che «nonostante i tentativi di smantellamento degli ultimi decenni, sono patrimonio del proletariato», i comunisti veneti affermano che «non è dunque un caso che, dopo l’eliminazione di tutti quei risultati storici conseguiti dai comunisti nel secolo scorso, l’interesse sia rivolto adesso al mezzo a cui i lavoratori possono ancora rivolgersi per lottare, il Partito». «Proposte del genere vengono fuori quando si vuole stroncare sul nascere la possibilità che riemerge nuovamente una nuova coscienza di classe. Il capitale ha paura», conclude il comunicato chiamando «i lavoratori a non lasciarsi intimidire da questi pallidi tentativi di piegare i nostri diritti ai loro interessi».

E ora siamo noi curiosi di sentire come faranno i Kamerati leghisti a giustificare il fatto di essere tanto fessi da credere ancora a Salvini che oltre ad allearsi con Silvio, per compiacerlo traditrice i suoi elettori votando a favore dei migranti economici in Italia!

 

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E ora siamo noi curiosi di sentire come faranno i Kamerati leghisti a giustificare il fatto di essere tanto fessi da credere ancora a Salvini che oltre ad allearsi con Silvio, per compiacerlo traditrice i suoi elettori votando a favore dei migranti economici in Italia!

 

Salvini-Ipocrita cambia voto per compiacere a Merkel e Berlusconi

di Laura Ferrara, Efdd – MoVimento 5 Stelle Europa

“Salvini prima sbraita contro i migranti economici poi accetta le riforme della Merkel. Aspettiamo ancora di sapere perché ha cambiato il voto sulla riforma “tedesca” del Regolamento di Dublino. Non può cavarsela con mezzucci da bar dello sport per cercare di nascondere la verità. Con la sua astensione si è persa l’occasione di cambiare una riforma che fa solo gli interessi della Germania. La Merkel lo aveva detto lo scorso 28 agosto: non voleva i migranti economici e così è stato. Nel mandato negoziale approvato dal Parlamento europeo c’è un silenzio tombale sugli irregolari che vengono abbandonati in Italia. Ecco le prove delle giravolte leghiste:

19 ottobre 2017: la Lega Nord vota in Commissione Libertà civili del Parlamento europeo contro la riforma perché “non migliorerà la situazione dell’Italia”, perché “Bruxelles ha reso ancora più debole il nostro Paese”, perché “dispiaciuto che il Parlamento europeo abbia perso l’occasione di accogliere i nostri emendamenti migliorativi, volti a cambiare la politica sui rifugiati”.

17 novembre 2017: la Lega Nord si astiene durante il voto finale. Se il Parlamento europeo avesse bocciato il mandato negoziale sulla riforma del Regolamento di Dublino (anziché con l’ipocrita astensione della Lega) si sarebbe potuto lavorare per migliorare il testo.

PERCHÈ QUESTA RIFORMA PEGGIORA SOLO LE COSE
Abbiamo sempre lottato al Parlamento europeo per una reale, forte e autentica solidarietà europea. I migranti che arrivano nel nostro Paese vogliono andare in Europa, quindi devono essere i Paesi membri a condividere equamente le responsabilità dell’accoglienza. La riforma del Regolamento di Dublino votata da Pd e Forza Italia non dice questo: c’è scritto che tutti i migranti economici devono restare in Italia. Stiamo parlando oltre 70.000 persone che devono essere rimpatriate, ma i rimpatri sono molto difficili visto che mancano gli accordi con la maggior parte dei Paesi di provenienza. Inoltre, ci sono troppi filtri che appesantiscono la procedura e mettono un peso eccessivo sugli Stati membri di primo arrivo. Questi sono i punti che di fatto vanificano la cancellazione del principio del Paese di primo ingresso:

1) PRIMO FILTRO. Il primo filtro stabilisce che i migranti economici, a differenza dei rifugiati, rimarranno nel Paese di arrivo. Sarà solo l’Italia a farsene carico e saranno difficili i rimpatri visto che mancano gli accordi con la maggior parte dei Paesi di provenienza.

2) SECONDO FILTRO. Viene introdotto il filtro della sicurezza: anche in questo caso tutte le persone potenzialmente pericolose per la sicurezza pubblica restano nel Paese di primo ingresso. Non siamo contrari alle verifiche sulla sicurezza, ma siamo contrari al fatto che i Paesi di primo ingresso vengono lasciati da soli a gestire questi soggetti potenzialmente pericolosi.

3) PRIMO PAESE DI APPRODO SEMPRE RESPONSABILE. Nasce il criterio della responsabilità permanente. Con le vecchie regole uno Stato membro diventava competente se il richiedente vi aveva soggiornato per 1 anno anche se era sbarcato in un altro Paese, con la nuova revisione non sarà più così. L’Italia come Paese di primo approdo sarà permanentemente responsabile dei migranti arrivati. Altro che solidarietà!

4) RICOLLOCAMENTO SOLO DOPO LE VERIFICHE DEI DUE FILTRI. Il meccanismo di ricollocamento non è affatto automatico: scatterà dopo le procedure dei filtri sulla sicurezza e sulla domanda. Un richiedente asilo potrà, dunque, essere trasferito in un altro Paese dopo molti mesi dal suo arrivo e nel frattempo sarà sempre l’Italia a farsene carico.

5) PAESI POVERI PENALIZZATI. Fra i criteri per redistribuire i richiedenti asilo non c’è il tasso di disoccupazione: restano solo quelli del PIL e della popolazione. Questo significa che non si terrà conto delle difficoltà che hanno i Paesi con i livelli di disoccupazione più alti, come l’Italia e la Grecia. Così c’è il rischio di una “guerra fra poveri”: da una parte i rifugiati che hanno riconosciuto il diritto a restare in Italia e dall’altra i disoccupati italiani che non trovano lavoro.

6) TEMPI LUNGHI PER I PAESI IN RITARDO. È concesso un periodo di 3 anni di transizione per gli Stati che sono in ritardo con l’applicazione delle procedure di accoglienza. Questi Paesi sono di fatto esonerati dal meccanismo della redistribuzione. Così facendo si legittima l’egoismo di alcuni Stati membri che si rifiutano di applicare norme comuni per il diritto di asilo e l’Italia continuerà in questi tre anni ad avere più migranti degli altri Paesi europei.

Siamo stati i primi a denunciare il Regolamento di Dublino che ha trasformato l’Italia nel campo profughi d’Europa. E non saranno le promesse di qualche ricollocamento a farci cambiare idea. I dati parlano chiaro: il 71% dei migranti che dovevano lasciare l’Italia, secondo le promesse dell’Europa fatte due anni, non lo ha fatto.

Continueremo a lottare per una riforma vera e non ipocrita del Regolamento di Dublino. Sull’immigrazione abbiamo già dato. Non possiamo accettare compromessi a trazione tedesca. Forza Italia, Pd e Lega-cagnolino stanno abbassandola la testa ai diktat della Merkel. A pagare non devono essere sempre e solo i cittadini italiani!

 

fonte: http://www.movimento5stelle.it/parlamentoeuropeo/2017/11/salvini-ipocrita-cam.html