L’ultima idiozia di Salvini per adescare gli idioti che lo stanno a sentire… Ma TU quanti italiani in difficoltà ospiti a casa TUA? Nessuno? E allora stai zitto, imbecille!

 

idiozia di Salvini

 

 

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L’ultima idiozia di Salvini per adescare gli idioti che lo stanno a sentire… Ma TU quanti italiani in difficoltà ospiti a casa TUA? Nessuno? E allora stai zitto, imbecille!

Cari Comunisti, quanti migranti ospitate a casa vostra?

E gli ebeti se la bevono. Una massa di scimmie senza cervello che abboccano ad ogni idiozia che dice il loro capitano…

Perchè gli andrebbe risposto, lui che predica il “prima gli italiani”, ma quanti italiani in difficoltà ha ospitato a casa sua?

Nessuno? E allora che stesse zitto.

N.b. Per gli idioti che proprio non ci arrivano, io non ospito migranti in casa mia per lo stesso motivo per cui la mattina non vada a spazzare le strade o a ripianare le buche in autostrada… Per questo pago le tasse… E le pago anche affinché il mio Paese sia un Paese civile e non un Paese barbaro, cinico e assassino, come qualcuno vorrebbe.

By Eles

 

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Questa roba fa schifo.

Fa schifo come il picciotto della mafia che va dal negoziante a chiedere il pizzo dicendogli “io ti proteggo, lo Stato no”, perché come quel picciotto mina le più banali regole di convivenza di un Paese civile.

Fa schifo perché gioca sull’ignoranza di quelle persone che non sanno che le nostre tasse servono anche ad aiutare chi è in difficoltà, che nasca in Italia o in altri Paesi.

Fa schifo perché in un Paese civile lo Stato non lascia indietro nessuno, neanche i semi analfabeti che malgrado la scuola pubblica non sanno scrivere in italiano.

Fa schifo perché incita all’odio e alla violenza.

Fa schifo perché è pubblicato sul profilo Twitter di un nullafacente che di fatto “ospitiamo ogni mese a casa nostra”, quando lo Stato Italiano gli eroga un bonifico senza che abbia lavorato mezza giornata.

Fa schifo perché il soggetto in questione è il capo di un partito che deve al popolo italiano almeno 49 milioni di euro.

 

da: https://www.facebook.com/SalamidaFabio/photos/a.1597638687204308/2380589588909210/

Salvini rifiuta di mettere la mascherina in Senato, “Non la metto”… Come lui Trump (150.000 morti) e Bolsonaro (85.000 morti “ufficiali”)… qualcuno immagina quanti ne avrebbe ammazzato se fosse stato al governo al posto di Conte durante la Pandemia?

 

mascherina

 

 

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Salvini rifiuta di mettere la mascherina in Senato, “Non la metto”… Come lui Trump (150.000 morti) e Bolsonaro (85.000 morti “ufficiali”)… qualcuno immagina quanti ne avrebbe ammazzato se fosse stato al governo al posto di Conte durante la Pandemia?

Salvini rifiuta di mettere la mascherina in Senato, al convegno sul Covid: “Non la metto”!

Matteo Salvini partecipa a un incontro sul coronavirus alla biblioteca del Senato e si rifiuta di indossare la mascherina. I funzionari lo invitano più volte a mettere il dispositivo di protezione su naso e bocca. Il leader della Lega cerca la mascherina nelle tasche, ma poi sorride e sussurra: “Io non ce l’ho, non la metto”. Arriva un collaboratore che (invece di cacciarlo fuori a calci in culo, almeno per rispetto dei presenti) gliene porge una tricolore. Salvini la prende, ma la mette subito via rifiutandosi ancora di indossarla.

Ricordiamo che Salvini era quello che, quando il governo Conte aveva appena imposto il lockdown, era sui social (parliamo del 27 febbraio 2020) a urlare che si doveva riaprire tutto…

La domanda che tutti ci dovremmo fare: come Trump e Bolsonaro, quanti ne avrebbe ammazzati Salvini se fosse stato al governo al posto di Conte?

 

 

Prima gli italiani? No, prima la Svizzera…

 

 

Prima gli italiani

 

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Prima gli italiani? No, prima la Svizzera…

Abbiamo appreso, con l’inchiesta sulla fornitura di camici in Lombardia, che il padrone dell’azienda coinvolta sarebbe destinatario a sua insaputa di un bonifico di suo cognato, il presidente regionale Fontana.

Il quale avrebbe in Svizzera un conto di 5,3 milioni euro “scudati” dalle Bahamas, cioé fiscalmente condonati.

Come tutti sanno questa è la condizione normale degli operai, dei lavoratori autonomi, dei pensionati, in particolare nella regione più ricca del paese.

Chi di noi non ha un conto di qualche milioncino in una banca Svizzera, che un sapiente e lautamente ricompensato esperto fiscale abbia protetto legalmente, grazie alle misure di comodo prese dai governi?

Non sappiamo come finirà l’inchiesta della magistratura, ma una sentenza c’è già.

Presentare la Lega di Salvini come “partito del popolo” ha la stessa limpidezza di uno scudo fiscale.

Altro che contrastare la globalizzazione! Questi pseudo-sovranisti ne godono i peggiori privilegi per ricchi…

Altro che “prima gli italiani”… No, no, prima la Svizzera.

La Lega ti frega.

fonte: https://contropiano.org/news/politica-news/2020/07/27/prima-gli-italiani-no-prima-la-svizzera-0130393?fbclid=IwAR17GyqrSx20qM49mMJRjMUtkGTQQos5pioN1nBBf5mmSLgl6FhrEM6ckjE

Recovery Fund, Lega e Fdi boicottano l’Italia e non votano a favore! – Perchè a loro degli Italiani non frega niente! Hanno solo bisogno che stiano male per potersi lamentare e dare la colpa a qualcuno!

 

 

Recovery Fund

 

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Recovery Fund, Lega e Fdi boicottano l’Italia e non votano a favore! – Perchè a loro degli Italiani non frega niente! Hanno solo bisogno che stiano male per potersi lamentare e dare la colpa a qualcuno!

Nonostante l’Italia sia la prima beneficiaria netta dei fondi stanziati (209 miliardi di euro), Lega e Fratelli d’Italia si sono astenuti dal voto.

La plenaria del Parlamento Europeo vota oggi una risoluzione di maggioranza sull’esito dei negoziati sul Recovery Fund e sul Quadro finanziario pluriennale. Nonostante l’Italia sia la prima beneficiaria netta dei fondi stanziati (209 miliardi di euro), Lega e Fratelli d’Italia si sono astenuti dal voto. “Per loro vengono prima i sovranisti e poi l’Italia” attacca l’eurodeputata M5s Laura Ferrara. Forza Italia invece vota a favore.

 “Ho votato a favore”, ha dichiarato Berlusconi, “Ci siamo battuti fin dal principio per questo risultato e ora l’Italia avrà a disposizione 209 miliardi: si tratta di un compromesso, ma è un compromesso positivo, che toglie tra l’altro argomenti ai nemici dell’Europa. Per utilizzare questi aiuti l’Italia dovrà predisporre un piano di riforme che deve essere orientato allo sviluppo e non alla spesa assistenziale. È una occasione che il Paese non può permettersi di sprecare”.

Però l’ex Cavaliere chiede all’esecutivo di essere coinvolto nelle discussioni: “Chiediamo al governo che l’opposizione, pur nella distinzione dei ruoli, sia davvero coinvolta nelle decisioni che disegneranno l’Italia del futuro”.

“Sono invece contrario e preoccupato per i tagli annunciati al bilancio Ue 2021-2027 che avrebbero conseguenze negative anche sull’Italia in settori decisivi come quelli dell’agricoltura, della difesa, della salute e diminuirebbero inoltre la portata di programmi importanti come quello per il controllo delle frontiere contro l’immigrazione illegale” ha concluso.

Offese e insulti sessisti su Facebook alle ragazze che hanno contestato Salvini – Ragazze, andatene fiere: essere insultate da questa feccia è una medaglia al merito. Siete diverse da loro, e già questo deve riempirVi di orgoglio!

 

insulti sessisti

 

 

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Offese e insulti sessisti su Facebook alle ragazze che hanno contestato Salvini – Ragazze, andatene fiere: essere insultate da questa feccia è una medaglia al merito. Siete diverse da loro, e già questo deve riempirVi di orgoglio!

Offese e insulti sessisti su Facebook alle ragazze che hanno contestato Salvini a Codogno

Due ragazze sono state vittima di insulti e offese sui social dopo che sono scese in piazza per contestare Salvini la scorsa domenica a Codogno, nel Lodigiano, dove il leader della Lega si è recato. La foto che immortala le due giovani è stata condivisa da una senatrice della Lega su Facebook diventando oggetto in poche ore di offese e anche minacce.

Sono state invitate a prostituirsi, qualcuno le ha minacciate o esortate al suicidio, altri ancora, donne perlopiù, le hanno offese per il loro aspetto fisico. Ancora una volta la gogna mediatica diventa notizia e a farne le spese sono due ragazzine che “hanno la colpa” di aver deciso di esprimere le proprie idee politiche e di averlo fatto in maniera civile e rispettosa, salvo finire sui social ed essere insultate.

La foto postata da una senatrice leghista su Facebook
È accaduto a due ragazze che la scorsa domenica sono scese in piazza per contestare il leader della Lega Matteo Salvini giunto a Codogno per salutare i cittadini della città divenuta suo malgrado simbolo dell’emergenza Covid in Italia. Le due giovani manifestanti sono però state fotografate da alcuni giornalisti e la loro foto è stata condivisa in rete da una senatrice della Lega: “Foltissimo gruppo di contestatori a Salvini a Codogno”, si legge nella didascalia del post su Facebook. Post diventato in poche ore oggetto di numerosi commenti la maggior parte dei quali contenenti insulti nei confronti delle due ragazzine. A denunciare la vicenda è la madre delle due ragazze che ha fatto sapere di essersi già rivolta alle forze dell’ordine per sporgere denuncia.

La madre delle due ragazze: Mie figlie vittime di gogna mediatica
“Domenica, come sapete, Salvini è stato à Codogno. Non entro in un dibattito politico: sono convinta che ognuno abbia il diritto di votare e sostenere il partito che meglio lo rappresenta, ma credo anche che non si possa pretendere di zittire tutti coloro che la pensano diversamente – scrive la donna – le mie figlie con alcuni amici erano in piazza con alcuni cartelloni (non volgari, non offensivi) per far presente che Codogno non è solo Lega […] le mie figlie sono state attaccate duramente, insultate, derise. Ovviamente, essendo donne, hanno ricevuto insulti di tipo sessista, sono state invitate a prostituirsi, a mettersi a disposizione dei migranti sui barconi per prestazioni varie”.

Le associazioni in difesa delle donne chiedono risposte
“Molte persone che non conosciamo le hanno minacciate, esortate al suicidio. Padri di famiglia, nonni che sui loro profili postano le foto dei nipotini, si sono offerti di “sbatterle come tappeti”. E moltissime donne le hanno insultare per il loro aspetto, per i loro vestiti. Qualcuno ha scritto che sicuramente la loro madre (io) si prostituisce sulla Binasca e che il loro padre si sfonda di canne nei centri sociali”. Sono tante le associazioni in difesa della donne che hanno preso posizione rispetto a questa vicenda come l’associazione “Io per te” che ha scritto alla Commissione Pari Opportunità – Codogno affinché prenda una forte posizione in merito.

Noi a queste ragazze possiamo solo dire: andatene fiere, essere insultate da questa feccia è una medaglia al merito. Siete diverse da loro, e già questo deve riempirVi di orgoglio!

Per quanto riguarda le donne che votano bestie del genere… Beh, veramente nulla da dire. Forse a loro piace essere insultate e trattate come stracci…

Pescara, aggressione omofoba a ragazzo gay – Indovinate chi non ha sottoscritto la mozione di solidarietà? – Ovviamente lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia… Perchè è dai tempi di mussolini che i fascisti nello scegliere tra gente perbene e pezzi di m….. non hanno dubbi da che parte stare!

 

aggressione omofoba

 

 

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Pescara, aggressione omofoba a ragazzo gay – Indovinate chi non ha sottoscritto la mozione di solidarietà? – Ovviamente lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia… Perchè è dai tempi di mussolini che i fascisti nello scegliere tra gente perbene e pezzi di m….. non hanno dubbi da che parte stare!

Pescara, consiglio comunale. Le opposizioni presentano una mozione per esprimere solidarietà – chiedendo anche una parte attiva del comune in un eventuale processo – al ragazzo gay che è stato aggredito il 27 giugno da un gruppo di persone per aver stretto la mano al suo compagno nel centro cittadino. Il consiglio comunale, però, respinge, con 11 voti contrari e 10 a favore.

Aggressione Pescara, il centrodestra vota contro la presa di posizione anti-omofobia

Questo l’elenco degli esponenti politici cittadini che hanno votato contro:

Antonelli Marcello – Lega
Carota Maria Rita – Lega
Croce Claudio – Forza Italia
D’Incecco Vincenzo – Lega
Di Pasquale Alessio – Forza Italia
Foschi Armando – Lega
Montopolino Maria Luigia – Lega
Orta Cristian – Lega
Rapposelli Fabrizio – Fratelli d’Italia
Renzetti Roberto – Forza Italia
Salvati Andrea – Lega

Come si può vedere, la composizione della maggioranza – 7 leghisti, 3 rappresentanti di Forza Italia e 1 consigliere di Fratelli d’Italia – ha avuto un ruolo determinante nella bocciatura della mozione. E dire che una aggressione a un ragazzo gay dovrebbe superare qualsiasi barriera politica. Tra l’altro, le conseguenze dell’azione violenta nei confronti del ragazzo di Pescara sono sotto gli occhi di tutti, con una prognosi molto seria e con la necessità di ricostruire la sua mascella fratturata dalla violenza degli aggressori.

 Il sindaco di Pescara Carlo Masci si è però rifiutato di attribuire un significato politico a questa votazione del consiglio comunale: «In attesa che gli inquirenti facciano piena luce e assicurino alla giustizia i responsabili della barbara aggressione e del ferimento – ha detto -, occorre ribadire che Pescara non è la città che si tenta strumentalmente di dipingere, creando e cavalcando polemiche puntualmente smentite dai fatti e indegne di chi ha davvero a cuore il bene comune. Sono stati proprio i pescaresi a intervenire per respingere e neutralizzare un folle attacco generato da ignoranza e intolleranza, e questo non va sottaciuto».

Nella mozione, oltre a solidarizzare con il ragazzo aggredito, si chiedeva anche la costituzione del comune come parte civile in un eventuale processo e l’impegno affinché Pescara potesse farsi portavoce di una seria presa di posizione a favore di una legge anti-omofobia. Ma il consiglio comunale ha deciso per il no. Con i voti di un centrodestra quantomai compatto.

 

fonte: https://www.giornalettismo.com/aggressione-pescara-mozione-respinta/

Salvini definisce chiunque lo contesta, dal Trentino a Lampedusa, “Figli di papà”… Sì proprio quel Salvini figlio di un dirigente, che non ha mai lavorato in vita sua, fidanzato con la figlia di Verdini, cresciuto sotto l’ala di Berlusconi e da sempre culo e camicia con Confindustria…

Salvini

 

 

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Salvini definisce chiunque lo contesta, dal Trentino a Lampedusa, “Figli di papà”… Sì proprio quel Salvini figlio di un dirigente, che non ha mai lavorato in vita sua, fidanzato con la figlia di Verdini, cresciuto sotto l’ala di Berlusconi e da sempre culo e camicia con Confindustria…

Ma ci avete fatto caso? Sono sempre “figli di papà” quelli che contestano Salvini… Andate a fare un giro tra i titoli dei giornali, ne abbiamo tirato fuori solo qualcuno.

Salvini contestato ad Andria: fischi e cori. Lui risponde: “Grazie anche ai 4 figli di papà che ululano, vi meritate Azzolina e Bellanova”

Salvini: “A Mondragone centri sociali e figli di papà pagati da camorra”

Salvini ad Avezzano: gruppo di contestatori, ”solo figli di papà”

Salvini: “30 figli di papà dei centri a-sociali hanno lanciato uova e arance contro i cittadini di Ancona che hanno accolto la Lega”.

Salvini contestato a Napoli: “centri sociali? Figli di papà”

Le costanti sono 2: 1) ovunque vada Salvini viene contestato. 2) secondo Salvini a contestarlo sono sempre i figli di papà…

Che poi uno che, figlio di un dirigente, che non ha mai lavorato in vita sua, fidanzato con la figlia di Verdini, cresciuto sotto l’ala di Berlusconi e da sempre culo e camicia con Confindustria… tentare di sminuire la contestazione con un “figli di papà” è davvero patetico.

Il senatore Leghista Pillon batte ogno record: 3 Fake News in un solo post! …ma attenzione, il coglione non è lui, non possiamo dare del coglione ad uno che con 4 balle si porta a casa uno stipendio da senatore da 10.000 Euro al mese! Il coglione è chi lo vota!

 

Pillon

 

 

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Il senatore Leghista Pillon batte ogno record: 3 Fake News in un solo post! …ma attenzione, il coglione non è lui, non possiamo dare del coglione ad uno che con 4 balle si porta a casa uno stipendio da senatore da 10.000 Euro al mese! Il coglione è chi lo vota!

Tre è il numero perfetto. Se poi si aggiunge anche un’immagine fuori contesto si riescono a raggiungere altissime vette. Il tutto condito da un racconto «di un mio amico medico che mi ha detto…», senza conferme ufficiali. Il tutto accade sulla pagina Facebook del senatore della Lega Simone Pillon, in un unico post. Tre bufale sulla Cina: la prima sugli anziani che non vengono curati e rimandati a casa (parlando di «eutanasia di Stato); la seconda sul fatto che ci sia (ancora) la legge sul figlio unico per ogni famiglia cinese; la terza sull’aborto selettivo sulle bambine. Insomma, un pot-pourri di cose non reali e non attuali.

Partiamo dal suo racconto che, poi, sconfina in altri ambiti. Simone Pillon racconta di aver saputo da un fidato medico bresciano una notizia sconvolgente: «A quanto riferivano, in Cina chi ha meno di 70 anni non viene neppure ricoverato. Le guardie armate di mitra che custodiscono le porte degli ospedali hanno l’ordine di ‘convincere’ gli anziani a tornarsene a casa».

Un medico bresciano di cui ho grande fiducia mi raccontava della meraviglia espressa dai medici cinesi davanti al fatto che qui da noi si curassero gli anziani colpiti dal Covid.
A quanto riferivano, in Cina chi ha meno di 70 anni non viene neppure ricoverato. Le guardie armate di mitra che custodiscono le porte degli ospedali hanno l’ordine di “convincere” gli anziani a tornarsene a casa.
Figlio unico di Stato.
Aborto selettivo sulle bambine.
Eutanasia per decreto e stop delle cure agli over 70
Ecco le meraviglie della sinistra al potere…

Una cosa gravissima e che non può che provocare indignazione. Ma è vera? Come spiega Butac, innanzitutto, la foto utilizzata dal senatore leghista è fuori contesto: i militari non sono fuori dagli ospedali per fare ‘selezione all’ingresso’, ma fuori da una stazione ferroviaria di Wuhan per controllare che le persone contagiate non lasciassero la città (al tempo del primo focolaio cinese). Inoltre non c’è alcun riscontro sul fatto che gli anziani (gli over 70) vengano respinti all’ingresso degli Ospedali (e un senatore della Repubblica non può diffondere messaggi che esordiscono dicendo «mi hanno detto»).

Simone Pillon e le tre bufale in un solo post Facebook

Il post social di Simone Pillon trascende, poi, su altri temi che, come quello sopracitato, servono solamente ad acuire l’indignazione contro la Cina. Si parla di «figlio unico di Stato». Ma di cosa parla il senatore leghista? Si fa riferimento a una legge del governo cinese per evitare il sovrappopolamento, consentendo alle famiglie di fare un solo figlio. Peccato che Pillon non dica che quella legge fu abolita nel 2015, cinque anni fa.

Le fake news su eutanasia di Stato e aborto selettivo femminile

Passiamo all’ultimo aspetto, sui cui Simone Pillon sembra avere ragione, ma non nei modi e nella spiegazione. Il senatore del Carroccio parla di «aborto selettivo femminile». Ma le leggi, in questo caso, non c’entrano nulla. Il governo cinese non è mai intervenuto su questo ambito e si tratta di una scelta – probabilmente sbagliata – di alcune famiglie che decidono autonomamente di mettere al mondo solo figli maschi.

 

 

fonte: https://www.giornalettismo.com/simone-pillon-bufale-cina/

Caso Floyd, il Parlamento Europeo approva una risoluzione che condanna ogni forma di razzismo e odio. Ma i soliti fascisti Italiani si fanno riconoscere: ovviamente Lega di Salvini e Fdi di Meloni VOTANO CONTRO…!

 

 

Floyd
Floyd

 

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Caso Floyd, il Parlamento Europeo approva una risoluzione che condanna ogni forma di razzismo e odio. Ma i soliti fascisti Italiani si fanno riconoscere: ovviamente Lega di Salvini e Fdi di Meloni VOTANO CONTRO…!

Dicono di non essere razzisti, che è solo un’impressione.
Salvo, ogni qualvolta se ne presenti l’occasione, gettare ipocritamente la maschera.

Ieri il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione che condanna “l’atroce morte” di George Floyd e ogni forma di razzismo, odio e violenza.

In 493 hanno votato a favore di questa risoluzione che alla fine dei conti è solo un’affermazione dei principi umani su cui si fonda l’Europa.

In 104 hanno votato contro. E indovinate quali sono gli unici eurodeputati italiani ad aver votato contro? Già, quelli della Lega e di Fratelli d’Italia.

Loro non ce la fanno proprio a non strizzare l’occhio all’anima più razzista e violenta dell’elettorato.
Non ci riescono. E’ più forte di loro.

Però se glielo ricordi indossano nuovamente la maschera.
Non quella contro il Covid, quella la tengono sempre giù per i selfie.

La maschera dell’ipocrisia.

Floyd, Parlamento Ue approva risoluzione che condanna omicidio e razzismo: Lega e Fdi votano contro

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che condanna ogni forma di razzismo, nonché l’uccisione di George Floyd. Gli eurodeputati di Lega e Fratelli d’Italia, però, hanno votato contro la risoluzione. Favorevole il voto dei gruppi di Pd, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Italia Viva.

I parlamentari europei della Lega e di Fratelli d’Italia hanno votato contro la risoluzione che condanna ogni forma di razzismo e odio, ma anche “l’atroce morte di George Floyd negli Stati Uniti, nonché le uccisioni analoghe dovunque nel mondo”. A favore della risoluzione hanno invece votato gli eurodeputati dei gruppi di Pd, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Italia Viva. La risoluzione è stata approvata dal Parlamento europeo e prevede anche una esplicita richiesta, indirizzata alla Commissione europea e al Consiglio europeo, per “adottare una posizione forte e decisa contro il razzismo, la violenza e l’ingiustizia in Europa”. Ancora, secondo quanto si legge nel testo della risoluzione, si intende sostenere “le recenti proteste di massa nelle capitali e nelle città europee contro il razzismo e la discriminazione in seguito alla morte di George Floyd”.

La risoluzione approvata dal Parlamento europeo
La risoluzione afferma anche un altro principio, più volte sentito durante queste proteste negli Usa e diventato lo slogan delle manifestazioni: “Black Lives Matter”. I voti favorevoli sono stati 493, quelli contrari 104, gli astenuti sono stati 67. Dura anche la condanna alla repressione da parte della polizia statunitense dei manifestanti pacifici, così come delle minacce di Trump di impiegare l’esercito, condannando anche il presidente Usa per la sua “retorica incendiaria”.

Fonti della Lega: perplessità su risoluzione
Fonti della Lega spiegano le motivazioni per cui hanno deciso di votare contrariamente alla risoluzione approvata dal Parlamento europeo: “Emergono numerose perplessità sulla proposta di risoluzione, che presenta molti obiettivi utopici e che rappresenta una realtà distorta”. Le stesse fonti spiegano: “Nello specifico, non si condivide l’impostazione del documento: si ritiene inopportuno paragonare la situazione Usa con quella Ue, spesso sovrapponendole in maniera errata, e non si condividono le prese di posizione e le strumentalizzazioni per attaccare indiscriminatamente i rappresentanti delle forze dell’ordine, il presidente Usa e forze politiche che esprimono pareri critici rispetto alla gestione dei fenomeni migratori”. Ancora, gli eurodeputati leghisti ritengono “che sia un tema di diritti civili trasversali, stravolto da una campagna mediatica che ha fomentato fenomeni di violenza e vandalismo ingiustificato, che dobbiamo condannare, contro simboli e rappresentazioni della storia europea e mondiale”.

fonti:

https://www.facebook.com/128744460563282/photos/pb.128744460563282.-2207520000../2693423167428719/?type=3&theater

https://www.fanpage.it/politica/floyd-parlamento-ue-approva-risoluzione-che-condanna-omicidio-e-razzismo-lega-e-fdi-votano-contro/
https://www.fanpage.it/

Per la serie: “bisogna essere proprio idioti per votarli” – Salvini e Meloni no agli Stati Generali a Villa Pamphilj, il luogo del confronto è uno ed uno solo, il Parlamento! Il giorno dopo alla Camera si parlava di Recovery Plan. Ma i deputati Lega e FdI non c’erano…!

 

Parlamento

 

 

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Per la serie: “bisogna essere proprio idioti per votarli” – Salvini e Meloni no agli Stati Generali a Villa Pamphilj, il luogo del confronto è uno ed uno solo, il Parlamento! Il giorno dopo alla Camera si parlava di Recovery Plan. Ma i deputati Lega e FdI non c’erano…!

Oggi che Conte è in Parlamento Lega e FdI trovano una scusa per non essere presenti

Salvini e Meloni avevano fatto sapere che non avrebbero presenziato agli Stati Generali convocati dal governo a Villa Pamphilj perché il luogo del confronto tra maggioranza e opposizione è uno ed uno solo: il Parlamento. Oggi alla Camera si parlava di Recovery Plan. E i deputati di Lega e FdI se ne sono andati

La scorsa settimana Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno fatto sapere che non avrebbero presenziato agli Stati Generali convocati dal governo a Villa Pamphilj perché il luogo del confronto tra maggioranza e opposizione è uno ed uno solo: il Parlamento. Salvini ha spiegato che Villa Pamphilj non è una sede istituzionale e subito dopo si è confrontato con Orietta Berti da Barbara D’Urso. La Meloni, vera artefice del no a cui il resto del centrodestra si è accodato,  ha spiegato: “Siamo pronti a confrontarci con il governo in qualsiasi momento, ma soltanto nelle sedi istituzionali. A Palazzo Chigi siamo sempre andati, ma a una kermesse mediatica no, non faremo questo regalo a Conte”.

Oggi che Conte è in Parlamento Lega e FdI trovano una scusa per non essere presenti

Ma, a sorpresa, oggi l’Aula della Camera era semi vuota nonostante l’attesa informativa del premier Giuseppe Conte in vista del prossimo Consiglio Ue sul Recovery Fund. E semivuote, di conseguenze, erano le nuove postazioni dei deputati nel Transatlantico allestite per compensare gli scranni lasciati liberi in aula per assicurare il distanziamento anti coronavirus. I posti vacanti erano proprio quelli dei deputati di Fratelli d’Italia e Lega. I primi hanno scelto di non essere presenti per l’informativa di Conte lasciando la sola Wanda Ferro a spiegarne le motivazioni e criticare le scelte del governo. I leghisti hanno lasciato la Camera dopo l’intervento del capogruppo Riccardo Molinari, anche lui molto critico con Conte, probabilmente copiando quello che ha fatto FdI visto che da tempo ormai vanno a rimorchio. A presidiare aula e Transatlantico sono quindi rimasti i deputati di maggioranza.

“La scelta di evitare il voto d’aula con una forzatura assunta dalla Presidenza della Camera, su pressioni della maggioranza, che ha trasformato in informativa le doverose comunicazioni di Conte in previsione dell’importante Consiglio europeo, impone una risposta chiara e decisa. Sono mesi che Conte rappresenta in Europa posizioni a nome dell’Italia senza alcun indirizzo parlamentare previsto esplicitamente dalla Carta costituzionale. PD, 5stelle e renziani non vanno d’accordo su nulla e preferiscono un’Italia senza una linea politica internazionale al rischio di affrontare le scelte parlamentari. A questa grave situazione e all’imbarazzante saga delle ipocrisie che si consumerà nelle aule di Camera e Senato rispondiamo lasciando solo Conte con le sue chiacchiere”, ha spiegato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. Ma su cosa si doveva votare, visto che il Recovery Plan è ancora oggetto di trattativa sui tavoli di Bruxelles e Strasburgo? E se non il governo, chi dovrebbe rappresentare le posizioni dell’Italia in Europa?

Anche i deputati della Lega, dopo l’intervento del capogruppo Riccardo Molinari, hanno lasciato l’Aula della Camera mentre è in corso il dibattito sull’informativa di Conte sul Consiglio UE di venerdì. Sia FdI che Lega avevano già pronte le rispettive risoluzioni, in cui si chiedeva di non utilizzare il Mes. Infine Forza Italia: i deputati azzurri sono rimasti in Aula, sia durante l’informativa di Conte che nel successivo dibattito. Forza Italia è a favore dell’utilizzo del Mes. Quindi è il centrodestra ad essersi spaccato. E nonostante questo sia lampante Giorgia Meloni ha il coraggio di scrivere su facebook che “la maggioranza scappa dal voto in Parlamento per non dare a Conte un mandato chiaro durante il Consiglio europeo. Vogliono fare il gioco delle tre carte per non assumersi la responsabilità delle loro scelte”. Ecco perché la situazione è disperata, ma non seria.

Da Next – 17 giugno 2020