Salvini pensa al condono tombale: “Aiutiamo gli evasori a casa nostra”… Perchè se sei nero, la pacchia è finita. Se invece il nero lo fai, la pacchia comincia adesso!

 

Salvini

 

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Salvini pensa al condono tombale: “Aiutiamo gli evasori a casa nostra”… Perchè se sei nero, la pacchia è finita. Se invece il nero lo fai, la pacchia comincia adesso!

Matteo Salvini lancia il condono fiscale. Un bel condono tombale…

Salvini: “Io dico no al condono usa e getta. Io propongo una pace fiscale, ci sono milioni di italiani ostaggio di Equitalia che non pagheranno mai. Io posso o far finta di niente o convocare uno per uno questi italiani, che hanno una cartella con un importo sotto i 100mila euro, e chiedere il 15% di quello che non mi daranno mai. Io incasso contante e tu torni a lavorare”

Chiamare pubblicamente “coglioni” quelli che hanno pagato regolarmente le tasse era troppo anche per lui, ma il significato era sottinteso…

Insomma, “Aiutiamo gli evasori a casa nostra”…!

By Eles

I Grandi successi del Governo Renzi – Apple evade tasse per 880 milioni, ma si accorda con Renzi e ne paga solo 318. …Aiutatemi a capire, se io non pago il canone Rai, poi mi posso accordare per 36 Euro? …O forse prima mi mandano a cagare e poi in galera?

Governo Renzi

 

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I Grandi successi del Governo Renzi – Apple evade tasse per 880 milioni, ma si accorda con Renzi e ne paga solo 318. …Aiutatemi a capire, se io non pago il canone Rai, poi mi posso accordare per 36 Euro? …O forse prima mi mandano a cagare e poi in galera?

Accordo tra Apple Italia e Fisco: la Mela ha pagato 318 milioni di euro all’Erario. Il mega pagamento conclude l’inchiesta per omessa dichiarazione dei redditi dal 2008 al 2013 su un fatturato di 880 milioni di euro generati in Italia ma contabilizzati in Irlanda.

Apple Italia ha pagato 318 milioni di euro al Fisco Italiano: si conclude così l’inchiesta per evasione fiscale avviata lo scorso anno per omessa dichiarazione dei redditi per un fatturato complessivo di 880 milioni di euro tra il 2008 e il 2013.

Ricordiamo che nel corso dell’indagine, avviata fin dal 2013, erano stati perquisiti gli uffici Apple Italia di Milano ed emessi tre avvisi di garanzia indirizzati a Enzo Biagini amministratore delegato di Apple Italia, Mauro Cardaio direttore finanziario e anche a Michael O’Sullivan di Apple Sales International. Il meccanismo studiato e colpito dal Fisco italiano è quello ormai noto: vendite e fatturato generati in Italia vengono quasi totalmente attribuiti al bilancio di Apple Sales International in Irlanda dove le multinazionali possono contare su una imposizione prossima allo zero. Una procedura di elusione fiscale attuata da numerose multinazionali tra cui anche quelle hi-tech.

Secondo quanto riporta Repubblica.it nonostante Apple fosse difesa da un pool di fiscalisti e avvocati di primissimo piano, tra cui Paola Severino, ex ministro della Giustizia, l’accordo tra Apple Italia e Fisco è stato raggiunto con il pagamento integrale dell’intera somma richiesta, una trattativa che il quotidiano definisce “estenuante”. In pratica Apple Italia ha accettato tutte le richieste esposte, una formalizzazione che crea un precedente importante in vista di altri procedimenti simili in corso in altri paesi dell’Unione Europea, oltre che di una indagine diretta da parte della Commissione EU.

È certo che Apple non sarà l’unica big colpita da sanzioni di questo tipo da parte del Fisco: da tempo sono in corso trattative con Google per una evasione di circa 1 miliardo di euro di fatturato nel nostro Paese che potrebbe arrivare a un accordo stimato di 150 milioni di euro.

tratto da: http://www.macitynet.it/apple-italia-paga-318-milioni-euro-allerario-evasione-fiscale/

BASTA CONDONI ALLE MULTINAZIONALI! – Dopo Apple arriva l’elemosina di Google. Basta condoni alle multinazionali …Peccato che lo chiedono solo e solamente i Cinquestelle!

Google

 

 

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BASTA CONDONI ALLE MULTINAZIONALI! – Dopo Apple arriva l’elemosina di Google. Basta condoni alle multinazionali …Peccato che lo chiedono solo e solamente i Cinquestelle!

 

Dopo Apple arriva l’elemosina di Google. Basta condoni alle multinazionali

Che vittoria, Google rimborsa il fisco per 306 milioni di Euro! Peccato che ne ha elusi, secondo stime, quasi il triplo. Google, come Apple qualche mese fa, è una delle tante multinazionali che godono di accordi fiscali privilegiati con alcuni Stati membri dell’UE e non solo. Queste pratiche sono divenute palesi grazie al caso Luxleaks scoppiato in Lussemburgo nel 2014, il Paese che è stato guidato per 20 anni dall’attuale Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Ma anche altri paesi dell’Eurozona come l’Irlanda e l’Olanda di Dijsselbloem adottano tali condotte immorali.

Paesi Bassi, che tra l’altro, oltre a truffare legalmente invitando a porre le sedi fiscali delle multinazionali, generano ormai da anni (grazie all’Euro sottovalutato per la propria economia) un surplus eccessivo sulle partite correnti nella bilancia commerciale, mai sanzionato dalla Commissione europea. Il Movimento 5 Stelle vuole bloccare questa ingiustizia sistemica distorsione della concorrenza attraverso l’elusione fiscale internazionale e non accetta più assurdi condoni alle multinazionali. È inspiegabile come questa pratica sia ancora perseguita e che le grandi aziende dove i bonus e dividendi si sprecano se la cavino pagando solo una piccola parte delle tasse dovute (o meglio un’elemosina), mentre per i piccoli viene usato il pugno duro del fisco e del recupero crediti.

Oggi veniamo a sapere dai PM quello che già ripetiamo da anni, “Google Italia è in realtà una stabile organizzazione occulta direttamente asservita agli interessi economici del gruppo“. I ricavi realizzati in Italia venivano imputati alla struttura irlandese come royalties facendo figurare Google Italy come “mero consulente”. Per di più la sede di Dublino aveva “residenza ai fini fiscali alle Bermuda“. Basterebbe farsi un giro in Lussemburgo per capire la montagna di Euro che ogni mese vengono sottratti dal fisco degli Stati membri e quindi dei cittadini.

Questa pratica danneggia in particolare il Bel Paese, dove il numero e la concentrazione di PMI è altissima, quasi quanto la pressione fiscale che grava su di esse. Invece di lottare contro un sistema elusivo che premia l’Olanda, Lussemburgo, l’Irlanda (solo per fare tre esempi nell’Eurozona), il Governo italiano in Europa non è mai riuscito ad essere incisivo nel placare queste cattive pratiche, forse ci viene da pensare, perché tanti dei rappresentanti politici potrebbero avere dei conflitti d’interessi con le multinazionali stesse, basti vedere il pauroso meccanismo di porte girevoli tra dirigenti del settore pubblico e privato.

La beffa ulteriore sta nel singolare sistema di “giustizia dell’Unione europea”. Infatti, i Paesi di cui sopra, una volta messi sotto inchiesta dalla Commissione per aiuti di stato verso le grandi aziende, beneficiano dei proventi dell’evasione due volte. Come? Primo: incassano i soldi tramite i vergognosi accordi fiscali privilegiati. Secondo: scoperto l’inganno, la Commissione Europea sanziona le multinazionali per aiuti di Stato, costringendole a risarcire le tasse non pagate, ma sempre a quegli Stati che hanno beneficiato e incoraggiato il trattamento fiscale agevolato. Un meccanismo contorto è profondamente ingiusto verso i Paesi come l’Italia, che hanno subito elusione fiscale da parte di queste multinazionali operanti sul nostro territorio.

 

fonte: http://www.movimento5stelle.it/parlamentoeuropeo/2017/05/dopo-apple-arriva-le.html