La schifosa TRUFFA di Equitalia (sì, quella che Renzi aveva abolito): si accanisce solo sui più poveri (piccole imprese o gente comune), ma davanti ai grandi evasori (quelli dei paradisi fiscali) perde tutta la sua cattiveria e diventa docile e ubbidiente come un cagnolino…!!!.

 

Equitalia

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La schifosa TRUFFA di Equitalia (sì, quella che Renzi aveva abolito): si accanisce solo sui più poveri (piccole imprese o gente comune), ma davanti ai grandi evasori (quelli dei paradisi fiscali) perde tutta la sua cattiveria e diventa docile e ubbidiente come un cagnolino…!!!

 

Scoperta la TRUFFA di Equitalia che si accanisce solo sui più poveri…

Quando si tratta di piccole imprese o di piccoli risparmiatori, Equitalia è molto inflessibile, subito parte coi pignoramenti, le cartelle esattoriali e tutto il resto.

Quando, invece, si tratta di dover colpire i grandi evasori, quelli che scappano nei paradisi fiscali, quelli che davvero arrecano un forte danno al nostro Stato, Equitalia perde tutta la sua cattiveria.

Infatti, Equitalia, degli oltre 850 milioni spariti nei paradisi fiscali è riuscita a recuperare solo 400.000 €! Oltre 170 milioni già sono stati dati per irrecuperabili!

Così, mentre in Italia Equitalia ha il pugno di ferro, con i grandi evasori che scappano all’estero, il pugno di Equitalia diventa di piuma. E così a rimetterci sono sempre e solo i più poveri!

A pagare sono quelli che per sviste o errori su cifre irrisorie, si ritrovano a pagare more di migliaia di euro, che il più delle volte non possono permettersi nemmeno di pagare. Molti decidono piuttosto di dichiarare fallimento.

Equitalia come sempre si dimostra di essere davvero inutile e, addirittura, dannosa.
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Fonte: Edizione odierna de “La Verità”, pagina 9

via AdessoBasta

Evasi 52 milioni, Ilva assolta: Renzi ha eliminato il reato… Ma solo per gli amici di Renzi. Ricorda che se non paghi una multa da 48 Euro dal 1° Luglio Equitalia potrà sequestrarti il conto corrente senza passare dal Giudice!

Ilva

 

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Evasi 52 milioni, Ilva assolta: Renzi ha eliminato il reato… Ma solo per gli amici di Renzi. Ricorda che se non paghi una multa da 48 Euro dal 1° Luglio Equitalia potrà sequestrarti il conto corrente senza passare dal Giudice!

 

La recente riforma ha cancellato dal Codice penale la frode fiscale realizzata attraverso l’elusione con “abuso del diritto”.

L’intento con cui vengono fatte le leggi spesso si vede dai loro effetti: l’“abuso del diritto” non è più reato, e per questo il processo ai danni dell’ex patron dell’Ilva, Emilio Riva (morto nell’aprile 2014), due ex manager del gruppo e un dirigente della Deutsche Bank per una presunta frode da 52 milioni di euro si è concluso ieri con l’assoluzione degli imputati.   È l’effetto del combinato disposto di due decreti attuativi della delega fiscale approvati dal governo Renzi ed entrati in vigore il primo ottobre.Il motivo? Hanno depenalizzato l’abuso del diritto, il comportamento che racchiude tutte le operazioni che, pur nel rispetto formale delle norme, realizzano vantaggi fiscali indebiti per le imprese, ma con effetti anche sulla frode fiscale realizzata proprio mediante esso. 

  NEL FEBBRAIO dello scorso anno, oltre a E-milio Riva, erano stati mandati a processo Mario Turco Liveri e Agostino Alberti, rispettivamente responsabile finanziario e responsabile fiscale(nonché componente del c-da) del gruppo Riva, e Angelo Mormina, per l’incarico avuto in qualità di managing director di Deutsche Bank (filiale di Londra). L’accusa nei loro confronti era di aver violato l’art. 3 della legge 74/2000 (“dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici”), al fine di evadere le imposte sui redditi, sulla base di una falsa rappresentazione nelle scritture contabili obbligatorie e avvalendosi di mezzi fraudolenti idonei a ostacolarne l’accertamento, indica elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi. In questo caso,l’accusa era di aver“creato” elementi passivi fittizi per poter poi pagare meno tasse.Gliindagati,in sostanza, nella dichiarazione dei redditi per il 2007 “ponevano in essere una complessa operazione di finanza strutturata all’unico scopo di consentire alla consolidata Ilva Spa l’abbattimento del reddito, mediante l’utilizzazione di elementi passivi fittizi per 158 milioni di euro e conseguentemente per la consolidante Riva Fire Spa, una pari riduzione della base imponibile per un’evasione di imposta Ires pari a 52,4 milioni di euro”, si leggeva nel capo di imputazione. Ieri la prima sezione penale non ha fatto altro che accogliere la richiesta del pm   Stefano Civardi formulata proprio   alla luce delle modifiche apportate   dalla riforma fiscale alla legge 74   del 2000: gli imputati hanno pagato le sanzioni amministrative   (per Emilio Riva il reato si è estinto con la sua morte).

Articolo intero su Il Fatto Quotidiano del 29/10/2015.

Ok, tutto a posto, quindi, per gli amici di Renzi. Tu sei suo amico? No, perchè non conti una beata minchia. Quindi se prendi una multa da 48 Euro o la paghi o, dal 1° luglio, ti possono sequestrare il conto corrente senza manco chiedere il permesso al Giudice.

Dal 1 luglio Equitalia può pignorare i conti correnti senza autorizzazione al giudice. Ripenso a quando Renzi si faceva beffe della Annunziata e della Gente con il suo “Cucù, Equitalia non c’è più” e mi chiedo quanto si deve essere deficienti per votare uno così?

 

Equitalia

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Dal 1 luglio Equitalia può pignorare i conti correnti senza autorizzazione al giudice. Ripenso a quando Renzi si faceva beffe della Annunziata e della Gente con il suo “Cucù, Equitalia non c’è più” e mi chiedo quanto si deve essere deficienti per votare uno così?

 

Cucù: Equitalia dal 1 luglio può pignorarti il conto corrente senza bisogno del giudice

Ricordate Matteo Renzi “Cucù Equitalia non c’è più“? Era una delle sue prese in giro. Dal 1 luglio in caso di debiti e cartelle la “nuova” Equitalia made in Renzi avrà il potere di procedere al pignoramento dei conti correnti in modo diretto, prendendo i soldi direttamente dalle banche, senza dover richiedere l’apposita autorizzazione al giudice. Com’è umano lei!

da RaiNews

Dall’1 luglio 2017 il pignoramento del conto corrente diventa più facile e veloce nel caso di debiti fiscali e cartelle. La nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione (che prenderà il posto della S.p.A. della riscossione, società in liquidazione) potrà procedere al pignoramento dei conti correnti in modo diretto, prendendo i soldi direttamente dalle banche, senza dover richiedere l’apposita autorizzazione al giudice. La novità è che le somme saranno immediatamente bloccate, per gli importi a debito, con la fusione tra l’agenzia di accertamento e la società della riscossione. Tecnicamente la nuova Equitalia si trasforma in un ente pubblico economico e diventa strumentale all’Agenzia delle Entrate, di fatto con un ampliamento notevole dei poteri di riscossione. Tale struttura giuridica consente all’ente il pignoramento dei conti correnti direttamente senza bisogno di attivare la procedura di autorizzazione di un giudice perché la cartella esattoriale di pagamento è in sè già un atto esecutivo. Il nuovo ente avrà accesso all’immensità dei dati dell’Anagrafe Tributaria ed anche dell’Inps ottenendo le informazioni utili, come i rapporti di lavoro, per pignorare lo stipendio, la pensione, le indennità. Per bloccare l’azione e difendersi il contribuente, che riceve la notifica del pignoramento conto corrente, entro 60 giorni deve presentare una richiesta di dilazione e rateizzazione. Solo una volta accettata la richiesta di dilazione della cartella e pagata la prima rata del piano di ammortamento, il cittadino può presentare la richiesta di sblocco del conto corrente. Cambio al vertice Il 12 giugno, dopo tre anni di attività, scade l’incarico di Rossella Orlandi, come Direttore dell’Agenzia delle Entrate. Per lei si parla di un nuovo incarico al Dipartimento delle Finanze. Al suo posto arriverà Ernesto Maria Ruffini, in pole position per la nomina a capo della nuova Agenzia delle Entrate e della Riscossione. La sua nomina sarà proposta dal Ministro Pier Carlo Padoan, con ogni probabilità nel prossimo Consiglio dei Ministri, vista la scadenza del 12 giugno e l’avvio della nuova struttura di accertamento-riscossione il 1° luglio. Il probabile successore Ernesto Maria Ruffini, 48 anni, nominato Ceo di Equitalia S.p.A. nel 2015 dall’ex premier Renzi, è un avvocato molto stimato dal Ministro dell’Economia per i risultati ottenuti nel biennio del suo mandato con 17 miliardi incassati, con un incremento del 18% rispetto al biennio precedente. Ruffini si è distinto anche per una riduzione strutturale delle spese di Equitalia con la chiusura di tre società collegate, il taglio di 60 auto blu, la riduzione degli stipendi dei dirigenti (incluso il proprio) e l’abolizione delle carte di credito aziendali. Il manager ha poi puntato alla modernizzazione dei servizi per i contribuenti tramite la digitalizzazione ed il Web.

tratto da:

http://www.beppegrillo.it/m/2017/06/cucu_equitalia_dal_1_luglio_puo_pignorarti_il_conto_corrente_senza_bisogno_del_giudice.html