Gino Strada senza peli sulla lingua: “A settant’anni non avrei mai pensato di vedere ancora ministri razzisti o sbirri nel mio Paese… È gente che non ha nessuna considerazione per la vita umana… Ci rubano il lavoro? Calati gli sbarchi l’effetto si è visto, no? L’Italia è in piena occupazione”…!

 

Gino Strada

 

 

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Gino Strada senza peli sulla lingua: “A settant’anni non avrei mai pensato di vedere ancora ministri razzisti o sbirri nel mio Paese… È gente che non ha nessuna considerazione per la vita  umana… Ci rubano il lavoro? Calati gli sbarchi l’effetto si è visto, no? L’Italia è in piena occupazione”…!

 

Migranti, Gino Strada: “Salvini? Non avrei pensato di vedere ancora ministri razzisti in Italia. Abbrutimento sociale”

Il fondatore di Emergency, intervistato a Mezz’ora in più, ha detto che “il progetto di Minniti era quello di pagare gli assassini” e su questo “c’è unità di intenti nei propositi” del successore. Nel mirino anche il contratto di governo (“non c’è una parola sulla guerra”) e la sinistra che ha causato “i maggiori disastri politici e sociali in Italia negli ultimi 25 anni”. Il dirigente Usb amico di Soumaila Sacko: “Il ministro del lavoro si impegni su diritti dei braccianti al Sud”

“La politica del precedente ministro dell’Interno era un atto di guerra contro i migranti che ha prodotto dei morti. E Salvinivuole portarla avanti. Ora che ho più di settant’anni non avrei mai pensato di vedere ancora dei ministri razzisti o sbirri nel mio Paese”. Così Gino Strada, fondatore di Emergency, ha definito l’ex numero uno del Viminale Marco Minniti e il suo successore Matteo Salvini durante un’intervista a Mezz’ora in più di Lucia Annunziata. “Questa è gente che non ha nessuna considerazione per la vita degli esseri umani”, ha aggiunto. All’inizio della trasmissione è intervenuto anche Aboubakar Soumahoro, il dirigente dell’Usb amico di Soumaila Sacko, ucciso il 2 giugno scorso in Calabria, il quale ha ribadito la sua richiesta di incontrare il neo ministro del Lavoro Luigi Di Maio per affrontare il tema dei diritti dei braccianti nel Meridione.

L’accoglienza dei migranti in Italia – “Il progetto di Minniti era quello di pagare gli assassini per dire: ‘Uccideteli pure, ma a casa vostra. Non li vogliamo qua’. Su questo c’è unità di intenti e continuità di azione nei propositi di Salvini”, ha denunciato il medico e fondatore di Emergency nel corso dell’intervista con Annunziata. E riguardo alla proposta del neo ministro dell’Interno di ridurre i 5 miliardi previsti per l’accoglienza dei migranti, aggiunge: “Gli si da’ una mano o siamo diventati così barbari e coglioni da non aiutarli? Questo clima razzista sta causando un abbrutimento sociale che richiederà intere generazioni per essere recuperato”. Secondo Strada si sta giocando “sull’ignoranzadelle persone”, infatti “quando l’anno scorso sono calati gli sbarchi l’effetto si è visto, no? L’Italia è in piena occupazione“.

Il tema della guerra fuori dal dibattito politico – “Mi hanno riferito che nel contratto del nuovo governo, che non ho letto, non c’è una parola sulla guerra“, spiega Strada, che con la sua organizzazione ha curato più di 9 milioni di persone in 24 anni di attività. “Questo vuol dire che per loro non è importante, non è un tema che importa ai politici. Eppure le nostre truppe sono ancora in Afghanistan in assoluta illegalità”, aggiunge il medico. Il riferimento è all’articolo 11 della Costituzione, dove è scritto nero su bianco che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Strada punta poi il dito contro il consiglio di sicurezza dell’Onu, i cui cinque membri permanenti producono a suo dire l’85 per cento delle armi che girano per il mondo. Ma ad avere molte colpe è anche l’Unione europea, che secondo Strada non considera più l’Afghanistan un Paese in guerra e ha messo in piedi un dannoso programma di rimpatri.

Dai disastri della sinistra all’inciucio M5s-Lega – Le critiche di Gino Strada non colpiscono soltanto il leader della Lega Matteo Salvini o le istituzioni internazionali, ma anche la sinistra, colpevole a suo dire di aver causato “i maggiori disastri politici e sociali in Italia negli ultimi 25 anni“. Più in generale, aggiunge il medico, il problema è che “stiamo andando verso una società caratterizzata dalla barbarie e dal razzismo anziché dalla cultura e dall’intelligenza“. A proposito del Movimento 5 stelle, invece, sostiene che “sono in grossa trasformazione. Però se avessero detto prima delle elezioni di voler andare al governo con la Lega, non avrebbero mai preso il 32 per cento di voti. Hanno messo insieme questa grossa presa in giro dei cittadini, il famoso inciucio fatto nelle stanze segrete“.

L’intervento di Aboubakar Soumahoro – Prima dell’intervista a Strada la Annunziata si è collegata con il sindacalista dell’Usb, che qualcuno vorrebbe “prossimo leader della sinistra” dopo la sua ospitata nella trasmissione Propaganda Live di Diego Bianchi. Aboubakar Soumahoro, 38 anni, è un italo-ivoriano residente in Italia da 17 anni (laureato in Sociologia) che da sempre si batte per i diritti dei braccianti. Amico di Soumaila Sacko, il 29enne del Mali ucciso a colpi di fucile il 2 giugno scorso mentre aiutava altri due connazionali a recuperare dei pezzi di lamiera, Soumahoro è intervenuto per denunciare la situazione dei lavoratori stagionali nel Sud Italia. “Come Sacko e come tanti braccianti invisibili in questo territorio ho lavorato nelle campagne dall’alba al tramonto, per 12-14 ore al giorno con una paga oraria di 2,5 euro“, spiega. “Abbiamo iniziato a combattere e a sindacalizzare gli altri braccianti, convincendoli del fatto che non si può lavorare così tanto e ricevere così poco. Sacko stava rivendicando dei diritti sindacali, della tutela del lavoro e abitativi. Diritti che non vanno scaricati sui contribuenti ma realizzati attraverso un impegno del ministero del Lavoro“. È per questo che Soumahoro ha rinnovato la sua richiesta di incontrare il titolare di quel dicastero, Luigi Di Maio, che non aveva ancora risposto al suo appello inviato il 7 giugno scorso (lo ha fatto proprio nel corso della trasmissione). A proposito della frase di Salvini sulla fine della “pacchia” per i migranti che arrivano in Italia, invece, il sindacalista ha spiegato che “ci siamo sentiti offesi perché non l’abbiamo mai conosciuta. Non c’è bisogno di fomentare la caccia alle streghe, piuttosto si devono dare delle risposte concrete ai nostri diritti”.

 

tratto da: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/10/migranti-strada-salvini-non-avrei-pensato-di-vedere-ministri-razzisti-soumahoro-di-maio-pensi-diritti-dei-braccianti/4416894/

Afghanistan, Gino Strada: Siamo in guerra da anni e non se ne parla più. Non ci dicono che il nostro paese è in guerra. Non ci dicono cosa ci fanno in nostri militari in Afghanistan. Non ci dicono che i feriti sono aumentati del 160%. Qual è l’obiettivo?

 

Gino Strada

 

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Afghanistan, Gino Strada: Siamo in guerra da anni e non se ne parla più. Non ci dicono che il nostro paese è in guerra. Non ci dicono cosa ci fanno in nostri militari in Afghanistan. Non ci dicono che i feriti sono aumentati del 160%. Qual è l’obiettivo?

 

 

Gino Strada intervistato da Diego Bianchi a #propagandalive (La7): ‘Noi siamo in guerra in Afghanistan da anni e anni e non se ne parla più. Non si dice che il nostro paese è in guerra. Cosa ci fanno militari italiani a combattere e sparare in Afghanistan?’ Qual è l’obiettivo? 

Ma non è l’unico tema che tocca Gino strada:

Liberi e Uguali, Gino Strada: “Usino più persone quelle due parole. Europa? Meschina e gretta, non le importa destino migranti”

Liberi e Uguali? Queste due parole fanno parte della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Non c’è nessun copyright da parte di nessuno. Anzi, le usassero più persone, più organizzazioni, più istituzioni: se la ricordassero questa cosa di liberi e uguali in dignità e in diritti“. Sono le parole del fondatore di Emergency, Gino Strada, ospite di Propaganda Live, su La7. Il medico risponde a una domanda del conduttore Diego Bianchi circa la somiglianza del simbolo della coalizione di sinistra capeggiata da Pietro Grasso e la campagna di Emergency del 2012: “Non c’è nessun plagio. La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo è uno dei più alti punti del pensiero nella storia dell’umanità”. Sulla legge sul biotestamento, osserva: “Era ora. In Italia purtroppo siamo abituati a far passare per delle conquiste epocali delle cose che sono veramente il minimo indispensabile“. Inevitabile il tema dei migranti e delle Ong: “Ho trovato una uniformità di pensiero deprimente da parte di tutte le forze politiche. Riguardo alla politica del ministero dell’Interno, noi di Emergency l’abbiamo definita ‘un atto di guerra contro i migranti’, perché è davvero un atto di guerra. Poi ovviamente si costruiscono ulteriori bugie, come l’esprimere soddisfazione per i risultati straordinari raggiunti. E quale sarebbe il risultato straordinario? Il fatto che siano arrivati meno migranti”. E rincara: “Sarebbe questo il grande risultato? A prescindere dal fatto che queste persone stiano bene o siano state massacrate o stuprate o imprigionate? L’interesse di questa Europa gretta e meschina è che non arrivino più i migranti. L’interesse non è che muoiano o che soffrano, ma che non ci rompano più le palle. Noi, nella nostra grandissima intelligenza politica alla Minniti, pensiamo di poter fermare l’immigrazione. Ecco, direi di alzare il tiro: facciamo in modo che il sole non sorga più per due mesi. Questi sono pazzi”. Strada chiosa: “C’è stata una campagna diffamatoria contro le Ong, campagna in cui si vuole criminalizzare le organizzazioni semplicemente perché vogliono salvare qualcuno. Ma il criminale è chi non vuole salvare qualcuno”

Da Il Fatto Quotidiano