Sempre attuali le parole di Franco Battiato: “Questa classe politica deve andare fuori dai coglioni”…!

 

Franco Battiato

 

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Sempre attuali le parole di Franco Battiato: “Questa classe politica deve andare fuori dai coglioni”…!

 

Sono passati diversi anni, ma il peso delle parole del maestro Battiato, che disse quello che più o meno pensiamo tutti, è sempre lo stesso. Era il 2011 quando Franco Battiato rilasciava questa dichiarazione shock. Da allora non è cambiato nulla.

…E si stanno mangiando l’Italia. E quello che non riescono a mangiarsi lo stanno facendo a pezzi. Battiato è stato un signore. Altro che fuori dai coglioni. Ci vorrebbero i Forconi (e le palle per usarli). Ma siccome anche noi vogliamo fare i “signori” urliamo ancora una volta:

«Questa classe politica deve andare fuori dai coglioni»

Ecco un articolo dell’epoca ed a seguire il video

Intervista shock di Battiato a Matera, dopo un concerto tenuto dal maestro della musica italiana in occasione del suo tour estivo Up Patriots To Arms.

Shock in my town… questo potrebbe esclamare un fan di Franco Battiato che a Matera ha assistito all’intervista del cantautore ai microfoni di Materadio, lo scorso 24 settembre. Una prassi, quella dei commenti a fine concerto, che è genericamente uguale per tutti gli artisti. Terminata la performance live la radio di turno intervista il cantante, facendogli domande più o meno generiche sulla sua vita e su cosa ne pensi di qualche argomento di attualità.

Bene, nel caso in oggetto, il maestro Franco Battiato ha pensato di parlare senza peli sulla lingua; in modo schietto e diretto come da sempre ci ha abituato.

Il problema dell’Italia è che è difficile che ci siano delle cose fatte con una qualità Europea. Noi siamo i più arretrati… siamo i più arretrati” – così esordisce Battiato, continuando – “Berlino ha 9 orchestre sinfoniche. Una città. Ditemi in Italia quante sono le orchestre sinfoniche, in tutto il paese, e poi facciamo i conti”.

Ma non è solo un bilancio sinfonico quello del cantautore siciliano. Il passo successivo riguarda la cultura e la politica. Parole forti che indicano il forte stato di degrado culturale in cui l’Italia sta cadendo.

Allora… La cultura è stata abbandonata per colpa di questa politica però!…che si inserisce sempre in cose dove deve fare… corpo mafioso, diciamo, per cui: nella televisione hanno il CDA che 3 di qua… 2 di là… La politica non dovrebbe entrare nell’arte, cosa centra? Deve solo dare i soldi e poi se ne occupino gli altri”.
Quando uno paga le tasse no? Siamo in pochi in Italia a pagare le tasse. Questo è il problema serio. Allora, paghi le tasse e hai piacere che questi soldi possano andare a quei poveri individui che non hanno lavoro, capito, e dovrebbero essere aiutati. Perché uno stato serio è questo”.

E continua: “Non è che uno che va con una escort, l’indomani ha una commissione, immediatamente, capito? Cioè voglio dire quello che procura la escort a questo tizio qui, e lui si eccita tutto durante la notte, e gli dà durante il giorno, gli dà una commissione rubata.

Sti ragazzi dovrebbero far fuori questa classe politica! Deve andare fuori dai coglioni ragazzi: è chiaro?

Insomma difficile aggiungere altro. Certo è che Battiato ancora una volta ha dimostrato di essere un grande maestro. Non solo nella musica, ma anche nella vita reale. Grazie Franco!

Ecco il video dell’intervista.

 

 

Abbiamo una classe politica indegna. Il problema è che ci rappresenta alla perfezione

 

classe politica

 

 

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Abbiamo una classe politica indegna. Il problema è che ci rappresenta alla perfezione

Il Pd diceva di non voler governare e ora è disposto a farlo. I Cinque Stelle cambiano il programma politico. La Lega si dice, incredibilmente, “atlantista”. Tutti cambiano idee con estrema disinvoltura. Ma non è solo un problema di classe politica.

Dunque, vediamo se abbiamo capito bene. Il Partito Democratico ha cambiato idea e, almeno stando alle parole e al peso politico del suo segretario Maurizio Martina, ha deciso che l’Aventino è finito e che, se il Movimento Cinque Stelle dovesse prendere in considerazione la possibilità di soddisfarne alcuni punti programmatici, potrebbe anche considerare l’idea di formare una maggioranza politica contro quelli che fino a una settimana fa erano talmente agli antipodi da non poterci prendere nemmeno un caffè assieme.

A quanto pare, poi, pure gli stessi Cinque Stelle pare abbiano cambiato idea su molte cose, in questi ultimi giorni, arrivando addirittura a modificare ex post, senza dirlo a nessuno, il loro programma politico votato-in-rete-dai-cittadini, che diceva peste e corna della Nato e che mal si sposava con la rinnovata fede atlantista ed europeista di Luigi Di Maio. Non bastasse, ci è toccato assistere pure alla sviolinata della vicepresidente del Senato Paola Taverna nei confronti della presidente Elisabetta Casellati – una berlusconiana che più doc non si può – che «siamo sicuri si comporterà con estrema imparzialità».

Pure la Lega a quanto pare sta cambiando idea. «Siamo atlantisti da sempre»,ribadisce il consigliere per gli esteri di Matteo Salvini Guglielmo Picchi, gettando acqua sul fuoco sule dichiarazioni del “Capitano”, che un giorno si e l’altro purericorda che una volta al governo le sanzioni alla Russia saranno «la prima cosa a saltare», non esattamente la cosa più atlantista che possa dire.

Tutto è perfettamente coerente nel contesto di una classe politica che non crede a nulla, che vive in funzione del calcolo istantaneo della propria popolarità. Il problema è che questa classe politica senza coerenza, senza idee, senza valori è lo specchio del Paese che l’ha eletta

Fossimo poco avvezzi di politica italiana, soprattutto di quella degli ultimi anni, avremmo il mal di testa. E invece, in realtà, tutto è perfettamente coerente nel contesto di una classe politica che non crede a nulla, che vive in funzione del calcolo istantaneo della propria popolarità e che, soprattutto, non ha la più pallida idea di come tirar fuori l’Italia – ultima per tasso di crescita in Europa anche nel 2018, secondo le stime, pur riviste al rialzo, del Fondo Monetario Internazionale – dal pantano in cui si ritrova.

La cosa ancora più preoccupante è un’altra, però. Che questa classe politica senza coerenza, senza idee, senza valori è lo specchio del Paese che l’ha eletta. Un Paese vittima del proprio autocompiacimento, della propria autocommiserazione e di un pensiero magico e folle: il sogno che una banda di parvenu senza alcuna esperienza istituzionale possa far tornare a volare l’Italia senza alcun sacrificio, al contrario, ridistribuendo soldi che pare non esistano, col solo potere del buon senso e della buona volontà. Non è un caso che Lega e Cinque Stelle, che in queste settimane hanno dato vita a un indegna coda di campagna elettorale sulla pelle delle istituzioni italiane, stiano ulteriormente crescendo nei sondaggi.

Magari è solo questione di tempo, prima che un sussulto di realismo ci svegli dal torpore e ci riporti a pretendere competenza, serietà, idee chiare a chi ci rappresenta. Magari saremo noi pessimisti, ma temiamo non accadrà. Questa è l’Italia di oggi. E non è un bello spettacolo.

fonte: http://www.linkiesta.it/it/article/2018/04/18/abbiamo-una-classe-politica-indegna-il-problema-e-che-ci-rappresenta-a/37810/

Un grande, profondo e pacato pensiero di Gianluigi Paragone su quelli che ci governano: “abbiamo una classe politica di ladri di polli, affaroni e incapaci”.

 

Gianluigi Paragone

 

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Un grande, profondo e pacato pensiero di Gianluigi Paragone su quelli che ci governano: “abbiamo una classe politica di ladri di polli, affaroni e incapaci”.

 

Il grido di dolore lanciato 4 anni fa da Giannluca Paragone:

Gianluigi Paragone: abbiamo una classe politica di ladri di polli, affaroni e incapaci.

Avremo un Senato purché sia e parlano di riforme.

Abbiamo una disoccupazione spaventosa e un’economia in affanno.
Abbiamo un’opposizione che si sottrae a quel consociativismo lontano parente delle larghe intese di questi tempi. Ma che non viene ascoltata dal Capo dello Stato perché ha mal di testa.
Abbiamo un presidente del Consiglio che gioca a fare il leader senza averne la stoffa ma solo l’arroganza. E la faccia tosta di non rispondere alle sue stesse parole.
Abbiamo presidenti di Camera e Senato senza alcuna preparazione tecnica e infatti si vede come stanno affrontando i passaggi chiave e delicati del dibattito politico.
Abbiamo un presidente della Repubblica che si conferma un attore protagonista oltre il dettato costituzionale.
Abbiamo un Paese in lenta agonia.
Abbiamo una classe politica di ladri di polli, affaroni e incapaci.
Saremo presto preda di grandi speculatori.
Avevamo una dignità.
Avevamo sovranità.
Abbiamo storia e identità.
Non ci meritiamo tanto schifo.
Non ci meritiamo tanti sciacalli.
Cosa daremo ai nostri figli?

di Gianluigi Paragone