Pd, Calenda, Lorenzin e il loro “house organ” chiamato Repubblica, contro la Raggi. La ribellione di quelli che rimpiangono le nobili gesta politiche di Buzzi e Carminati…!!

 

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Pd, Calenda, Lorenzin e il loro “house organ” chiamato Repubblica, contro la Raggi. La ribellione di quelli che rimpiangono le nobili gesta politiche di Buzzi e Carminati…!!

 

Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, a parte le azioni per cui sono finiti in carcere, dovevano essere delle menti politiche di primaria grandezza, vista la credibilità di cui godevano a destra e a sinistra.

Certo che dovrebbe creare non poco imbarazzo, per chi viene da un partito che ha origine in GramsciDe GasperiBerlinguer, aver avuto di recente come maestri di scienza politica, docenti a tempo pieno con caratteristiche, diciamo, particolari. Ma, avendo tagliato quelle nobili radici, non si rendono più conto della differenza di insegnamento. Anzi proclamano pubblicamente di sentirne la mancanza.

La bella gente dei quartieri bene di Roma, che è andata a manifestare contro Virginia Raggi, lo faceva solo apparentemente, ma di nascosto protestava, piangendo, per la mancanza dei loro maestri di cultura politica. Questa bella gente, soffre da troppo tempo la loro mancanza e non ha più riferimenti alternativi di pari levatura. E questo è un bel problema.

Costoro potrebbero però invitare Buzzi e pure Carminati – è bene sentire due campane e imparare da due angoli di visuale – a scrivere per loro le lezioni dal carcere, anzi potrebbero chiedere l’autorizzazione a trasmettere le loro lezioni con una webcam e ascoltarle in tempo reale.

Oggi ci sono le tecnologie per superare le barriere del carcere per un nobile scopo, facendo così una buona azione di recupero nei confronti di chi ha sbagliato ed è in via di pentimento, ma che è di grande levatura in fatto di cultura politica.

Non mischiamo però, questa bella gente che si sente importante, con chi l’ha invitata ad andare a manifestare – SENZA BANDIERE, PER PUDORE E PER PAURA – e con l’house organ incaricato di creare clamore e risonanza.

Si tratta di ruoli diversi: ad ognuno il suo.

Il Calenda e la Lorenzin, in preda alla sindrome di ‘ansia da mancanza di potere’ – malattia molto pericolosa perché porta a convulsioni – e alla depressione per disoccupazione (anche gli dei e pure i ricchi piangono), sono i capitani – i Cesare, visto che siamo a Roma – . Essi hanno il ruolo di guidare l’esercito destinato alla vittoria, in altre parole si ritengono l’aspirante tandem, a sindaco e vice sindaco, che ha ricevuto la benedizione del ‘mite’ Gentiloni, romano della ‘gens’ patrizia.

Repubblica ricopre il ruolo di house organ dei capitani Calenda e Lorenzin, ruolo pur sempre importante ma che fa venire in mente l’antica nobiltà andata in miseria – afflitta dalla sindrome incurabile della depressione da ‘mancanza di lettori’- .
È il megafono, con problemi tecnici, chiamato a mobilitare e a formare adeguatamente la plebe, gente senza cervello e obbediente, cui indicare cosa dovrà fare al momento opportuno in cabina elettorale.

Il ruolo della bella gente in piazza, che soffre della sindrome da ‘mancanza di prebende’, è quello di andare all’attacco del nemico per conquistare il fortino del potere, sotto la guida dei capitani, per ricevere il dovuto riconoscimento dopo la vittoria.

CalendaLorenzin, l’house organ Repubblica, e la bella gente soffrono tutti di una malattia distonica di cui, per definizione, chi ne soffre non ne è consapevole e perciò pensa di essere in buona salute mentale: la confusione del desiderio con la realtà.

fonte: https://www.silenziefalsita.it/2018/10/28/pd-calenda-lorenzin-e-il-loro-house-organ-repubblica-contro-raggi-forse-che-rimpiangono-le-gesta-politiche-di-buzzi-e-carminati/

Ricapitoliamo, Calenda si scaglia contro Embraco che licenzia 500 lavoratori: “Gentaglia – Totale irresponsabilità verso i lavoratori” …Eppure Embraco non fa altro che avvalersi del JOBS ACT voluto da Renzi ed appoggiato dallo stesso Calenda… E allora?

 

Calenda

 

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Ricapitoliamo, Calenda si scaglia contro Embraco che licenzia 500 lavoratori: “Gentaglia – Totale irresponsabilità verso i lavoratori” …Eppure Embraco non fa altro che avvalersi del JOBS ACT voluto da Renzi ed appoggiato dallo stesso Calenda…  E allora?

 

Quanto sbraita Calenda: gentaglia, totale irresponsabilità verso i lavoratori, ne ho fin sopra i capelli…

500 persone sbattute in mezzo ad una strada da un giorno all’altro…

Ma di chi è la colpa, caro Ministro Calenda?

Le multinazionali in fondo stanno semplicemente sfruttando ciò che consente loro il Jobs Act. La riforma ha abolito la Cigs per cessazione e tagliato gli ammortizzatori. Il ministro dovrebbe prendersela con Renzi&Co (e con se stesso, visto che l’ha calorosamente appoggiato).

Embraco (come per casi precedenti K Flex e Alstom Power) infatti ha detto «No» alla richiesta di chiedere la cassa integrazione non per cattiveria ma per semplice calcolo economico.

La riforma del lavoro voluta da Renzi (e appoggiata da Calenda) ha reso per le imprese molto più conveniente licenziare rispetto a chiedere gli ammortizzatori sociali e ha cancellato la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività.

Concederla in questi casi – «per garantire una continuità occupazionale mentre si approfondiscono gli interessi degli imprenditori per una re-industrializzazione», Calenda dixit – alle aziende costa: il Jobs act ha introdotto un «contributo addizionale» che va dal 9 al 15 per cento «della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore».

Molto meno costoso proporre il part time fino alla chiusura definitiva, come ha fatto Embraco.

In più anche i lavoratori sarebbero stati più garantiti sia prima che dopo il licenziamento: prima del Jobs Act la cassa integrazione per cessazione era di 12 mesi rinnovabili (totale due anni); dopo il licenziamento un 50enne aveva diritto a 3 anni di mobilità. Ora ha diritto a soli due anni di Naspi.
Insomma, la «gentaglia» contro cui si dovrebbe scagliare Calenda sono Renzi e i suoi economisti, nonché un certo Ministro dello sviluppo economico che lui ben conosce…

By Eles

Il gas del TAP non servirà alla diversificare le fonti, ma servirà a scaldare le case di tedeschi, austriaci e olandesi! Qualcuno lo dica anche al nostro Ministro Calenda.

TAP

 

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Il gas del TAP non servirà alla diversificare le fonti, ma servirà a scaldare le case di tedeschi, austriaci e olandesi! Qualcuno lo dica anche al nostro Ministro Calenda.

Non vi fate prendere in Giro da Calenda che dichiara (perchè gli hanno ordinato di dire così o perchè è ignorante o perchè è cretino) che il gas del TAP servirà alla diversificare le fonti, ma andrà scaldare le case di tedeschi, austriaci e olandesi.

 

Il gas di TAP non andrà agli italiani ma a tedeschi, austriaci e olandesi. Ditelo a Calenda

NON DITE A CARLO CALENDA CHE IL GAS DI TAP (TRANS ADRIATIC PIPELINE) NON SERVIRÀ ALLA DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI MA A SCALDARE LE CASE DI TEDESCHI, AUSTRIACI E OLANDESI.

Dal 6 dicembre 2017 è una escalation continua. Dallo sciopero generale organizzato per dire no alla costruzione del gasdotto TAP da parte di commercianti, artigiani, operai e professionisti di Melendugno, Borgagne e paesi limitrofi, fino al 13 dicembre sono stati sette giorni di forti emozioni, gioia, dolore, rabbia, sconforto e poi sorpresa e incredulità. Tutto il panorama dell’arco dei sentimenti. Il movimento NoTAP ha ripercorso questa escalation in un suo messaggio su Facebook. Noi invece non ci soffermeremo su alcuni aspetti di questi ultimi giorni. Ieri in Austria c’è stato un incidente in una centrale de gas, causando una vittima e 18 feriti. Tutti a scagliarsi sulla insicurezza degli impianti che trattano questa pericolossima sostanza. E tutti in Italia a rassicurare invece sulla necessità di costruire il prima possibile il TAP (Trans Adriatic Pipeline), compreso il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che invece di preoccuparsi della potenziale pericolosità di installare un impianto del genere a casa propria si reca nella trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa e afferma che il gasdotto dev’essere costruito il prima possibile per diversificare le fonti di approviggionamento in Italia.

Noi vorremmo chiedere al Ministro Calenda se qualcuno lo ha informato che il gasdotto TAP in questione non serve affatto a diversificare le fonti come qualcuno, forse troppo interessato, lo ha imbeccato, ma serve a trasformare l’Italia in un mero hub del gas per l’Europa. Questo gasdotto, che sarà pagato dal contribuente italiano in bolletta grazie a Snam in quanto facente parte del consorzio TAP, non rifornirà le riserve strategiche nè verrà bruciato nelle nostre case italiane ma serve ai nostri amici europei, soprattutto tedeschi, austriaci e olandesi questo è quanto affermò Matteo Verda, ricercatore presso l’Istituto per gli studi di politica internazionale (ISPI) in un articolo pubblicato su L’Espresso il 25 settembre 2014.
«Quegli 8 miliardi di metri cubi provenienti dall’Azerbaijan sono esattamente la stessa quantità che il nostro governo prevede di esportare nel 2023 in Nord Europa».

tratto da: http://www.melendugno.net/2017/12/13/il-gas-di-tap-non-andra-agli-italiani-ma-a-tedeschi-austriaci-e-olandesi-ditelo-a-calenda/