Una storia tutta italiana che vale la pena ricordare: Pietro Ciucci, presidente di Anas, licenzia se stesso da direttore. Ma siccome non si è dato il preavviso, si risarcisce per “mancato preavviso” (800mila Euro). Geniale, se i soldi non li dovessero cacciare i coglioni Italioti !!

 

Anas

 

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Una storia tutta italiana che vale la pena ricordare: Pietro Ciucci, presidente di Anas, licenzia se stesso da direttore. Ma siccome non si è dato il preavviso, si risarcisce per “mancato preavviso” (800mila Euro). Geniale, se i soldi non li dovessero cacciare i coglioni Italioti !!

Anas, il miracolo di Pietro Ciucci: prima di pensionarsi si licenzia e si risarcisce
La doppia buonuscita del presidente e amministratore delegato del gruppo pubblico delle strade: nell’estate 2013 è andato in pensione come direttore generale rimanendo però ben saldo sulle altre due poltrone. Non prima di aver attribuito a se stesso una buonuscita di 1,8 milioni comprensiva di “indennità di risoluzione senza preavviso”

L’Anas assume Dirigente con il seguente curriculum: “compagno della segretaria di Delrio” …Ma Delrio non è dei Cinquestelle ed allora i Tg MUTI…!!!

 

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L’Anas assume Dirigente con il seguente curriculum: “compagno della segretaria di Delrio” …Ma Delrio non è dei Cinquestelle ed allora i Tg MUTI…!!!

 

Riesplodono i veleni in Anas. Una vecchia intervista rilasciata da Armani a La Repubblica subito dopo l’avvicendamento come presidente, nel 2015, suona ora ironica quando si scopre che Marco Bonamico, assunto come dirigente “di supporto” a 120 mila euro, è il compagno della segretaria particolare del ministro Delrio.

Tra novembre e dicembre 2015, mentre si avviava il processo di incorporazione della Quadrilatero Marche Umbria Spa in Anas, Armani avrebbe chiesto alla Quadrilatero di assumere un dirigente con la scusa di “supportare” il presidente del Cda Guido Perosino, proposto come Amministratore unico in vista della fusione.

Nulla di fatto. Un po’ perché il profilo del dirigente proposto c’entrava come i cavoli a merenda per quell’incarico e un po’ perché Perosino nemmeno lo voleva questo “assistente di supporto”. Intanto proprio a Perosino viene proposto un secondo incarico in Anas come responsabile dei rapporti con i ministeri e gli enti territoriali (ruolo che ricopre tuttora, oltre a quello di Amministratore unico della QMU).

Armani ci riprova. Gli propone nuovamente l’assunzione (a tempo determinato) del dirigente, giustificandola anche stavolta con la necessità di supportarlo, anche in virtù del suo nuovo incarico in Anas. Così alla fine la Quadrilatero Spa assume questa preziosa risorsa che altri non è che Marco Bonamico, ex Ad di Sogei, che dal 20 gennaio 2016 al 31 dicembre 2016 ha guadagnato 120mila euro lordi per assistere Perosino >>clicca qui<<.

Bonamico, 62 anni, è noto alle cronache per essere stato silurato nel 2011 dall’allora ministro Tremonti (nonostante fosse stato nominato Ad di Sogei proprio da lui) a seguito dello scandalo legato all’inchiesta sull’appalto assegnato all’imprenditore Angelo Proietti, che ristrutturò la casa di Marco Milanese dove abitava appunto l’ex ministro dell’Economia. >>leggi qui<<

Ciò che le cronache invece non riportano è che Bonamico è il compagno, con prole, di Antonella Appulo, segretaria particolare di nientepopodimeno che Graziano Delrio. Niente niente che il ministro abbia chiesto ad Armani di “piazzarlo”?

E lui ha ubbidito. Peccato però che stando a voci di corridoio (nel senso che Bonamico lo avrebbe più volte ripetuto nei corridoi) il ruolo di “assistente” di Perosino – seppur come dirigente a 120 mila euro l’anno – gli stia stretto. E poi, soprattutto, non è contento che il contratto sia a tempo determinato.

Così, quando nel marzo 2016, Anas tentenna di fronte alla fusione con la Quadrilatero e Perosino chiede di essere esonerato dall’incarico di amministratore unico e mantenere solo quello di responsabile dei rapporti con i ministeri e gli enti territoriali, la mente di Armani – per levarsi dalle mani questa patata bollente – è attraversata dal pensiero di piazzare proprio Bonamico sulla poltrona di Au della QMU.

Ma Bonamico – di nome e di fatto – vuole di più. Forte della sua “vicinanza” al ministro Delrio, vorrebbe una poltrona prestigiosa (tipo la Direzione Generale o la Presidenza della costituenda Holding delle partecipate o, perché no, dello Stretto di Messina Spa o, già che ci siamo, dell’universo e oltre). Nel frattempo, però,  si deve “accontentare” del rinnovo del contratto, scaduto lo scorso 31 dicembre 2016 e rinnovato per un altro anno: >>clicca qui<< il rinnovo porta la data del 15 dicembre, guarda caso tre giorni dopo l’insediamento di Gentiloni al Governo (e la conferma di Delrio al MIT).

Di fronte a questa situazione le parole dell’intervista rilasciata ad Armani il 24 ottobre 2015 a La Repubblica, cui si accennava prima, stridono come gesso sulla lavagna: “Lei ha ricevuto telefonate di parlamentari, raccomandazioni?” la domanda del giornalista. “Sì, ho ricevuto diverse telefonate. Ma ho la fortuna di essere stato messo qui in posizione di totale libertà. Questo mi ha detto il ministro Delrio e questo è il mandato ricevuto dalla presidenza del Consiglio e ne sono grato. Ma mantenere Anas nella Pa senza autonomia gestionale porta a telefonate e raccomandazioni”. Quella di Bonamico come la vogliamo chiamare?

Abbiamo interpellato Armani per avere un chiarimento sulla vicenda, ma ha preferito non commentare.

FONTE: http://www.lultimaribattuta.it/59505_anas-bonamico-delrio