La riforma fiscale di Renzi avrebbe tagliato del 50% le tasse alle multinazionali. I Tg si guardano bene dall’informarci dell’inchiesta partita da Bruxelles. La Magistratura si gira dall’altra parte, i Tg MUTI, gli amici di Renzi festeggiano e le sanzioni le pagheremo noi!

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La riforma fiscale di Renzi avrebbe tagliato del 50% le tasse alle multinazionali. I Tg si guardano bene dall’informarci dell’inchiesta partita da Bruxelles. La Magistratura si gira dall’altra parte, i Tg MUTI, gli amici di Renzi festeggiano e le sanzioni le pagheremo noi!

Un’inchiesta europea accusa l’ex premier Renzi di aver ridotto le tasse alle multinazionali del 50% con la riforma fiscale del 2015.

Blasting News19 settembre 2017
La riforma fiscale varata nel 2015 dal governo Renzi avrebbe tagliato le tasse alle multinazionali nella misura del 50%. E’ quanto emergerebbe da un’inchiesta avviata da Bruxelles, che avrebbe esercitato pressioni sul governo Gentiloni per fargli abolire o modificare in modo sostanziale queste normative, cosa effettivamente avvenuta ad aprile scorso. La questione riguarda il “patent box”, ovvero la possibilità di garantire sconti fiscali a quelle #multinazionali che registrano marchi o brevetti ad alto contenuto innovativo. Una commissione segreta dell’Unione Europea avrebbe posto sotto processo il nostro paese. La notizia – passata praticamente inosservata alla maggioranza dei media – è stata divulgata da l’Espresso, che nell’edizione in edicola da domenica 17 settembre ha pubblicato l’inchiesta integrale.

Vediamo cosa è emerso.

L’inchiesta sulla riforma fiscale

La notizia è emersa solo in questi giorni, ma l’inchiesta condotta dal “Gruppo del codice di condotta” – una commissione che passa al setaccio le riforme fiscali dei paesi aderenti all’UE per stabilire se sono compatibili con le direttive imposte dell’Ue – ha avuto inizio segretamente diversi mesi fa, tanto che ad Aprile di quest’anno pur senza clamore mediatico il governo Gentiloni è intervenuto per correggere il tiro. Secondo le carte rimaste segrete fino ad oggi l’organismo di Bruxelles avrebbe accusato la riforma di #Renzi di aver concesso “benefit fiscali eccessivi e ingiustificati” ad alcune multinazionali.

Le direttive dell’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) permettono che gli stati agevolino i brevetti e le innovazioni [VIDEO]a patto che questi derivino da spese realmente effettuate per attività di ricerca.

Ma secondo Bruxelles la legge italiana varata nell’estate del 2015 e cancellata ad Aprile da Gentiloni andava ben oltre. La legge licenziata dal governo Renzi infatti prevedeva una riduzione del 50% delle tasse per un periodo di cinque anni, che poteva essere esteso a dieci.

Rimasti ignoti i nomi

L’Europa alcuni mesi fa ha chiesto al governo di comunicare i nomi delle multinazionali che hanno beneficiato della legge, consentendo alle aziende che hanno già fatto accordi con il fisco italiano di proseguirli per cinque anni, anche dopo l’abolizione delle normative finite sotto accusa. Ma il governo italiano non ha mai reso noti i nomi delle aziende. Oltre all’Italia anche i governi di Francia e Spagna sono stati accusati di essere stati eccessivamente generosi nei confronti delle multinazionali.

Fonte: blastingnews

Il sottosegretario Boschi, una figura di merda vivente! Su evasione fiscale dichiara “Recuperati 23 miliardi nel 2017”. L’Agenzia delle Entrate la sbugiarda “Il dato non esiste”. Lei cambia versione: “20 miliardi stimati” …E questi sono al Governo!

 

Boschi

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Il sottosegretario Boschi, una figura di merda vivente! Su evasione fiscale dichiara “Recuperati 23 miliardi nel 2017”. L’Agenzia delle Entrate la sbugiarda “Il dato non esiste”. Lei cambia versione: “20 miliardi stimati” …E questi sono al Governo!

Da Il Fatto Quotidiano:

Evasione fiscale, Boschi: “Recuperati 23 miliardi nel 2017”. Le Entrate: “Dato non c’è”. Lei ritratta: “20 miliardi stimati”

Lunedì mattina la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio aveva rivendicato i “passi importanti” fatti nel ridurre le somme sottratte all’Erario, confrontando gli 11 miliardi rientrati nel 2011 con una cifra non ancora disponibile. Quella ufficiale uscirà a marzo 2018. Nel pomeriggio, in un post su facebook, i miliardi scendono a 20. E da consuntivo diventano previsione

Ventitré miliardi di euro recuperati nel 2017 grazie alla lotta all’evasione fiscale. Anzi no: “superati i 20“, ma “come stima“. Lunedì mattina la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, durante un convegno a Milano sull’evasione e i mezzi per contrastarla, ha sostenuto che “grazie a un lavoro di squadra con la guardia di finanza e le procure si sono fatti passi importanti” nel ridurre le somme sottratte all’Erario visto che “dagli 11 miliardi del 2014 siamo passati ai 23 miliardi di quest’anno”. Agenzia delle Entrate e ministero dell’Economia, contattati da ilfattoquotidiano.it, hanno però smentito che esistano dati ufficiali sull’anno in corso. e nel pomeriggio l’ex ministra delle Riforme, in un post su facebook, ha cambiato versione scrivendo che il recupero è aumentato “fino a superare i 20 miliardi, come stima, nel 2017”. Senza fare cenno al numero citato poche ore prima.

“Evidentemente le attività sono ancora in corso, siamo a settembre…i dati ufficiali sull’anno precedente escono a marzo, quando vengono consolidati i versamenti”, fanno del resto notare dalle Entrate. L’ultimo numero ufficiale, dunque, è quello relativo al 2016, annunciato lo scorso 9 febbraio dall’allora direttore dell’Agenzia Rossella Orlandi e dal titolare del Tesoro Pier Carlo Padoan: 19 miliardi. In aumento rispetto ai 14,9 del 2015 grazie ai 4,1 miliardi arrivati dalla voluntary disclosure, la procedura di “autodenuncia” dei capitali nascosti al fisco. Da via XX Settembre ipotizzano che la sottosegretaria abbia fatto “una stima”. Lei ha confermato. Resta da vedere se la previsione di metà settembre sarà confermata nel marzo 2018.

Quelli che hanno maturato vitalizio dopo 4 anni 6 mesi 1 giorno hanno deciso che gli Noi devremo lavorare 42 anni e 10 mesi per la pensione! Soddisfatti? Ce lo ricorderemo quando andremo a votare?

vitalizio

 

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Quelli che hanno maturato vitalizio dopo 4 anni 6 mesi 1 giorno hanno deciso che gli Noi devremo lavorare 42 anni e 10 mesi per la pensione! Soddisfatti? Ce lo ricorderemo quando andremo a votare?

15 settembre 2017 – Ci sono arrivati! È scattata al compimento dei 4 anni, 6 mesi e un giorno, la fatidica data in cui i 608 parlamentari (417 deputati e 191 senatori) alla prima legislatura maturano la pensione calcolata con il sistema contributivo: un assegno da 1.000-1.100 euro netti che incasseranno al compimento di 65 anni così come prevede la riforma dei vitalizi approvata nel 2011.

Vi ricordiamo solo che queste carogne sono quelle che hanno stabilito che NOi per andare in pensione ci dovremo fare il culo per 42 anni e 10 mesi…

Ce lo ricorderemo quando andremo a votare?

By Eles

Di Maio è una nullità assoluta: lo ha detto Silvio Berlusconi, noto puttaniere, condannato per frode fiscale in via definitiva e amico di Dell’Utri, condannato perchè gli faceva da tramite con la mafia!

Silvio Berlusconi

 

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Di Maio è una nullità assoluta: lo ha detto Silvio Berlusconi, noto puttaniere, condannato per frode fiscale in via definitiva e amico di Dell’Utri, condannato perchè gli faceva da tramite con la mafia!

Ebbene sì, ne sentivamo la mancanza.

La mancanza di una delle sentenze che escono fuori dalla bocca di Silvio Berlusconi, che sanno così tanto di puttanata e che dovrebbero solo far sbellicare dalle risate, se non fosse che qualcuno ci crede ancora.

Di Maio è una nullità assoluta!

E detto da uno così, è quasi una medaglia al merito.

Ecco, giusto per rinfrescarvi la memoria, un breve riassunto dei Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi redatto da quei comunisti di Wikipedia…

Esito Procedimenti e capi di imputazione
Sentenze di condanna
Sentenze
di non doversi
procedere
Prescrizione
Intervenuta
amnistia
Sentenze
di assoluzione
Il fatto
non costituisce
più reato
Il fatto non
costituisce reato
  • Processo Ruby
    Prostituzione minorile, assolto perché il fatto non costituisce reato.
Il fatto
non sussiste
Procedimenti archiviati

Idea! E se destinassimo l’8 per mille alle pensioni più basse invece che alla Chiesa? Forse veramente aiuteremmo chi ha più bisogno!

pensioni

 

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Idea! E se destinassimo l’8 per mille alle pensioni più basse invece che alla Chiesa? Forse veramente aiuteremmo chi ha più bisogno!

Che cos’è l’8 per mille? L’otto per mille è la quota di imposta sui redditi soggetti Irpef, che lo Stato italiano distribuisce, in base alle scelte effettuate nelle dichiarazioni dei redditi, fra se stesso e le confessioni religiose con cui è stata stipulata un’intesa. Ma chi l’ha deciso?
Con la firma del nuovo concordato (18 febbraio 1984) tra l’allora presidente del Consiglio italiano Bettino Craxi e il segretario di stato del Vaticano Agostino Casaroli si stabilì che il sostegno dello Stato alla Chiesa (studiato dall’allora ministro del Bilancio Paolo Cirino Pomicino) avvenisse nel quadro della devoluzione di una frazione del gettito totale Irpef, l’otto per mille appunto, da parte dello Stato alla Chiesa cattolica e alle altre confessioni per scopi religiosi o caritativi.
Viste le numerose vicende giudiziarie che hanno visto coinvolti alti prelati nella gestione dell’8 per mille, tenuto conto che la crisi economica sta rovinando molte famiglie a basso reddito e quelle con pensioni minime, non sarebbe il caso di annullare quell’accordo e destinare l’8 per mille alle fasce più deboli della popolazione?
In alternativa, invece di regalare soldi alla Chiesa non sarebbe meglio lasciarli nelle buste paga di pensionati e operai?
…E’ solo un idea. Pensiamoci.
by Eles

Secondo Voi, come hanno votato sulla legge Fornero quelli che oggi vogliono passare per buoni?

 

legge Fornero

 

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Secondo Voi, come hanno votato sulla legge Fornero quelli che oggi vogliono passare per buoni?

No, perchè queste carogne giocano sul fatto che, notoriamente, gli Italioti hanno poca memoria.

Oggi sono tutti amici del popolo, oggi tutti sono santi, oggi il male è il PD (e lo è) ma gli altri sono alla pari, perché caro italiano si giocano tutto e per tutto, anche la faccia pur di restare i quel palazzo di privilegiati. Mentono spudoratamente, ed è per questo che ho deciso di spegnere quella Tv che mira a fare il loro gioco, fa parte del sistema.

Basta tornare a quella votazione numero 50 del 16 dicembre 2011, (legge Fornero voluta dal Governo Monti) per scoprire da che parte della barricata stavano quelli che oggi sono dalla parte dei pensionati.

Non ricordate? Andate a cercare i dati sul Web… Il Pd assolutamente compatto a favore. Qualche astenuto negli altri schieramenti con qualche contrario (che si contano sulle dita di una mano) e solo la lega contro, Il M5s non c’era ancora.

Oggi questi clown cavalcano la causa dei pensionati, è la classica politica italiana, passano la palla da una parte all’altra giusto per attirare l’attenzione dell’elettore medio ma nessuno di loro ha intenzione di fare goal, il loro compito è essere i vassalli della finanza e della politica Europea che detta le sue regole a ogni Stato membro. Anche “Silvio” che oggi porta avanti la causa dei pensionati (che messi alle strette, cercando un aiuto lo voteranno e lui lo sa) diede l’ok alla legge di Monti. Questo paese è una continua barzelletta, prima ti avvelenano e poi ti attirano nella trappola con l’antidoto, ma nessuno di loro in realtà lo vuole davvero. Brunetta, Gasparri, e così via, hanno dato tutti l’ok alla legge Monti come ha fatto il PD, e sinceramente siamo stanchi delle vostre bugie.

 

Frasi choc del senatore D’Anna sugli stupri: “Un istinto primordiale, le donne stiano più attente”… Ma a voi tutti, non viene l’istinto primordiale di mandarlo affanculo?

D’Anna

 

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Frasi choc del senatore D’Anna sugli stupri: “Un istinto primordiale, le donne stiano più attente”… Ma a voi tutti, non viene l’istinto primordiale di mandarlo affanculo?

All’indomani di alcuni tra i casi più odiosi di violenza alle donne, un senatore della Repubblica, Vincenzo D’ Anna, spiega in un’intervista radiofonica, come le donne dovrebbero essere «molto più accorte e caute»…!!!

«Sono abbastanza vecchio per ricordarmi donne più accorte. Una donna aggredita da un cingalese alle 3 di mattina un tempo non ci sarebbe mai stata. La donna porta con sé l’idea del corpo, l’idea della preda. Se si trova in periferia, sola in mezzo alla strada, può anche essere oggetto di un’aggressione. Non giustifico gli stupratori, gli darei 30 anni di carcere, ma serve attenzione e cautela da parte delle donne. Se cammina un uomo solo alle tre di notte non gli succede niente, se cammina una bella ragazza, magari vestita in modo provocante, e si trova in determinati ambienti, si espone». Lo afferma ai microfoni di radio Cusano Campus il senatore di Ala Vincenzo D’Anna parlando delle violenze alle donne. «Qui tutti vogliono fare tutto – aggiunge – io non sono un maschilista, ma il corpo della donna è oggetto e fonte di desiderio da parte dell’uomo. È un istinto, sarà primordiale, sarà ancestrale, quello che volete. Molte volte servirebbe un minimo di cautela. Le donne lo devono pensare che c’è gente in giro che può fargli del male. Le donne hanno un appeal che è diverso dagli uomini, potrei parlare degli ormoni, dell’ aggressività. Certe volte un tipo di abbigliamento, un tipo di contesto, fa pensare a dei soggetti che siano una manifestazione di disponibilità da parte della donna. Serve un poco di buonsenso, un poco di cautela, alle donne non farebbe male. Non è una manifestazione di inferiorità. Io alle tre di mattina sconsiglierei mia figlia di camminare in una periferia da sola, peggio ancora se è vestita in maniera disinvolta».

Le dichiarazioni del senatore sono state attaccate da diverse parti politiche, dai Verdi al M5s, dal Pd a Mdp.

«Come donne Verdi siamo scandalizzate dalle parole di Vincenzo D’Anna a proposito delle donne e degli stupri. Un senatore della Repubblica che parla di desiderio primordiale calpestando la dignità delle donne è scandaloso, sono parole irricevibili che mostrano ancora un’idea primitiva della donna-oggetto che non è libera di vestire a agire come meglio crede». Lo scrivono in una nota Fulvia Gravame e Elena Grandi dell’esecutivo nazionale dei Verdi.

«Il nostro desiderio, che non è primordiale, ma attuale e moderno, è vedere D’Anna fuori dal Parlamento perchè non merita di rappresentare degnamente il Popolo italiano e per questo chiediamo le sue immediate dimissioni. A questo fine, come Verdi, lanciamo l’hashtag #fuoridannadalsenato e chiediamo a tutte le alte cariche dello Stato, a cominciare dal Presidente del Senato Grasso, di censurare le parole pronunciate dal soggetto in questione», concludono.

Questo è un Senatore della Repubblica Italiana… Ricordatevelo semmai andremo ancora a votare.

QUI potete sentire l’audio delle farneticanti dichiarazioni di D’Anna

…e QUI il breve video che lo immortala quando, con grazia e bon ton, si rivolge ad una collega in aula.

By Eles

Tanto preoccupati per la sorte dei 13 milioni di poveri in Italia, da non avere neanche il tempo di votare per l’abolizione dei vitalizi… Poverini…

 

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Tanto preoccupati per la sorte dei 13 milioni di poveri in Italia, da non avere neanche il tempo di votare per l’abolizione dei vitalizi… Poverini…

L’abolizione vitalizi non è ancora calendarizzata.

Il M5s accusa: “Pur di mantenere il privilegio, Pd affossa la sua stessa legge”

L’iter per l’approvazione del ddl Richetti (Pd) resta impantanato in commissione Affari Costituzionali del Senato. Quando su richiesta dei grillini si è trattato di indicare una data per l’arrivo in aula, infatti, i partiti hanno evitato di esprimersi, così come accaduto per lo ius soli.

Se ne riparlerà forse a ottobre?

O forse questi benedetti vitalizi non li vogliono abolire affatto?

Il Pd ha preso ancora una volta in giro i cittadini?

Si direbbe proprio di si!

…E fa ancora più rabbia pensando ai 13 milioni di Italiani POVERI.

Ma questo è il Pd di Renzi… Ricordatevelo.

by Eles

Lei si innamora di un africano di colore. La mamma la insulta: “Sei malata” …Ah, la mamma in questione è Margherita Scarpellini, sindaca Pd di Monte San Savino (Arezzo)…!

 

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Lei si innamora di un africano di colore. La mamma la insulta: “Sei malata” …Ah, la mamma in questione è Margherita Scarpellini, sindaca Pd di Monte San Savino (Arezzo)…!

 

La figlia della sindaca Pd s’innamora di un profugo. La madre: “Sei malata”

La storia l’ha raccontata lei stessa. E somiglia di brutto a quella di Indovina chi viene a cena, il film con Sidney Poitier che a fine anni ’60 fu uno spartiacque nei rapporti tra l’america bianca e quella nera. Francesca Testi, 32 anni, ha scritto a La Repubblica per rivelare a tutti il suo amore per Jeff. Lei, laureata con lode all’università di Siena, lavora come insegnante d’italiano alla Croce Rossa di Arezzo ed è lì che ha conosciuto il ragazzo: un africano nero, richiedente asilo. Insomma, un profugo. E lì, come scrive lei stessa, è scoppiato il “bubbone”.

Perchè sua madre non l’ha presa bene: “Mi ha detto che ero una persona malata, che quella gente va solo compatita, che avrebbero dovuto arrestarmi i carabinieri, che tanto quelle persone cercano solo un mezzo per fare una vita migliore” scrive Francesca. Quel che Francesca non dice e che aggiunge quel pizzico in più di pepe sulla storia è che sua madre, Margherita Scarpellini, è la sindaca Pd di Monte San Savino, un paese di 9mila anime in provincia di Arezzo, nel cuore della rossa Toscana. E così la storia, come riporta l’edizione aretina del quotidiano La Nazione, si trasforma nel più classico dei “predichi bene e razzoli male”. Insomma, in un caso politico.

Piccata, la sindaca ha replicato subito. Non per smentire, ma per riportare il tutto a una vicenda personale, “che appartiene alla mia dimensione familiare”. Insomma, fatti nostri risponde la Scarpellini. L’ affetto verso una figlia, spiega, “genera preoccupazioni” a fronte di un uomo “che vive una situazione di estrema precarietà”. Ma questo, direbbe qualcun altro, significa essere di sinistra col c… degli altri. Quanto poi, invece, il c… è il tuo…

 

fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13237382/figlia-sindaca-pd-si-innamora-profugo-africano-sei-malata.html

GINO STRADA: “L’Europa non capisce la crisi umanitaria”

 

GINO STRADA

 

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GINO STRADA: “L’Europa non capisce la crisi umanitaria”

 

Unione Europea ancora una volta dimostra di non capire la crisi umanitaria di fronte alla quale si trova.
Le proposte per gestire il flusso dei migranti in arrivo dal nord Africa vanno verso la militarizzazione del Mediterraneo e dei Paesi attraverso cui transitano i migranti.

Finanziare i centri di raccolta dei migranti in Libia, che sono a tutti gli effetti campi di detenzione e di tortura, investire per controllare i confini dei paesi di transito, dove vengono sistematicamente violati i diritti umani, impedire alle navi delle Ong l’attracco nei porti italiani sono tutte facce di una politica repressiva delle migrazioni, che ignora la sofferenza di milioni di esseri umani.

L’Europa si sta tirando indietro. Ai muri si sono aggiunti i carri armati.
L’Italia, che ha dimostrato fin dall’operazione Mare Nostrum, i suoi principi di umanità e solidarietà deve farsi portatrice presso l’Unione Europea di altre proposte per l’accoglienza di chi scappa dalla guerra e dalla povertà. Solo l’apertura di canali legali e sicuri di accesso all’Europa – i corridoi umanitari e la concessione di visti per ragioni di lavoro e studio – e solo la condivisione dell’accoglienza e di politiche comuni di integrazione possono permettere di regolare i flussi nel rispetto dei diritti e della sicurezza di tutti. E se anche l’Italia si ritroverà inizialmente sola in questo compito non rinunci a praticare il rispetto della vita e della dignità umana.

GINO STRADA

da rifondazione.it